19 July, 2024
Home2017Febbraio (Page 19)

[bing_translator]

Gabriella Murgia è il nuovo presidente della commissione regionale per la realizzazione della parità tra uomini e donne. Dipendente pubblico, abilitata all’esercizio della professione di consulente del lavoro, dirigente sindacale FEDRO e socia FIDAPA, Gabriella Murgia attualmente è impegnata nella Commissione per l’equità e le pari opportunità del comune di Oristano.
Barbara Congiu, avvocato, e Antonella Secchi, imprenditrice, sono le nuove vicepresidenti.
Nel corso della riunione di ieri è stato votato all’unanimità l’ordine del giorno della prossima seduta, che si terrà il prossimo 27 febbraio, incentrato sulla necessità di riportare all’attenzione dell’opinione pubblica e della politica il tema della rappresentanza di genere e finalizzato a sostenere l’inserimento della doppia preferenza di genere nella legge elettorale.

[bing_translator]

La battaglia per le accise, che valgono un miliardo di euro l’anno, riprende. I Riformatori sardi hanno deciso di presentare ricorso all’Alta Corte europea per sanzionare il governo italiano che ha bloccato la norma sulle accise votata dal Consiglio regionale all’unanimità. Lo hanno annunciano  oggi il coordinatore regionale e il presidente del partito, Pietrino Fois e Roberto Frongia.

«L’articolo 8, comma 1, lettera d, e ancor più il comma 2, dello Statuto Speciale della Regione Autonoma della Sardegna, costituisce un grande risultato storico per la nostra Regione, riferito all’esito finale della lunga iniziativa politica regionale denominata “Vertenza sulle Entrate”, con la quale lo Stato riconobbe, con l’approvazione del comma 834 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, a favore della Sardegna, tra le altre partite di entrate elencate dal citato articolo 8, anche la compartecipazione, nella misura dei 9/10 delle imposte di fabbricazione su tutti i prodotti che ne siano gravati, percette nel territorio della regione  e non solo ma anche quelle, sebbene riferite a fattispecie tributarie maturate nell’ambito regionale e che affluiscono, in attuazione di disposizioni legislative o per esigenze amministrative ad uffici finanziari situati fuori del territorio della regione.

La questione di fondo è che la compartecipazione sulle accise, in quanto imposta di fabbricazione maturate nell’ambito regionale, gravanti sui prodotti petroliferi “fabbricati” in Sardegna, la cui entità è dell’ordine di alcuni miliardi di euro, non viene riconosciuta a favore della nostra regione.

Fa più comodo, infatti,  allo STATO CENTRALE, interpretare, con una forzatura giuridica fantasiosa, che le accise siano delle imposte di consumo e che quindi la compartecipazione debba essere riconosciuta limitatamente alle “accise” riferite ai consumi avvenuti nell’ambito del territorio regionale.

Il paradosso che si crea è che così lo STATO non risparmia niente ma le compartecipazioni che dovrebbero essere versate ai sardi vengano invece riconosciute alle regioni italiane nelle quali i prodotti petroliferi fabbricati nella nostra isola vengono invece consumati.   

E’ indiscutibile che le accise siano delle “imposte di fabbricazione”, e stupisce come, pur di voler sottrarre alla Sardegna una parte rilevante delle entrate dovuteci, si trovino mille argomentazioni, tutte senza alcun fondamento giuridico,  per sostenere che le accise non sono delle imposte di fabbricazione ma imposte di consumo. Ma stupisce ancora di più quando chi dovrebbe in prima fila difendere le nostre prerogative statutarie, in funzione del proprio ruolo di governo regionale, si prostra alla volontà dello Stato Centrale, allineandosi su interpretazioni artificiosamente create per non riconoscere quanto ci debba essere dato.

1) Basterebbe considerare che il prezzo finale che il consumatore paga sui prodotti petroliferi è gravato dall’IVA (che viene quindi calcolata anche sulle accise) per dimostrare che, non potendo in alcun modo esistere l’imposta su un’imposta,  è fin troppo evidente che le accise siano a tutti gli effetti un’imposta di fabbricazione e non imposte sul consumo, ma che quindi concorrono  a comporre il costo complessivo del prodotto, insieme agli altri costi di produzione, legittimandolo come imponibile per il calcolo dell’IVA. Se invece fosse un imposta di consumo lo STATO commetterebbe un palese illecito nei confronti dei cittadini, applicando illogicamente un’imposta su un’imposta.

2) Un’altra considerazione è derivata dalla organizzazione effettiva sull’imposizione e riscossione delle accise: il prodotto finito, prima di uscire dalla fabbrica, viene monitorato e misurato dall’Ufficio delle Entrate, che provvede ad emettere delle note di addebito dell’imposta nei confronti dell’azienda produttrice e nel contempo, emette un provvedimento di “sospensione temporaneo del gravame tributario” finalizzato al trasferimento del prodotto in “depositi fiscali” localizzati, guarda caso strano, fuori dalla Sardegna (lungo le coste tirreniche e adriatiche). Una traslazione nel tempo dell’imposizione fiscale che non muta però il soggetto sul quale grava il debito tributario.

3) Il riconoscimento della compartecipazione sulle accise a favore della Regione Sardegna, come imposta di fabbricazione, nella misura dei 9/10, è opportuno ricordare che lo STATO intendeva riconoscere alla nostra regione una sorta di “prezzo di compensazione” per l’immenso danno ambientale creato dallo stabilimento di fabbricazione e lavorazione dei prodotti petroliferi, localizzata in un punto incantevole delle nostre coste, a vocazione turistica, al centro dell’area metropolitana di Cagliari, sulla quale insiste una presenza di oltre 500mila abitanti.

La partita in gioco per la Regione Sardegna è molto elevata e i Riformatori sardi l’hanno sempre denunciata e indicata anche nel suo valore presunto se pur approssimato per difetto.

Occorre infatti considerare che in Sardegna si produce attualmente circa il 20% dell’intera produzione nazionale di prodotti petroliferi gravati da accise e destinati al consumo interno, che pertanto genera  circa 1/5 delle entrate misurate nel Bilancio dello Stato per accise +IVA sulle accise, che complessivamente ammontano annualmente  a circa 30 miliardi di euro.

Ricordando che la compartecipazione riconosciuta sulle entrate regionali sull’IVA è nella misura dei 9/10 di quella percetta sui consumi registrati nel territorio regionale (lettera f del comma 1 dell’articolo 8 dello Statuto) diventa immediato calcolare che a fronte dei soli 450 milioni di euro che ci vengono corrisposti annualmente come compartecipazione sulle accise, la regione Sardegna ha un credito annuale verso lo STATO di ben oltre 3 miliardi di euro ogni anno.

Questo spiega perché lo Stato su questo fronte sia completamente sordo alle richieste dei sardi e nel contempo si prenda beffa di noi dal momento che, come se giocasse al gioco delle tre carte , va a sostenere  quando gli fa comodo esattamente la validità della tesi opposta.

Con l’approvazione del comma 1 dell’articolo 1 della L.R. n. 7 del 21 gennaio 2014, 2014 , con la quale veniva approvata la Finanziaria ed il Bilancio di previsione per l’anno 2014, la volontà unanime del Consiglio Regionale Bilancio Regionale, fu quella di mettere in mora lo STATO richiedendo quanto ci era dovuto, in una misura se pur forfettaria annuale di 1 miliardo di euro.

Si registrò in quei giorni politicamente un momento di grande spessore autonomistico della nostra potestà legislativa.

La reazione dello Stato non si fece attendere ed il 27 marzo del 2014, forse anche fuori dai termini di ammissibilità, depositò un ricorso presso la Corte Costituzionale richiedendo la dichiarazione di incostituzionalità dell’articolo 1, comma 1, della nostra Legge Regionale 7/2014.  

Questa straordinaria ed esaltante volontà unanime del nostro consiglio Regionale è stata poi incomprensibilmente e dolosamente dimenticata dall’attuale governo regionale, che di fronte al ricorso dello STATO contro questo disposto normativo, ha preferito, prostrandosi supinamente alla volontà dello Stato Centrale e mortificando quindi non solo la volontà di tutti i sardi ma anche la nostra Autonomia Statutaria, la cui forza era contenuta nel dettato dell’articolo 8, non costituendosi nel giudizio e rinunciando a portare le proprie fortissime ragioni del fondamento dei nostri diritti statutari di fronte alla Corte Costituzionale.

I Riformatori Sardi sono convinti che questa inerzia del governo regionale costituisca in ogni caso un gravissimo atto di tradimento alla nostra Autonomia e che non poteva optare di non scendere in campo per giocare una “partita” così importante per le Entrate regionali.

Oggi parrebbe, a distanza di tre anni, che i lamenti di questo governo regionale contengano anche un non velato pentimento per aver consumato un atto di tanta viltà nei confronti di tutti i sardi».

[bing_translator]

La quarta giornata della “Poule A” del campionato di Serie D propone alla Sulcispes Sant’Antioco una nuova, insidiosissima trasferta sul campo della Scuola Basket Cagliari. Al PalaCEP, i lagunari andranno a caccia di una duplice impresa: proseguire quella striscia positiva che dura ormai da 8 partite, e cancellare la sconfitta della regular season, quando i ragazzi allenati da Giuseppe Pau si imposero sul punteggio di 98-76 approfittando di un ultimo parziale disastroso da parte di Cavassa e compagni.

«La Scuola Basket è una squadra che tradizionalmente ci fa soffrire – dice coach Paolo Massidda – il loro roster è composto soprattutto da esterni abili in transizione e col penetra e scarica, mentre in difesa cercano di mettere in difficoltà l’avversario pressando continuamente, anche a tutto campo. Dovremo essere bravi a contrastarli, limitando il gioco rapido e difendendo bene sui loro uomini chiave, con Loddo e Fois in testa. Sarà un impegno difficile anche in virtù del fattore ambientale: il palasport di via Talete è sempre molto caldo e dà una spinta in più alla squadra di casa, che si esprime meglio anche dal punto di vista realizzativo.»

La gara, insomma, propone dei temi tattici non troppo diversi da quelli della scorsa settimana contro Nuoro: «E’ così – aggiunge l’allenatore sulcitano – molto dipenderà dalla nostra bravura nell’imporre la pallacanestro a noi più congeniale, fatta di esecuzioni a metà campo e di ricezioni per i lunghi. Rispetto alla gara contro i Sirbones bisognerà senz’altro migliorare l’atteggiamento iniziale: quando si finisce sotto è sempre difficile riprendere le partite, a maggior ragione in questa fase del campionato, in cui il livello qualitativo si è alzato notevolmente. Per cui domenica spero di vedere la giusta aggressività fin dalla palla a due».

L’infermeria della Sulcispes inizia a svuotarsi: Fox Layne si sta pian piano lasciando alle spalle gli acciacchi che lo hanno condizionato nelle ultime settimane, e anche Cuccu pare aver superato definitivamente i problemi alla schiena.

Palla a due sabato 18 febbraio, alle 18.00, al Palasport di via Talete a Cagliari. Dirigeranno Fabio Carrus di Selargius e Roberto Beltramini di Capoterra.

[bing_translator]

L’Italia è un paese ricco di storie imprenditoriali di successo nel settore food. La catena di ristoranti “La Piadineria” lo testimonia. Nata nei primi anni ’90, grazie all’organizzazione gestionale e alla bontà degli ingredienti tutti rigorosamente freschi e made in Italy, il marchio è diventato ben presto un successo tanto che qualche anno dopo si è dato l’avvio alla creazione in franchising di locali su tutto il territorio nazionale. I ristoranti “La Piadineria”, che hanno come prodotto gastronomico di punta la piadina romagnola, sono diventati nel tempo 134, sono presenti in 35 città italiane nei maggiori centri commerciali o strade centrali e affollate e vi lavorano 600 persone. E la corsa non si arresta qui. Sono in previsione 30 nuove aperture che creeranno 150 nuovi posti di lavoro, tra addetti…

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_la_piadineria.html .

[bing_translator]

Prenderà il via mercoledì 22 febbraio, alle 18.00, la sessione di bilancio 2017 del Consiglio comunale di Carbonia, convocata dal presidente Massimiliano Zonza in seduta ordinaria.

I lavori del Consiglio proseguiranno secondo il seguente calendario ed ordine dei lavori:

Giovedì 23 febbraio 2017 –  ore 18,00: esame e votazione degli emendamenti dal n. 1 al n. 28;

Venerdì 24 febbraio 2017 –  ore 18,00:  esame e votazione degli emendamenti dal n. 29 al n. 56;

Lunedì 27  febbraio 2017 –  ore 18,00: esame e votazione degli emendamenti dal n. 57 al n. 82:

Martedì 28 febbraio 2017 – ore 18,00: votazione del Bilancio di previsione finanziario 2017/2019 ex D.Lgs. 118/2011 e suoi allegati.

[bing_translator]

Giovedì 23 febbraio, alle ore 18.00, presso la Biblioteca comunale (piano terra), all’interno del Parco Villa Sulcis (ingresso da viale Arsia), è in programma il 2° appuntamento nell’ambito del nuovo ciclo di “Carbonia Studia 2017”programma di conferenze dedicate all’antropologia, all’archeologia e alla storia, organizzato da diversi anni dal comune di Carbonia.

L’archeologo Fabio Nieddu presenterà “Luoghi sacri e culti di età nuragica. Il ruolo dei santuari tra il II e il I millennio a.C.” . La conferenza illustrerà i culti e la religione praticata nei lunghi secoli della civiltà nuragica. Partendo dal puro dato archeologico si indagherà sulle linee di continuità e le trasformazioni che rispecchiano i cambiamenti della struttura sociale, in particolare nel periodo cruciale fra la fine del II millennio e l’inizio del I millennio a.C.

[bing_translator]

L’Agenzia Laore Sardegna, nell’ambito delle proprie attività organizza, per l’anno 2017, quattro cicli di incontri formativi e divulgativi di profilo tecnico nel comparto lattiero caseario.

L’iniziativa ha l’obiettivo di favorire la crescita professionale degli operatori del settore e di valorizzare le produzioni lattiero casearie regionali.

Gli incontri, rivolti agli operatori del settore agroalimentare residenti in Sardegna, si svolgeranno nelle seguenti sedi:
– Berchidda (Aggregazione territoriale omogenea n. 1);
– Gavoi (Aggregazione territoriale omogenea n. 3);
– Borore (Aggregazione territoriale omogenea n. 4);
– Carbonia (Aggregazione territoriale omogenea n. 7).

Questi i requisiti:
– titolare e/o rappresentante legale e/o socio o dipendente di uno stabilimento, situato in Sardegna
– titolare e/o rappresentante legale e/o socio o dipendente di una azienda agricola a prevalente indirizzo zootecnico;
– imprenditore agricolo professionale e/o coltivatore diretto e/o imprenditore agricolo.

Le domande dovranno pervenire:
– entro il 10 marzo 2017 per i cicli di incontri previsti a Borore e Carbonia, nel periodo marzo-maggio 2017;
– entro il 16 settembre 2017 per i cicli di incontri previsti a Berchidda e Gavoi, nel periodo ottobre-dicembre 2017.

[bing_translator]

In Sardegna per più di 11.000 imprese tra artigiane e della piccola e media industria, con oltre 25mila dipendenti, è in arrivo il contratto di lavoro regionale.

Il contratto è stato sottoscritto dalle associazioni datoriali Confartigianato Edilizia Sardegna, Casartigiani Sardegna e dai sindacati Filca CISL e Fillea CGIL.

Grazie alla sigla, per la prima volta in Sardegna le imprese edili artigiane, che rappresentano circa il 70% delle imprese del settore, si doteranno di un contratto di lavoro costruito sulle specifiche e reali esigenze delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese industriali del settore.

«Da oggi abbiamo uno strumento che era sempre mancato nel panorama delle costruzioni della Sardegna e per il quale abbiamo lavorato per più di un anno – affermano Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna, e Ignazio Schirru, segretario regionale di Casartigiani – è importante che le imprese sappiano che con questa operazione si fa chiarezza sul Contratto da applicare e conseguentemente sulla regolarità contributiva.»

«Il Contratto regionale – sottolineano Giovanni Matta della Filca CISL ed Enrico Cordeddu ed Erika Collu della Fillea CGIL – adegua anche le retribuzioni dei lavoratori, legandole in parte all’andamento del settore e tuttavia, come richiesto dalle parti datoriali, salvaguardando le imprese in difficoltà.»

«Con questa firma – aggiungono Meloni e Schirru – per datori di lavoro e operatori, sono in arrivo due novità importanti: la certezza di poter applicare il contratto di lavoro specifico del settore, quindi riducendo il rischio di contenziosi, e la possibilità di applicare un contratto meno oneroso degli altri esistenti, pur salvaguardando il livello di prestazioni erogate al lavoratore e all’impresa.»

L’accordo prevede anche l’istituzione di un Osservatorio di settore che avrà il compito di monitorare lo stato dell’edilizia artigiana in Sardegna. L’Osservatorio si propone quale interlocutore della politica regionale, attraverso cui far pervenire le istanze del settore e le contraddizioni che vive: fortemente rappresentato nell’Isola, ma il più esposto agli effetti della crisi economica. Inoltre, saranno individuati strumenti nuovi a salvaguardia del livello di welfare erogato a lavoratori e imprenditori del settore.

Il contratto istituirà anche un sistema di prestazioni sanitarie a favore di lavoratori e datori, senza alcun aggravio per l’impresa.

[bing_translator]

Domenica 19 febbraio, al Teatro delle Saline, piazza Billy Sechi, Cagliari, con lo spettacolo “Pinocchio” si apre la rassegna “Famiglie a Teatro 2017“. La manifestazione si suddivide in due rassegne A e B, che si svolgono a domeniche alternate con quattro spettacoli ciascuna.

Anche quest’anno il Teatro Stabile di Innovazione e Ricerca Akròama porge una particolare attenzione a desideri ed esigenze dei più piccoli e dei loro familiari con una nuova stagione di spettacoli per famiglie che si articolerà da ottobre ad aprile. L’intento è quello di avvicinare il pubblico più giovane al linguaggio teatrale in modo piacevole, divertente, appassionante e coinvolgente. Porre le basi quindi per la formazione degli spettatori “di domani” che nel teatro potranno trovare stimoli e svago ma anche vere e proprie opportunità espressive e lavorative. Il progetto inoltre promuove e facilita l’aggregazione familiare in un contesto dove grandi e piccini possano condividere in modo costruttivo emozioni, momenti creativi e riflessioni. Storie e fiabe della tradizione, personaggi e vicende dell’immaginario collettivo dei più piccoli, negli spettacoli vengono rivisti e corretti secondo le problematiche più attuali fornendo molteplici spunti di critica e analisi.

Per la Rassegna A si debutta con “Pinocchio” della compagnia Akròama, domenica 19. A seguire, il 5 marzo, “Arlecchino” sempre dell’Akròama, quindi il 19 marzo, “Cipollino” del Teatro libero e, il 2 aprile, chiusura con “La principessa sul pisello” dell’Akròama. La rassegna B si apre il 26 febbraio con “Pinocchio”, prosegue il 12 marzo con “Arlecchino”, il 26 marzo con “Biancarentola e cappuccino”, compagnia La botte e il cilindro, e si chiude il 9 aprile con “La principessa sul pisello”.

[bing_translator]

Non una semplice conferenza, ma un vero e proprio spettacolo dove la conoscenza con l’autore avviene attraverso esperienze diverse: dalla lettura alla musica, dalla recitazione alla moda. Si è svolta ieri sera al Caffè Letterario di Villacidro la presentazione de La straordinaria storia di Francesca Sanna Sulis. Donna di Sardegna, libro scritto da Ada Lai ed edito da Palabanda Edizioni.

Arte, cultura e tradizione si sono dunque intrecciate, creando un evento emozionante e ricco di spunti di riflessione. L’autore e il libro al centro di un vero e proprio spettacolo, con la contaminazione di generi artistici differenti tra loro, ma tutti legati da un unico filo: la cultura e la sete di conoscenza.

Nel corso dell’incontro si è parlato soprattutto dell’incredibile vita di Francesca Sanna Sulis, testimonianza di eccellenza e di talento. Una figura complessa, da scoprire e rivalutare anche alla luce del suo impegno in favore dei diritti delle donne. Una nobildonna vissuta nel Settecento in Sardegna. Nata a Muravera nel 1716, morì a Quartucciu nel 1810, e fu un’importante imprenditrice della seta, benefattrice, abile comunicatrice e stilista famosa in tutta Europa. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni ai poveri con un Pio Legato.

Nel corso della serata hanno avuto un ruolo da protagoniste le affascinanti melodie di Irene Nonis, volto noto della scena musicale italiana e internazionale, che ha addolcito l’appuntamento con le sue incantevoli interpretazioni, tra cui la commovente No potho reposare.

A dare maggior fascino all’evento anche Rita Cossu, prestigiosa artigiana di costumi sardi e abiti da cerimonia che ha esposto alcune delle sue più belle creazioni e ha raccontato trame della sua vita che hanno appassionato il pubblico presente.

Particolarmente emozionanti le letture di Giuditta Sireus, giovane imprenditrice con esperienze nel campo della Cultura, del Turismo e del Management, in grado di regalare ancora più lustro all’incontro.

Una scelta non certo casuale quella di presentare il libro a Villacidro. La città del Medio Campidano è, infatti, sede di una delle Farmacie dell’Arte, ed è per questo che Cristina Fanni, moderatrice del blog Medicina per l’Anima, ha coordinato l’incontro. Luoghi alternativi che la casa editrice Palabanda cerca per i propri autori, e che integrano momenti dedicati alla lettura e all’arte in genere, in un territorio nel quale la divulgazione culturale è molto attiva.