18 November, 2024
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Da anni si parla di bonifiche, per restituire il territorio che per decenni ha ospitato gli impianti del polo industriale e minerario, ma fino ad oggi passi in avanti ne sono stati compiuti decisamente pochi, anche dopo gli interventi effettuati nell’ambito del Piano di disinquinamento approvato un quarto di secolo fa. Nei giorni scorsi sono arrivate buone notizie, da Roma, che inducono ad un moderato ottimismo sull’avvio di un serio piano di bonifiche in Sardegna. La conferenza di servizi convocata dal ministero dell’Ambiente sul programma di messa in sicurezza e risanamento della falda acquifera dell’area industriale di Portovesme, infatti, ha avuto un esito positivo.

Il progetto incorpora le azioni già in atto da parte delle aziende all’interno delle aree degli stabilimenti e nel perimetro del bacino dei fanghi rossi e viene esteso alle aree esterne, in particolare all’area a valle prossima al mare. I costi di investimento e di gestione saranno sostenuti dalle imprese sulla base del principio “chi inquina paga” e alla Regione è stato delegato il lavoro di coordinamento in merito.

«Il lavoro di messa in sicurezza del territorio è lungo e impegnativo ma abbiamo raggiunto un altro risultato importante, frutto di una concreta cooperazione fra Assessorato, Provincia, ministero dell’Ambiente e le altre Amministrazioni – dichiara l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano -. Voglio sottolineare la grande professionalità dei funzionari pubblici che hanno definito il programma e lo hanno portato all’approvazione. I programmi di bonifica sono infatti compatibili con le attività industriali e dimostrano la reale attenzione posta sia al tema dell’ambiente che del lavoro e della produzione.»

Ha espresso grande soddisfazione anche il coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi, il quale ha sottolineato che «si tratta di un notevole passo in avanti nel risanamento ambientale dell’area industriale. Insieme con i programmi già in atto per la bonifica dei suoli, le cui modalità di attuazione nel futuro impediranno la infiltrazione del sottosuolo la decisione sulle falde completa la strategia in atto».

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Grande festa in maschera questo pomeriggio, martedì grasso, a Portoscuso, organizzata dall’Istituto Comprensivo V. Angius e dalle associazioni culturali e di volontariato, sponsorizzata dall’Amministrazione comunale che si è fatta carico della pubblicizzazione dell’evento ed ha messo a disposizione della Scuola secondaria di I grado e della Scuola primaria di Paringianu, i locali della Tonnara Su Pranu e della Sala Corpus, e la merenda con zeppole, chiacchiere e bibite, con distribuzione nelle location e in Piazza Giovanni XXIII a cura dell’associazione Sa Fabbrica.

Il traffico verrà regolamentato dagli uomini della Polizia locale, con chiusura al traffico delle strade interessate alla manifestazione che avrà inizio alle 14.30 e dovrebbe concludersi all’imbrunire, intorno alle 19.00.

 

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E’ stato sottoscritto a Roma da Confartigianato Alimentazione, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, il nuovo contratto nazionale di lavoro per le imprese dell’alimentazione-panificazione.

Il nuovo contratto verrà applicato ai dipendenti delle imprese artigiane, delle imprese non artigiane che occupano fino a 15 dipendenti del settore alimentare, e ai dipendenti delle imprese della panificazione fino a 249 dipendenti. In Sardegna interessa circa 1.500 imprese e più di 4mila lavoratori dipendenti.

«Il nuovo contratto – commenta Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna – fa un significativo passo in avanti nella direzione di consentire alle imprese del settore il migliore collocamento delle risorse umane e di rispondere di più e meglio alle nuove esigenze dei consumatori. Inoltre consente di rappresentare di più e meglio la straordinaria varietà delle imprese italiane del settore alimentare, da quelle tradizionali fino alle attività più specifiche.»

Nel rinnovo viene estesa l’applicabilità del contratto alle imprese che svolgono somministrazione di pasti e bevande in attività di ristorazione, vale a dire i pubblici esercizi quali ristoranti, bar, tavole calde, ecc.

Per quanto riguarda la parte economica, è stato definito un aumento salariale medio pari a 55 euro per i dipendenti delle imprese alimentari artigiane. L’accordo fornisce alle imprese alimentari artigiane e alle piccole e medie imprese del settore, strumenti contrattuali innovativi, in primis introducendo una nuova tipologia di contratto di lavoro finalizzata al reinserimento lavorativo di alcune specifiche categorie di persone: disoccupati o lavoratori in sospensione di lavoro, coloro che non abbiano conseguito un titolo di studio di istruzione secondaria superiore, persone prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi potranno accedere ad un contratto che ne potenzia l’occupabilità. L’accordo di rinnovo ribadisce quanto sia importante che le imprese del settore aderiscano agli Enti Bilaterali dell’Artigianato, in Sardegna l’EBAS (Ente Bilaterale dell’Artigianato della Sardegna), anche alla luce della più recente normativa che affida a questi enti l’erogazione degli ammortizzatori sociali in caso di crisi aziendale.

«Quella dell’alimentazione – sottolinea il segretario di Confartigianato – è un’attività che necessita di creatività gusto, competenza che non sono assimilabili alla routine dei precotti e che non è diversa in quanto a spirito ed a capacità di innovazione a quella dei maestri pasticceri. In Sardegna il settore è in crescita è oggi si rinnovano le relazioni industriali, si rilanciano bilateralità e formazione, consolidando nel contempo la parte salariale; in tema di mercato del lavoro si sperimenta poi il contratto di reinserimento a favore di categorie svantaggiate.»

In ogni caso – conclude Mameli – è un grande risultato un rinnovo di spessore e di prospettiva che assicura un importante passo in avanti per le tante imprese sarde e loro dipendenti alimentare.»

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Dopo la manifestazione dello scorso 1° febbraio (alla quale si riferisce la fotografia allegata) e i successivi interventi fatti da Governo e Regione per cercare di dare le prime risposte alle legittime rivendicazioni del mondo agricolo, i problemi del settore agro-pastorale sardo sono ancora al centro del dibattito politico, anche all’interno della stessa coalizione di maggioranza di centrosinistra in Consiglio regionale.

A prendere posizione sullo slittamento di sei mesi nell’apertura dei bandi regionali riservati a giovani agricoltori che ha danneggiato decine di candidati che, a causa del rinvio, hanno superato i limiti di età e hanno visto sfumare la possibilità di accedere agli aiuti, con richiesta di chiarimenti al riguardo e dell’adozione dei dovuti rimedi, è il Gruppo consiliare del Partito dei Sardi, con un’interrogazione in Consiglio regionale, diretta al presidente Francesco Pigliaru, nella sua qualità di assessore ad interim all’Agricoltura e riforma agropastorale.

«In sostanza – sottolinea del gruppo del Pds in una nota -, i bandi per l’annualità 2016 “Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 – Sottomisura 6.1 – Aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori – Pacchetto giovani” e “Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 – Sottomisura 6.1 – Aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori modalità semplice” sono stati pubblicati il 18 luglio 2016, e prevedevano come finestra utile per la presentazione delle domande il periodo compreso tra il 15 settembre 2016 e il 16 gennaio 2017, in conformità a quanto stabilito con le direttive approvate con il decreto dell’assessore dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale n. 1632/34 del 14 luglio 2016. Secondo quanto indicato nei bandi, è considerato giovane agricoltore una persona che abbia un’età non superiore a quaranta anni al momento della presentazione della domanda, che possieda adeguate qualifiche e competenze professionali, che si insedi per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo dell’azienda. Pertanto, si annovera tra le condizioni di ammissibilità relative al beneficiario il possesso di un’età compresa tra diciotto anni compiuti e quarantuno anni non ancora compiuti al momento della presentazione della domanda.»

«Facendo affidamento alle modalità e ai tempi pubblicati nel luglio 2016 – prosegue la nota del gruppo del Pds -, diversi futuri imprenditori sulla soglia dei 41 anni hanno avviato tutte le procedure necessarie per la presentazione delle domande: alcuni hanno perfino  proceduto all’iscrizione nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio, aperto la partita IVA, stipulato e registrato contratti di affitto, pagato acconti ai tecnici, presentato progetti al SUAP, proprio per acquisire e soddisfare gli ulteriori requisiti e condizioni previsti la partecipazione al bando.

Purtroppo, per loro con un decreto del 13 settembre 2016, l’assessore all’Agricoltura e Riforma agropastorale ha stabilito la sospensione dell’apertura dei bandi, in vista del recepimento di una serie di modifiche al Programma di Sviluppo Rurale, con la rassicurazione che, in ogni caso, i bandi sarebbero stati riavviati non oltre il 21 ottobre 2016. In seguito si sono succedute ulteriori proroghe, revoche e modifiche, fino ad arrivare all’ultimo decreto assessoriale del 20 febbraio scorso, con il quale è stato deciso  che la presentazione delle domande di partecipazione ai bandi possa avvenire nel periodo compreso tra il 15 marzo 2017 ed il 14 aprile 2017.

Intanto, in questi sei mesi di limbo, diversi imprenditori interessati alle procedure, hanno superato i limiti di età stabiliti in origine dai bandi e si sono visti sbarrare la porta verso quegli aiuti che avrebbero consentito loro di avviare un’impresa agricola.»

Per questi motivi i consiglieri del Gruppo del PdS, Gianfranco Congiu, Augusto Cherchi, Roberto Desini, Piermario Manca e Alessandro Unali, con l’interrogazione presentata ieri in Consiglio regionale, chiedono:

a) le ragioni per le quali, dall’originaria pubblicazione, avvenuta il 18 luglio dello scorso anno, si è dovuto attendere il Decreto n. 395/DecA/8 del 20 febbraio 2017 per riaprire i bandi della sottomisura 6.1 e del “pacchetto giovani” per l’annualità 2016, con lo slittamento di ben sei mesi del termine iniziale di partecipazione, dal 15 settembre 2016 al 15 marzo 2017;

b) le misure di tutela che intenda apprestare per i soggetti che, originariamente in possesso del requisito anagrafico prescritto per la partecipazione ai suddetti bandi, per effetto dagli innumerevoli atti di sospensione, revoca e modifica che hanno interessato i bandi in questione rischiano di veder svanire definitivamente la possibilità di accedere ai benefici ivi previsti e risultano irragionevolmente e illegittimamente pregiudicati per aver posto in essere una serie di azioni finalizzate ad acquisire e soddisfare i restanti requisiti e condizioni prescritti dai bandi stessi.

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L’Amministrazione comunale ha ricevuto diverse richieste di verifica di incremento della disponibilità di sosta nei rioni interessati dai lavori di adeguamento delle sezioni stradali (annualità 2015 e 2016), per le vie: Tirso, Bacu Abis, Caput Acquas, Tanas, Sardegna, Marche (da via Cagliari a via Piolanas), Puglie, Piolanas, Coghinas, Curiel, Veneto, Anglona, D’Annunzio, Abruzzi, Tripoli, Barbagia, Sella, Roux e Millelire.

Tali lavori hanno contribuito al perseguimento di diversi obiettivi, tra i quali uno dei più significativi, è aver implementato i percorsi pedonali pienamente fruibili anche da parte di persone diversamente abili, anziani, bambini e passeggini; nel fare ciò si sono persi un certo numero di parcheggi pubblici, mentre per prassi consolidata su tali vie il parcheggio veniva effettuato caoticamente su marciapiede.

Il tracciamento della segnaletica di sosta ha seguito, nelle vie interessate da tali lavori, il criterio di lasciare libero il passaggio alle auto in corrispondenza dei cancelli, presupponendo che ciascuno di essi conducesse ad aree di soste private, correttamente ubicate nei cortili. È però possibile che, cercando di tutelare tali aree private, siano andati persi alcuni parcheggi su strada che potevano essere lasciati nella disponibilità della collettività.

Premesso che il luogo più idoneo alla sosta privata sotto casa siano i cortili e non la pubblica via, è comunque intenzione dell’Amministrazione comunale recuperare il maggior numero possibile di stalli di sosta su strada, destinando a parcheggio, lungo tali vie, tutte le aree che di fatto non svolgono funzione di accesso carrabile alle aree di sosta private.

A tal fine, per poter rendere operative le fasi di tracciamento di (eventuali) stalli di sosta aggiuntivi su strada, si invitano i residenti in tali vie a presentare domanda di autorizzazione/regolarizzazione al passo carrabile, entro il 31/03/2017; la procedura si concluderà, previa autorizzazione/regolarizzazione da parte degli uffici, con l’affissione del cartello a carico di chi presenta la domanda.

La modulistica è reperibile sul sito istituzionale del comune di Carbonia: http://www.comune.carbonia.ci.it/urbiportal/content/it_IT/6600.html

La mancata presentazione di domanda di passo carrabile entro il 31/03/2017 equivale a implicita attestazione di non necessità dello stesso e, di conseguenza, il comune di Carbonia procederà al tracciamento di stalli di sosta aggiuntivi anche su tali aree.

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«I tagli senza una governance per le specialità sanitarie sono inconcepibili». Edoardo Tocco, consigliere regionale di Forza Italia, vicepresidente della commissione sanità, attacca la maggioranza di centrosinistra, sottolineando che «senza questo quadro e con le incertezze legate alla qualità delle prestazioni, è impossibile affrontare la politica dei tagli ai servizi come sta avvenendo nell’arcipelago de La Maddalena e in molte realtà periferiche della Sardegna, con diversi presidi ospedalieri che rischiano di essere privati dei servizi essenziali».

«Sarebbe necessario adottare sistemi di ricezione delle richieste di assistenza primaria nelle 24 ore, finalizzati ad assicurare la continuità delle cure e ad intercettare prioritariamente la domanda a bassa intensità centralizzando almeno su base provinciale le chiamate al servizio di continuità assistenziale condividendo con il sistema di Emergenza-urgenza le tecnologie e integrando i sistemi – aggiunge Edoardo Tocco -. L’azienda di emergenza urgenza è ancora ferma al palo, è inconcepibile pensare alle sforbiciate all’interno delle strutture territoriali senza un servizio avanzato di elisoccorso.»

Sulla questione dei farmaci, Edoardo Tocco conclude sostenendo che «l’obiettivo dovrebbe essere quello di facilitare la vita sia ai pazienti che ai professionisti, con un polo logistico che possa rappresentare una sorta di centro acquisti dei farmaci, incentivando così la tracciabilità dei medicinali e senza privare dei servizi i cittadini».

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Il Consiglio regionale si riunirà giovedì 2 marzo, alle 16,00, in seduta congiunta con il Consiglio delle autonomie locali per discutere dello stato del sistema delle autonomie in Sardegna. Al termine, il Consiglio proseguirà in seduta ordinaria per l’esame della proposta di legge di modifica della legge 25/1988 “Ordinamento e funzionamento delle compagnie barracellari”.

I lavori dell’Assemblea saranno preceduti mercoledì 1 marzo dalle sedute di alcune Commissioni permanenti.

In mattinata, alle 10,30, si riunirà la Quinta Commissione (Attività Produttive), presieduta da Luigi Lotto che proseguirà l’esame del Testo Unico sul Turismo.

Alle 11,00, è convocata invece la Prima Commissione (Autonomia e ordinamento regionale) presieduta da Francesco Agus. In programma una serie di audizioni su questioni riguardanti il personale dell’Agenzia Forestas. I lavori andranno avanti nel pomeriggio e nella mattinata di giovedì 2 marzo con il medesimo ordine del giorno.

Nel pomeriggio, alle 16,00, sì terrà la seduta della Quarta Commissione (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità). All’attenzione del parlamentino presieduto da Peppino Pinna la proposta di Statuto dell’Agenzia Forestas. Saranno sentiti in audizione l’Amministratore Unico, Giuseppe Pulina, e il Direttore Generale Antonio Casula.

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Dopo quelle dei grandi pianisti Bruno Canino e Lilya Zilberstein, proseguono nel Conservatorio di Cagliari le masterclass con alcuni tra i più apprezzati musicisti del panorama nazionale e internazionale.

Da domani, martedì 28 febbraio, sino al 2 marzo, sarà in città il violoncellista Enrico Dindo, Primo Premio al Concorso “ROSTROPOVICH” di Parigi nel 1997, e solista nelle più importanti orchestre mondiali (BC Philharmonic, Rotterdam Philarmonic, Orchestre Nationale de France, Orchestre du Capitole de Toulouse, Tokyo Symphony Orchestra, la Filarmonica della Scala, solo per citarne alcune).

Giovedì 2 e venerdì 3 marzo sarà invece la volta di Giuseppe Andaloro, uno dei più apprezzati pianisti della sua generazione, richiestissimo in alcuni tra i festival più importanti del pianeta.

Dal 13 al 18 marzo sarà ospite del Conservatorio il trombettista estone Aavo Ots, mentre il 9 e 10 marzo l’appuntamento è con i corsi di alto perfezionamento tenuti dal flautista Stefano Parrino, già vincitore e finalista in numerosi concorsi nazionali e internazionali.

Per chi intende perfezionare il suo approccio con la chitarra l’appuntamento è invece dal 19 al 21 aprile con Matteo Mela, tra i nomi di spicco del panorama chitarristico internazionale.

Le masterclass sono rivolte agli studenti del Conservatorio e, nei limiti dei posti rimasti disponibili, agli studenti esterni. E’ possibile assistere alle lezioni anche in qualità di uditori.

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«L’agenzia sarda per le erogazioni per le campagne è un’agenzia fantasma». A dirlo è Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale.

«Nei proclami del presidente Francesco Pigliaru dichiara come un fatto certo l’istituzione dell’organismo pagatore – spiega il capogruppo dell’Udc -. In realtà la delibera della Gunta non stabilisce la costituzione dell’ente, ma approva la bozza del nuovo statuto che deve passare in commissione e consiglio per poi essere riadattato. Una bufala politica che appare come un’illusione per gli agricoltori, ancora una volta traditi dall’esecutivo. Sono davvero preoccupanti la superficialità e il pressapochismo della Regione, visto che non si fa riferimento a nessun passaggio in merito alla riorganizzazione della pianta organica. Non si comprende con quale personale, le risorse e gli strumenti informatici da utilizzare per l’organizzazione dell’Argea.»

Gianluigi Rubiu sottolinea che la gran parte degli undici organismi pagatori regionali in Italia autorizzati vanno avanti con l’utilizzo di un proprio software, ma  alcuni utilizzano lo stesso di Agea con tutti i problemi del caso. «Si ipotizza che in due/tre anni si possa concludere l’iter per l’istituzione dell’agenzia, senza considerare il complesso meccanismo organizzativo – sottolinea ancora Gianluigi Rubiu – si vuole dare l’illusione al mondo agro-pastorale della Sardegna , che si possano risolvere tutti i  problemi con l’organismo pagatore regionale senza contare che la procedura autorizzativa è molto complessa. Un flop – conclude Gianluigi Rubiu – che ripercorre le stesse tappe del 2007 e del 2010, con un identico copione per l’istituzione di un ente ancora fantasma.»

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A seguito dei rilievi formulati dai tecnici del ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Direttore a scavalco, ing. Gian Nicola Cossu, ha rassegnato le dimissioni dall’incarico attribuito con atto deliberativo n. 7 del commissario straordinario Leonardo Deri lo scorso 15 febbraio.

La Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare a seguito della nomina dell’ing. Gian Nicola Cossu si è espressa in termini ostativi rilevando che: «L’assunzione dell’incarico di direzione dell’Ente Parco da parte di un dirigente del Comune che già ricopre le funzioni Direzione della Tutela e dello sviluppo Territoriale e ad interim la Direzione Opere Pubbliche, potrebbe comportare l’insorgenza di problematiche nell’ambito delle previste attività di rilascio nullaosta». 

La delibera è stata precauzionalmente annullata e, pertanto, il commissario straordinario Leonardo Deri ha attivato le procedure per l’individuazione di un Direttore facente funzioni scelto tra il personale di livello apicale dell’Ente Parco. Compatibilmente con i tempi di espletamento della procedura, il nuovo Direttore f.f. dovrebbe essere nominato entro la tarda mattinata di domani.