21 December, 2024
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Per far sì che l’UE aumenti la propria capacità di azione, per ristabilire la fiducia dei cittadini e per rendere l’economia della zona euro più resistente agli shock esterni, bisogna utilizzare in modo completo il Trattato di Lisbona. Ma per poter fare di più, l’Unione deve attuare una riforma profonda. Questo il messaggio chiave di tre risoluzioni, approvate dal Parlamento stamane, che esplorano il futuro dell’Unione europea. 

La prima risoluzione, redatta da Mercedes Bresso (S&D, IT) e da Elmar Brok (PPE, DE) si concentra sulla valorizzazione del Trattato di Lisbona esistente. Nel documento si chiede, tra l’altro che:

  • il Consiglio dei ministri sia trasformato in una vera seconda camera e le sue configurazioni in organi preparatori, sulla falsariga del funzionamento delle commissioni del Parlamento europeo,
  • ogni Stato membro indichi per la nomina a commissario europeo almeno tre candidati di entrambi i sessi,
  • il Consiglio passi veramente al voto a maggioranza qualificata, ove possibile conformemente ai trattati, al fine di evitare il blocco di importanti progetti legislativi e accelerare il processo legislativo, e
  • un Consiglio dei ministri della Difesa permanente sia istituito, allo scopo di coordinare le politiche di difesa degli Stati membri.

La relatrice Bresso ha detto: «L’Unione europea non ha bisogno di una rivoluzione populista. Ha bisogno di pace e di adattarsi alle necessità del nostro tempo. Ciò significa affrontare le sfide democratiche, fornendo ai cittadini protezione sociale, fiscale e ambientale, difendendo il loro diritto alla sicurezza in un contesto internazionale molto degradato e mantenendo i nostri obblighi morali verso i nostri vicini». 

Il relatore Brok ha dichiarato: «I cittadini si aspettano soluzioni dall’Europa e sono arrabbiati perché non vedono risposte. Ciò è evidente in un momento che presenta molte sfide, ma molti dei problemi possono essere risolti solo insieme. Il Trattato di Lisbona offre numerose possibilità per rendere l’Unione europea più efficiente, responsabile e trasparente che non sono ancora state sfruttate».

La risoluzione è stata approvata con 329 voti a 223 e 83 astensioni.

La seconda risoluzione, redatta da Guy Verhofstadt (ALDE, BE), valuta la possibilità di muoversi al di fuori degli strumenti attualmente a disposizione e suggerisce varie riforme del Trattato di Lisbona nei settori della governance economica, della politica estera, dei diritti fondamentali e della trasparenza.

Tra le varie proposte, si suggerisce:

  • la creazione di un ministro delle Finanze della zona euro e di fornire alla Commissione europea il potere di formulare e attuare una politica comune economica dell’UE, sostenuta da un bilancio della zona euro,
  • che il Parlamento europeo abbia una sola sede,
  • la riduzione sostanziale del Collegio dei commissari UE, compresa la riduzione del numero dei vicepresidenti a due, e
  • di consentire ai cittadini europei di ogni Stato membro di votare direttamente i candidati dei partiti politici europei per il presidente della Commissione, attraverso una lista europea.

Il relatore Verhofstadt ha detto: «Queste relazioni forniscono il modello al quale l’Unione dovrebbe avvicinarsi per essere più perfetta. Non propongono l’integrazione europea per il gusto di farlo. Una volta che queste relazioni saranno approvate, la domanda è: qual è la via da seguire? So che possiamo avere un’Unione forte, potente e rispettata e, allo stesso tempo, fiorenti democrazie locali e nazionali. In realtà, credo che una cosa non sia possibile senza l’altra».

La risoluzione è stata approvata con 283 voti a 269 e 83 astensioni.

La terza risoluzione, redatta da Reimer Boge (PPE, DE) e da Pervenche Berès (S&D, FR), propone di ravvicinare le economie della zona euro e renderle più resistenti agli shock esterni. Si delinea una strategia di convergenza finanziata da uno specifico bilancio della zona euro finanziato dai suoi Stati membri.

Le principali proposte includono:

  • una capacità fiscale costituita dal Meccanismo europeo di stabilità (ESM) e una specifica capacità di bilancio supplementare per la zona euro, finanziato dai suoi membri, come parte del bilancio UE,
  • un Fondo monetario europeo (che dovrebbe svilupparsi gradualmente al di fuori dell’ESM), con capacità di prestito adeguate e con un mandato ben definito per assorbire gli shock economici,
  • un codice di convergenza: cinque anni per soddisfare i criteri di convergenza in materia di fiscalità, mercato del lavoro, investimenti, produttività e coesione sociale, e
  • migliorare la governance: un ruolo più importante per il Parlamento europeo e i Parlamenti nazionali, unificare le funzioni di presidente dell’Eurogruppo e di Commissario per gli affari economici e monetari, oltre a un ministro delle Finanze e del Tesoro all’interno della Commissione europea.

Il relatore Böge ha detto: «Stabilizzare la zona euro sarebbe nell’interesse dell’Unione europea nel suo insieme. Le nostre proposte vogliono porre le basi per ulteriori negoziati con le altre istituzioni europee. Gli esperti del Fondo monetario internazionale hanno risposto positivamente, mostrando grande interesse per le nostre idee».

La relatrice Berès ha detto: «Sessanta anni dopo la firma del Trattato di Roma, si deve ravviare lo spirito dei padri fondatori dell’Unione europea. Creare un bilancio per la zona euro sarebbe un grande passo verso questo obiettivo, in un momento in cui la necessità di preservare l’integrità dell’euro non è mai stata così urgente. Garantire solidarietà agli Stati membri che affrontano una crisi eccezionale per assorbire gli shock macroeconomici che possono influenzare la zona euro nel suo complesso e promuovere la convergenza verso l’alto: tale strumento aiuterebbe a trarre il massimo dalla moneta unica, e contribuirebbe nel contempo a raggiungere la piena occupazione nell’Unione».

La risoluzione è stata approvata con 304 voti a 255 e 68 astensioni.

Tutte queste proposte fanno parte di un pacchetto che mira a chiarire la posizione del Parlamento sul futuro dell’UE, prima del 60° anniversario del Trattato di Roma.

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La Compagnia di teatro circo Maccus in occasione del Carnevale propone una festa danzante per bambini e genitori con animazioni spettacolari  e giochi di abilità a gare che sapranno coinvolgere e divertire tutti.

Ci saranno parate musicali con piccoli strumenti che potranno suonare anche i bambini.

Giochi di abilità con palline e clavette, il trampolino per i salti e il materassone elastico per le capriole e l’acrobatica. Naturalmente non mancheranno i tessuti aerei e il cerchio rotante per le evoluzioni aeree che potranno provare tutti.

Maccus il Giullare sta organizzando per bambini e genitori, una festa di Carnevale unica e speciale a cui non ha dimenticato di invitare la signora Poesia, l’amica Fantasia, lo zio Coraggio e i cuginetti Divertimento e Allegria. Tutti hanno accettato l’invito e porteranno doni e sorprese da rimanere a bocca aperta: un trapezio magico per far volare in aria le bambine e i bambini più coraggiosi, le palline colorate da lanciare e riprendere al volo… ci sarà persino il grande tappettone elastico per salti e capriole da capogiro!… e poi tanti costumi, maschere e giochi con cui inventare storie e scoprire mondi da favola!

Cosa aspettate?!!  Mettetevi in maschera e venite a vivere un pomeriggio da sogno, parola di Maccus!!!

Sarà un laboratorio di teatro circo per bambini e genitori, ma nessuno se ne accorgerà perché sembrerà una grande festa con balli e musica dove non si saprà più quali sono i figli e quali i genitori.

Sono Maccus il Giullare

… che la gente fa saltare! Sono vivo sono matto, vi sorprendo di scatto!!!

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I pazienti affetti da sclerosi multipla di Iglesias hanno scritto una lettera aperta all’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e al direttore dell’area socio sanitaria di Carbonia Maddalena Giua.

Siamo un gruppo di pazienti di Iglesias affetti da sclerosi multipla e vorremmo sottoporre alla vostra attenzione la nostra preoccupazione per la riduzione del budget alle strutture riabilitative del nostro territorio. 

Circostanza che sta comportando la mancata proroga o il ridimensionamento (con la riduzione delle ore) dei programmi riabilitativi che, per noi malati di sclerosi multipla come per quelli affetti da altre patologie, sono fondamentali per ritardare il più possibile la perdita di autosufficienza. 

Stiamo parlando di un servizio di vitale importanza, un’àncora alla quale ci aggrappiamo con la speranza di mantenere la nostra autonomia, seppure già minata dalla malattia. 

Per questo abbiamo deciso di rivolgervi il nostro grido d’aiuto: non toglieteci questa speranza di contrastare gli effetti della malattia, non impediteci di proseguire la riabilitazione mirata a rinforzare la fascia muscolo scheletrica e farci sentire un po’ meno limitati nelle nostre attività quotidiane. Anche quelle, per voi, più “normali”

Voi parlate continuamente di “riorganizzazione sanitaria” e “risparmio”. Ebbene, a noi fa paura sentirvi ripetere quelle parole. Permetteteci, al riguardo, di invitarvi a fare una riflessione: se noi perdiamo la nostra autonomia, c’è davvero un risparmio per la sanità? Quanto, al contrario, potrebbe incidere la nostra precoce non autosufficienza sulla spesa sanitaria? Quanto graverebbe rispetto ai tagli sulla riabilitazione?  

Vi chiediamo di prendere in considerazione questo nostro appello e – al tempo stesso – di valutare la possibilità di concederci un incontro per approfondire questa tematica, legata ad un grave problema sociale. 

Certi di un vostro riscontro, cogliamo l’occasione per porgervi i nostri cordiali saluti, 

Ivan Melis (portavoce) – Luisa Murgia – Nicola Zara – Daniele Frongia

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«Con il voto di fiducia è stato approvato il maxi emendamento per il milleproroghe e sono stai così ottenuti due risultati positivi per l’isola». Ne danno notizia i senatori sardi in commissione bilancio Silvio Lai (Pd) e Luciano Uras (Gruppo Misto). «Non possiamo che apprezzare il sostegno della commissione sulle due questioni poste e la sensibilità del governo».

In primo luogo viene prorogata, con l’emendamento 14.93, la gestione emergenziale della ricostruzione post alluvione del 2013, richiesta dalla Giunta, con l’assessore all’ambiente, e dalla protezione civile regionale. Potrà così usufruire delle corsie preferenziali l’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 370 per il superamento delle criticità nella realizzazione del sistema di protezione civile della Regione autonoma della Sardegna, tra cui il completamento della rete idrotermopluviometrica, gli interventi di manutenzione straordinaria sulla stessa rete e sul radar meteorologico di Monte Rasu, l’integrazione e sviluppo di sistemi di prevenzione multirischio, l’allestimento della sala operativa unificata SORI e del centro funzionale decentrato, la realizzazione di una piattaforma informatica unitaria.

Resta poi alla Sardegna, tramite la protezione civile, e non all’Anas la gestione della costruzione della Sassari-Olbia. E soprattutto non vanno a finire nel gigantesco calderone dell’ANAS le risorse economiche, con il rischio di ritardi e di una gestione meno efficiente rispetto a quella attuale, a 4 mani protezione civile – regione. Lo stabilisce un emendamento proposto dai senatori Luciano Uras e Silvio Lai e approvato dal senato, contenuto all’interno del maxi emendamento proposto dal Governo.

L’emendamento, 9.56 testo 3, stabilisce il mantenimento della contabilità speciale sino al 2020 e nonostante le raccomandazioni contrarie della ragioneria generale che chiedeva il trasferimento delle somme presenti al 31 dicembre 2016 nel fondo unico dell’ANAS, la commissione bilancio ha deciso di mantenere l’emendamento approvato precedentemente.

«Il problema ci era stato segnalato dalla Giunta regionale e dall’assessore dei Lavori pubblici in particolare – hanno affermato Luciano Uras e Lai – e abbiamo condiviso l’esigenza di mantenere il profilo di emergenza della costruzione della strada Sassari-Olbia con l’intera commissione bilancio. L’Anas è una struttura ancora in via di cambiamento che secondo noi non sarebbe ancora nelle condizioni di garantire la velocità di esecuzione necessaria e, ancora di più, la tutela delle risorse necessaria a stare nei tempi previsti. Non possiamo non segnalare la sensibilità del presidente Tonini e il consenso unanime senza differenze tra maggioranza e opposizione su questo tema.»

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«Non dobbiamo fare sì che le richieste delle Associazioni di categoria degli agricoltori rimangano inascoltate. La Regione deve dare risposte celeri ed attivarsi su tutti i livelli istituzionali. La profonda crisi attraversata dall’universo delle campagne impone che siano approvati tutti gli strumenti per il rilancio del settore agricolo e zootecnico isolano»

Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, denuncia così la sua preoccupazione per quello che definisce l’immobilismo della Giunta regionale sulla vertenza agricoltura.

«La risoluzione approvata lo scorso 1° febbraio, sulla scia della mobilitazione indetta dalla Coldiretti, non sembra aver prodotto gli effetti sperati. I trattori scaldano i motori per una nuova protesta nelle strade di Cagliari. Unico risultato – evidenzia Gianluigi Rubiu in un’interrogazione urgente sul tema – lo sblocco di una fetta ridottissima dei premi comunitari e del benessere animale. Solo silenzio assordante sulle altre tematiche. Si attende ancora la definizione dei bandi per i giovani agricoltori, con l’avvio delle domande sospeso e rinviato a data da destinarsi. Una situazione ridicola e scandalosa, viste le tante aspettative. Nessuna azione per interrompere la caduta libera del prezzo del latte, anche attraverso un intervento di sostegno alle aziende lattiero casearie. C’è poi la questione dei ritardi relativi al piano di sviluppo rurale, con la necessità di dare vita ad un ente isolano per l’erogazione dei contributi. Lo scenario è preoccupante ed incerto – conclude Gianluigi Rubiu – con tante aziende agricole che rischiano di essere devastate dai costi ormai inattuabili per tenere in piedi le attività e le continue dilazioni per l’arrivo delle risorse.»

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Il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna ha aderito al  destinato a promuovere la connessione con le comunità e il patrimonio locale per la promozione internazionale della cultura e delle tradizioni enograstonomiche dei Geoparchi UNESCO.

Il progetto GEOfood è stato presentato ufficialmente dal Magma Geopark in Norvegia, in occasione della 7ª Conferenza Internazionale del Geoparchi mondiali dell’UNESCO tenutasi a Torquay (English Riviera Geopark) in Inghilterra nel settembre del 2016.

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Continua il successo delle Start up digitali made in Italy. Da Roma arriva l’esperienza di Giorgio Campagnano, figlio di quinta generazione di assicuratori, laurea in economia e gestione aziendale all’università di “Roma Tre”. Campagnano scopre il mondo delle start up presso la NYU di New York ed immediatamente dopo inizia la sua scalata verso il successo: fonda una compagnia di broker assicurativi online: MIO Assicuratore.

In due anni di presenza in rete una miriade di successi e tanta soddisfazione per il giovane: 250 prodotti, 100.000 utenti registrati una crescita del 30% mensile.

Il successo di MIO Assicuratore ha spinto solide realtà come H-Farm e Pi Campus ad interessarsi al progetto, ma l’idea e la proposta completamente innovativo hanno convinto anche un gruppo di business angels tra i quali Vito Lomele, fondatore di Jobrapido.

MIO Assicuratore continua a crescere ed ora grazie al finanziamento di 300mila euro può continuare ad integrare il team inserendo in azienda ingegneri informatici rafforzando così uno staff giovane, dinamico e preparato.

MIO Assicuratore è in realtà un comparatore online capace di analizzare e confrontare premi e polizze sia tra le 27 compagnie assicurative partner ma anche tra le offerte presenti in rete.

Una piattaforma unica e facile da navigare permette all’utente di migliorare il rapporto tra assicuratore e cliente ma anche e sopratutto rende più facile e comprensibile un preventivo assicurativo.

Un sofisticato sistema di algoritmi, una tecnologia innovativa machine learning , capace di valutare vari gradi di rischio e confrontare le offerte dei 27 partner assicurativi europei rende il broker virtuale la soluzione più innovativa tra quelle proposte dalle start up del settore.

Aver stipulato la patnership con 27 compagnie assicurative europee è un valore aggiunto della start up capitanata dal giovane Giorgio Campagnano. Campagnano nella costruzione del progetto di start up viene affiancato da un altro giovane, Carlo Martini, specializzato in Ingegneria Informatica presso La Sapienza di Roma.

Mio Assicuratore si candida ad essere una delle migliori realtà nel settore delle assicurazioni online, un portale navigabile con qualsiasi tipo di computer, di smartphone o di tablet, la vera assicurazione a portata di click.

«Il nostro obiettivo primario è consentire a tutti gli utenti di confrontare le offerte assicurative dei nostri partner , evitando che la ricerca consideri soltanto il prezzo – dichiara Giorgio Campagnano -. Una buona assicurazione non è soltanto quella offerta al prezzo più basso ma è quella che al minor costo offre anche le garanzie migliori . La consapevolezza di quel che si acquista consente di far crescere la fiducia del cliente e ci permette di trasformare una semplice consultazione effettuata sul sito in un acquisto.»

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E’ un fine settimana ricco di eventi quello che si prepara a vivere la città di Iglesias. Domani, venerdì 17 febbraio, è previsto un incontro con Ignazio Marino sui temi del suo ultimo libro “Un marziano a Roma”, Giangiacomo Feltrinelli Editore. #FieraOFF. A cura di Argonautilus, in collaborazione con il comune di Iglesias, inizio ore 18.00, al Teatro Electra, in Piazza Pichi.

Sabato 18 febbraio, festa in maschera a Nebida, in Piazza Santa Barbara, alle ore 15.30, a cura del Comitato “Santa Barbara”.

Balli sardi di piazza con il suonatore Stefano Caredda. A cura il gruppo folk Is Meurreddus, l’Associazione Turistica Pro Loco di Iglesias, il Comitato “La via della cultura”. Dalle ore 17.00 alle ore 20.00, Piazza Pichi.

Grande festa in maschera nel Quartiere di Serra Perdosa a cura della Parrocchia San Pio X – Balli latino americani, giochi e animazione, spettacolo circense con Sergio Carboni, ex circo Miranda Orfei. Inizio ore 17.30, Palestra “Pallone”, via Pacinotti.

19ª Rassegna del vino fatto in casa. A cura della Confraternita Iglesiente dei produttori ed estimatori del vino fatto in casa. Ore 17.30, Centro Culturale di Via Cattaneo.

Domenica 19 febbrai, la bicicletta si veste a maschera, a cura del Team Metalla. Manifestazione aperta a tutti i bambini e le bambine delle scuole materne ed elementari. Ritrovo alle ore 10.00, in Piazza Municipio.

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I carabinieri della Compagnia di Carbonia hanno scoperto una “miniera d’oro” nei pressi del campo nomadi di Carbonia.

Lunedì 13 febbraio, a Sant’Antioco, un pensionato di 75 anni del luogo ha denunciato che nella notte precedente dalla sua casa ubicata in località Cala Sapone, senza alcuna effrazione (la porta era aperta e l’uomo era andato a dormire in una casa vicina) ignoti si sono introdotti all’interno ed hanno asportato una cassaforte blindata contenente diversi monili in oro, per un valore complessivo di circa 30.000 euro e tre motoseghe a scoppio ed una elettrica. Hanno asportato inoltre una cassaforte blindata contenente quattro fucili.

Nella prima mattinata di oggi, per cercare le refurtiva, il Comando della Compagnia dei carabinieri di Carbonia hanno disposto un servizio mirato ad effettuare alcune perquisizioni presso alcuni residenti del campo nomadi di Carbonia-Sirai e, con la collaborazione di una squadra dello squadrone eliportato cacciatori, personale delle stazioni di Narcao, Teulada, Carbonia, Sant’Antioco e Nuxis e con l’appoggio aereo del velivolo CC46 A109 Nexus dell’XI Elinucleo di Cagliari-Elmas, hanno effettuato le perquisizioni, al termine delle quali sono stati indagati in stato di libertà per ricettazione e possesso di porti d’arma comune da sparo, quattro persone:

S.N., 45 anni,residente a Carbonia in località Sirai, con precedenti di polizia;

V.R., 25 anni, residente a Carbonia in località Sirai, con precedenti di polizia;

B.N., 20 anni, domiciliato a Carbonia in località Sirai, privo di permesso di soggiorno, con precedenti di polizia;

M.M.C., 19 anni, residente in località Sirai, disoccupato.

Nel corso delle perquisizioni e di controllo dell’area circostante al campo nomadi (molto sporca) i carabinieri hanno rinvenuto numerosa refurtiva, consistente in orologi di valore di varie marche tra cui due Rolex, gioielli in oro ed argento, attrezzatura per lavori di giardinaggio e di bricolage ed altro, per un valore pari a circa 40.000 euro, di cui gran parte proveniente dal furto patito dal pensionato di Sant’Antioco.

La rimanente refurtiva è invece risultata sottratta in due distinti furti effettuati a danno di:

P.M., 66 anni, imprenditore, verificatosi il 31 dicembre 2016 a Cortoghiana (i ladri, evidentemente, volevano festeggiare il Capodanno);

M.G., 48 anni, sottufficiale dell’Esercito, furto verificatosi a Carbonia il 24 gennaio 2017;

Oltre a questa refurtiva, nel corso delle perquisizioni, nella disponibilità di M.B. sono state rinvenute le canne di due dei fucili asportati nel furto messo a segno a Sant’Antioco, precisamente:

• canna per il fucile semiautomatico, marca Franchi, cal. 12, modello Hunter;

• canna per fucile semiautomatico, marca Franchi, cal. 12.

Tutta la refurtiva rinvenuta è stata interamente restituita ai legittimi proprietari. Manca solo un Rolex di cui sono state perse le tracce. 

Le indagini ancora in corso volte alla ricerca delle armi non ritrovate e delle casseforti, che anche se vuote, possono fornire ulteriori elementi probatori.

I nomadi hanno riferito ai carabinieri che tutto quanto rinvenuto lo hanno trovato, quasi tutto nei pressi del campo stesso.

L’Autorità giudiziaria è stata informata dall’aliquota operativa della Compagnia. 

Il pensionato di Sant’Antioco ha ringraziato personalmente i militari che hanno effettuato l’operazione.

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In preparazione alla 48esima Settimana Sociali dei Cattolici Italiani che si terrà a Cagliari dal 26 al 29 ottobre 2017, la Chiesa sarda ha individuato un itinerario di studio e discussione su diversi temi e in diverse sedi che possano contribuire ad esplicitare il tema della Settimana: “IL LAVORO CHE VOGLIAMO, LIBERO, CREATIVO, PARTECIPATIVO E SOLIDALE”. 

La “Settimana 2017”, alla quale sono attesi circa 1.300 delegati, provenienti da tutte le regioni, economisti, docenti universitari, sociologi, imprenditori, sindacati, oltre ai rappresentanti delle diocesi – intende definire una proposta organica e progettuale: dal racconto dell’esperienza e del senso del lavoro, al rilancio di pratiche rivelatesi feconde e all’individuazione di proposte per la creazione di lavoro nel Paese. 

Sabato 18 febbraio 2017, nei locali del Seminario Diocesano in via Tenente Cacciarru 1, ad Iglesias, dalle 9,30 alle 13,00, si terrà un laboratorio di idee e riflessioni dal titolo “PERCORSI DI RICONVERSIONE INDUSTRIALE E COMPATIBILITÀ AMBIENTALE”, contributo della diocesi di Iglesias al cammino di preparazione per l’appuntamento di ottobre. All’incontro parteciperanno esponenti del mondo produttivo, sindacale e industriale del territorio locale e regionale.