20 November, 2024
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Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis.

Forza Italia ha presentato una proposta di legge per l’applicazione del contratto collettivo regionale a tutti i dipendenti dell’Agenzia Forestas (legge n. 31 del ’98).

Secondo i consiglieri del gruppo forzista, l’Agenzia Forestas rischia la paralisi in conseguenza della revoca delle mansioni superiori al personale che ha di fatto bloccato l’attività dei cantieri forestali e serve un intervento legislativo urgente per mettere ordine nel sistema contrattuale dei dipendenti attraverso l’applicazione del Contratto collettivo regionale.

«Nei giorni scorsi la questione è stata esaminata dalla Conferenza dei capigruppo – ha detto Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia e primo firmatario della proposta di legge – in quell’occasione abbiamo registrato posizioni diverse da parte dei sindacati e delle stesse forze politiche. E’ necessario dare un segnale forte, serve unità di intenti perché si individui al più presto una soluzione. Il rischio è la totale paralisi dell’Agenzia.»

L’obiettivo dei consiglieri azzurri è portare la proposta in Aula in tempi brevi: «Proporremo la procedura d’urgenza ai sensi dell’articolo 102 del Regolamento consiliare – ha aggiunto Pietro Pittalis – il nuovo inquadramento del personale dell’Agenzia è una questione politica, i problemi non devono ricadere sui lavoratori».

La “questione Forestas” è esplosa dopo il pronunciamento dell’Inps che ha definitivamente chiarito la natura pubblicistica del contratto applicato ai dipendenti dell’Agenzia. Pronunciamento che ha indotto i direttori territoriali a revocare tutte le mansioni superiori attribuite a operai e impiegati, una partita che interessa circa 2.000 dipendenti su 6.000. «Tutto questo sarebbe evitabile se si applicasse il contratto dei regionali – ha sottolineato ancora Pietro Pittalis – mi auguro per questo che la nostra proposta venga accolta. E’ un problema che interessa tutti, siamo disponibili a discutere con le altre forze politiche una soluzione unitaria. Non rivendichiamo alcuna primogenitura».

D’accordo con la proposta di Forza Italia il segretario regionale di Confederdia Gianluca Cinus, presente alla conferenza stampa: «La decisione dell’Inps è chiara – ha detto Gianluca Cinus – a operai e impiegati si applica un contratto pubblicistico. L’attribuzione di mansioni superiori, in questo modo, sarebbe automatica e al personale sarebbe consentito crescere attraverso le ordinarie progressioni di carriera». Sulla stessa lunghezza d’onda anche i sindaci di Talana, Franco Tegas e di Tertenia, Giulio Murgia. «Chiediamo alla politica di fare presto – ha detto Franco Tegas – il contributo del personale dell’Agenzia Forestas è vitale per i nostri territori. Senza il loro aiuto non sarebbe stato possibile affrontare le emergenze causate dall’ultima ondata di maltempo». Per il sindaco di Tertenia invece «la paralisi di Forestas rischia di vanificare gli sforzi dei comuni per le opere di manutenzione e messa in sicurezza del territorio – ha detto Giulio Murgia – la collaborazione tra enti locali e Agenzia sta dando buoni frutti e può dare un contributo decisivo allo sviluppo delle zone interne».

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Una commedia “francese” per Gianluca Ramazzotti e Antonio Cornacchione, protagonisti oggi, alle 21.00, al Teatro Comunale di Sassari e poi in tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC per la Stagione 2016-17 de La Grande Prosa nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con l’irresistibile “Ieri è un altro giorno!” di Sylvain Meyniac e Jean François Cros.

La scoppiettante e coinvolgente pièce, che affronta con le armi dell’ironia il tema drammatico della corruzione dilagante e della scomparsa dei valori etici e morali nella società contemporanea, sarà in cartellone giovedì 16 febbraio, alle 21.00, al Teatro Comunale Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura; venerdì 17 febbraio, alle 21.00, al CineTeatro Montiggia di Palau; sabato 18 febbraio, alle 21.00, al Teatro Tonio Dei di Lanusei; e, infine, domenica 19 febbraio, alle 20.45, al Teatro Centrale di Carbonia.

Il protagonista – un irreprensibile e quasi fin troppo rigoroso avvocato – si accinge ad affrontare la “causa” più importante della sua vita, cedendo alla tentazione di far carriera più rapidamente grazie ad un escamotage in netto contrasto con i suoi principi, ed assecondando così il titolare dello studio e il genero di questi in un “affare” non esattamente “cristallino” – ma tutto l’universo sembra ribellarsi contro questa sua decisione. La normale routine viene turbata se non stravolta da mille piccoli imprevisti, come da strane e ripetute telefonate e dall’apparizione inattesa di uno stravagante personaggio, del quale il professionista non riesce a liberarsi, trovandosi così costretto a trascorrere un’intera giornata in compagnia di un individuo del tutto fuori dagli schemi.

Nel cast – accanto alla brillante “coppia” comica formata da Gianluca Ramazzotti e Antonio Cornacchione – spiccano i nomi di Milena Miconi e Biancamaria Lelli – con la partecipazione di Antonio Conte e con Alessandro Sampaoli nel ruolo di Federico Faletti: la versione italiana di “Ieri è un altro giorno!” – che sbarca nell’Isola nella mise en scène di Ginevra Media Production in collaborazione con il Théâtre des Bouffes-Parisiens per la regia di Eric Civanyan, è firmata da Luca Barcellona e David Conati. Le scenografie sono di Eduard Laug, i costumi di Adele Bargilli, le musiche originali di Sylvain Meyniac e il disegno luci di Stefano Lattavo.

La vicenda surreale di un uomo “all’antica” alle prese con il dilemma fondamentale se restare fedele a se stesso o trasgredire la legge e soprattutto il proprio codice di comportamento, sedotto dal miraggio di un’opportunità irrinunciabile – la realizzazione del suo sogno di lavorare in uno studio di Londra – offre lo spunto per una riflessione sui profondi mutamenti culturali e sociali e l’imbarbarimento della civiltà occidentale. Il mito del successo – da raggiungere ad ogni costo – si scontra con la tradizionale etica, rafforzata in questo caso dalla conoscenza delle giurisprudenza e dei confini della legalità: tradire i propri ideali diventa per il protagonista molto più difficile di quanto si aspettasse per l’intervento di fattori esterni imprevedibili, in un susseguirsi di colpi di scena con un comico crescendo culminante nel finale “a sorpresa”.

La “disinvolta” morale del tempi moderni mal si adatta alla forma mentis dell’avvocato e la sua scelta drastica di superare la linea invisibile che separa ciò che è deontologicamente corretto da ciò che non lo è, stravolgendo la condotta di tutta una vita, trova degli ostacoli, apparentemente frutto del caso, che rendono davvero ardua la discesa dell’uomo di legge nel baratro dell’irregolarità – o se si vuole la sua tanto agognata ascesa professionale. L’integerrimo Pietro Paolucci si trova immerso in un’atmosfera quasi onirica, in un continuo e incomprensibile reiterarsi di fatti e circostanze, quasi che quello che gli accade seguisse la grammatica dei sogni – fuori dai canoni e dai ritmi incalzanti della realtà. Tutti, improvvisamente, sembrano avercela con lui e la presenza fastidiosa, se non irritante e certo imbarazzante dello sconosciuto -che non riesce ad allontanare – rende tutto più complicato…

Una pungente satira dei costumi – fin troppo “liberi” – e delle trasgressioni che trovano la loro paradossale giustificazione nel mozartiano “così fan tutti” affiora tra situazioni umoristiche, battute e gags nella commedia d’oltralpe perfettamente attuale, adattata al gusto e soprattutto al contesto italico per rendere più stringenti e mirati i riferimenti – più acuta ed efficace l’ironia. Dopo il successo nella capitale francese “Ieri è un altro giorno!” arriva in Italia con la sua comicità irriverente e dissacrante – fino al sarcasmo – per un sapido affresco di varia umanità.

Sotto i riflettori artisti come Gianluca Ramazzotti – con all’attivo una lunga e intensa carriera fra teatro e televisione, diretto da registi quali Alvaro Piccardi, Giancarlo Sepe, Claudio Insegno, Riccardo Reim e Pier Francesco Pingitore, e reduce dai recenti successi di “Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa” e “Taxi a due piazze”, e l’attore e comico Antonio Cornacchione – volto noto del piccolo schermo, da “Su la testa” al “Maurizio Costanzo Show” all’inizio degli Anni Novanta, alle apparizioni in “Zelig Off”, “Crozza Italia” e “Che tempo che fa”, e ancora Casa Vianello e lo “Zelig Circus”, ma pure al “Festival di Sanremo” e a “Raiperunanotte“, che si alternano alla ribalta dello “Zelig” di Milano, e alle tournées nei teatri – da una piccola parte in “Tel chi el telùn” di Aldo, Giovanni e Giacomo al suo “Povero Silvio” che prende spunto dal fortunato tormentone, al “Circo” di Paolo Rossi, alla commedia “L’ho fatto per il mio paese” che l’ha visto protagonista anche sui palchi dell’Isola   accanto a Lucia Vasini.

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Sabato 18 febbraio, dalle ore 16,30, l’Aula polifunzionale del comune di Carbonia, in Piazza Roma, ospiterà l’incontro “Viaggio nel mondo dell’autismo”.

Nell’occasione sarà presentato il libro “H&J” di Paolo Montaldo. Sarà presente l’autore.

Interverranno: Stefania Cadeddu, psicologa e psicoterapeuta; Loredana Frongia, psicologa dei Servizi Sociali del Comune di Carbonia; Laura Palmieri, educatrice tecnico ABA (Coop. Le Api Sant’Antioco); Maria Ilaria Vannini, psicologa esperta in neuropsichiatria infantile; Ilaria Falchi, psicologa e psicoterapeuta analisi transazionale; Laura Musino, presidente dell’Associazione Autismo di Carbonia.

Moderano l’incontro: Fabio Marcello, giornalista dell’Unione Sarda e redattore della sezione Cultura e Loredana La Barbera, assessore dei Servizi sociali del comune di Carbonia.

L’incontro è organizzato dall’assessorato dei Servizi Sociali e dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia.

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Il FAI Sardegna aderisce all’edizione 2017 di “Cardiologie aperte”, promossa dall’Associazione Nazionale Medici

Cardiologi Ospedalieri (Anmco) con la sua fondazione “Per il Tuo cuore – Hcf”, con la convinzione che il ben vivere

costituisca un insieme di buone azioni, prevenzione e pratica della bellezza, tali da consentire un reale

miglioramento delle condizioni sanitarie. Per tale ragione venerdì 17 febbraio si riuniranno, attorno al tema della

bellezza come terapia, medici, scienziati e studiosi umanistici.

La missione del Fondo Ambiente Italiano è sintetizzata nel motto “Per il paesaggio, l’arte, la natura. Per sempre,

per tutti”. Tali parole indicano una tensione verso il continuo miglioramento della qualità della vita attraverso la

protezione del paesaggio; paesaggio quale elemento fondante del buon vivere, anche e soprattutto in Sardegna

dove la naturalità e la salubrità fanno da cornice a un patrimonio culturale e storico unici nel loro genere.

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Molte grandi aziende stanno cercando di rispondere alla crisi del lavoro con ricambi generazionali. Non potendo aumentare il numero dei dipendenti tentano di inserire nuove leve al posto dei dipendenti anziani che magari non hanno potuto accedere alla pensione per le nuove normative. Qualche giorno fa avevamo parlato di Unicredit. Oggi, invece, è la volta di Ferrovie dello Stato, che la settimana scorsa ha chiuso un accordo con i sindacati di categoria per l’uscita volontaria di circa 1.000 dipendenti. I prepensionamenti saranno agevolati da un fondo creato appositamente dal gruppo FS accantonato presso l’INPS. A fronte di queste uscite l’accordo prevede l’inserimento di altrettanti giovani. Quindi si aprono le porte per 1.000 nuove assunzioni in tutte le aziende di Ferrovie dello Stato: RFI, Mercitalia, Trenitalia…

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_ferrovie2017.html

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Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato ieri ufficialmente che il G7 Trasporti si terrà a Cagliari il 21 e 22 giugno.

L’incontro esplorativo svoltosi ieri in Sardegna ha individuato, infatti, nel capoluogo di regione, il contesto adeguato per accoglienza e sicurezza delle delegazioni. Saranno presenti la commissaria europea Violeta Bulc e i ministri dei Trasporti di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Usa.

Come anticipato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, al vertice G7 Trasporti di Karuizawa in Giappone, i temi affrontati saranno il valore sociale delle infrastrutture e il proseguimento del lavoro della presidenza giapponese sulle tecnologie avanzate per strade e guida.

La sostenibilità sociale delle politiche e degli investimenti pubblici è vista come terzo pilastro dello Sviluppo Sostenibile sia economico, ambientale e sociale. Nel settore dei trasporti e delle infrastrutture i temi sociali, sono legati all’accessibilità, all’equità e alla coesione sociale e possono essere sviluppati su più dimensioni.

Nel porsi il problema dell’integrazione di questi futuri cittadini, i trasporti possono giocare un ruolo fondamentale non solo per garantire l’accessibilità a tutti ma, soprattutto, per contribuire a ridurre il rischio di esclusione sociale.

L’accessibilità va declinata non solo in termini di collegamenti e opportunità di spostamento, di accesso alle infrastrutture per utenze diversamente abili e di servizi di trasporto accessibili a fasce di reddito meno abbienti, ma anche in termini di sicurezza per segmenti sociali più vulnerabili.

In questo senso le infrastrutture di trasporto che generano accessibilità, sono uno strumento per l’integrazione, quindi, anche per recuperare il senso di appartenenza ad una comunità attraverso quelle forme di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini nelle decisioni pubbliche che possono contribuire a creare una coscienza civica (“civicness”), a considerare le infrastrutture un bene collettivo.

Si collega a questo tema la necessità di una cultura della progettazione e della pianificazione delle infrastrutture che responsabilizzi tecnici e amministratori anche verso i temi sociali. Nel caso delle infrastrutture stradali, il tema della sicurezza è prioritario ed investe anche gli sviluppi tecnologici sui veicoli che promettono di essere anche i motori di un nuovo sviluppo economico. Al riguardo, i ministri dei Trasporti del G7, riuniti in Giappone lo scorso mese di settembre, hanno concordato che le tecnologie avanzate per i veicoli e le strade debbano far parte integrante dei concetti di mobilità sostenibile poiché esse rivestono un ruolo significativo nell’innovare e trasformare il traffico su strada, la mobilità, l’industria e la società in generale.

Nell’evidenziare la particolare importanza dei temi della ricerca nei settori dell’interfaccia uomo-macchina, delle infrastrutture e dell’accettazione sociale di tali innovazioni tecnologiche, i Ministri hanno deciso di istituire un gruppo di lavoro per approfondire ulteriormente queste tematiche. La prossima riunione del G7 costituirà pertanto una occasione per informare i Ministri sullo stato delle attività avviate su questo specifico tema e dei progressi compiuti a livello internazionale.

 

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Venerdì 17 febbraio alle ore 11.00 presso la Sala dei Mosaici dell’Ufficio di informazione in Italia del Parlamento europeo in via IV Novembre 140 Roma, sarà presentato il viaggio dell’edizione 2017 della “Fiaccola Benedettina Pro Pace et Europa”.

Tra i relatori interverranno i sindaci di Subiaco, Norcia e Cassino, le Regioni Lazio e Umbria e rappresentanti del Parlamento Europeo.

L’iniziativa quest’anno assume una particolare valenza sia per le gravi calamità che hanno colpito Norcia e l’Italia centrale, sia per la ricorrenza dei sessant’anni dalla firma dei Trattati di Roma.

 Nel corso della conferenza stampa, verrà presentato l’intero calendario che partirà con la benedizione Papale il 22 febbraio 2017.

La fiaccola sarà poi protagonista a Bruxelles, a metà marzo, e le iniziative si concluderanno con il rinnovo della firma dei Trattati di Roma.

Sarà illustrato, nel dettaglio, il calendario del viaggio della fiaccola in Belgio, capitale scelta anche per il suo alto valore simbolico, nonché esemplificato il legame tra la ricorrenza della firma dei Trattati di Roma e la Fiaccola benedettina.

Un programma, dunque, articolato e significativo, che coinvolge tanti attori e tanti luoghi altamente rappresentativi.

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Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, ha commentato con grande soddisfazione la conferma della scelta della città di Cagliari quale sede per lo svolgimento del G7 Trasporti in Sardegna.

«Ospitare il G7 Trasporti – ha detto il governatore della Sardegna – è un’opportunità importante per l’intero sistema Sardegna. Per questo abbiamo subito risposto positivamente alla proposta del ministro Delrio di portare l’evento nella nostra regione».
«Sarà un momento di grande visibilità internazionale e ci darà la possibilità di portare l’attenzione su un tema che per noi è cruciale più che per altri territori. Ma come abbiamo chiesto con forza al presidente del Consiglio Gentiloni – ha aggiunto Francesco Pigliaru -, ci aspettiamo che, contestualmente, senza ulteriori ingiustificabili ritardi, si sblocchino i cantieri di La Maddalena, che ha pagato e ancora paga il prezzo altissimo del mancato G8 del governo Berlusconi. Il riavvio di un percorso di sviluppo virtuoso non è più rimandabile – ha concluso Francesco Pigliaru -, e l’organizzazione del vertice in Sardegna sarà l’occasione per dare a questo territorio e a questa comunità le risposte che aspettano.»

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La definizione della vertenza per la gestione delle centrali idroelettriche Enel nella diga del Tirso, con la disponibilità del Consorzio di bonifica dell’oristanese a ritirarsi dal contenzioso lasciando così che Enas (l’ente acque della Regione) subentri ai diritti del consorzio, garantendo però a quest’ultimo i necessari corrispettivi per procedere con il definitivo risanamento finanziario dell’ente che ha oltre 11 milioni di euro di sbilancio.

È questa, in sintesi, la proposta avanzata dai sindaci dell’oristanese nel corso dell’audizione nella commissione Agricoltura, presieduta da Luigi Lotto (Pd), e all’indomani della riunione dei primi cittadini, tenutasi ad Oristano, per affrontare la difficile situazione creatasi nel comparto dell’agricoltura e dell’allevamento a seguito dell’emissione, da parte del Consorzio di bonifica, di ruoli aggiuntivi per i saldi dell’irrigazione 2006 – 2008, per un importo complessivo pari a 4,36 milioni di euro.

«È un costo insostenibile per le aziende del nostro territorio – ha spiegato il sindaco di Arborea, Manuela Pintus – soprattutto in tempi in cui il prezzo del latte bovino è in calo e aumenta quello dell’energia e mentre si registra la drammatica crisi del mondo delle campagne in tutta la Sardegna.»

Il sindaco di Arborea, insieme con i primi cittadini di Oristano (Guido Tendas), di Terralba (Pietro Paolo Piras), di Santa Giusta e presidente dell’unione di comuni dei Fenici (Antonello Figus), con il presidente dell’unione dei comuni della Bassa valle del Tirso e del Grighine (Nicola Cherchi) e con l’assessore dell’Agricoltura del comune di Marrubiu (Antonio Urraci) ha rimarcato la strategicità del comparto agricolo nella provincia di Oristano («le coltivazioni e l’allevamento sono la nostra unica industria») ed ha invitato la Regione “a prendere in carico” il problema dell’indebitamento del Consorzio di bonifica, auspicando anche «interventi straordinari da inserire nella manovra finanziaria che tra qualche settimana approderà all’esame del Consiglio».

I consiglieri regionali Antonio Solinas (Pd), Oscar Cherchi (Fi), Mario Tendas (Pd) e Antonio Gaia (Upc) hanno riconosciuto la rilevanza delle problematiche esposte dai sindaci ed hanno, nel corso dei rispettivi interventi, auspicato un rapida definizione del contenzioso per la gestione delle centrali idroelettriche sulla diga del Tirso al fine di assicurare al Consorzio di bonifica i sostegni economici necessari per continuare ad operare al servizio delle aziende agricole dell’oristanese.

Il presidente della commissione, Luigi Lotto, nell’assicurare l’impegno del parlamentino dell’Agricoltura per la positiva risoluzione della vicenda, ha concluso i lavori preannunciando, sul tema, la convocazione in audizione degli assessori dei Lavori pubblici e del Bilancio. 

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Questa mattina sono iniziati i lavori di posa in opera di nuovi parapetti di acciaio zincato in diverse zone della città.

«Con questo intervento – commenta l’assessore ai Lavori Pubblici, Barbara Mele – poniamo fine a situazioni di degrado e di pericolosità che perdurano da tanti anni.»

Dopo la rimozione di quelli esistenti, saranno sistemati 400 metri di nuovi parapetti nel quartiere di Serra Perdosa tra via Aldo Moro e Via Antonio Segni, 200 metri in via Antonio Vivaldi e altri 111 metri tra via Ciro Menotti, via Silvio Pellico e la frazione di Nebida.

L’investimento totale di oltre 42.000 euro proviene dagli incassi delle sanzioni per le violazioni del codice della strada. Il progetto e i lavori sono coordinati dall’Ufficio Viabilità.