19 July, 2024
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L’assessorato della Sanità, in collaborazione con la presidenza della Regione, ha predisposto una circolare, dove si ribadisce una normativa comunitaria già esistente, per il trasporto e il conferimento dei sottoprodotti di origine animale (SOA), delle categorie 1 e 3. Il provvedimento fa riferimento all’ordinanza firmata dal presidente della Regione lo scorso 24 gennaio che interveniva per gestire l’emergenza venutasi a creare dopo il sequestro, deciso dalla Procura della Repubblica di Cagliari, dello stabilimento Agrolip di Macchiareddu. L’ordinanza prevede che i sottoprodotti siano raccolti, trasportati e dotati di apposito documento commerciale e di registro. In particolare, i sottoprodotti conferiti negli impianti di incenerimento e nelle discariche autorizzate costituiscono dei rifiuti e, in quanto tali, sono soggetti al rispetto della normativa sia sanitaria che ambientale.
Nello specifico, è stato rilevato che alcune ditte, pur avendo l’autorizzazione prevista per il trasporto di rifiuti, non possiedono quella relativa al trasporto dei SOA. Pertanto, al fine di agevolare le ditte che volessero ottenere l’autorizzazione necessaria al trasporto dei SOA, l’assessorato e la presidenza hanno spiegato che ogni impresa che intenda effettuare il trasporto di tali sottoprodotti deve comunicare al servizio veterinario della ASL, competente sul territorio in cui la ditta è registrata, riconosciuta o in cui ha la sede operativa, l’elenco di veicoli e/o dei contenitori riutilizzabili posti sotto il suo controllo (con modello e targa) e le sue variazioni. La comunicazione deve contenere almeno: modello e targa del veicolo; nel caso di contenitori riutilizzabili non targati, le caratteristiche e le dimensioni. Va inoltre specificata la sede di rimessaggio del veicolo o del contenitore riutilizzabile e la sede, se diversa da quella operativa o di rimessaggio, dove è detenuto il registro delle partite. Nella comunicazione vanno anche specificate la categoria di sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati trasportati, l’indicazione dei punti di lavaggio/disinfezione dei veicoli e/o dei contenitori riutilizzabili.
Una volta ricevuta la comunicazione, il servizio veterinario della ASL inserisce in un apposito registro ogni veicolo o contenitore adibito al trasporto di SOA o prodotti derivati, assegnando quindi un codice di identificazione. La documentazione sull’avvenuta comunicazione, con l’attribuzione del codice, deve essere disponibile durante il trasporto. Non è quindi soggetto all’obbligo di comunicazione l’impiego di veicoli o contenitori, adibiti al trasporto di prodotti destinati al consumo umano, così come previsto dalla normativa comunitaria già vigente.
«Abbiamo affrontato la questione con l’amministratore di Tecnocasic, Giuseppe Cuccu, che ha dato la disponibilità a venire incontro alle difficoltà organizzative delle aziende suinicole per smaltire in emergenza quanto accumulato dopo la chiusura degli impianti Agrolip – spiega il direttore generale della Presidenza, Alessandro De Martini, che in questi giorni ha seguito di persona i lavori -. Successivamente a una verifica tecnica tra Tecnocasic e gli allevatori interessati allo smaltimento si procederà, con uno specifico provvedimento, per superare questa nuova emergenza,»

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E’ stato presentato stamane a Nuoro il progetto di comunicazione del Giro d’Italia in Sardegna ai 44 comuni coinvolti.
«Il Giro d’Italia coinvolge anche i piccoli Comuni attraverso un’attività di comunicazione e di animazione territoriale coordinata che prepari il territorio ad accogliere il grande evento e consenta alla Regione di presentarsi in maniera univoca ed efficace sui mercati di quasi duecento Paesi di tutto il mondo» ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, durante la presentazione del progetto coordinato dalla Regione. Le comunità locali sono impegnate direttamente con una serie di iniziative di preparazione al passaggio della “carovana rosa”.
L’obiettivo è diffondere visibilità a tutti i centri attraversati dalla corsa, 44 città e paesi che nel tragitto da Alghero a Olbia, da Tortolì a Cagliari vedranno il passaggio dei ciclisti dal 5 al 7 maggio prossimi.
«È importante raccontare la Sardegna e renderla riconoscibile al mondo promuovendo gli elementi chiave legati al turismo attivo e sportivo, a natura e ambiente, a identità e tradizione, all’enogastronomia e alla possibilità di fare attività nell’isola tutti i mesi dell’anno» ha aggiunto Francesco Morandi. I turisti possono ripercorrere le tre tappe del Giro già dal giorno dopo l’evento sfruttando pacchetti legati alla corsa con una prospettiva almeno triennale. «Stiamo costruendo prodotti legati al cicloturismo coerenti con il modello di sviluppo sostenibile pensato dalla Regione per promuovere una meta caratterizzata da un sistema di offerta unica, basata sulla qualità della vita», ha spiegato Morandi agli amministratori.
Tutte le azioni promozionali sono accompagnate da un pay-off unico, che seguendo la scia dell’immagine coordinata ideata per Expo 2015 e candidata al Compasso d’oro, è rappresentato da cerchi concentrici, fatti di nuraghi stilizzati, come i rocchetti di una ruota. L’elemento identitario si affianca in ogni banner e cartellone al simbolo del Giro. Previsti concorsi a premi e di invito alla creatività dei territori per lasciare un segno rosa in occasione del passaggio. A cominciare da 44 giorni prima della partenza, ovvero ogni giorno un Comune protagonista. Per sensibilizzare bambini e ragazzi delle scuole primarie, Rcs ha ideato anche ‘Biciscuola’, progetto che in Sardegna è gestito in collaborazione con i Comuni-tappa. Ai messaggi tradizionali e via web sono associati la strategia social e un’iniziativa che prevede ogni giorno la raccolta di contenuti legati al Giro provenienti dai territori. Questi confluiscono in cento mini-racconti raccolti in un e-book.
Il logo con la “ruota di nuraghi”, infine, è anche il simbolo delle rete ciclabile regionale e caratterizza l’offerta cicloturistica sarda.

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Il consigliere regionale Paolo Truzzu (Misto-Fdi) e il collega Ignazio Locci (Forza Italia), hanno presentato stamane attraverso alcune slide la ricostruzione dei rapporti fra Stato e Regione in materia di entrate e spesa sanitaria.

«Se nel 2012 la Sardegna non avesse ritirato i ricorsi alla Corte costituzionale in materia di entrate, oggi avrebbe 600 milioni in più – ha detto Paolo Truzzu -: sono soldi dei sardi che ci spettano e per questo la Regione deve riaprire la vertenza con lo Stato. Sulla sanità emerge in maniera evidente il macroscopico errore del ritiro del ricorso che ha visto invece vittoriosa la Valle d’Aosta, secondo il principio costituzionale consolidato da numerose sentenze in base al quale le Regioni che pagano la sanità con ricorse proprie (come la Sardegna) non devono concorrere alla spesa nazionale. In termini reali, con un ricorso identico a quello della Sardegna la Valle d’Aosta ha ottenuto la restituzione di 400 milioni per il periodo 2012-2015 e la cancellazione degli accantonamenti futuri mentre, con la cosiddetta vertenza entrate di Pigliaru e Paci, la Sardegna ha rinunciato a tutti i ricorsi e perfino agli eventuali risultati positivi di altre sentenze fino a tutto il 2017: un risultato disastroso per il governo regionale (a parole) più sovranista della storia.»

Ignazio Locci ha ricordato in apertura che «la manovra dello Stato che si è abbattuta sugli Enti locali per la riduzione del debito pubblico vale 4.5 miliardi di euro per il periodo compreso fra il 2012 ed il 2019 ed ha colpito pesantemente la Sardegna che, in maniera del tutto illogica, paga due volte il sistema delle Autonomie, prima con le trattenute dallo Stato e poi con il fondo unico degli Enti locali, alimentato da risorse proprie. Il risultato di questa manovra a tenaglia è che in pochi mesi gli enti locali sardi, a cominciare dalle Province, arriveranno al default finanziario. Quindi – ha concluso Ignazio Locci – non solo la vertenza entrate con lo Stato va riaperta ma il presidente del Consiglio Ganau deve convocare al più presto gli Stati generali della Sardegna per un dibattito aperto con numeri alla mano sui rapporti fra Stato e Regione per poi spostare la battaglia a Roma in difesa dei diritti dei sardi.»

All’incontro ha partecipato anche il consigliere di Forza Italia Ugo Cappellacci che, da governatore, presentò i ricorsi del 2012. «Ritirarli è stato un gravissimo errore non solo perché la situazione della Sardegna era identica a quelle di altre Regioni a Statuto speciale, come hanno dimostrato i risultati ottenuti dalla Val D’Aosta quanto perché, in una transazione come quella che (apparentemente) ha chiuso la vertenza entrate nel 2014, gli accorsi si fanno considerando anche le speranze di vittoria in contenziosi aperti; nel caso della Sardegna più che speranze erano certezze».

Quanto ad una nuova vertenza con lo Stato, Ugo Cappellacci ha espresso molti dubbi: «Non vedo come possa guidarla chi si è dimostrato colpevole di superficialità ed arroganza ed ha agito come inviato speciale del Governo centrale, alzando bandiera bianca e portandoci alla disfatta».

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Il comune di Carbonia ha deciso di istituire in Piazza Ciusa, in via sperimentale e con riserva di modifiche future, 28 parcheggi per la sosta gratuita con disco orario (con validità di un’ora) nei giorni lavorativi (da lunedì a venerdì), dalle 8.00 alle 13.00.

Gli stalli per la sosta libera e gratuita con disco orario sono così distinti:

    n. 17 stalli di sosta presso i portici, lato Sud/Est del Mercato Civico (dove si trova l’oreficeria Pala);

    n. 11 stalli di sosta presso i portici, lato Nord/Est del Mercato Civico (dove si trova la frutta e verdura Etzi).

La decisione è stata presa per andare incontro ai numerosi operatori economici del Mercato civico e titolari di attività commerciali che hanno manifestato l’esigenza di istituire nuovi spazi di sosta con limiti di tempo in Piazza Ciusa. La sosta sperimentale a tempo è stata pensata per creare un’alternativa alla sosta regolamentata a pagamento, garantendo la massima mobilità e fluidità della circolazione veicolare nel centro cittadino e favorendo l’avvicendamento dei veicoli nelle aree di sosta.

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Venerdì scorso, 10 febbraio, il dipartimento di Fisica – Cittadella universitaria, Monserrato – ha ospitato la seconda giornata “International day of women and girls in science”. Il tema – sbarcato per la prima volta nell’isola – di fondo è noto: il numero di donne coinvolte nella ricerca scientifica è basso ovunque: i dati dell’Unesco del 2013 evidenziano il 36 per cento di presenze femminili in Italia, peraltro più alta (28,4) della media mondiale. Anche riflettendo su queste percentuali il 15 dicembre 2015 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato la Giornata che si è celebrata per la prima volta nel 2016. Alla cerimonia di apertura ha preso parte anche la professoressa Micaela Morelli: “I numeri dell’Unesco sono evidenti, la ricerca scientifica ha sempre più bisogno del pensiero femminile” ha detto il pro rettore per la Ricerca dell’ateneo di Cagliari.

Viviana Fanti (docente di Fisica applicata) e Alessia Zurru (responsabile divulgazione iniziative del dipartimento), in collaborazione con la sezione di Cagliari dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), hanno coordinato la Masterclass (che rientra nelle attività del Piano lauree scientifiche di fisica, rendicontabili come alternanza scuola-lavoro) al femminile coinvolgendo 47 studentesse, individuate per il percorso scolastico di pregio, in rappresentanza di 24 istituti superiori regionali. Le ragazze, affiancate da nove tutor del dipartimento, hanno trascorso la mattinata tra laboratori e aule, alle prese con attività sperimentali e  dimostrazioni. Di particolare rilievo l’aspetto relazionale che si è instaurato tra le partecipanti, il team organizzativo e le tutor. Con preziose indicazioni, suggerimenti e un dialogo incisivo su quello che può rappresentare il mondo della fisica.

Tutor e argomenti. Claudia Vacca, Fiorella Fionda, Elisa Incani, Marta Sireus, Elisa Pinna, Jessica Satta, Daniela Marongiu e Fabiana Scarano, sono le nove giovani ricercatrici e dottorande in fisica che hanno guidato le studentesse delle superiori nell’affascinante viaggio nei diversi ambiti della disciplina. “Dall’astrofisica alla fisica delle particelle, dalla fisica della materia alla fisica medica, le ragazze si sono potute occupare di alcune delle tematiche più dibattute del nostro lavoro” ha precisato la professoressa Fanti.

Nel pomeriggio si è tenuto il collegamento in diretta audio/video con le scienziate del Cern di Ginevra e con le scuole di fisica di Madrid e Rio de Janeiro. La parte del leone della Giornata per due brillanti laureate in fisica all’ateneo di Cagliari, Marianna Fontana e Francesca Dordei (vedi news unica.it dell’11 gennaio).

Il 10 maggio prossimo a Roma si tiene il “Gender in Physics Day”. L’Infn fa parte del Consortium Genera (Gender Equality Network in the European Research Area – www.genera-project.com) e bandisce un concorso riservato a studenti e studentesse delle terze, quarte e quinte degli Istituti secondari di secondo grado per affrontare e combattere gli stereotipi di genere sin dall’ambito scolastico. Informazioni su lngs.infn.it/images/REIS/donne_e_ricerca/.

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Giovedì 16 febbraio, alle ore 15.00, si terrà presso la sala consiliare del comune di La Maddalena, un incontro tecnico congiunto con l’Ente Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena e la Capitaneria di porto di La Maddalena, a favore delle società di noleggio e locazione imbarcazioni e dei diportisti che effettuano noleggio occasionale che svolgono o intendono svolgere le predette attività commerciali/turistiche all’interno delle acque del Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena.

L’incontro, cui sono invitati tutti gli operatori del settore turistico, avrà come oggetto la regolamentazione delle attività di noleggio, locazione e noleggio occasionale svolte all’interno delle acque del Parco nazionale.

In tale occasione il CF (CP) Leonardo Deri, nella doppia veste di commissario del Parco e comandante della Capitaneria di porto, illustrerà la disciplina locale inerente le attività commerciali svolte con le unità da diporto nonché le novità normative di interesse, ponendo particolare attenzione alle norme di sicurezza della navigazione e tutela dell’ambiente marino e costiero.

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Lo scorso 31 gennaio era stato al centro di un autentico “caso” politico, con l’abbandono dell’Aula da parte di tutti i consiglieri del gruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle mentre il vice sindaco Gian Luca Lai lo esponeva in Aula e le “inevitabili” durissime prese di posizione dei consiglieri di gruppi di opposizione; martedì prossimo, 21 febbraio, l’adozione del Piano particolareggiato di iniziativa privata in località Campo Frassolis – Zona territoriale omogenea G servizi generali – Sottozona G1T ritorna in Consiglio comunale, a Carbonia, unico punto finora inserito all’ordine del giorno della seduta convocata oggi in seduta straordinaria dal presidente Massimiliano Zonza, oltre alle interrogazioni e alle interpellanze che, come al solito, apriranno i lavori, e alla mozione sul “Reddito di cittadinanza locale”.

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La Sardegna è la prima Regione in Italia a essersi dotata di una legge per la Semplificazione che applica la legislazione nazionale in materia all’interno dell’autonomia statutaria. È quanto emerso dall’incontro organizzato ieri, a Cagliari, dall’assessorato regionale dell’Industria che ha messo a confronto Giunta e Comuni per discutere delle novità inserite nel provvedimento approvato nell’ottobre scorso e entrato in vigore l’11 novembre dell’anno scorso. Sardegna virtuosa e protagonista di nuove proposte nello scenario nazionale, secondo quanto affermato dalla Direttrice del servizio per la semplificazione e la sburocratizzazione del Dipartimento Funzione Pubblica, Silvia Paparo. Tra le novità introdotte dalla legge c’è l’istituzione dello Sportello Unico per le Attività Produttive e l’attività Edilizia (SUAPE) che riunisce le competenze esercitate dallo Sportello per le attività produttive (SUAP) e le competenze relative all’edilizia privata.
«Nel rispetto dei tempi previsti dalla legge, la prossima settimana presenteremo in Giunta le direttive di attuazione per lo sportello SUAPE. Abbiamo scritto la legge di Semplificazione per rimuovere uno dei principali fattori di mancata competitività: le imprese e i cittadini dedicano troppo tempo e sprecano troppe risorse per le pratiche amministrative. Adesso – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – è il momento di schierarsi accanto ai Comuni e alle Unioni dei Comuni per dare piena attuazione alla legge, attraverso azioni di informazione e sensibilizzazione, momenti di formazione, attività quotidiana di supporto, assistenza tecnica gratuita anche grazie a una nuova piattaforma informatica. La struttura lavorerà fin da subito con i Comuni di medie dimensioni perché possano partire con lo Sportello SUAPE. L’incontro di oggi, nel quale abbiamo illustrato agli amministratori il percorso operativo per studiare insieme gli interventi organizzativi, ci ha consentito di ascoltare le varie richieste e di programmare meglio le prossime iniziative.»
«La Giunta – ha detto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu – ha fatto due grandi leggi di riforma: quella del Sistema delle Autonomie Locali e la legge di Semplificazione dei processi amministrativi. L’obiettivo è migliorare il rapporto tra i singoli cittadini e la pubblica amministrazione. Vogliamo migliorare i processi rendendoli più semplici, con tempi di risposta più rapidi da parte della Regione. Tutto ciò – ha aggiunto Cristiano Erriu – comporta un cambiamento di mentalità da parte del personale che opera nella pubblica amministrazione e, in particolare, un cambiamento di mentalità da parte degli amministratori locali che devono ragionare in un’ottica di territorio e di cooperazione tra Comuni, superando alcune difficoltà organizzative che, soprattutto su base di unioni comunali di territorio, ci sono state anche nel recente passato. Stiamo lavorando insieme agli amministratori per superare insieme queste criticità.»
«La Semplificazione è un ottimo esempio di collaborazione tra diversi assessorati, la legge è un risultato importante che premia gli sforzi della Giunta per dare risposte certe a imprese e cittadini – ha detto il Capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Filippo Spanu -. Abbiamo assoluta necessità di migliorare la macchina regionale, renderla più snella ed efficace, anche per consentire ai dipendenti di lavorare meglio. C’è bisogno quindi di rinnovare e iniettare nuove energie dentro il sistema. Tra le altre iniziative in cantiere per i prossimi due anni di legislatura, c’è il concorso per nuovi dirigenti. La Regione – ha concluso Filippo Spanu – ne ha bisogno per accompagnare il processo di semplificazione disegnato dalla nuova legge.»

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Giovedì 16 febbraio si terrà a Cagliari il seminario “L’efficienza energetica al centro della strategia delle imprese: dalla diagnosi all’implementazione di un sistema di gestione“. L’evento, organizzato dalla Piattaforma Energie rinnovabili di Sardegna Ricerche, si terrà a partire dalle 9.00, presso il Sardegna Hotel, in via Lunigiana 50.

L’iniziativa s’inquadra nelle attività di supporto tecnico-scientifico al Servizio Energia dell’Assessorato regionale dell’Industria, nell’ambito del bando “Piccole e medie imprese efficienti – Miglioramento dell’efficienza energetica nelle PMI nel territorio della Sardegna”, promosso dalla Regione Sardegna e finanziato dal POR FESR 2014/2020 e dal ministero dello Sviluppo economico.

Il programma prevede relazioni e interventi di Maria Grazia Piras, assessora regionale dell’industria, Sandro Picchiolutto, esperto tecnico presso CTI e ACCREDIA, Stefano Piras, direttore del Servizio Energia dell’assessorato dell’Industria, e Domenico Santino, responsabile del Servizio Efficienza energetica dell’ENEA.

I lavori si apriranno con un focus sulle politiche regionali in materia di efficienza energetica e in particolare sulle azioni di sostegno a favore delle PMI. Sarà quindi presentato un primo bilancio del bando “PMI efficienti”, che fino al 30 giugno prossimo offre alle imprese sarde un contributo del 65% per realizzare la diagnosi energetica e implementare il Sistema di gestione dell’energia (SGE).

La parte centrale del seminario sarà dedicata a due interventi mirati a fornire alle imprese informazioni, dettagli e consigli di tipo tecnico, economico e organizzativo sugli impegni e le opportunità derivanti dal perseguimento di una strategia aziendale fondata sull’efficienza energetica. Al termine degli interventi sarà lasciato spazio al dibattito che vedrà la partecipazione dei relatori e dei rappresentanti degli ordini professionali e delle associazioni di categoria interessate: la Rete regionale delle professioni tecniche e la Federazione regionale degli Ingegneri, Casa Artigiani, CNA Sardegna, Confapi, Confartigianato, Confcooperative, Confindustria Regionale, Centro Nord e Meridionale Sardegna e Lega Coop.

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Partiti e movimenti, politici e civici, scaldano i motori, a Sant’Antioco, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. Non è stata ancora fissata la data delle elezioni ma già si conoscono i primi due candidati alla carica di sindaco.

Il primo a giocare d’anticipo, alcune settimane fa, è stato Alberto Fois, 45 anni, candidato a sindaco già nel 2012 alla guida della lista civica Genti NOA, quando ottenne 1.382 voti, classificandosi al terzo posto, dietro il sindaco eletto Mario Corongiu (lista Impegno, 2.264 voti) e Giovanni Benito Guido Locci, noto Gianni (lista Città Nuova, 2.113 voti), dimessosi il 14 novembre 2014 e sostituito in Consiglio comunale da Eleonora Spiga.

«Ho il dovere di comunicarvi che oggi nel mese di gennaio 2017, mentre gli altri gruppi politici sono ancora alla ricerca dei candidati e perfino del candidato sindaco, Genti NOA è pronta ad amministrare responsabilmente questa città: abbiamo un candidato sindaco, i candidati consiglieri, i candidati assessori e soprattutto un progetto organico sullo sviluppo economico e sociale di questa città. Trovo che questo sia già un cambiamento epocale nella politica cittadina, il primo di grandi cambiamenti che ci attendono nei prossimi anni», ha detto, tra l’altro, Alberto Fois, nel video in cui ha ufficializzato la sua candidatura alla guida del gruppo civico.

Il secondo ad uscire allo scoperto e ad annunciare la sua candidatura, tre giorni fa, con un post nel suo profilo facebook (ormai i social network sono al centro del confronto politico anche nel Sulcis Iglesiente) e l’affissione di manifesti sui muri dalla città con la lista Sant’Antioco Attiva, è stato Massimo Melis, 51 anni, eletto nel 2012 con la lista Impegno che vinse le elezioni, vicesindaco ed assessore dei Lavori pubblici, Manutenzioni, Ambiente e Protezione civile fino al mese di giugno 2015, quando ruppe con il sindaco Mario Corongiu e la maggioranza, passando all’opposizione insieme ai colleghi Valerio Lecca e Luca Cabras.

«Sono candidato alla carica di sindaco del comune di Sant’Antioco ha scritto – Massimo Melis -. Questa decisione scaturisce, dalla sollecitazione di tanti amici e dal naturale evolversi di un PERCORSO POLITICO, che mi ha permesso, attraverso il GRANDE IMPEGNO e la GRANDE DISPONIBILITÀ profusa, di acquisire le CONOSCENZE, supportate dall’ESPERIENZA DIRETTA, elementi essenziali per il raggiungimento delle COMPETENZE necessarie per amministrare il nostro paese. Oggi più che mai il paese ha bisogno di CERTEZZE.»

Il campo è aperto e, dai movimenti in atto, a breve dovrebbero essere ufficializzate altre candidature, due, forse tre o anche più.

Il sindaco Mario Corongiu (lista Impegno) sta per concludere il suo secondo mandato e, in base alle disposizioni del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), non potrà ricandidarsi a succedere ancora a se stesso. Non è ancora stato deciso chi sarà il candidato della sua lista. Da mesi si parla dell’attuale vicesindaco e assessore del Turismo, Cultura e Spettacolo Marco Massa, ma alla fine potrebbe spuntarla una donna (nell’attuale Giunta ci sono due donne, Daniela Ibba, assessore della Pubblica istruzione, e Mariella Piredda, assessore dei Servizi sociali, Politiche giovanili, Sport e Servizi cimiteriali).

Dall’esterno dell’attuale Consiglio comunale, potrebbero arrivare altri due candidati alla carica di sindaco. Il primo di cui si parla da mesi (indiscrezioni confermate dal diretto interessato) è Ignazio Locci, 43 anni, vicepresidente del Consiglio regionale in carica (gruppo Forza Italia Sardegna), eletto consigliere comunale nel 2012, dimessosi il 27 marzo 2014 e sostituito da Renato Avellino; il secondo è Sergio Busonera, 75 anni, ex vice presidente ed assessore della Programmazione, Pianificazione territoriale e Sviluppo economico della provincia di Cagliari, da anni fuori dalla politica attiva.

Non si hanno ancora notizie di movimenti nell’orbita del Movimento 5 Stelle che potrebbero però arrivare da un giorno all’altro.