19 November, 2024
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La Sardegna in Conferenza delle Regioni stoppa l’intesa che la esclude dall’accesso ai Fondi nazionali destinati a Regioni ed Enti Locali, ottenendo il rinvio della decisione finale in Conferenza unificata e l’immediata apertura di un tavolo di confronto fra Governo e Regioni a Statuto speciale. È stato il vicepresidente della Regione Raffaele Paci, dopo aver negato l’intesa sul provvedimento in Conferenza delle Regioni, a chiedere di rinviare la decisione e aprire con urgenza un tavolo di confronto con il Governo. Avevano negato l’intesa anche Friuli Venezia Giulia e Valle D’Aosta (Trento e Bolzano hanno con il Governo patti separati).
«Abbiamo chiesto al Governo di non procedere sulla strada che da quei fondi ci esclude. Oggi abbiamo ottenuto un risultato importante: era quello che volevamo e cioè il rinvio di una decisione che ci avrebbe costretto a un immediato ricorso al Tar. Invece il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Bressa, aprendo la riunione, ha chiesto un rinvio anche per dar modo di aprire un tavolo di confronto con le Regioni a statuto speciale già nelle prossime ore, in cui esporremo le nostre ragioni – dice Paci -. Ci paghiamo per intero il sistema sanitario, non abbiamo contributi per i farmaci innovativi e a nostro carico ci sono anche i Lea (Livelli essenziali di assistenza) aggiuntivi. Anche la riduzione degli stanziamenti per gli enti locali della Sardegna è per noi inaccettabile perché metterebbe a rischio i servizi per i cittadini. E poi c’è il discorso accantonamenti: dopo il patto firmato nel 2014 non possiamo accettare che ne aggiungano altri né il loro prolungamento, visto che dovevano essere un contributo straordinario, e per questo abbiamo impugnato la Finanziaria. Vogliamo garantire che ai nostri cittadini vengano riconosciuti gli stessi diritti degli altri – conclude il vicepresidente Paci -. L’apertura fatta oggi dal Governo con il rinvio della Conferenza Unificata è un segnale importante che useremo al meglio per cercare di raggiungere rapidamente i nostri obiettivi.»

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Una delegazione dell’Amministrazione comunale di Calasetta costituita dall’assessore del Turismo Sergio Porseo e dall’assessore dello Sport Chicco Mercenaro, il 3 e 4 febbraio si è recata a Madrid per la presentazione del Pilau (piatto tipico calasettano) e i vini della Cantina Sociale di Calasetta, nell’ambito di un programma di promozione della città di Calasetta.

Con la preziosa collaborazione del Circolo dei Sardi della Capitale Iberica, rappresentato da Gianni Garbati e del ristorante “Fratelli d’Italia” del cagliaritano Moreno Loi, il pilau non solo ha ottenuto un enorme successo tra gli immigrati sardi che vivono a Madrid, ma ha conquistato gli spagnoli che, dopo averlo assaporato e degustato, accompagnato da un ottimo “Cala di Seta” (vino bianco della Cantina di Calasetta), hanno raccolto informazioni su Calasetta, impegnandosi a soggiornarvi durante le prossime ferie estive.

L’imminente ripristino dei voli low-cost effettuati da Ryanair (dal mese di marzo) e da Iberia Express (dal mese di giugno) che collegheranno Madrid a Cagliari in sole due ore di volo, faciliteranno gli spostamenti e le vacanze a Calasetta.

Nei due giorni di permanenza degli assessori Porseo e Mercenaro a Madrid si è tenuto, inoltre, un importante incontro istituzionale con il capo della Cancelleria consolare Gilda Santangelo, presso gli uffici del Consolato, incontro proficuo, nel corso del quale si è parlato di promozione del territorio all’estero, di turismo e valorizzazione delle peculiarità non solo calasettane ma dell’intero Sulcis. 

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Altra vita umana salvata dai poliziotti penitenziari del carcere di Sassari Bancali. Un detenuto ha tentato il suicidio e, una volta arrivato all’ospedale, ha tentato la fuga.

A dare la notizia è stato il segretario regionale dell’O.S.A.P.P. Roberto Melis. Ieri, alle ore 13.40 circa, è stato sventato un tentativo di suicidio di un detenuto italiano, il quale ha tentato di togliersi la vita tramite impiccagione, ancora sconosciute le motivazioni dell’insano gesto, pronto è stato l’intervento dei poliziotti in servizio che anche questa volta hanno evitato il peggio.

Il detenuto (ricoverato in osservazione) è stato subito soccorso e trasportato presso l’ospedale cittadino dove secondo le prime indiscrezioni parrebbe che abbia tentato anche l’evasione, in questo frangente per sventare la fuga due poliziotti sono rimasti contusi e sono stati medicati dai sanitari in loco.

«Ormai siamo al collasso – aggiunge Roberto Melis -, organico ridotto all’osso il sindacalista dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) chiede interventi immediati e preannuncia lo stato di agitazione da parte del personale aderente alla sigla.»

«Negli ultimi tempi – afferma ancora Roberto Melis – la situazione sta diventando sempre più problematica per vari motivi tra cui la mancanza di un commissario penitenziario con mansioni di comandante di reparto, ma soprattutto per la carenza d’organico, in considerazione dell’aumento esponenziale del carico di lavoro.»

La pianta organica della casa circondariale di Sassari prevede oltre le 450 unità, mentre il personale amministrato è di 317 unità, alle quali vanno sottratti gli oltre 40 distacchi in altre sedi e le numerose “Assenze per malattia” a conti fatti si superano di poco le 200 unità in servizio.

La richiesta del sindacato Osapp è che «ci siano provvedimenti finalizzati a sanare o quantomeno ad alleviare l’enorme carico di lavoro, anche tramite un tavolo di confronto tra Provveditorato e le parti sindacali».

«In assenza di riscontri – conclude Roberto Melis – non si escludono manifestazioni di protesta per far  sentire la voce degli agenti.

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Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani, in occasione del Giorno del ricordo, istituito con legge 30 marzo 2004, n. 92, intende ricordare la tragedia degli italiani e le vittime delle foibe, invitando le scuole di ogni ordine e grado a riflettere sulla drammaticità e la ferocia che caratterizzarono le vicende storiche italiane all’indomani della Seconda guerra mondiale. L’art. 3 della DUDU sottolinea l’importanza della vita umana a prescindere da qualsiasi controversia ideologica o religiosa: «Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona».

«I drammatici episodi del nostro recente passato – scrivono Romano Pesavento e Angelo Ragusa, del Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani – inducono a convincerci incontrovertibilmente che in una stagione di odio, operare in modo disumano, soprattutto contro i più inermi, è quanto di più lontano possa esistere dal concetto di civiltà. Oggi si assiste quotidianamente all’escalation compiaciuta di focolai batterici, disseminati ovunque, ma soprattutto sul web, impregnati di odio, disprezzo, di sopraffazione nei confronti del prossimo, solo perché “divergente” dal concetto di “regolare”.»

«La scuola ha il compito di educare alla tolleranza, la conoscenza dei fatti storici è fondamentale, e sta agli studiosi esplorarli e analizzarli; ma non deve mai diventare oggetto di speculazione o di polemiche sterili – concludono Romano Pesavento e Angelo Ragusa – tutte le vittime innocenti di qualunque colore hanno diritto al rispetto e alla memoria dei posteri.»

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L’asma colpisce circa trecento milioni di persone al mondo e la sua prevalenza è in crescita. In Italia la prevalenza si aggira intorno al 5 per cento: la Sardegna rientra nella stessa statistica e sono circa ottantamila i sardi che ne soffrono. Nei Paesi anglosassoni si rileva la maggior prevalenza mondiale, con percentuali che vanno dal 10 in Gran Bretagna e arrivano al 15 per cento in Nuova Zelanda. Ovvero, una problematica che richiama da sempre l’attenzione del Governo locale, delle associazioni scientifiche e dei pazienti.

Il New Zealand Respiratory Conference 2016 (NZRC 2016) si è tenuto ad Auckland dal 24 al 25 novembre scorso. Stefano Del Giacco – docente di allergologia e immunologia clinica – è stato invitato dalla Asthma and Respiratory Foundation NZ per presentare i risultati delle ricerche “The Role of Allergy in Severe Asthma” e “Psychological and Social effects of Asthma”. “NZRC2016” è il principale evento neozelandese in cui si discute di asma. La due giorni ha prodotto un dibattito e un confronto interattivo tra docenti, esperti, pazienti ed educatori provenienti dai cinque continenti.

“The Role of Allergy in Severe Asthma” è un documento coordinato e pubblicato dal professor Del Giacco per conto di una task force della Eaaci (European Academy of Allergy and Clinical Immunology, Accademia europea di allergologia e immunologia clinica). Lo specialista – con vari incarichi nelle scuole di specializzazione di medicina dell’ateneo di Cagliari – fa parte della Società scientifica leader mondiale nel settore, dal 1998. La task force è formata dai più accreditati esperti europei e mondiali di asma. «Il documento investiga sul ruolo della sensibilizzazione allergica nell’asma, e in particolare, essendo una “position paper”, detta le raccomandazioni sulla gestione del paziente allergico e asmatico. Il documento evidenzia come l’allergia nell’infanzia sia un fattore di rischio per l’asma in età adulta, e in ogni caso come l’asma allergico meriti un’attenzione particolare a tutte le età» spiega lo specialista cagliaritano. “Psychological and Social effects of Asthma” è una ricerca frutto della collaborazione tra il nostro gruppo e quello del professor Bernardo Carpiniello. «Uno studio clinico, in cui si è dimostrata una correlazione fra ansia e asma, e viceversa. Non è invece emersa associazione tra asma e depressione, al contrario di quanto dimostrato da altri lavori scientifici. Sottolinea l’importanza della valutazione psicologica e psichiatrica per i pazienti asmatici. La metodologia adottata, impiegata per la prima volta in questo tipo di studi, ha permesso – conclude Stefano Del Giacco – di ottenere dei dati incontrovertibili».

Al Policlinico Universitario “Duilio Casula”, Stefano Del Giacco – già Visiting professor all’Imperial College di Londra – è responsabile dell’ambulatorio di Fisiopatologia respiratoria allergologica, uno dei centri di riferimento nazionale per l’asma grave (Sani Network Italy). Oltre alle attività cliniche, il Centro è una delle sedi mondiali in cui è in corso uno studio per la sperimentazione di un nuovo farmaco per l’asma grave.

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Domani, 11 febbraio, alle ore 10.00, nella Chiesa Beata Vergine di Monserrato, nel cuore del centro storico di Bari Sardo, verrà celebrata una funzione dedicata a tantissimi ospiti sofferenti, ed ai loro accompagnatori  presenti, in occasione di quella che è stata denominata “giornata del malato”.

La Giornata del Malato è una manifestazione di presenza, solidarietà ed assistenza ai malati che viene celebrata  in concomitanza con la festa della Beata Vergine di Lourdes Festa dell’11 febbraio 1958 che rinnova l’evento miracoloso dove la Vergine Maria apparve a Bernadette Soubirous.

PAS ARCOBALENO di Bari Sardo partecipa all’ evento attivamente fornendo assistenza ai tutti i presenti con due unità operative di militi soccorritori, due mezzi attrezzati e numerosi militi volontari per coadiuvare ed assistere tutti i presenti.

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Sarà capitato a tutti, nell’imminenza di un viaggio, fare una visitina al sito Ryanair perché “dicono” costi meno degli altri vettori aerei. La fama della compagnia aerea Ryanair per le tariffe ridotte è cosa risaputa. Questa azienda, nata solo nel 1985, proprio grazie a tariffe super-scontate è riuscita a passare dai 5mila viaggiatori del primo anno ai 100 milioni di oggi. Così di pari passo è cresciuto il numero di dipendenti e collaboratori a vario titolo; erano 25 nel 1985 e oggi sono diverse migliaia. E il successo del vettore aereo non accenna a diminuire, anzi secondo molti analisti aumenterà proporzionalmente alla debolezza delle grandi compagnie aeree che non possono competere con i costi di gestione di Ryanair. Grazie a questa forte espansione per il 2017 l’azienda pensa di assumere 2.000 nuove persone da collocare tra i molti aeroporti italiani in cui è presente come personale di terra e anche come personale di volo. I requisiti per entrare in Ryanair sono… 

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/lavoro_ryanair.html .

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Commissari e produttori partecipanti al concorso Grenaches du monde 2017 in viaggio nel cuore della Sardegna, tra le terre del Cannonau. La seconda giornata della manifestazione è stata dedicata all’educational tour (in collaborazione con la Camera di Commercio di Nuoro) tra Dorgali, la valle dell’Oddoene e Nuoro. I tecnici di Laore hanno guidato una comitiva di oltre cento esperti di vino provenienti da tutto il mondo alla scoperta dei vigneti locali, della cultura e delle tradizioni isolane anche grazie a una apprezzata visita al museo etnografico sardo. Particolare di colore: i commissari stranieri hanno potuto assaggiare le tipicità locali all’interno di un tipico “pinnettu” sardo. Un’occasione voluta proprio per far conoscere oltre al Cannonau, la storia, la cultura e le tradizioni di questi territori.

Tanti gli spunti di riflessione emersi durante il tour. Grenaches du monde punta infatti a favorire gli scambi tra produttori, addetti ai lavori, comunicatori esperti del settore con l’obiettivo di agevolare le opportunità di sviluppo di uno dei vitigni più coltivati al mondo. «Oggi, nella degustazione che si è svolta al museo etnografico sardo, c’è stato un primo momento di incontro tra produttori sardi e i commissari – precisa Renzo Peretto, responsabile del comparto viticoltura di Laore Sardegna. – Un passaggio importante perché Grenaches du monde va oltre l’aspetto tecnico del concorso: ha messo le basi per un confronto reciproco tra le aziende sarde e le altre realtà internazionali». Il primo dei numerosi incontri in programma. La certezza è, comunque, che il Cannonau, o grenaches, piace. A confermarlo è Marlene Angelloz, presidente mondiale della “Grenaches association”: «Il grenaches piace perché è morbido come il velluto e perché si abbina con tante pietanze, sia con i piatti della cucina mediterranea dove nasce, sia con quelli dei  paesi orientali o del resto del mondo». Il grenache, poi, prende le sfumature diverse a seconda dei paesi dove viene coltivato.

Un patrimonio diffuso che deve stimolare strategie comuni per l’apertura verso nuovi mercati. Un aspetto questo fondamentale come spiega Chan Jun Park, giornalista sudcoreano tra i massimi esperti del paese asiatico e commissario del concorso: «In Corea del Sud l’importazione del vino è cominciata a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 – chiarisce Chan Jun Park -. Un mercato ancora aperto che si rivolge soprattutto a Cile, Spagna e Sud della Francia, e che solo relativamente di recente ha cominciato ad apprezzare i grenaches e le loro diverse declinazioni, con buone opportunità anche per i vini sardi».

Quasi 27 mila ettari di vigneto coltivati in Sardegna di cui 7.500 sono gli ettari di Cannonau. Questo è per la maggior parte (5.500 ettari) coltivato in provincia di Nuoro e Ogliastra (qui il 90% dei vigneti è Cannonau). In queste zone si produce Cannonau Classico con le sotto denominazioni Nepente di Oliena, Capo Ferrato e Jerzu.

     

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«Apprezziamo la chiarezza della giunta regionale che ha detto “no” alla realizzazione dell’impianto termodinamico “Gonnosfanadiga”. Sullo stesso argomento e su un progetto analogo nei mesi scorsi avevamo presentato, insieme al vicepresidente della commissione ambiente al Senato Massimo Caleo e al capogruppo del Partito democratico nella stessa commissione Stefano Vaccari, un’interrogazione al gGoverno nella quale chiedevamo la verifica della correttezza delle procedure per un impianto termodinamico e l’opportunità di portare avanti un progetto che sottraeva terreni all’agricoltura.» 

Lo scrive, in una nota, il senatore del Partito democratico Silvio Lai.

«Le motivazioni alla base del parere negativo espresso dalla giunta regionale sono totalmente in linea con quelle che avevano portato alla presentazione della nostra interrogazione. In particolare l’aspetto della sottrazione di terreni all’agricoltura, uno dei settori cardine della nostra economia sul quale crediamo sia giusto continuare ad investire. La forte contrarietà del territorio non può essere inoltre non presa nella giusta considerazione. È dunque importante che in attesa delle risposte del governo su questo argomento e su questo specifico progetto riteniamo che la presa di posizione della Giunta sia un fatto positivo che siamo pronti a sostenere anche a livello nazionale – conclude Silvio Lai –, così come anticipato dall’interrogazione sopra citata.»

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«Il problema delle entrate lo si può risolvere facilmente: rimettendo al centro la battaglia sulle accise, che la Giunta Pigliaru ha deciso di abbandonare e che ci avrebbe consentito di incassare un miliardo di euro. Una battaglia che aveva visto tutte le forze politiche unite nella scorsa legislatura. Ecco al presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, proponiamo di riprendere in mano quella battaglia: incassare le accise dei prodotti petroliferi realizzati in Sardegna è un nostro diritto. Del resto, il Governo nazionale per il terzo anno consecutivo ha accantonato 460 milioni di euro di soldi dei sardi, con la promessa di restituirli. Ovviamente si guarda bene dal darceli».

Lo scrive il coordinatore regionale dei Riformatori, Pietrino Fois, in una lettera appello al presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale.