19 November, 2024
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Strepitosa vittoria della Dinamo nella gara d’andata del primo turno a eliminazione diretta della Basketball Champions League, travolto al PalaSerradimigni i campioni della Repubblica Ceca del Nymbrk per 94 a 72 (primo tempo 42 a 41).

La partita è stata decisa da uno straordinario terzo quarto della squadra di Federico Pasquini che ha posto tra sé e gli avversari un margine di ben 16 punti: 29 a 13. Nell’ultimo quarto la Dinamo ha mantenuto alta l’attenzione ed è riuscita ad aggiudicarsi l’incontro con un margine di 22 punti, non completamente rassicurante ma comunque assai prezioso in vista della partita di ritorno in Repubblica Ceca.

Tanti i protagonisti della straripante vittoria della Dinamo, con tre uomini su tutti: Trevor Lacey (18 punti), David Bell (16 punti) e Rok Stipcevic (20 punti), protagonista di una stagione da incorniciare. E’ stato fondamentale l’apporto dei lunghi, con Gani Lawal (11 punti e 3 rimbalzi) e Tau Lydeka (9 punti e 5 rimbalzi) e di tutta la squadra, maturata tanto nel corso di questa prima parte della stagione, dopo le incertezze iniziali.

Dinamo Sassari 94 – Cez Nymburk 72

Parziali: 20-23; 22-18; 29-13; 23-18.

Progressivi: 20-23; 42-41; 71-54; 94-72.

Dinamo Sassari: Bell 16, Lacey 18, Devecchi 2, D’Ercole 3, Sacchetti 3, Lydeka 9, Savanovic 9, Carter 3, Stipcevic 20, Lawal 11, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

Cez Nymburk: Allen 14, Benda 2, Hruban 5, Welsch 12, Lawrence 9, Peterka, Holt, Simpson 13, Meier 2, Sant Roos 15, Kris. Coach: Ronen Ginzburg.

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Regione e Comuni a confronto sugli effetti della nuova legge di semplificazione approvata dal Consiglio regionale e entrata in vigore lo scorso novembre. In un convegno organizzato il prossimo 13 febbraio al Palazzo dei Congressi della Fiera, in piazza Marco Polo a Cagliari, con inizio alle ore 15.00, saranno illustrati gli effetti del provvedimento e i passi attuativi compiuti dall’amministrazione regionale fino a oggi.

All’iniziativa, promossa dall’assessorato dell’Industria, parteciperanno il capo di gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu, gli assessori dell’Industria e degli Enti locali, Maria Grazia Piras e Cristiano Erriu, e gli amministratori di tutti i Comuni della Sardegna. La legge sulla semplificazione rappresenta uno degli obiettivi di governo della Giunta Pigliaru.

Persegue, con strumenti immediatamente operativi, gli obiettivi di semplificazione normativa e amministrativa a favore di cittadini e imprese. Non solo stabilisce regole generali per la programmazione delle attività di semplificazione, ma istituisce e disciplina lo Sportello Unico per le Attività Produttive e l’attività Edilizia (SUAPE) che riunisce le competenze esercitate dallo Sportello per le attività produttive (SUAP) e le competenze relative all’edilizia privata.

Le Unioni dei Comuni e la città metropolitana di Cagliari saranno tenute a istituire il SUAPE entro tre anni dall’entrata in vigore della legge, mentre le città medie e i Comuni della città metropolitana di Cagliari hanno la possibilità di istituire da subito il SUAPE. L’incontro di lunedì prossimo consentirà di approfondire tutti gli aspetti legati alle novità introdotte dalla legge e avviare una riflessione sull’impatto organizzativo, in particolare per quanto riguarda l’istituzione del SUAPE.

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Nel corso della discussione della manovra finanziaria in commissione Sanità, il vice presidente Edoardo Tocco (FI) ha sollecitato l’incremento delle risorse finanziarie per i progetti rivolti a persone con gravi patologie; un impegno per le situazioni di disagio all’interno della famiglia, con un maggiore stanziamento per il programma “Ritornare a casa”; l’efficienza dei servizi sanitari sul territorio con i riflettori puntati sui piccoli ospedali dell’interno isolano; e, infine, la continuità delle attività di ricerca negli istituti isolani e personale qualificato nelle corsie dei presidi socio sanitari.

«Ci saremmo attesi un pacchetto di investimenti per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini – sottolinea Edoardo Tocco – ma dal documento contabile appare evidente che non ci potrà essere un salto di qualità della sanità sarda. E’ palese che non possiamo votare a favore di un bilancio che riserva poca attenzione alle emergenze sociali e sanitarie, con reparti che devono fronteggiare la soppressione di importanti servizi. E’ scontato che i cittadini dell’interno della Sardegna siano preoccupati per la cancellazione di alcune eccellenze sul territorio con le sforbiciate nei nosocomi considerati di serie B. Ritornare a casa è un tassello fondamentale – conclude Edoardo Tocco – per l’universo delle persone disabili e i soggetti sofferenti. L’auspicio è che possano essere implementati gli stanziamenti per questi programmi.»

 

Con l’arrivo dei commissari di gara da ben 15 Paesi si è ufficialmente aperta la quinta edizione del concorso enologico internazionale Grenaches du Monde.

Come da regolamento, massimo sarà il riserbo sulle cantine partecipanti sino all’apertura della gara vera e propria, in programma per venerdì 10 febbraio ad Alghero. Invece, i nomi delle etichette premiate saranno resi noti sabato in occasione della serata la “Notte dei Grenaches” (Cagliari, 11 febbraio alle 20.30 – ex Manifattura Tabacchi).

Il grenaches affonda le sue radici nel Mediterraneo: Spagna, Francia e Italia sono i paesi dove è maggiormente coltivato ma, secondo alcune recenti scoperte archeologiche, sarebbe stata proprio la Sardegna la culla di questo vitigno da noi noto come Cannonau. Pur con diversi nomi, è ormai conosciuto in tutto il mondo, come dimostra la partecipazione al concorso di produttori provenienti dalle lontane Australia e Sud Africa. Anche il numero dei Paesi coinvolti aumenta di anno in anno: la new entry di questa edizione è il Libano).

Per questo la Regione Sardegna (tramite la sua agenzia Laore Sardegna) ha fortemente voluto organizzare questa edizione del concorso nell’Isola, cuore del Mediterraneo e terra di antica coltivazione del Cannonau, un vino che gli studi sulla longevità ormai inseriscono nella “dieta dei centenari”.

Lo scorso anno, l’edizione del concorso ospitata in Sardegna costituisce un altro tassello nella costruzione di relazioni di collaborazione tra i produttori dei paesi mediterranei, con l’obiettivo di creare Le strade dei Grenaches del Mediterraneo per valorizzare e promuovere in modo sinergico questo vitigno. La conferenza tecnica si svolgerà venerdì 10 febbraio ad Alghero (Lo Quarter, alle 17.oo), e sarà aperta alla delegazione dei commissari, ai giornalisti e al pubblico accreditato.

Per gli amanti del vino, curiosi, appassionati e per chi vorrà scoprire qualcosa di più sul Grenaches, c’è la possibilità di partecipare alle cene-degustazione “Alghero accoglie Grenaches du Monde” e “Notte dei Grenaches” che si svolgeranno:

– ad Alghero, venerdì 10 febbraio, alle ore 20 buy zithromax online.00, nei locali di Lo Quarter;

– a Cagliari, sabato 11 febbraio, alle ore 20.30, nei locali della ex Manifattura tabacchi (nel corso della serata si terrà la cerimonia di assegnazione delle medaglie ai vini premiati).

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 «Esprimo apprezzamento per la decisione del presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, di ritirare la proposta di risoluzione sulle iniziative da intraprendere nei confronti dello Stato in materia di compartecipazione ai tributi erariali.»

Lo ha detto poco fa il consigliere regionale Gianfranco Congiu, capogruppo del Partito dei Sardi.

«Ritengo, infatti, che la convocazione dei cosiddetti “stati generali” in Consiglio regionale (contenuta nel dispositivo della risoluzione) per discutere le “iniziative da intraprendere nei confronti dello Stato” sia acqua fresca dal momento che possiamo subito far leva su un autorevolissimo precedente della Corte Costituzionale (sentenza n. 125 del 2015) che ha disposto l’illegittimità di una norma gemella a suo tempo emanata in tema di accantonamenti per la Valle d’Aosta – ha aggiunto Gianfranco Congiu -. La Corte, infatti, ha stabilito che quando lo Stato non concorre al finanziamento della spesa sanitaria (è il caso della Sardegna per effetto dell’intesta istituzionale Soru-Prodi) non può neppure dettare norme di coordinamento finanziario e quindi imporre accantonamenti, men che meno ripeterli e reiterarli negli anniSiamo dell’avviso, dunque, che di fronte ad un principio così forte non si debba temporeggiare oltre e si debba invece aprire immediatamente il confronto col Governo centrale: a nulla varrebbe allungare i tempi di un’azione che deve essere quanto mai urgente e immediata. Riproporre alla Sardegna uno schema legislativo già severamente bocciato dalla Corte costituzionale è infatti oltraggioso, illogico e offensivo.»

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Si concluderà sabato 11 febbraio la rassegna di Teatro Ragazzi Bacu Abis Teatro 2017 organizzata dalla compagnia teatrale La Cernita e realizzata con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo, e del comune di Carbonia, con il contributo dell’Euralcoop Soc. Coop., dell’associazione Bacu Abis Sulcis Iglesiente e Il Circolo.

A partire dalle ore 16.00, il Cineteatro di Bacu Abis sarà aperto al pubblico per un grande happening che vedrà protagonisti tutti i partecipanti ai laboratori e workshop che si sono susseguiti  nell’arco di un mese e hanno reso speciale questa prima edizione sulcitana. Si inizierà con La Cenerentola tratta dall’omonima opera di Gioachino Rossini e messa in scena da un gruppo di quaranta bambini che, guidati dallo scenografo Marco Nateri, ne hanno firmato i costumi e le scenografie interamente realizzati con il solo uso della carta.

A seguire Mauro Mou e Silvestro Ziccardi della compagnia Cada Die Teatro che, dalle 18.15, vestiranno rispettivamente i panni del gessaio e dell’asino focoso in Più veloce di un raglio, spettacolo pluripremiato nel 2015 alla XXXIV edizione del Festival Nazionale del Teatro per i ragazzi di Padova e insignito dell’Eolo Awards.

Liberamente ispirato a L’asino del gessaio di Luigi Capuana, Più veloce di un raglio è una favola per grandi e per piccini in cui niente è come appare e la narrazione, arricchita da contrappunti musicali, è un continuo gioco di rimandi tra racconto e rappresentazione. 

Oumar, Ibrahim, Foussiny, Djibi, Karim, Fofana, Souty, Idrissa, Buschira, Hemajet, Adama, ospiti del Centro di Prima Accoglienza di Narcao, saranno gli ultimi a calcare le scene. Accompagnati dal musicista Gerardo Ferrara con la regia di Monica Porcedda proporranno una rivisitazione del testo Le Nuvole di Fabrizio De André da loro tradotto nelle lingue Bangla, Bamanan e Peul: una performance incentrata sul corpo e la voce come primo e più immediato strumento di comunicazione che ci accomuna, al di sopra di qualsiasi appartenenza identitaria.

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Stamane è stato compiuto un significativo passo avanti verso il rilancio produttivo dello stabilimento Eurallumina di Portovesme.

Nel corso del supplemento della conferenza dei servizi, infatti, è stato ritenuto non vincolante il parere negativo del Mibact su alcuni aspetti di carattere paesaggistico.

Prima di salutare il sì definitivo, si dovranno attendere le integrazioni dell’azienda e la delibera della Giunta regionale che, comunque, dopo il via libera odierno, dovrebbe avere un esito scontato. I lavoratori, comprensibilmente felici dopo otto giorni di occupazione della sala riunioni e di presidio permanente all’esterno del Palazzo della Regione, in viale Trento, hanno annunciato la conclusione della protesta.

L’azienda entro i prossimi due mesi s’è impegnata a presentare ulteriore documentazione utile per la decisione sull’ampliamento del bacino di stoccaggio, dopodiché verranno espletati gli ultimi passaggi richiesti per arrivare alla decisione definitiva.

Al termine della Conferenza di servizi, l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano e il collega degli Enti locali, Cristiano Erriu, il capo di Gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu, e il direttore generale Alessandro De Martini, hanno comunicato le conclusioni ai lavoratori.

«La Conferenza dei servizi si è conclusa – ha spiegato Donatella Spano – con pareri differenti tra Ministero dei Beni paesaggistici e la Regione. Il parere ministeriale non è, però, vincolante e ostativo. Per quanto riguarda l’iter, la Rusal ha chiesto almeno un mese per presentare altri documenti. Non appena si concluderà l’istruttoria, predisporremo la delibera sul progetto, che sarà portata in tempi serrati in Giunta. Ringraziamo gli uffici degli assessorati coinvolti che hanno lavorato strenuamente in questi mesi.»

Sull’esito dei lavori della conferenza di servizi arrivano i primi commenti.

«Il completamento dell’istruttoria propedeutica alla delibera di Giunta che dà il via libera al progetto Eurallumina è sicuramente un fatto positivo – dice Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico -. Per i lavoratori, che hanno sempre creduto nel progetto e nelle loro capacità lavorative, per il territorio e l’intero sistema produttivo industriale del paese. E’ bene ricordare, infatti, che la raffinazione della bauxite e la produzione di allumina rappresenta il primo anello della filiera dell’alluminio in Italia. Una filiera su cui c’è l’impegno, anche in seguito alla risoluzione presentata in Parlamento, in grado di valorizzare le produzioni industriali metallurgiche e su cui è necessario puntare. Il risultato di oggi – conclude Emanuele Cani – è un passaggio importante cui ne devono seguire anche altri. La nostra attenzione e il sostegno ai lavoratori proseguirà anche in futuro, sino al riavvio degli impianti di Portovesme.»

«Oggi è un giorno importante per i lavoratori dell’Eurallumina e per il nostro territorio – dice da parte sua Daniele Reginali, segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias -. Far ripartire la produzione di allumina significa dare la possibilità al nostro paese di poter contare nuovamente su un sistema produttivo importante. Da tempo abbiamo manifestato vicinanza e sostegno ai lavoratori che lottano per la riapertura della fabbrica, manteniamo alta l’attenzione affinché la vertenza possa chiudersi al più presto positivamente. Siamo con loro – conclude Daniele Reginali -, lo siamo stati in passato e lo saremo in futuro.»

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La Caritas diocesana di Iglesias, nell’ambito del progetto “Iscòla de Maduridàde” assegnerà le prime 20 borse di studio per gli studenti che, nel 2016, si sono immatricolati all’Università.

I destinatari sono ragazzi meritevoli, diplomati lo scorso anno in uno degli istituti dell’ex provincia di Carbonia Iglesias con un minimo di 70/100, e in condizioni di difficoltà economica. L’importo di ciascun assegno è di 500,00 euro.

La cerimonia di consegna avverrà il giorno venerdì 10 febbraio, alle 18.30, presso l’Auditorium vescovile di Iglesias. Sarà presente il vescovo, S.E. mons. Giovanni Paolo Zedda, e interverranno il direttore della Caritas diocesana di Iglesias, Raffaele Callia, con l’équipe del progetto “Iscòla de Maduridàde”.

“Iscòla de Maduridàde” nasce per contribuire a contrastare i fenomeni di dispersione e abbandono scolastico, che si ripercuotono sul benessere della stessa società. Recepisce la preoccupazione espressa dai Vescovi sardi, nella lettera pastorale del 19 marzo 2014 dal titolo Un cammino di speranza per la Sardegna, sulle «gravissime emergenze del lavoro e sociali, nonché quelle legate alla condizione giovanile» e si sviluppa su più azioni che, nell’arco di un triennio, lavoreranno insieme ai ragazzi delle Superiori. 

Il progetto, finanziato dalla CEI, attraverso il “Fondo 8xmille Italia” affidato alla Caritas Italiana, si sviluppa attraverso diverse azioni: quella di mentoring scolastico, volto a migliorare il benessere e l’agio degli studenti all’interno della scuola; l’istituzione di un totale di 60 borse di studio (in tre anni) per i diplomati più meritevoli immatricolatisi all’Università; la formazione di un’associazione di promozione sociale, che – in futuro – si occuperà di erogare servizi nel campo dell’educazione inclusiva. 

Il progetto nasce da una lettura di una vera e propria “emergenza generazionale” del territorio, che individua come “nuovi poveri” i giovani dai 15 ai 24 anni: «Persone – ha chiarito Raffaele Callia, direttore della Caritas diocesana di Iglesias e responsabile del Servizio studi e ricerche della Caritas regionale – che non studiano non si formano e non lavorano (NEET): una vera “bomba ad orologeria” per la società. Compito della Caritas, come organismo pastorale della Chiesa, non è solo lenire le sofferenze ma interrogarsi sulle cause del disagio». Fra le debolezze, per il direttore della Caritas di Iglesias, emergono in modo significativo «l’abbandono scolastico, l’assenza di alternative formative professionali e la mancanza lavoro».

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La commissione Sanità, presieduta da Raimondo Perra (Psi) ha dato il via libera, con l’astensione della minoranza, alla legge di stabilità relativa al settore sanitario pur riservandosi di proporre al Consiglio alcuni emendamenti di merito. Due, in particolare, riguardanti l’aumento delle risorse per i Centri anti-violenza, sono stati annunciati da Rossella Pinna del Pd ed Emilio Usula dei Rossomori.

Prima del voto, la commissione ha ascoltato la relazione dell’assessore della Sanità Luigi Arru sulle politiche sociali.

Nel suo intervento Arru ha dichiarato che «rispetto all’anno precedente la legge di stabilità 2017 prevede sia un aumento consistente delle risorse (da 255 ad oltre 339 milioni) che misure fortemente innovative coerenti con la strategia di fondo di superare le politiche di sostegno passivo (sostanzialmente di tipo economico) per puntare ad una vera inclusione sociale della persona, all’aumento della sua autonomia e della sua capacità di recuperare una normale vita di relazione».

«Le voci di spesa in significativo aumento – ha spiegato Arru – sono infatti quelle che riguardano il Reis (reddito di inclusione sociale, 30 milioni), le politiche per la famiglia con azioni mirate alla crescita della genitorialità consapevole ed alla compatibilità casa-lavoro (25 milioni) ed il sistema integrato dei servizi alla persona (20 milioni).»

«Si tratta di interventi – ha aggiunto l’assessore – che utilizzano risorse della Regione, dello Stato e dell’Unione europea con queste ultime che segnano il passaggio ad un approccio diverso alle politiche sociali, attraverso lo sviluppo di progetti complessi che comprendono anche la verifica del lavoro svolto e dei risultati ottenuti.»

«Riteniamo di aver imboccato la strada giusta – ha aggiunto Arru – la Sardegna ha un sistema di welfare ai primi posti in Italia per quanto riguarda le risorse impiegate ma la qualità percepita dai cittadini non è certamente alta e c’è poi un problema complessivo di efficienza del sistema pubblico che, per quanto riguarda la Regione, è anche di risorse umane: basti pensare che gli organici del settore politiche sociali dell’assessorato sono simili a quelli dei servizi sociali del comune di Cagliari.»

Rispondendo ad una domanda del consigliere di Forza Italia Edoardo Tocco, l’assessore della Sanità ha annunciato alcune novità sul programma “Ritornare a casa” per il quale, grazie all’utilizzo di 9 milioni di economia, la dotazione finanziaria arriverà a 39 milioni. «Ma oltre alle risorse – ha detto Arru – siamo intervenuti per razionalizzare il sistema, aumentando la platea dei beneficiari, semplificando passaggi burocratici che creavano inutili disagi alle famiglie ed eliminando disuguaglianze nei trattamenti delle diverse patologie».

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Luigi Ruggeri e Rossella Pinna del Pd, Augusto Cherchi del Partito dei Sardi, Luca Pizzuto di Sel, Edoardo Tocco di Forza Italia ed Emilio Usula dei Rossomori.

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La commissione “Autonomia” del Consiglio comunale presieduta da Francesco Agus, si riunisce domani alle 18,15. All’esame dell’organismo consiliare il parere sul Documento di economia e finanza regionale 2017 (DEFR), sulla legge di stabilità 2017, sul Bilancio di previsione triennale 2017-2019 e sul documento che prevede modifiche al sistema di valutazione dei dirigenti del sistema Regione.