19 November, 2024
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Da due a tre giorni, in una location ancora più mozzafiato, e internazionale. La seconda edizione della “Fiera del gusto” scalda già i motori e lo fa in grande stile. Dopo gli ottimi riscontri dell’anno scorso – un boom di visitatori, nel molo Ichnusa, stregati dalle centinaia di piatti proposti nel corso della manifestazione enogastronomica – il bis porta con sé gli infiniti sapori delle cucine di diversi paesi. E – sempre grazie all’impegno dell’associazione Primavera Sulcitana – è ancora grande l’eco del successo del 2016 – certificato dai numeri legati alle presenze e dagli attestati di stima ricevuti dalle massime autorità sarde.

L’intera Isola in vetrina nella porta-cartolina principale del capoluogo sardo – grazie all’impegno dell’associazione Primavera Sulcitana – è un ricordo ancora bello nitido nella memoria delle centinaia di espositori e delle migliaia di visitatori, in un’esplosione di gusto e tradizione totalmente gratuita. Per il 2017, fioccano le novità: c’è la certezza delle date – il 2, 3 e 4 giugno – in un’area ancora più vasta e in posizione di assoluto pregio, che deve essere comunicata nelle prossime settimane. Ma il “piatto forte” della nuova edizione è, indubbiamente, l’“allargamento geografico”.

La rassegna acquista, infatti, un respiro internazionale: non solo produttori e artigiani della Sardegna, ma anche numerosi loro “colleghi” dei Paesi europei ed extraeuropei stanno fissando in agenda la partecipazione alla “Fiera del gusto” 2017. Tanti food truck – veri e propri camion con ruote, all’interno dei quali, cuochi esperti preparano questa o quella pietanza – sono pronti a viaggiare in direzione Sardegna. Possibile quindi assaporare le più svariate prelibatezze, tipiche di numerosi angoli del globo. Una novità esclusiva per l’Isola – mai una rassegna fieristica incentrata sul cibo ha, infatti, proposto la possibilità di “avventurarsi col palato” tra i food truck. E, con l’area disponibile raddoppiata rispetto al 2016, c’è davvero la possibilità di far sciamare decine di migliaia di persone in tutta comodità e sicurezza. Che, tra un piatto e l’altro, possono anche nutrire lo sguardo ammirando uno tra i più caratteristici panorami cagliaritani, ancora top secret. Le date dell’evento, a ridosso dello start dell’estate, sono ancora distanti. Ma la macchina organizzativa di Primavera Sulcitana è già attiva, pronta a raccogliere adesioni.

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Foto d'archivio.

Foto d’archivio.

Pronto riscatto della VBA/Olimpia Sant’Antioco nella seconda giornata di ritorno del girone B del campionato di B1 di volley maschile. La squadra allenata da coach Graziano Longu ha superato la Bocconi Sporteam Milano con il punteggio di 3 set a 1: 25-23, 25-21, 26-28, 25-17. Con i 3 punti odierni, i biancoblu sono saliti a quota 33 punti, confermando così la quarta posizione alle spalle di Pallavolo Saronno (37), Diavoli Rosa Brugherio (36) e Tipiesse Mokamore (34) che devono ancora giocare, rispettivamente domani alle 18.00 a Segrate, contro la Pallavolo Sarroch (partita iniziata alle 17.00) e questa sera alle 21.00 in casa con lo Yaka Volley Malnate.

Nell’altro incontro già terminato, la Lombarda Motori Milano ha liquidato senza problemi la Silvio Pellico Sassari per 3 set a 0: 25-13, 25-10, 25-17. La Silvio Pellico sta scendendo in campo esclusivamente per onore di firma e per limitare i danni di una stagione disgraziata, nella quale ha fin qui perso 14 partite per 3 a 0 e una sola per 3 a 1.

Sabato prossimo, alle 15.30, la VBA/Olimpia Sant’Antioco giocherà sul campo della capolista Pallavolo Saronno, squadra con la quale ha perso finora l’unica partita casalinga, il 29 ottobre dello scorso anno, con il netto punteggio di 3 set a 0: 14-25, 14-25, 19-25.

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Mario Frongia è stato confermato al vertice dell’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) Sardegna. Le elezioni si sono svolte a Cagliari, presso la sala conferenze del C.U.S. e a Sassari, presso la sede di Predda Niedda de La Nuova Sardegna. I seggi sono stati aperti alle ore 9.00 e chiusi alle 13.00, la commissione di verifica dei poteri è stata presieduta da Andrea Frigo (vice presidente nazionale Ussi) che si è avvalso della collaborazione di Federica Ginesu e Gianluca Zuddas. All’assemblea sono intervenuti Francesco Birocchi (presidente regionale dell’Ordine dei Giornalisti) e Andrea Frigo. Il presidente uscente Mario Frongia ha tenuto la relazione tecnica e morale di resoconto dell’operato dell’associazione nell’ultimo quadriennio, quindi il vice presidente uscente Giuseppe Amisani ha tracciato un bilancio delle attività svolte. Alla chiusura delle votazioni lo spoglio ha decretato la rielezione di Mario Frongia, con 58 voti a favore e due schede nulle.

Sono stati inoltre eletti alla carica di consiglieri per i professionali: Giuseppe Deiana con 29 voti, Andrea Frailis con 27 voti, Virginia Saba con 26 voti, Paolo Mastino con 24 voti e Enrico Gaviano con 7 voti.

Ha inoltre riportato voti Francesco Porceddu (2) e una scheda è risultata nulla.

Per i revisori professionali è stato eletto Francesco Porceddu con 11 voti.

Sono stati eletti alla carica di consiglieri per i collaboratori: Giuseppe Amisani con 24 voti, Stefano Cocumelli con 18 voti, Sergio Cadeddu con 17 voti e Laura Puddu con 15 voti.

Hanno inoltre ricevuto preferenze Marco Capponi (7), Giorgio Cannas (6) e due schede sono risultate bianche.

Per i revisori effettivi è stato eletto Marco Capponi con 9 voti, revisore supplente Carlo Melas (1 voto).

L’associazione ringrazia vivamente il C.U.S. Cagliari e La Nuova Sardegna per la cortese ospitalità.

«Ancora una volta ha vinto la squadra! – ha commentato a caldo Mario Frongia -. Grazie a tutti, dall’Ordine all’Associazione della stampa, ci aspettano tante battaglie a favore della professione, del territorio, del sociale, del mondo giovanile e dei colleghi che si avvicinano al giornalismo e alla comunicazione. L’Ussi è e rimane concretamente a disposizione di enti, società e associazioni. In bocca al lupo ai colleghi del direttivo.»

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«Gli ospedali sardi sono al collasso e in tutto questo la Giunta regionale pensa ai massimi sistemi invece di fare azioni concrete come l’immediato stop alla delibera 43/9 del 2015 che blocca il turnover nella sanità.» Lo chiede il consigliere regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.

«Nelle strutture ospedaliere sarde – dice Michele Cossa – la situazione è davvero drammatica e il blocco delle assunzioni sta creando tantissimi problemi. I servizi talvolta chiudono e se ciò non accade è semplicemente perché il personale si sacrifica. Ma inevitabilmente le liste d’attesa si allungano, mettendo così a rischio la qualità dell’assistenza. Senza considerare che il personale della sanità è vecchio, l’età media è di quasi 55 anni. Tutto questo perché con questa delibera la Regione ha imposto un blocco totale e generalizzato al rinnovo del personale.»

«Ci piacerebbe tanto sapere – sottolinea ancora Michele Cossa – su quali basi la direzione generale dell’assessorato ha deciso deroghe per alcune aziende e rigidità totale per altre. Il solito sistema della sinistra becera che pensa di poter governare tutto dal centro, elargendo concessioni a sua totale discrezione.»

«Ma adesso non si capisce perché si continui a mantenere un blocco del turnover che sta creando solo danni. La riforma della sanità è operativa e i manager sono lautamente pagati: dovrebbero essere loro ora a decidere se e come sostituire il personale. Dando anche anche ai direttori generali – conclude Michele Cossa – la possibilità di varare atti aziendali in linea con quanto il Consiglio regionale ha chiesto: controllo della spesa, maggiori servizi e di qualità elevata.» 

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La RSU Eurallumina ha chiesto un incontro al soprintendente del MIBACT di Cagliari, Oristano, Medio Campidano, Sud Sardegna e Ogliastra Fausto Martino, per discutere del procedimento autorizzativo del progetto di riavvio dello stabilimento Eurallumina.

«Apprese le ultime novità, completamente inattese (nonostante siano state tante le occasioni per esporre posizioni di tale rilievo e importanza nei 31 mesi e i 926 giorni alla data odierna dall’avvio dell’istruttoria) – scrive la RSU Eurallumina nella richiesta di incontro – riguardo al vincolo da lei posto alla possibilità di ripresa produttiva di Eurallumina; visto che tutte le altre criticità riguardanti il progetto sono state giustamente analizzate in ogni minimo ed infinitesimo dettaglio dai tecnici competenti che ci lavorano sin dal principio, riuscendo poi, con un immenso lavoro e impegno, a fare sintesi con la mediazione e l’utilizzo del “buon senso” (opportuno e indispensabile, in questo caso specifico e normalmente nella vita quotidiana) e licenziare le stesse come non ostative al progetto; vista la mole della nostra rappresentanza (derivata dai 357 dipendenti diretti Eurallumina, insieme ai 270 lavoratori delle imprese d’appalto, i 200 dell’indotto, che complessivamente valgono 1.000 buste paga, e che arrivano a 5.000 persone con le rispettive famiglie), vorremmo avere l’occasione di poterla incontrare, in modo sereno e pacato (nella sala riunioni al primo piano della torre della sede della Presidenza della Giunta regionale in viale Trento a Cagliari, da noi occupata dalla notte del 31 gennaio 2017), rispettosi del suo ruolo, come tutti i preposti coinvolti nel percorso autorizzativo a tutti i livelli, per conoscere direttamente dalla fonte e apprendere nel dettaglio, le motivazioni che la hanno indotta alle valutazioni nel merito delle sue competenze.»

«Sarebbe importante per noi – aggiunge la RSU Eurallumina – poterle esternare le nostre considerazioni rispetto al prossimo e decisivo argomento oggetto del supplemento di conferenza dei servizi, previsto per mercoledì 8 febbraio 2017 e che se dovesse formulare un esito negativo, questo avrebbe un impatto devastante nella nostra vita e in quella di tutti coloro che sono collegati alla ripartenza di Eurallumina, per la quale si lotta da 8 anni, insieme alla definitiva cancellazione della prospettiva di ripartenza del “primo anello della filiera dell’alluminio”, comparto dichiarato strategico a livello nazionale e indispensabile per lo sviluppo socio-economico del Sulcis Iglesiente e della Sardegna intera.»

«Certi della sua attenzione a questa nostra richiesta di incontro e di un suo favorevole riscontro – conclude la RSU Eurallumina – restiamo in attesa di sue comunicazioni.»

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Il quarto appuntamento della rassegna “EPOPEA DEL CINEMA MUTO”, “Fine di un sogno”, organizzata dall’Associazione Figli D’Arte Medas, si terrà il 10 febbraio, a Cagliari, nei locali dell’Associazione Ex Art, alle ore 21.00.

Gianluca Medas racconterà gli anni tra il 1915 e il 1925, gli anni di maggior splendore per il cinema muto, capitali, investimenti, lusso sfrenato, droga e gossip. In quel periodo gli attori del Cinema Muto sono divi, osannati come divinità. Tra la stampa scandalistica che rincorreva segreti pruriginosi e il Codice Hays che imponeva una ferrea morale il mondo del Cinema Muto viveva gli ultimi anni di gloria.
Alla fine degli anni ’20, infatti, l‘avvento dell‘audio miete numerosissime vittime. Pochi tra i divi del Cinema Muto resistono ad una velocissima e improvvisa caduta verso l’oblio, molti di loro finiscono in miseria o si tolgono la vita.

Sono tante le storie di quegli anni che si dovrebbero raccontare, storie di artisti importanti, di pellicole dimenticate e di vite sgretolate sotto il peso della fama e del repentino declino.

Gianluca Medas racconterà la nascita del gossip e i suoi protagonisti, gli scandali, i misteri e i segreti scabrosi che hanno dominato gli anni d’oro del Cinema Muto con l’ausilio di video e audio dell’epoca.

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La sorprendente sconfitta subita sabato scorso sul campo dell’Olimpia Cagliari, fanalino di coda del girone, con il punteggio di 70 a 65, ha compromesso le chances dell’Automek Calasetta di insidiare fino all’ultima giornata all’Esperia, quando il calendario prevede lo scontro diretto a Cagliari, il primo posto nella fase di qualificazione del girone unico della serie C Silver di basket. Proprio la scorsa settimana l’Esperia ha osservato il suo turno di riposo ed ora conduce la classifica con 4 punti di vantaggio sull’Automek Calasetta, 26 a 22, a due giornate dalla fine della fase di qualificazione che si concluderà il 12 febbraio.

Questa sera, alle 18.00, l’Automek Calasetta di Simone Frisolone ospita il Basket Antonianum, mentre domani, alla stessa ora, l’Esperia giocherà sul campo del Sinnai Basket. Sabato 11 febbraio Esperia e Calasetta si affronteranno alle 19.00 nella palestra dell’Esperia, in via Pessagno, a Cagliari.

Il 19 febbraio avrà inizio la fase a orologio, di seguito il programma completo.

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Venerdì 20 gennaio, la professoressa Tatiana Kirova, già professore ordinario di restauro presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e direttore dell’Istituto di Architettura della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli studi di Cagliari ed attualmente preside della facoltà di Lettere-Beni Culturali dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno Roma e titolare del corso integrativo di Conservazione e valorizzazione dei siti UNESCO nel corso di laurea in Architettura della facoltà di Ingegneria di Cagliari, ha tenuto una relazione su “Le prospettive di valorizzazione dei siti minerari in Sardegna” al Rotary Club di Iglesias, di fronte ad un qualificato e molto interessato uditorio.

Tatiana Kirova ha illustrato la situazione dei molti siti minerari inseriti nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, fornendo chiarimenti in merito alle motivazioni ed alle attività che ne hanno consentito l’inserimento ed il mantenimento nella lista (perché i siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità possono essere anche cancellati dall’elenco se non mantengono i requisiti richiesti).

Al termine dell’esposizione, ha illustrato cosa andrebbe fatto per inserire anche la Sardegna nell’elenco, a fianco della Cornovaglia, delle miniere di carbone dello Zollverein di Essen (Ruhr), dei principali siti minerari della Vallonia, del Bacino minerario del Nord-Pas de Calais, delle miniere di mercurio di Almaden e Idrija, ecc.

Ha invitato il Rotary di Iglesias, infine, a farsi promotore di un’iniziativa per cercare di rendere concreta questa possibilità.

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I lavoratori Eurallumina in occupazione nella sala riunioni del Palazzo della Regione e in presidio permanente all’esterno in viale Trento, a Cagliari, in attesa della nuova riunione della Conferenza dei servizi fissata per mercoledì 8 febbraio, stanno ricevendo numerosi attestati di solidarietà da parte di rappresentanti di istituzioni, amministrazioni locali, associazioni e cittadini. Tra i tanti, c’è quello di una lettrice del nostro giornale, Valentina Lara Camboni, che pubblichiamo integralmente.

Cara redazione de “La Provincia del Sulcis”,

sono Valentina Lara Camboni da Iglesias e vorrei sottolineare la mia sincera solidarietà nei confronti dei lavoratori dipendenti dell’Eurallumina. In quanto figlia di un altrettanto ex-lavoratore dipendente della stessa azienda (infatti mio padre era un operaio superspecializzato addetto allo stecker) e che è andato in pensione all’età di 50 anni, so che cosa significa vivere nella preoccupazione che vi sia la minaccia di una chiusura. Sì, perché a quell’epoca, quando lavorava mio padre, è vero che i tempi erano migliori, ma talvolta circolavano voci sul fatto che l’Eurallumina avrebbe chiuso e vedevo il volto di mio padre preoccupato. Lui, che ha sacrificato la sua vita in quel maledetto stecker con ore di straordinario in più per mantenere la famiglia in maniera decorosa, non facendoci mai mancare nulla. E sempre grazie ai suoi suoi sacrifici, mi sono laureata in Lettere moderne V.O. con una tesi su Antonio Gramsci, uno a cui i diritti dell’aristocrazia operaia stavano davvero a cuore. Fortunatamente per noi, la preoccupazione di mio padre per una probabile chiusura dell’Eurallumina, non è diventata la cruda realtà con la quale si devono confrontare i dipendenti della suddetta azienda al giorno d’oggi.

La preoccupazione di “ieri” E’ DIVENTATA LA DISPERAZIONE DI OGGI.

La mia famiglia è stata molto fortunata. 

Allora non ci si doveva confrontare con il precariato, il jobs act, statistiche con dati positivi sull’occupazione soltanto a Natale, voucher, ecc.

Sono molto vicina ai lavoratori dipendenti che stanno lottando per il loro posto di lavoro e auguro loro che le trattative con la RUSAL vadano a buon fine.

Cordialissimi saluti

Valentina Lara Camboni

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12 imprese agroalimentari della Sardegna vanno alla conquista del mercato russo. Da ieri al prossimo 9 febbraio, a Mosca, pane, pasta, dolci, vino, formaggi, olive, olio e panadas, saranno presentati e proposti a buyer, ristoratori e catene di distribuzione e fatti conoscere e degustare ai partecipanti del “ProdExpo”, la più importante fiera russa dell’agroalimentare.

La missione nella Capitale russa, rientra negli eventi organizzati dal progetto “StoreSardinia”, finanziato dall’assessorato regionale dell’Industria, e realizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, con la collaborazione tecnica di Deloitte e BegApps.

L’associazione artigiana, infatti, si è aggiudicata un bando regionale per la valorizzazione e promozione internazionale dei prodotti agroalimentari sardi che consentirà alle 12 aziende partecipanti (i panifici Porta 1918 di Gonnosfanadiga, Filia Uda di Illorai, Sa Panada di Oschiri, Ferreli di Lanusei, Panificio di Teti Giuseppe Deiana di Teti, Mula Graziano “Forno Carasau” di Oliena, le cantine Colle Nivera di Lula, Agricola Soi di Nuragus, Nuraghe Crabioni di Sorso, Arvisionadu di Benetutti, l’azienda agricola olearia Marco Zurru di Gonnosfanadiga e il caseificio “Su Grabiolu” di Siamanna) di presentarsi agli importanti acquirenti del mercato euroasiatico in Paesi come Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Azerbaijan.

Tra le attività del progetto la partecipazione a fiere, l’attività di educational tour in Sardegna per buyer e giornalisti specializzati e la promozione dei propri prodotti e dei territori sul sito www.storesardinia.com, appositamente realizzato in italiano e russo e a breve anche in inglese. All’interno del portale, già on line, le imprese potranno presentare on line e vendere i propri prodotti corredati di descrizione e listini bilingue.

Il programma a Mosca prevede 2 giorni di incontri presso le grandi catene di distribuzione organizzata e nei gourmet, dove le imprese sarde presenteranno i propri prodotti. Successivamente, da lunedì 6, i produttori sardi parteciperanno, all’interno del “Padiglione Italia”, al “ProdExpo”, la più importante manifestazione internazionale russa dedicata ai produttori di alimentari, bevande e altri prodotti dell’agroalimentare. Giunta alla 24esima edizione, la Fiera è visitata da 50mila persone al giorno, occupa una superficie di 90mila metri quadri e ospita più di 2mila espositori provenienti da 26 nazioni di tutto il mondo. Nella Capitale, sono previsti anche 2 eventi di degustazione, presso alcuni ristoranti italiani, destinati agli operatori esteri, per far conoscere i prodotti alimentari e vini.

Il progetto continuerà, in primavera, con la partecipazione delle aziende ad una mostra dedicata in Kazakistan. Nel prossimo autunno, invece, l’arrivo in Sardegna di buyer russi e giornalisti specializzati nel settore dell’alimentazione che visiteranno aziende partecipanti e territori.

Il marchio StoreSardinia nasce come progetto di Confartigianato Imprese Sardegna, con l’obiettivo di selezionare le eccellenze, di raggrupparle sotto un unico marchio promozionale e supportarle nell’export dei propri prodotti.

«Il progetto nasce dalla necessità non solo di proporre all’estero le nostre specialità – afferma Stefano Mameli, coordinatore del progetto “StoreSardinia”, e segretario regionale di Confartigianato – ma soprattutto di creare un “marchio ombrello” che possa consentire ai produttori di essere guidati, supportati e tutelati nei rapporti con gli altri mercati». «Per questo – aggiunge il coordinatore – la missione a Mosca arriva dopo alcuni mesi di lavoro nei quali abbiamo analizzato le possibilità di commercio nei Paesi euroasiatici, le imprese partecipanti, i loro prodotti e i loro territori. Uno dei punti qualificanti del progetto è l’affiancamento che stiamo fornendo direttamente alle imprese, con la collaborazione dell’Assessorato dell’Industria.»

Importante anche la partecipazione al progetto di imprenditori giovanissimi. E’ il caso del “Panificio Porta 1918” di Gonnosfanadiga e del “Panificio Sa Panada di Oschiri”, due realtà emergenti nel panorama dell’agroalimentare sardo. Nella prima azienda, infatti, un ruolo primario, da qualche anno e con importanti esperienze, lo ricopre il 27enne Riccardo Porta, mentre nella seconda ricoprono un ruolo strategico le due sorelle Meloni, Valentina 27 anni e Martina 22, tutti giovani che andranno a interfacciarsi con il mercato russo. «Due realtà che hanno l’obiettivo di affermarsi oltre i confini italiani – continua il coordinatore del progetto – determinate a imporsi su mercati spesso non raggiungibili attraverso iniziative singole e non coordinate».

Confartigianato Imprese Sardegna, sempre sulla valorizzazione dell’export, pensa già a nuovi obiettivi e a nuovi mercati. «Stiamo già lavorando a un progetto per le imprese che vogliano essere presenti sul mercato dell’Europa occidentale – conclude Mameli – potenziando la presenza delle nostre rinomate specialità in mercati più vicini e inserendo anche nuovi prodotti, come per esempio le birre artigianali».

Il progetto “StoreSardinia” è finanziato dall’assessorato dell’Industria-Por FESR Sardegna 2014-2020-Asse prioritario III-Azione 3.4.1 all’interno del Piano Triennale dell’Internazionalizzazione.

Azienda

Comune

Provincia

Settore

Prodotto principale  per export

Porta 1918

Gonnosfanadiga

Medio Campidano

Panificio

Amaretto integrale

Filia Uda

Illorai

Sassari

Panificio

Pane fresa o carasau

Sa Panada

Oschiri

Sassari

Panificio

Panadas

Ferreli

Lanusei

Ogliastra

Panificio

Pane guttiau con rosmarino e origano

Panificio Teti di Deiana

Teti

Nuoro

Panificio

Pane guttiau con cipolla, peperoncino e paprika

Mula Graziano “Panificio Carasau”

Oliena

Nuoro

Panificio

Pane guttiau

Colle Nivera

Lula

Nuoro

Cantina

Colle Nivera Cannonau di Sardegna DOC

Agricola Soi

Nuragus

Cagliari

Cantina

SOI – Cannonau di Sardegna DOC

Nuraghe Crabioni

Sorso

Sassari

Cantina

Sussinku Romangia IGT

Arvisionadu

Benetutti

Sassari

Cantina

G’Oceano Isola dei Nuraghi IGP

Azienda Agricola Marco Zurru

Gonnosfanadiga

Medio Campidano

Olearia

Olio EVO

Su Grabiolu

Siamanna

Oristano

Caseificio

Pecorino con caglio vegetale