19 November, 2024
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L’ulteriore passo avanti nella Metanizzazione della Sardegna compiuto con l’approvazione del decreto del ministero dello Sviluppo Economico del 31 gennaio scorso, con il quale è stato aggiornato l’elenco dei progetti per la rete nazionale dei gasdotti ed è stata inserita, su istanza della società Gasdotti Italia, SGI Spa, la dorsale sarda di trasporto del gas, con particolare riferimento alle tratte Sarroch-Oristano-Porto Torres, Cagliari-Sulcis e Codrongianus-Olbia, è salutato con soddisfazione dalla Regione Sardegna, in quanto costituisce il primo passo affinché il costo dell’infrastruttura possa rientrare nella tariffa nazionale come previsto dal Patto per la Sardegna siglato il 29 luglio 2016 tra Regione e Governo.

«Si tratta di un provvedimento decisivo per il nostro progetto di Metanizzazione che la Sardegna attende da decenni – dice l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Negli ultimi mesi abbiamo impresso una forte accelerazione al processo grazie anche alla fattiva collaborazione del MISE. Lo scorso 16 novembre il Ministero aveva già inserito gli adduttori di gas nell’elenco delle reti di trasporto regionale, mentre risale allo scorso mese l’autorizzazione unica per il primo deposito costiero di GNL di Oristano. Nel frattempo – aggiunge l’assessore Piras – procedono gli iter autorizzativi per ulteriori due depositi a Oristano e un deposito di più ampie dimensioni, e con possibilità di rigassificazione, nell’area di Cagliari. Il tutto verrà ulteriormente supportato dalla recente approvazione del decreto legislativo DAFI con il quale, insieme al MISE, sono stati definiti i presupposti per autorizzare le infrastrutture GNL a servizio delle reti isolate come quelle sarde. Grazie al decreto di martedì scorso, potrà essere presentata istanza per ottenere le autorizzazioni per la realizzazione della dorsale, procedimento che ci vedrà impegnati sotto il coordinamento del MISE.»

«Abbiamo scommesso – conclude l’assessore dell’Industria – su un progetto che il sistema produttivo isolano attende da almeno vent’anni. Proprio per questo poteva sembrare un’utopia. Oggi abbiamo messo un altro tassello dimostrando che è un progetto concretamente realizzabile”. La Metanizzazione dell’isola è uno dei punti più qualificanti del Patto per la Sardegna firmato con il Governo. La realizzazione delle opere, oltre a creare lavoro con l’apertura dei cantieri, contribuirà allo sviluppo economico della Sardegna e garantirà risparmi in termini di costi dell’energia sia per le imprese che per i cittadini.»

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Per la prima volta, nell’ambito del programma“Scambio Giovani”  che il Rotary Club di Iglesias sviluppa ogni anno, inviando uno o due ragazzi iglesienti all’estero per un anno scolastico, è arrivata nel Sulcis, ed è ospitata da una famiglia di Portoscuso, una ragazza australiana, Grace Gower.

Il programma “Scambio Giovani” del Rotary International si basa sulla reciprocità dello scambio, ovvero la famiglia che invia il proprio figlio/a all’estero si impegna per lo stesso periodo di tempo ad ospitare un ragazzo proveniente da un altro paese. Questo ha due grandi vantaggi: il primo è che permette di contenere i costi rendendoli accessibili a tutti: il secondo è che così diventa così un’esperienza bellissima non solo per i ragazzi che partono, ma anche per le loro famiglie che attraverso l’ospitalità hanno modo di conoscere culture diverse.

Grace Gower, una sedicenne di Dubbo, una cittadina di circa 35.000 abitanti della Nuova Galles del Sud, avrebbe dovuto andare ad Ascoli, ma, a causa del terremoto, il Rotary Club che avrebbe dovuto ospitarla ha chiesto se uno dei Club del Distretto fosse disposto ad accoglierla. La richiesta è stata immediatamente accolta dal Rotary Club di Iglesias e Grace è stata “dirottata” a Cagliari, dove è arrivata sabato 21, accolta ed accompagnata a Portoscuso dalla sua nuova “famiglia”.

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Questo weekend farà tappa a Portoscuso il progetto «Sauro 100 – Un viaggio in barca a vela per 100 porti per 100 anni di storia», un’iniziativa nata da un’idea dell’Ammiraglio Romano Sauro nell’ambito delle commemorazioni organizzate a livello nazionale per ricordare sia il centenario della Prima guerra mondiale sia la ricorrenza dei 100 anni dalla morte dell’eroe nazionale tenente di vascello Nazario Sauro (10 agosto 1916 – 10 agosto 2016), le cui spoglie si trovano nel Tempio Votivo al Lido di Venezia.

L’iniziativa è stata accreditata quale progetto rientrante nel Programma Ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra Mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei ministri. Il viaggio prevede di interessare tutte le regioni costiere italiane, in una navigazione lunga due anni e 4.000 miglia che, partita da Sanremo il 4 ottobre 2016, interesserà 91 porti italiani, toccando anche 9 porti esteri (Corfù, Durazzo, Cattaro e alcuni porti istriani: Lussinpiccolo, Abbazia, Pola, Rovigno, Parenzo e Capodistria). L’obiettivo è quello di raggiungere Trieste il 4 ottobre 2018, in concomitanza con le manifestazioni legate alla 50ª edizione della Barcolana e in contiguità dei 100 anni della conclusione della Grande Guerra (4 novembre 2018) e dei 100 anni della festa della Marina (10 giugno 2018).

Per il trasferimento da un porto all’altro viene usata una imbarcazione a vela del 1983 di 32 piedi – di nome “Galiola III” – il cui equipaggio, a esclusione del capitano del viaggio Romano Sauro, cambierà in ogni porto, essendo possibile, per chiunque lo desiderasse, potersi prenotare e imbarcare per qualche tragitto.

Nell’ambito della sosta a Portoscuso, per la mattinata di sabato 4 febbraio è previsto un incontro con le scolaresche sul tema “La Grande Guerra sul mare” raccontata attraverso la storia del marinaio Nazario Sauro. Alle ore 17.00 dello stesso giorno, presso la Sala Alcoa Fundation della biblioteca comunale di Portoscuso, si terrà una conferenza aperta al pubblico con la presentazione del libro “Nazario Sauro. Storia di un marinaio”, scritto dall’Ammiraglio Romano Sauro con suo figlio Francesco.

L’obiettivo è quello di promuovere il recupero di storie, racconti e luoghi della memoria e far conoscere i valori della “gente di mare” attraverso la figura di Nazario. L’evento è stato organizzato con la collaborazione del Comune di Portoscuso, dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e della Guardia Costiera di Portoscuso.

La barca a vela farà successivamente tappa a Carloforte e a Cagliari.

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E’ in programma venerdì pomeriggio, alle 17.30, nella sezione di storia locale della Grande Miniera di Serbariu, la presentazione del libro “Se ascolti il vento”, di Franco Mannoni, Arkadia editore. La presentazione è a cura della libreria Lilith e dell’associazione Libriamoci e verrà introdotta da Anna Lai. Sarà presente l’autore.

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Gli esperti dell’ateneo di Cagliari hanno compiuto un passo decisivo per la classificazione e la misurazione della funzione gustativa umana. Un gol in perfetta intesa accademica che esalta il lavoro di gruppo e il voler centrare obiettivi condivisi. Grazie agli studiosi dei team guidati dalle professoresse Iole Tomassini Barabarossa (Fisiologa, dipartimento Scienze biomediche) e Annalisa Bonfiglio (Ingegnere biomedico, dipartimento Ingegneria elettrice ed elettronica) è stato raggiunto per la prima volta un risultato che ha suscitato vasto interesse nella comunità scientifica internazionale. Tanto che l’11 gennaio scorso la rivista Scientific Reports ha pubblicato la ricerca con il titolo “First objective evaluation of taste sensitivity to 6-n-propylthiouracil (PROP), a paradigm gustatory stimulus in humans”. «L’articolo riporta risultati ottenuti mediante un’invenzione scaturita dalla collaborazione del nostro gruppo con quello della professoressa Bonfiglio che ha permesso per la prima volta di ottenere una misura obiettiva e diretta del grado di attivazione della funzione gustativa periferica nell’uomo» spiega Iole Tomassini Barbarossa. La ricerca pubblicata su Scientific Reports, oltre che dalle professoresse Tomassini Barbarossa e Bonfiglio, è stata redatta e firmata dagli specialisti Giorgia Sollai, Melania Melis, Danilo Pani, Piero Cosseddu, Ilenia Usai e Roberto Crnjar.

«Quando si fanno studi sul sistema nervoso sensoriale nell’uomo diventa impossibile fare ciò che invece si fa normalmente nell’animale da esperimento, come per esempio mettere elettrodi di registrazione direttamente a contatto con aree specifiche del sistema nervoso per misurare la risposta a stimolazioni sensoriali. Di conseguenza – aggiunge la professoressa Tomassini Barbarossa – le analisi sensoriali sull’uomo si basano normalmente su test psicofisici che, seppur di semplice applicazione, sono altamente soggettive perché si basano su ciò che il soggetto analizzato riferisce». Dai test individuali alle misurazioni scientifiche più evolute. «In questo articolo, grazie all’unione di competenze di fisiologia e di ingegneria biomedica, mostriamo l’efficacia del nostro metodo basato su registrazioni elettrofisiologiche dell’attività bioelettrica dalla lingua umana in risposta ad uno stimolo gustativo paradigmatico. Per la prima volta – sottolinea la professoressa Bonfiglio – abbiamo ottenuto una determinazione oggettiva e quantitativa della sensibilità gustativa di soggetti, non solo basandosi su ciò che loro riferiscono, ma sulla misura diretta del grado di attivazione delle cellule gustative stimolate.»

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Sono 36.346 le imprese artigiane della Sardegna, registrate presso gli Albi delle Camere di Commercio, al 31 dicembre 2016; 541 in meno (-1,5%) rispetto al 2015 e 6.672 in meno rispetto all’anno boom del 2008. Questo è il saldo tra le 1.674 nuove iscrizioni e le 2.215 cessazioni.

I dati sono stati diramati da Movimprese-Unioncamere, che ha analizzato l’andamento delle imprese italiane e della Sardegna nel 2016, che certificano il permanente stato di crisi del comparto artigiano sardo.

«E’ passato un altro anno di calo anziché dell’auspicata ripresa e, in Sardegna, mancano all’appello altre cinquecentoquarantun imprese artigiane – commenta la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti – per trovare una platea di imprese così “esigua” nel nostro territorio bisogna tornare con le lancette agli anni 90.»

A livello provinciale, ancora pesante la situazione a Cagliari, con un saldo di -196 imprese, seguita da Sassari con -168 e Nuoro con -144. In “assestamento”, invece, Oristano, con un saldo di -63 imprese.

A livello nazionale tutte le regioni presentano un bilancio negativo tra iscrizioni e cessazioni: la Sardegna, con il suo -1,4%, si classifica al 10 posto tra quelle con il minor calo di imprese registrato. La situazione peggiore nelle Marche (-2,3) e in Puglia (-2,2%) mentre quella “migliore” in Trentino con un calo solo dello 0,4%. Il tutto con una media nazionale del -1,4%.

«Il dato di una inversione di tendenza, che segnalammo alla fine del terzo trimestre 2016 – continua la Folchetti – purtroppo si è rivelato troppo debole per trascinare una ripresa che potesse coinvolgere l’intero anno». In quel trimestre i numeri parlavano di una crescita regionale (saldo aperture-chiusure) di +27 imprese (+0,07%) contro il -429 del primo trimestre e il -59 del secondo.

La contrazione delle imprese artigiane sarde dipende sempre più dalla crisi che stanno affrontando le aziende del comparto edile calate, nel corso degli ultimi 12 mesi, del -2,1% pari a – 297 unità, più della metà del totale. Anche il manifatturiero, settore più esposto alle trasformazioni imposte dalla globalizzazione dei mercati, continua a perdere imprese -2%.

«Questi dati sono la palese dimostrazione di ciò che diciamo da anni: le imprese sarde non sono tutte uguali – continua la presidente Folchetti – soprattutto quelle artigiane sono molto fragili e, in più, operano in un contesto economico ancora più fragile». «Queste hanno bisogno di attenzioni particolari – continua – riguardo i finanziamenti, nell’accesso al credito, nella riduzione degli oneri fiscali e nel taglio della burocrazia. E’ innegabile che il loro peso specifico non sia minimamente equiparabile alle realtà con bilanci da milioni di euro e con centinaia di dipendenti.»

Sull’incentivazione delle aziende, Confartigianato Sardegna ricorda la necessità dei bandi per le microimprese (T0) con voucher destinati agli investimenti fino a 15mila euro, già deliberati dalla Giunta, ma di cui non si vede ancora traccia. Questa tipologia d’intervento, infatti, prevede l’incentivazione delle micro, piccole e medie imprese della Sardegna, attraverso sostegni automatici fino al 50%, consentendo finanziamenti per l’acquisto di attrezzature e servizi.

«Il successo dei bandi per le imprese già pubblicati, sono la prova di quanta sia la voglia di crescere e di investire da parte delle piccole realtà imprenditoriali sarde – conclude la presidente Folchetti – l’auspicio è che anche i bandi del T0, i voucher destinati agli investimenti fino a 15mila euro, possano venire pubblicati quanto prima per consentire alle imprese di accedere agli incentivi nel minor tempo possibile.»

L’Associazione Artigiana auspica, in ogni caso, «oltre a tempi rapidi di emanazione del bando, che si adottino sistemi snelli e veloci per l’attribuzione dei voucher, considerato che il tutto dovrà essere commisurato all’entità del finanziamento concesso».

Imprese Artigiane nelle Province – 31 dicembre 2016

Imprese Artigiane

Iscrizioni

Cessazioni

Saldo al 31 dicembre

Cagliari

13.764

+ 627

– 823

– 196

Nuoro

6.543

+ 293

– 407

-144

Oristano

3.123

+ 127

– 190

-63

Sassari

12.916

+627

-795

-168

SARDEGNA

36.887

+1.674

– 2.215

-541

Imprese artigiane in Sardegna dal 2000 al 2016

Saldo al….

Imprese registrate

31-12-2000

36.985

31-12-2001

37.720

31-12-2002

38.952

31-12-2003

40.134

31-12-2004

41.188

31-12-2005

41.629

31-12-2006

42.194

31-12-2007

42.837

31-12-2008

43.018

31-12-2009

42.522

31-12-2010

41.972

31-12-2011

41.155

31-12-2012

40.098

31-12-2013

38.803

31-12-2014

37.713

31-12-2015

36.887

31-12-2016

36.346

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La commissione Trasporti e Governo del territorio del Consiglio regionale, presieduta da Giuseppino Pinna (Udc), ha tenuto una audizione con l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, che ha riferito sulla Legge di Stabilità 2017-2019 per la parte relativa al settore.

Massimo Deiana ha ricordato in apertura che le risorse destinate ai Trasporti dalla Legge di Stabilità ammontano a oltre 400 milioni per il 2017 al netto di residui pluriennali e fondi europei, mettendo però in luce alcune criticità come il mancato rifinanziamento della legge regionale 21/2005 per gli investimenti nel Tpl (Trasporto pubblico locale) e l’inadeguatezza della pianta organica dell’assessorato, anche per ciò che riguarda figure professionali di alta specializzazione.

L’assessore ha poi rilanciato, a proposito dell’esigenza emersa più volte in commissione di abbattere le tariffe di trasporto per gli studenti, la necessità di individuare la copertura finanziaria per questo intervento. Illustrando alcune proiezioni predisposte dall’assessorato, Deiana ha spiegato fra l’altro che «la formula del tutto gratis costerebbe dai 13 ai 14 milioni di euro, mentre per il taglio dei costi ai contribuenti al sotto della soglia Isee occorrerebbero poco meno di 10 milioni». «Ritengo tuttavia – ha precisato – che sarebbe meglio evitare la formula della gratuità totale perché scoraggerebbe l’uso significativo del mezzo meglio pubblico, meglio prevedere per gli utenti una quota di compartecipazione bassa (dal 10 fino ad un massimo del 25%) e lasciare il resto al bilancio regionale; ovviamente l’intervento sarebbe valido su tutti i mezzi di trasporto compresi quelli marittimi per le isole minori».

«Il problema della copertura finanziaria – ha aggiunto l’assessore – potrebbe essere risolto in parte utilizzando i ribassi d’asta provenienti dalle gare delle varie tipologie della continuità territoriale ed in parte attingendo ad una quota della stessa Legge di Stabilità che complessivamente lascia un margine di manovra attorno ai 25 milioni». «Si tratta comunque di una misura importante sia sul piano simbolico che pratico – ha concluso – che qualificherebbe positivamente la Sardegna: un provvedimento analogo è stato adottato soltanto dalla Campania».

Nel successivo dibattito sono intervenuti diversi consiglieri regionali. Alessandro Collu (Pd) ha ricordato che una parte dei fondi per il taglio della tariffe agli studenti potrebbe essere recuperata dai fondi che la Regione già trasferisce annualmente ai Comuni per il trasporto scolastico. Antonio Solinas, anch’egli del Pd, ha sollecitato il raddoppio degli stanziamenti per il Trenino verde e per il taglio delle tariffe per gli studenti, suggerendo che tali argomenti vengano inseriti nel parere della commissione alla Legge di Stabilità.

Angelo Carta, sardista, ha mezzo in evidenza la necessità di predisporre programmi e risorse per la c.d. continuità interna che, attraverso la sinergia fra i vari mezzi di trasporto, assicuri una vera mobilità sia ai residenti che ai turisti. Pierfranco Zanchetta (Cps) ha ribadito la sua insoddisfazione per le tariffe dei collegamenti con le isole minori, che a suo giudizio sono ancora troppo alte a fronte di un servizio insufficiente.

Il presidente della commissione Peppino Pinna, infine, ha chiesto informazioni sulla nuova gestione dell’aeroporto di Alghero, in una fase in cui le altre società stanno definendo accordi commerciali con i vettori nazionali ed internazionali. Su questo punto, l’assessore Massimo Deiana ha precisato che «la nuova proprietà, che ha una presenza significativa nel settore, ha una serie di trattative in corso con i principali vettori nel quadro della preparazione del piano industriale, che sarà pronto a breve scadenza».

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Cas@ Iglesias e ASAMSI Onlus chiedono un incontro in commissione Politiche sociali sull’erogazione dei fondi della legge 162 per la non autosufficienza.

Ad un anno dall’incontro con l’ex assessore alle politiche sociali del comune di Iglesias e con alcuni funzionari, in merito all’erogazione della legge 162 Fondo per la non autosufficienza, nulla è cambiato.

I ritardi cronici, le procedure non chiare, continuamente modificate, l’impossibilità di interloquire telefonicamente con gli uffici preposti, rendono  la situazione paradossale.

Ricordiamo che chi percepisce la legge 162 non sempre è in grado di poter accedere personalmente agli uffici di Via Argentaria, pertanto occorrerebbe istituire un numero verde dedicato, così come già proposto durante l’incontro sopracitato.

Inoltre, in queste ultime settimane sono state riscontrate delle anomalie con le liquidazioni.

Alle richieste di chiarimento degli utenti, gli uffici hanno in più occasioni risposto in maniera non esaustiva. E’ palese il notevole carico di lavoro all’interno del settore Politiche sociali, pertanto, ancora una volta, sollecitiamo una vera e articolata riorganizzazione della macchina amministrativa.

Infine, non è chiaro il motivo per cui da questo mese le liquidazioni del fondo per la non autosufficienza vengano suddivise in due tranche, alimentando in tal modo l’ennesima difformità per gli utenti. Riteniamo le ripartizioni, così come disposte dagli uffici, non eque. Tutti gli utenti devono essere liquidati nel medesimo momento.

L’anno scorso in sede di incontro presso gli uffici del settore Politiche sociali, dopo aver palesato le nostre doglianze, abbiamo chiesto certezza nelle procedure e nei tempi. Abbiamo indicato uno schema che prevedeva:

– un protocollo interno per il deposito dei documenti e delle buste paga degli utenti;

– una data certa e perentoria entro il quale gli utenti devono far pervenire agli uffici i documenti necessari ad effettuare i calcoli mensilmente;

– una data certa e perentoria entro il quale mensilmente gli uffici si impegnano ad effettuare le liquidazioni agli utenti.

Finora l’unica istanza accolta dagli uffici è stata quella relativa al termine di trasmissione della documentazione degli utenti all’amministrazione.

Con nostro grande rammarico, ancora oggi, l’Amministrazione dimostra scarsa attenzione verso le persone in oggettive difficoltà, sia psicofisiche che socio economiche, della nostra città. Chiediamo, con la presente, un incontro immediato in sede di commissione Politiche Sociali.  

Valentina Pistis 

Capogruppo di Cas@ Iglesias

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«La legge sul cyberbullismo approvato dal Senato è un provvedimento innovativo e necessario che riporta nuovamente al centro le finalità di prevenzione e responsabilizzazione rispetto a quelle punitive introdotte dal testo approvato dalla Camera dei Deputati. Con il voto di oggi si ritorna allo spirito e all’impostazione iniziale, eliminando le parti che avevano in qualche modo alterato il ddl, creando difficoltà sul piano delle coperture economiche per le numerose nuove attività che venivano affidate all’autorità nazionale, mantenendo invece quei correttivi considerati migliorativi.» Lo afferma in una nota il senatore del PD Silvio Lai, relatore in commissione bilancio del disegno di legge sul cyberbullismo che  ha avuto il secondo via libera da parte del Senato.

«Siamo molto soddisfatti del lavoro che è stato fatto nelle commissioni ma anche dell’esito del voto di oggi. È sicuramente un dato positivo che il nostro paese si doti finalmente di una legge che punti a prevenire e contrastare i fenomeni di cyberbullismo. È un merito ascrivibile sicuramente alla maggioranza e al PD ma, soprattutto, della senatrice Elena Ferrara prima firmataria del provvedimento. Il vuoto legislativo che c’era fino ad oggi è stato riempito con un testo maturo, in linea con i tempi e con gli strumenti tecnologici attuali. Non si è trattato e non si tratta di una crociata contro internet ma della assoluta necessità di creare una consapevolezza adeguata dei rischi, dei pericoli e dei danni che si possono fare con un uso non adeguato degli strumenti informatici soprattutto tra gli adolescenti. In linea con queste finalità e questi obiettivi vengono previste azioni a carattere preventivo e strategie di attenzione e tutela nei confronti dei minori coinvolti. In questi anni abbiamo purtroppo assistito a fenomeni che hanno creato vittime innocenti e pensando a loro che dobbiamo renderci conto del grande passo in avanti fatto con questa legge. Ora non possiamo che augurarci che la Camera possa approvare definitivamente in tempi brevi il disegno di legge – conclude il senatore Silvio Lai – e consegnare al Paese una legge attesa e di estrema utilità.»

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha inviato una lettera al presidente della Regione Francesco Pigliaru e al numero uno dell’assemblea di via Roma Gianfranco Ganau, per una convocazione urgente del Consiglio regionale davanti al Quirinale, dopo l’ennesimo stop al riavvio dello stabilimento Eurallumina.

«E’ una nuova mostruosa beffa – denuncia Gianluigi Rubiu -. Uno stop davvero schizofrenico e folle con una valutazione paesaggistica sul sito di stoccaggio imposta dal Ministero dei beni culturali. La preoccupazione è salita tra gli operai perché questo intoppo rischia di minare anni di trattative e interlocuzione tra l’azienda e le istituzioni locali. E’ un atteggiamento illogico davanti alla crisi lavorativa del territorio.»

Da una vertenza all’altra, con la Portovesme Srl esposta a sanzioni salatissime e la vertenza Alcoa ancora in alto mare. «Un provvedimento che sarebbe dovuto – aggiunge Gianluigi Rubiu – alla sentenza della Corte di giustizia europea. E non si comprende che a pagare potrebbero essere i lavoratori, ormai privi di ogni certezza sul loro futuro. Sono partite le bonifiche, senza creare posti di lavoro per i dipendenti espulsi dai processi produttivi. E’ un vero e proprio dramma senza fine per il Sulcis Iglesiente. Non dobbiamo però lasciare spazio al pessimismo. Non possiamo accettare che si assista ad un omicidio premeditato dell’economia isolana. Occorre una reazione forte contro un governo centralista e patrigno, che nega ogni possibile via di rilancio per il lavoro nell’Isola. Da qui l’appello – conclude Gianluigi Rubiu – per convocare il Consiglio regionale davanti al Quirinale, per far sentire il grido di dolore di una Sardegna ormai allo stremo.»