19 November, 2024
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L’assessorato regionale della Pubblica istruzione informa che, a partire dal 2017, i sodalizi sportivi dovranno dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata (pec) come previsto dal Piano triennale per lo sport 2016/2018.
La titolarità di un indirizzo di posta elettronica certificata (pec) è necessaria per tutte le comunicazioni relative ai contributi regionali a favore dello sport oltre che per il rinnovo e/o iscrizione all’albo regionale delle società sportive.

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La seduta di aggiornamento della Conferenza di servizi Eurallumina è stata formalmente convocata per mercoledì 8 febbraio. Questa mattina il vicepresidente della Regione Raffaele Paci ha portato “solidarietà assoluta e totale” della Regione, a nome di tutta la Giunta, agli operai Eurallumina. Raffaele Paci si è prima fermato all’esterno di viale Trento, dove la protesta contro il parere del Mibact continua, e ha poi incontrato i cinque operai che occupano la sala riunioni al primo piano della torre, ribadendo che la Giunta sta facendo tutto il possibile per risolvere rapidamente la situazione. All’esterno del Palazzo di viale Trento, intanto, prosegue il presidio non stop di alcune decine di lavoratori.

L’assessore della Difesa Donatella Spano già nella serata di martedì si era recata in viale Trento per incontrare i lavoratori, ed ha nuovamente incontrato ieri la Rsu per informare personalmente della convocazione formale. L’assessore ha rassicurato sul rigore nella tempistica, sinora puntualmente rispettata dagli Uffici e comunicato che in Regione prosegue il lavoro di approfondimento in merito agli aspetti ambientali e paesaggistici in vista della seduta della prossima settimana.

       

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L’assessorato regionale degli Enti locali ha pubblicato un avviso per l’accoglimento di manifestazioni di interesse alla presentazione di progetti, da realizzarsi mediante l’assunzione a tempo determinato di lavoratori di cui alla legge regionale n. 34 del 2016, già impiegati in cantieri attivati nei precedenti rapporti convenzionali.

Le proposte risultate ammissibili, saranno successivamente sottoposte alla Giunta regionale per essere inserite in un catalogo di interventi, aventi ad oggetto lavori diversi dalla messa in sicurezza, bonifica e riqualificazione dei siti minerari e coerenti con le finalità istitutive del Parco geominerario storico ambientale della Sardegna.

Possono presentare la loro manifestazione di interesse, l’ente Parco geominerario storico ambientale della Sardegna, i Comuni e le Province il cui territorio sia in tutto o in parte ricompreso all’interno del perimetro del Parco e propongano interventi coerenti con le finalità e le attività del Parco, da svolgersi in un periodo compreso fra i 60 e 210 giorni.

Le manifestazioni di interesse, dovranno essere inviate entro le ore 12.00 del 17 febbraio 2017 all’indirizzo PEC urbanistica@pec.regione.sardegna.it,
oppure inviate per posta ordinaria all’indirizzo:
Assessorato degli enti locali, finanze e urbanistica
Direzione generale della pianificazione urbanistica terrtoriale
e della vigilanza edilizia
Viale Trieste, 186
09123 Cagliari
o consegnate a mano.

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Efficientamento dei potabilizzatori con interventi di manutenzione straordinaria sulle vasche e di manutenzione ordinaria per garantire il corretto trattamento dell’acqua potabile; attenta programmazione e intensificazione dei trattamenti che nel corso delle ultime emergenze legate alle condizioni meteorologiche (ondata di gelo e piogge abbondanti) ha garantito il servizio; lavori di sostituzione di interi tratti di rete nei centri in cui le condizioni delle condotte erano talmente gravi da condizionare l’acqua nella fase di distribuzione (passaggio delle reti fino ai rubinetti). E’ grazie a queste linee d’azione che Abbanoa è riuscita a ottenere importanti risultati sul fronte della qualità dell’acqua, ultimo il rientro della potabilità per La Maddalena, documentato dai risultati delle ultime analisi già inviate a Comune e Asl. Ed è rientrata a norma anche l’acqua in distribuzione a Olbia, fatta eccezione per la zona dell’aeroporto. Ai risultati sulla qualità dell’acqua si aggiunge un altro obiettivo appena raggiunto: la certificazione dei laboratori per il campionamento e le analisi sulle acque potabili.

Gli interventi sulla potabilizzazione. Negli ultimi mesi sono stati conclusi importantissimi interventi di manutenzione straordinaria nei potabilizzatori che servono Sassari e il sassarese: 2 milioni e mezzo sono stati investiti nell’efficientamento dell’impianto del Bidighinzu e altri due milioni a Truncu Reale. L’impianto di Donori  è stato invece oggetto di lavori per un valore di quasi due milioni. E’ in fase di completamento anche un importante intervento all’impianto del Torrei (Tonara) per un valore complessivo di un milione e mezzo di euro. Sono in fase di progettazione altri due interventi che riguarderanno l’impianto di Pattada e quello di Is Barroccus (Isili).

Sempre sul fronte degli interventi straordinari, gli impianti di Monte Agnese (Alghero), del Liscia (Arzachena) e, nuovamente, di Truncu Reale (Sassari e sassarese) saranno oggetto di altri interventi di efficientamento per un totale di 8milioni e 700mila euro (700mila su Alghero per un progetto approvato e ora da appaltare, 4 milioni per gli altri due, per i quali si dovrà  approvare il progetto esecutivo).

Sul fronte delle manutenzioni ordinarie, negli ultimi due anni sono stati portati avanti interventi che per quanto riguarda solo gli impianti del Nord hanno avuto un valore di  3 milioni di euro; 2,5 milioni per il Centro e altri 3 milioni per il Sud.

L’effetto immediato di tutti questi interventi, combinati con i piani straordinari messi in campo sulle reti (interventi di sostituzione dei tratti più ammalorati e operazioni di spurgo e pulizia delle condotte), si è avuto sul miglioramento della qualità dell’acqua distribuita in rete e, di riflesso, sul calo delle ordinanze di non potabilità. Basti pensare che solo a Sassari dalle 13 ordinanze del 2015 si è passati alle 9 del 2016 con una riduzione importantissima sui giorni di non potabilità, che da 245 sono passati a 188. Emblematico il caso Porto Torres, che nell’anno appena concluso non ha avuto un solo giorno di non potabilità.

Laboratori: ottenuta la certificazione di qualità. Abbanoa è da sempre attenta a garantire la qualità dell’acqua che distribuisce nelle reti della Sardegna anche attraverso un costante e continuo monitoraggio che riguarda l’intera filiera del processo. Un’attività importante e controllata che proprio in questi giorni ha raggiunto un altro traguardo: la certificazione di qualità sui campionamenti e le analisi. Dopo il laboratorio di Nuoro, hanno infatti ottenuto la certificazione di qualità per il campionamento e le analisi sulle acque potabili anche i laboratori di Sassari e Cagliari. 

L’Ente Certiquality ha portato a termine una verifica ispettiva di parte terza e ha ufficialmente certificato che il sistema di gestione di Abbanoa per le attività di “erogazione del servizio di campionamento e di analisi chimico-fisiche e microbiologiche di acque potabili” è conforme ai requisiti della norma Iso 9001.

Qualità dell’acqua garantita: ecco come. Abbanoa effettua circa 17.000 prelievi di campioni annui (per determinare circa 300.000 parametri chimici e batteriologici) mediante il proprio laboratorio interno, per l’esecuzione dei controlli sulla qualità dell’acqua. Significa che ogni giorno vengono eseguiti fino a 50 controlli a campione. Un aspetto che merita ancora più attenzione se si  considera che la Sardegna, a differenza delle altre regioni d’Italia, preleva l’acqua grezza per l’85% da invasi artificiali che spesso non offrono una buona qualità dell’acqua. Acqua grezza che necessita di  trattamenti di potabilizzazione più delicati rispetto a quanto avviene in altre parti del Paese: a questo servono i 45 potabilizzatori presenti in Sardegna, vere fabbriche dell’acqua potabile.

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«Con i pareri parlamentari, l’approvazione definitiva da parte del Governo e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo 257/2016 , l’Italia ha recepito la direttiva comunitaria sui combustibili alternativi. Una parte del decreto riguarda le condizioni per il trasporto e lo stoccaggio del gas naturale liquefatto (GNL), cioè il metano raffreddato sino a fargli assumere la forma liquida che consente di “rimpicciolirne” il volume di 600 volte per poi riespandersi per l’uso domestico o industriale. E un’altra, fondamentale parte riguarda le reti energetiche isolate, come quella sarda». Lo afferma il deputato democratico Francesco Sanna.

«E’ stato così definito il quadro di regole che consentirà agli operatori – che in Sardegna sono in prima battuta i concessionari dei 38 bacini di distribuzione dell’aria propanata in cui è divisa l’isola o i Consorzi industriali come quello di Sassari – di valutare con certezza gli elementi alla base dei loro investimenti, che mi auguro subiscano da subito una forte accelerazione – aggiunge Francesco Sanna -.

La normativa di cui ci siamo dotati favorisce in maniera esplicita gli impianti small scale, cioè di piccola taglia, più semplici da gestire e da connettere a reti di gasdotti che porteranno il gas a città, paesi e centri industriali ed artigianali. Chi realizzerà gli stoccaggi del GNL – definiti opere strategiche e quindi sottoposte a sistemi di autorizzazione rigorosi e semplificati – gestirà un servizio pubblico, utilizzabile da più operatori, che favorirà la concorrenza dell’offerta del gas. Per questo motivo tali investimenti saranno finanziabili anche con un contributo tariffario nazionale, e gli utenti sardi potranno godere di prezzi perequati che compenseranno i maggiori oneri iniziali.

A questo proposito voglio sottolineare come il Governo abbia recepito in pieno le indicazioni del Parlamento circa la valutazione della strategicità delle infrastrutture, a cui sono legati i vantaggi tariffari. Gli stoccaggi saranno infrastrutture strategiche non solo in funzione del numero di quanti utilizzano o utilizzeranno il metano, ma considerando i benefici complessivi: quelli economici, ma anche quelli ambientali e sociali.»

«Si pensi alla prospettiva – aggiunge Francesco Sanna -, che il Partito Democratico ha auspicato con una risoluzione approvata dalla Camera (a firma mia e di Giovanna Sanna), di anticipare l’utilizzo del GNL nei trasporti navali nel Mediterraneo, abbattendo le emissioni di zolfo. La Sardegna, con la sua posizione centrale nel Mediterraneo ed i suoi stoccaggi portuali potrebbe essere il “rifornitore” di GNL delle navi, specie quella da crociera. O ancora del vantaggio, concedibile nella prossima gara per la continuità territoriale marittima, all’armatore che dota le sue navi impegnate nelle rotte da e per la Sardegna di un sistema dual fuel, che alimenti i motori solo a GNL nelle soste portuali, abbattendo il carico di emissioni sulle città. Questa previsione è esplicita nel progetto di legge PD (a prima firma Romina Mura e Francesco Sanna) sulla nuova continuità territoriale marittima. O ancora la possibilità che si crei in Sardegna una rete di distributori per trasporti terrestri a metano e i treni si dotino di motori che utilizzano il GNL.

L’uso del metano in Sardegna, oltre ad abbattere l’impatto ambientale derivante dalla sostituzione di altre fonti fossili, si calcola possa comportare risparmi alle famiglie ed alle imprese nell’ordine di 500 milioni di euro all’anno. Se pensiamo che la Sardegna ha accumulato un ritardo, rispetto alla metanizzazione del mezzogiorno italiano, di circa 50 anni, è come se l’isola avesse accumulato un divario sulla bolletta energetica di 25 miliardi di euro.»

«Che il sistema delle imprese sia in concreto movimento lo dimostra non solo il completamento del quadro normativo nazionale, ma anche il concreto impegno che attori di primaria importanza, già presenti in Sardegna, stanno rivolgendo alla progettazione delle infrastrutture, e alla loro migliore localizzazione nell’abito del sistema portuale italiano.

E in movimento sono anche i soggetti specializzati nel trasporto tradizionale del metano. Lo dimostra l’inserimento della “dorsale” sarda nella Rete Nazionale dei Gasdotti, decretata pochi giorni fa dal Ministero dello Sviluppo Economico sulla base della richiesta del secondo gruppo italiano nella distribuzione, la società SGI. Si tratta di una condotta dalla realizzazione a moduli, dalla lunghezza complessiva di 409 chilometri, che progetta di connettere Sarroch – Oristano – Porto Torres, Cagliari ed il Sulcis, Codrongianus-Olbia, e che per essere realizzata – conclude Francesco Sanna – ha ovviamente bisogno dei punti di approvvigionamento la cui realizzazione è favorita dalle nuove norme.»

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Oggi, 2 febbraio 2017, alle ore 12,30, il Comitato Tecnico Scientifico del Consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna ha espresso il proprio parere favorevole per quanto di competenza sul Progetto di ammodernamento della raffineria di produzione di allumina ubicata nel comune di Portoscuso, zona industriale di Portovesme. Ciò in quanto il medesimo non ricade in area mineraria suscettibile di tutela a termini del decreto istitutivo del Parco (decreto del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 8 settembre 2016).

Ne dà comunicazione, con una breve nota stampa, il commissario straordinario del Geoparco, Giovanni Pilia.

«Il sito – aggiunge Giovanni Pilia – interessa un impianto di stoccaggio di sottoprodotti industriali ed impianti in esercizio non oggetto di tutela in riferimento alle specifiche competenze affidate all’Ente.»

 

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Mercoledì, 8 febbraio, dalle 15.30 alle 17.30, presso la Sala Polifunzionale del comune di Carbonia, in Piazza Roma, l’Anci Sardegna e la Regione Autonoma della Sardegna organizzano un incontro, dedicato a cittadini, studenti e insegnanti, per presentare alcuni strumenti tecnologici (Tessera Sanitaria/Carta Nazionale dei Servizi – SPID), necessari all’utilizzo dei servizi on line della Pubblica Amministrazione. In particolare, saranno presentate le modalità per ottenere il “Bonus cultura” da 500 euro, destinato a tutti i giovani nati nel 1998, con cui poter acquistare beni culturali di vario genere (ingressi a concerti, cinema, musei; acquisto libri ecc.) e la “Carta del docente”, per gli insegnanti della scuola pubblica.

Nel corso dell’incontro saranno anche illustrate le procedure con cui è possibile usufruire dei servizi digitali, come ad esempio:

– consultazione del proprio estratto conto contributivo INPS;

– accesso e download della propria Certificazione Unica;

– richiesta prestazioni di sostegno al reddito (ASPI, NASPI, mobilità, cassa integrazione, ecc..);

– accesso e invio del 730 pre-compilato;

– scelta e revoca del proprio medico;

– prenotazione visite mediche specialistiche;

– compilazione e invio di una fattura elettronica ad una Pubblica Amministrazione.

Su richiesta dei partecipanti, potranno essere attivate gratuitamente sulla propria Tessera Sanitaria, sia la Carta Nazionale dei Servizi, sia un certificato di firma digitale. Per usufruire di questo servizio, gli interessati dovranno presentare la propria tessera sanitaria dotata di microchip e un documento d’identità in corso di validità.

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La Hyundai Archery World Cup approda a Roma. Sarà lo Stadio dei Marmi “Pietro Mennea” ad ospitare il 2 e 3 settembre 2017 i migliori arcieri del mondo. 

Una location prestigiosa che già in passato ha ospitato il tiro con l’arco: diverse edizioni dei Campionati Italiani, compreso quello del Cinquantenario FITARCO nel 2011 e, recentemente, la finale del Circuito di Youth Cup che ha visto primeggiare gli azzurrini nel 2015.

Una location iconica che si aggiunge al lungo elenco di luoghi simbolo che hanno ospitato la manifestazione a tappe più rilevante del panorama arcieristico internazionale, come la Torre Eiffel a Parigi, lo Zocalo di Città del Messico e il Bosforo a Istanbul.

Il Circuito di Coppa del Mondo prevede quattro tappe più la finale, alla quale accedono i primi otto atleti di ciascuna delle quattro divisioni in gara: Arco Olimpico maschile e femminile, Compound maschile e femminile.

A queste quattro finali si aggiungono i match dedicati al mixed team del ricurvo e del compound che metteranno a confronto la Nazionale ospitante (Italia) contro i duetti delle Nazionali che hanno ottenuto il miglior piazzamento in ranking al termine delle quattro tappe.

Calendario Hyundai Archery World Cup:

• FASE 1: SHANGHAI, CINA – 16-21 MAGGIO

• FASE 2: ANTALYA, TURCHIA – 06-11 GIUGNO

• FASE 3: SALT LAKE CITY, STATI UNITI D’AMERICA – 20-25 GIUGNO

• FASE 4: BERLINO, GERMANIA – 08-13 AGOSTO

• FINALE: ROMA, ITALIA – 2/3 SETTEMBRE

Per l’Italia, in qualità di paese ospitante, è garantita la partecipazione di almeno un atleta in ciascuna delle quattro competizioni, ma gli arcieri azzurri possono anche qualificarsi in base ai risultati ottenuti nelle precedenti tappe, fino a portare sulla linea di tiro un massimo di due rappresentanti per ogni divisione.

I CAMPIONI USCENTI

Arco Olimpico – Lo statunitense Brady Ellison ha vinto lo scorso anno a Odense (Den) il suo quarto trofeo, due in più rispetto a qualsiasi altro atleta da quando, 12 anni fa, ha preso il via circuito di coppa. La sudcoreana Ki Bo Bae, campionessa olimpica a Londra 2012 e ha conquistato invece la finale nel ricurvo femminile dove era in gara anche l’azzurra Guendalina Sartori, che ha concluso al 7° posto, superata ai quarti di finale proprio dalla campionessa asiatica.  

Compound – Il recordman mondiale Mike Schloesser, l’olandese soprannominato “Mr Perfect”, ha vinto il titolo compound nel torneo maschile, dove il “Re di Coppa” Sergio Pagni – vincitore nel 2009 e 2010 a Copenaghen e a Edimburgo, bronzo nel 2011 e 2013 a Istanbul e Parigi – ha chiuso al 6° posto.

Nel femminile è stata invece l’iridata e campionessa europea mixed team Marcella Tonioli a conquistare la vittoria finale a Odense, dopo che aveva ottenuto il bronzo nel 2011 a Istanbul e l’argento nel 2013 a Parigi.

L’annuncio di Roma come sede della finale segue l’accordo quadriennale di media partnership raggiunto da World Archery con Eurosport che trasmetterà i maggiori eventi arcieristici mondiali, compresa la Coppa del Mondo, fino ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

Nel frattempo FITARCO è in trattativa con la RAI per mandare in onda sul digitale terrestre la diretta della Finale di Roma e le sintesi delle altre tappe di Coppa.

IL PRESIDENTE WORLD ARCHERY E VICEPRESIDENTE CIO PROF. UGUR ERDENER

«Dopo aver visitato le infrastrutture sportive del Foro Italico, il cuore dello sport italiano, abbiamo deciso che Roma sarebbe stata l’ultima città iconica ad ospitare la finale della Hyundai Archery World Cup 2017.

Lo Stadio dei Marmi, sede della competizione, è un’arena costruita quasi 100 anni fa, circondata da statue classiche di atleti che celebrano la storia dello sport e le origini del Movimento Olimpico.

Il patrimonio storico del tiro con l’arco percorre i millenni e, nel mese di settembre,  rivivremo il passato ma verremo anche intrattenuti dalla bravura, l’intensità e la precisione dei migliori arcieri di questo sport in una competizione di livello mondiale.»

IL PRESIDENTE CONI GIOVANNI MALAGÒ

«Sono davvero felice che World Archery abbia scelto Roma come location per disputare uno degli eventi più rilevanti del panorama sportivo internazionale del 2017. Ringrazio quindi il Presidente Ugur Erdener e tutti i dirigenti World Archery per aver dato fiducia alla FITARCO che, fin dal primo momento, ha avuto il pieno sostegno del CONI per portare in Italia la Finale di Coppa del Mondo. 

Questo grande appuntamento sportiva verrà ospitata a Roma il 2 e 3 settembre al Foro Italico, cuore pulsante dello sport italiano, sede del Comitato Olimpico. Lo scenario unico dello Stadio dei Marmi “Pietro Mennea” accoglierà i migliori arcieri del mondo e siamo certi che il pubblico che assisterà alla competizione potrà godere di uno spettacolo agonistico di altissimo livello. 

L’Italia ha una grande tradizione nella disciplina del tiro con l’arco, sia per le comprovate capacità organizzative di grandi eventi internazionali, sia per i risultati ottenuti con continuità dai campioni azzurri, nonostante la concorrenza in ambito mondiale sia ormai elevatissima. Il Presidente Mario Scarzella, il COL e tutti i volontari faranno un grande lavoro per rendere onore a questo importante appuntamento.

Come Presidente del CONI sarò felice di abbracciare l’amico Ugur Erdener che, con competenza e passione, ha condotto il movimento arcieristico internazionale ad una crescita esponenziale in questi ultimi quadrienni. L’Italia ha certamente contribuito con i suoi dirigenti, i suoi tecnici e soprattutto i suoi arcieri a questa crescita. Siamo certi che anche in questa occasione riusciremo a distinguerci.»

IL PRESIDENTE FITARCO MARIO SCARZELLA

«Per l’Italia la finale di coppa del mondo del prossimo settembre sarà un’altra prova di maturità. Abbiamo sempre superato a pieni voti l’organizzazione di altri grandi eventi internazionali, come per esempio i Mondiali con Qualificazione Olimpica e Paralimpica di Torino 2011.

Quando Ugur Erdener e il Consiglio della Federazione Internazionale hanno accettato la candidatura di Roma per la finale di coppa del mondo, in qualità di Vicepresidente World Archery e Presidente Fitarco per me è stato un grande onore e una grande responsabilità.

Sono sicuro che il Comitato Organizzatore riuscirà a svolgere il suo compito nel migliore dei modi e ringrazio il Presidente Giovanni Malagò perché si è subito detto entusiasta nel dare il supporto del CONI alla FITARCO.

Per tutti gli arcieri del mondo e per tutti gli appassionati di sport saranno sicuramente due giornate di grande sport da ricordare, in un luogo storico e affascinante come lo Stadio dei Marmi.»

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Sono oltre 720mila i nuclei familiari presenti in Sardegna, composti in media da 2,29 persone. Soggetti sociali rilevanti e centrali, secondo il dettato costituzionale, ma spesso in gravi difficoltà per ragioni economiche o per carenza di servizi tanto da collocare la Sardegna agli ultimi posti in Italia per indice di natalità. Ragioni che hanno convinto la politica a muoversi unitariamente e a presentare una proposta di legge trasversale in Consiglio.

Il documento, firmato dai capigruppo di maggioranza e opposizione, è stato presentato questa mattina alla stampa. «La proposta prende spunto dal manifesto delle associazioni dei familiari pubblicato nel 2014 in piena campagna elettorale per le elezioni regionali e sottoscritto da candidati di tutti gli schieramenti – ha spiegato Walter Piscedda, consigliere del Pd, tra i principali promotori dell’iniziativa parlamentare – colmiamo un vuoto legislativo, l’obiettivo è quello di mettere in campo risorse per sostenere i nuclei familiari con interventi a favore dell’infanzia, dei diversamente abili e degli anziani e favorire, allo stesso tempo, la formazione di nuovi nuclei».

La proposta di legge punta al riconoscimento delle famiglie numerose e al potenziamento delle politiche per la casa. Mette in campo stanziamenti straordinari a favore dei comuni per il sostegno alle famiglie in difficoltà, promuove l’associazionismo familiare. Tra i punti rilevanti del provvedimento, l’istituzione di una Consulta regionale, degli Osservatori comunali e la creazione dei Centri integrati per le famiglie. Questi ultimi avranno il compito di prevenire le situazioni di disagio e sostenere i nuclei con minori in situazioni di difficoltà. Sono previste inoltre azioni integrate con le politiche sanitarie e del sociale come il potenziamento dei nidi per l’infanzia, le ludoteche, i servizi domiciliari, la valorizzazione del lavoro di cura familiare non retribuito con la copertura assicurativa dei rischi infortunistici casalinghi. Spazio, infine, anche per le unioni civili con la promozione dei registri nei Comuni e l’applicazione del regime amministrativo anche agli stranieri residenti in Sardegna.

«Mettiamo a disposizione 25 milioni di euro in un triennio – ha sottolineato il capogruppo del Pd Pietro Cocco -, questa proposta di legge è la dimostrazione che sui grandi temi la politica riesce a restare unita.»

«E’ il primo tentativo di dare una risposta organica a una materia complessa – ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis – questo è l’aspetto innovativo della proposta di legge – ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis – contiamo di portarla al più presto in Aula per l’approvazione definitiva.»

Secondo Daniele Cocco, capogruppo di Sel, si tratta di un provvedimento importante «che può benissimo integrarsi con il Reis (Reddito di inclusione sociale). La Sardegna è attenta alle emergenze sociali, sta alla politica fare in modo che le leggi vengano attuate».

«Per rendere la proposta più efficace servirà asciugarla e renderla più snella – ha detto il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu – non deve essere una semplice erogazione di risorse ma uno strumento al servizio della famiglia e del volontariato.»

Secondo il capogruppo dei Cristiano Popolari Socialisti Pierfranco Zanchetta «l’obiettivo della legge è dare speranza e fiducia a chi vuole formare una famiglia. Il rischio è che il basso indice di natalità trasformi la Sardegna in una terra sempre più vecchia e senza prospettive».

«Dove il latte divide la famiglia unisce – ha ironicamente affermato il capogruppo sardista Angelo Carta riferendosi ai contrasti emersi ieri in Aula tra maggioranza e opposizione sulla crisi del settore lattiero-caseario – è un bel passo del Consiglio, una risposta concreta ai giovani che guardano al futuro.»

Giudizio condiviso dal capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni che ha mostrato soddisfazione per il percorso seguito dalla proposta di legge «sono state recuperate iniziative legislative presentate negli anni scorsi e fatta una sintesi – ha detto Dedoni – speriamo che il provvedimento arrivi presto in Aula.»