19 November, 2024
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«La Riorganizzazione della Sinistra nel Centrosinistra è un fattore fondamentale che ci interessa e ci riguarda tutti così come creazione di un unico, ampio e rappresentativo gruppo nazionale. In Sardegna ci mettiamo a disposizione di tutte le anime che compongono il variegato arcipelago della sinistra per ricostruire un’area e un soggetto politico in grado di rimettere al centro una politica costruita dal basso e fondata sul lavoro inteso non solo come mero strumento di sopravvivenza, ma come strumento di dignità, crescita personale e felicità collettiva.»

A sostenerlo è Daniele Cocco, capogruppo di SEL Sardegna in Consiglio regionale.

«Osserviamo con interesse e speranza la creazione del Movimento Democratico e Progressista, con cui avvieremo delle interlocuzioni – aggiunge Daniele Cocco -. Nel frattempo, ci mettiamo a disposizione per riallacciare i fili con il mondo proveniente dai delusi dal Partito Democratico, dei sovranisti di sinistra, dei progressisti, dei socialisti e da tutto quell’universo di associazioni, movimenti e individualità che compongono la Sinistra in Sardegna.»

«Abbiamo l’ambizione di ricostruire un Centrosinistra che metta in discussione le politiche di austerità messe in atto dall’Europa e dall’Italia negli ultimi anni e con gli ultimi Governi. Per questo – conclude Daniele Cocco – stiamo lavorando e continueremo a farlo.»

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Domenica 26 febbraio è la Giornata del Pensiero. Per questa occasione il Gruppo Carbonia 1 dell’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, in collaborazione con il comune di Carbonia e con la La So.Mi.Ca. SpA, pianterà numerose piantine su una area degradata della città, al fine di sensibilizzare la collettività al rispetto dell’ambiente.

L’area che sarà piantumata è situata nel retro della Chiesa della Beata Vergine Addolorata, nel quartiere di Rosmarino. La So.Mi.Ca. SpA si è resa disponibile, gratuitamente, per le attività di preparazione del terreno e per l’acquisto delle piantine. La So.Mi.Ca. ha anche garantito alcune giornate formative per insegnare ai giovani scout come prendersi cura di un’area boschiva.
Saranno piantumate piante mediterranee, ad esclusione dell’ulivo, come suggerito dall’ispettorato Forestale di Carbonia.

La parola chiave della Giornata del Pensiero 2017 è “crescita”. Un’idea di crescita che coincide perfettamente con le idee e i programmi di questa Amministrazione comunale: sostenibile, rispettosa dell’ambiente, in controtendenza con la concezione dello uno sviluppo senza limiti nel segno del consumo delle risorse. Una concezione della crescita che va ripensata nel rispetto del nostro pianeta e per una maggiore equità nella distribuzione delle risorse.

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Il Partito dei Sardi suona la sveglia al Consiglio regionale sulla fiscalità di vantaggio, tematica madre di tutte le problematiche legate alla perifericità e insularità della Sardegna.

Con una lettera inviata al presidente dell’Assemblea regionale, Gianfranco Ganau, il presidente del Gruppo consiliare PdS, Gianfranco Congiu, esorta gli organismi di via Roma all’attivazione, quanto prima, di una squadra di lavoro sulla Fiscalità di vantaggio e zone di economia speciale in Sardegna.

Una richiesta in linea con quanto previsto dall’apposita Legge regionale 5/2015: «Oggi è più che mai importante porre al centro della nostra azione politica il tema della  fiscalità di vantaggio in Sardegna, e che sul punto il Consiglio si esprima in maniera univoca partendo, intanto, col dare attuazione alle disposizioni di cui all’art. 22 della L.R. 5/2015 per giungere a definire un modello più consono alla nostra realtà», scrive Gianfranco Congiu, rivolgendosi direttamente al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau.

«Con la norma regionale richiamata veniva prevista l’istituzione di un gruppo di lavoro con compiti di studio, ricerca, consulenza e assistenza alla Regione in tema di fiscalità di vantaggio (Zone a Economia Speciale e zone franche doganali). Ebbene, dico sconsolatamente, nonostante il tema della perifericità e insularità della Sardegna venga sovente richiamato nel dibattito consiliare, a oggi non sono seguiti atti concreti. Ricordo esemplificativamente che i concetti di insularità e di perifericità furono da noi del PdS invocati a più riprese per giustificare, oltre che un approdo verso un modello fiscale e tributario più equo e giusto, anche per sostenere la richiesta di deroga alla disciplina sugli aiuti di Stato». «Su questo punto – ricorda Gianfranco Congiu – la Commissione UE istruì una procedura di infrazione sul cosiddetto “caso alberghi”,  affermando lapidariamente che, nonostante la Sardegna possieda tutti i requisiti per quantomeno rivendicare la deroga alla disciplina generale, il governo italiano non ha mai formalizzato alcuna richiesta in tal senso.»

La nota del presidente del Gruppo consiliare PdS continua evidenziando che, «Perifericità e insularità sono stati posti alla base del Report Pigliaru adottato il 24 febbraio a Malta quale atto di sintesi di tutti i territori dell’Unione del Mediterraneo e che a breve potrebbe trovare formale riconoscimento da parte della UE».

«Ciò posto – conclude Gianfranco Congiu -, ribadito che l’argomento sulla strutturazione del nostro modello di fiscalità di vantaggio non possa essere ignorato, ti chiedo che venga data urgente e prioritaria attuazione alle statuizioni di cui all’art. 22 della L.R. 5/2015, non apparendo fuori luogo segnalarti che alcuni Consigli regionali di Regioni a statuto ordinario (Lombardia e Calabria) hanno già avanzato richieste di riconoscimento di zone a fiscalità di vantaggio (ZES), pur senza possedere né le nostre coperture statutarie, né il nostro vissuto in termini di perifericità e insularità.»

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Manca solo l’ufficialità per lo slittamento del congresso del Pd in Sardegna al 30 aprile. Inizialmente il congresso si sarebbe dovuto svolgere il 19 marzo ma la successiva convocazione del congresso nazionale per il 30 aprile, ha portato, com’era nell’aria, alla decisione di far coincidere i due appuntamenti congressuali.

A contendersi la segreteria saranno il senatore Giuseppe Luigi Cucca, indicato dall’ex minoranza congressuale; l’assessore dello Sport del comune di Cagliari, Yuri Marcialis, sostenuto dalla Traversata e da parte della sinistra interna; e il deputato iglesiente Francesco Sanna, indicato dalla componente che si riconosce in Renato Soru.

Non ha espresso un candidato e non ha ancora deciso la posizione da assumere, l’area popolare riformista di Antonello Cabras e Paolo Fadda, che rappresenta la componente più rappresentativa del partito. Il 4 marzo verranno presentate le liste, massimo tre per ogni sfidante.

Giuseppe Luigi Salvatore Cucca è nato a Bosa il 30 luglio 1957, risiede a Nuoro, fa l’avvocato, ex consigliere regionale, senatore in carica.

Yuri Marcialis è nato a Cagliari il 3 novembre 1973, vive a Cagliari, laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali, dipendente dell’Amministrazione regionale, è assessore comunale dello Sport e Servizi al cittadino del comune di Cagliari.

Francesco Sanna è nato a Iglesias il 14 aprile 1965, laureato in Giurisprudenza, avvocato patrocinante nelle giurisdizioni superiori, ex consigliere regionale, è deputato in carica.

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Francesco Cicero è il nuovo presidente del Panathlon Club Cagliari. Lo ha deciso l’Assemblea ordinaria dell’associazione non governativa, che ha rinnovato le cariche sociali per il biennio 2017/2018.

Francesco Cicero è stato eletto all’unanimità, mentre sono stati eletti nel Consiglio direttivo Antonio Mura, Maurizio Farci, Renato Figari, Gesualdo Gorini, Giuliano Lodes, Luigi Cossu, Giorgio Onano.

Francesco Cicero, 72 anni, calabrese di Cropalati (Cosenza) e cagliaritano di adozione da più di quarant’anni, è stato dirigente del comune di Cagliari per più di 20 anni, direttore generale in Regione e Commissario in vari Comuni dell’Isola. Ha vissuto a Torino e Milano, prima di scegliere il capoluogo sardo. Qua ha cominciato a lavorare come funzionario all’Università, in Giurisprudenza, dove si è laureato, e nel 1988 è entrato in Comune. Attualmente in pensione, è socio Panathlon dai primi anni ‘90.

Il Panathlon, associazione non governativa, senza fini di lucro, aconfessionale, apartitica, senza distinzione di razza o di sesso, si impegna per l’affermazione degli ideali sportivi e dei suoi valori umani e culturali per la formazione delle persone.

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Rilanciare l’edilizia per smuovere l’economia della Sardegna, garantendo regole certe, chiare, un taglio netto alla burocrazia e maggiore assistenza ai Comuni e agli imprenditori. Tutto quello, insomma, che la Regione non ha ancora fatto, perché inconsapevole della strategicità del settore edile. Un comparto che paga a caro prezzo il fallimento della Giunta di Francesco Pigliaru, così come certificato dalla relazione sul “Monitoraggio degli interventi e delle trasformazioni urbanistiche ed edilizie al 31/12/2016” di cui alla legge regionale 8/2015.

In particolare, analizzando la parte degli incrementi volumetrici, seppure solo due terzi dei Comuni sardi abbiano trasmesso i dati, possiamo valutare senza alcun dubbio come irrilevanti ai fini economici gli interventi sul patrimonio edilizio esistente. Troppo pochi, quasi un’inezia (si veda relazione in allegato). In generale non mancano le richieste, i progetti e le risorse che i privati vorrebbero investire, ma il tappo del rilancio sta tutto nella complessità delle regole, nell’incertezza e nella paura che regnano sovrane negli uffici per l’edilizia privata dei Comuni. E ancora: nella scarsa assistenza che la Regione offre agli enti e agli imprenditori.

A nulla è servita, in sostanza, la legge sulla semplificazione amministrativa approvata nel 2016 (peraltro ancora inattuata). Questi dati, così impietosi, ci dicono con forza che non sono state ancora create le condizioni per il rilancio del settore edile. È chiaro che non possiamo attendere i tempi della nuova legge urbanistica (che l’assessore Cristiano Erriu promette a cadenza ormai mensile da inizio mandato): superare il Piano Paesaggistico regionale di soriana memoria non sarà affatto semplice, soprattutto per via delle grandi differenze di sensibilità sul tema insistenti nello stesso centrosinistra. 

La soluzione immediata, dunque, è concentrare l’attenzione su una modifica radicale della legge 8/2015, prevedendo misure più liberali e imboccando, nel contempo, la strada della semplificazione amministrativa. Non possiamo attendere oltre. Ogni mese che passa il settore perde aziende e posti di lavoro. L’economia sarda non può più sottostare ai tempi di questa Giunta.

Ignazio Locci

Vicepresidente del Consiglio regionale

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La Segreteria della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna si è riunita venerdì 16 febbraio per esaminare lo stato di attuazione del decreto ministeriale di riforma del Consorzio del Parco e dei programmi di attività del medesimo Consorzio.

Alla riunione hanno partecipato anche diversi esponenti delle associazioni che aderiscono alla Consulta nonché il dottor Luciano Ottelli, già designato a rappresentare le associazioni nel prossimo Consiglio Direttivo del Consorzio di Gestione del Parco. 

«La mancanza di informazioni riguardanti la nomina e l’insediamento del prossimo Consiglio Direttivo del Parco – si legge in una nota della Segreteria della Consulta delle Associazioni – non consente alla Consulta di entrare nel merito di un iter attuativo che sta diventando inspiegabilmente lungo ed è motivo di preoccupazione considerato che sono trascorsi già diversi mesi dalla pubblicazione del Decreto Ministeriale di riforma dell’Ente. Anche nei rapporti fra Consulta e dirigenza del Parco non è emerso alcun cenno di apertura al confronto e alla collaborazione secondo i propositi manifestati dalla Presidenza della Giunta regionale nella riunione del 18 novembre 2016. Mentre risultano bloccati anche i progetti più nobili e più semplici da attuare come il progetto Tesi di Laurea Parco Geominerario che il Consorzio del Parco ha ricevuto in donazione dalle associazioni aderenti alla Consulta, niente si conosce dei programmi e delle attività che la direzione e la gestione commissariale devono comunque assicurare in attesa della nomina e dell’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo.»

«Per queste ragioni – si legge ancora nella nota – è stata ravvisata la necessità di convocare a breve scadenza un’Assemblea di tutte le associazioni di volontariato interessate al Parco Geominerario per una valutazione più ampia ed approfondita dei motivi di preoccupazione emersi nel corso della riunione di segreteria e per decidere sulle iniziative da intraprendere.»

All’assemblea, che si terrà nel pomeriggio di venerdì 3 marzo, alle ore 16.00, a Iglesias, in località Miniera San Giovanni, presso la sede della Consulta, saranno invitati i Sindaci della Comunità del Parco, i consiglieri regionali e i parlamentari ai quali gli organizzatori chiedono un interessamento, affinché il processo di riforma del Parco non si areni e venga anzi sostenuto e accelerato per recuperare i ritardi accumulati in quasi 10 anni di commissariamento.

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Confartigianato Imprese e CNA della Sardegna hanno depositato, presso le Camere di Commercio, le Cancellerie dei Tribunali e i Giudici di Pace dell’isola, le tariffe medie per le imprese del settore dell’autoriparazione, relative all’anno 2017.

Tali costi, riguardanti meccanici, carrozzieri, gommisti ed elettrauto, si riferiscono al costo orario della manodopera e sono stati elaborati in base ai reali costi aziendali, rilevati al di fuori dell’applicazione di tariffe in convenzione, quali, ad esempio, le tariffe in garanzia per le officine autorizzate.

In ogni caso, nonostante ciascuna impresa sia autonoma nel definire i propri costi di manodopera, questi sono stati depositati come riferimento per la determinazione delle prestazioni dei carrozzieri e per eventuali contenziosi.

Per quanto riguarda la manodopera, il costo orario è di 46,01 euro + iva mentre per il materiale di consumo il costo varia da 18,36 euro/ora + iva fino a 29,50 euro/ora + iva, a seconda del materiale impiegato. Quanto allo smaltimento dei rifiuti è previsto un importo del 3% sull’imponibile fatturato, fino ad un massimo di 50 euro + iva. I costi di uso delle dime, sia di tipo tradizionale che mini, risultano mediamente invariati. Per le operazioni di diagnosi, vanno imputate 2 ore di manodopera.

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Il Conservatorio di Cagliari apre le porte agli aspiranti coristi che abbiano voglia di esibirsi in un repertorio vocale di varie epoche e stili.

Grazie al laboratorio “Officina delle voci”, organizzato dal Dipartimento di Teoria e analisi, composizione, direzione e musicologia, da marzo a ottobre, studenti del Conservatorio ma anche semplici appassionati di musica corale (cantori, musicisti, insegnanti di musica, compositori, direttori di coro o di orchestra) potranno partecipare al ciclo di 12 lezioni, per un totale di 30 ore, che permetteranno di portare il coro a maturare le competenze per arrivare a esibirsi in un concerto finale.

A dirigere il gruppo saranno gli allievi della Classe di Composizione Corale e Direzione di Coro, guidata da Michele Napolitano.

Le iscrizioni scadono il 31 marzo.

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I circoli del Partito Democratico di Iglesias e Bindua hanno preso posizione sulla vertenza AIAS.

«Il Partito Democratico di Iglesias, dopo aver già sollecitato in passato una discussione in Consiglio comunale, non può esimersi dall’esprimere piena e totale solidarietà ai lavoratori A.I.A.S. per il perdurare e l’aggravarsi della situazione oltremodo drammatica che da ormai troppo tempo stanno vivendo – scrive in una nota il segretario dell’Unione cittadina Ubaldo Scanu -. L’Associazione Italiana Assistenza Spastici fu costituita nel 1954 da alcuni genitori di bambini cerebrolesi di Roma che diedero origine a una nuova realtà nel settore dell’assistenza e della riabilitazione, che oggi declina i fini statutari con un’ attività tesa a istituire e gestire centri e servizi di riabilitazione, nonché servizi e strutture socio-sanitarie in regime convenzionale con il Servizio Sanitario Nazionale e regionale, garantendo un importante servizio alla collettività in generale ed in particolare alle fasce più penalizzate da patologie o disabilità. Insomma, si scrive AIAS e si legge qualità della vita, poiché AIAS è nata per alleviare e prevenire sofferenze, non per infliggerle o generarle. Le finalità sociali sono, dunque, sotto gli occhi di tutti e sono più che lodevoli. Ma se è vero come è vero che il “progetto A.I.A.S” nasce dalla sensibilità alle problematiche sociali che è una delle basi fondanti di quella che si può a pieno titolo definire “società civile”, allora questa sensibilità più che mai non deve avere barriere e non può non riguardare anche le vite dei lavoratori, i quali non vedono attualmente riconosciuto il lavoro – che è un lavoro davvero speciale – che quotidianamente svolgono; e non può non riguardare le loro famiglie, che appaiono oggi prive di ogni tutela e preda di una opprimente e insopportabile precarietà.»

«Solleciteremo in ogni sede e ancor più vigorosamente, perciò, tutti gli attori in campo affinché si faccia senza indugio ogni ulteriore e possibile sforzo e si mettano in campo tutte le azioni volte a supportare il dialogo tra Associazione, Regione e Sindacati e garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori poiché al momento c’è un’unica cosa certa: che così non è più possibile andare avanti. Chiederemo inoltre – conclude Ubaldo Scanu – che venga data massima priorità al tentativo di risoluzione di questa vertenza, così che venga garantita la giusta serenità agli operatori, ai pazienti e alle loro famiglie ché sono anch’essi l’AIAS, che non è solo una sigla, non è solo la dirigenza, non sono solo le strutture.»