18 July, 2024
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RSU Eurallumina: «Un’altra montagna è stata scalata ma il percorso è ancora da completare».

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«Un’altra montagna, di una lunga catena montuosa, è stata scalata ma il percorso è ancora da completare.»

La RSU Eurallumina ha accolto con soddisfazione l’esito del supplemento della conferenza di servizi svoltosi oggi a Cagliari, ma non si lascia andare a trionfalismi.

«La situazione scaturita dalla Conferenza dei Servizi del 30 e 31 gennaio 2017 – si legge in una nota – vedeva la posizione contraria e vincolante di un ente partecipante alla stessa, questo voleva dire l’annullamento della stessa conferenza e di conseguenza del procedimento autorizzativo. Col lavoro svolto, dobbiamo dire, da tutti i soggetti coinvolti, spinti e ispirati dalle azioni messe in campo dalla RSU e dai lavoratori Eurallumina si è arrivati, al termine del supplemento della conferenza dei servizi odierna, a chiudere la stessa. Il lavoro non è terminato, ci sono altri passaggi importanti per arrivare ad avere le autorizzazioni previste dal procedimento. Abbiamo superato una montagna, ora, con la determinazione che mai è mancata, affronteremo il resto. Eurallumina dovrà produrre volontariamente dei documenti  di chiarimento e completamento del tutto. Fatto questo dovranno essere analizzati e si avvierà il processo che porterà alla delibera regionale. La RSU da subito è impegnata a seguire e verificare tutti i passaggi necessari e scaturiti dalla conferenza dei servizi odierna, con l’obiettivo di ridurne al massimo i tempi.»

«E’ doveroso al termine di una lunga fase di mobilitazione permanente, con la fase occupativa di sede istituzionale, mobilitazione che resta sempre operativa – prosegue la nota della RSU Eurallumina -, ringraziare le tantissime dimostrazioni di solidarietà ricevute, la vicinanza dimostrata e l’ impegno posto da chi avente un ruolo, abbia operato per agevolare la soluzione di una situazione che avrebbe potuto avere effetti catastrofici immediati sulla prospettiva di ripresa produttiva, che resta allo stato delle cose, concreta e realizzabile, sia pur ribadendo la necessità di continuare a lavorare, mettendo in conto ulteriori sacrifici  per raggiungere l’obiettivo.»

«In conclusione, un sentimento di affetto sincero verso quei lavoratori che hanno speso ogni risorsa fisica, anche in condizioni di salute precaria (tra loro i non giovanissimi), per mantenere attivo e partecipato per tutte le 24 ore il presidio esterno. La loro  determinazione e senso di responsabilità, in difesa del proprio lavoro e salvaguardia della propria famiglia, è già una garanzia per condurre ancora in porto, dopo questi anni di lotta un risultato positivo.

La lotta continua, con sobrietà e realismo.

L’Eurallumina che non ha mai chiuso, non vedrà domani, come qualcuno pensa, avviarsi immediatamente gli investimenti, ma senza quanto è accaduto oggi, che ne conferma la possibilità, gli scenari sarebbero stati ben altri, e la parola “ex” sin qui scongiurata sarebbe stata realtà.

Un’altra montagna, di una lunga catena montuosa, è stata scalata, ma il percorso è ancora da completare e dovremo spostare, con chi vorrà contribuire a farlo, gli ostacoli che ci porranno sulla nostra strada. L’Eurallumina deve riaprire!!!»

I lavoratori Eurallumina alla Grande Miniera di Serbariu il 13 novembre 2012, giorno dell'approvazione del Piano Sulcis.

I lavoratori dell’Eurallumina alla Grande Miniera di Serbariu il 13 novembre 2012, giorno dell’approvazione del Piano Sulcis.

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