Sono state illustrate oggi a rappresentanti degli Ambiti Plus, le modalità di attuazione del Reis.
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Si è tenuto oggi, a Cagliari, un incontro per illustrare le modalità di attuazione del Reddito di inclusione sociale, organizzato dall’assessorato della Sanità e delle Politiche sociali. Hanno partecipato i rappresentanti degli Ambiti Plus a cui è affidata la progettazione e la gestione delle misure di inclusione attiva previste dal Reis, voluto fortemente dalla Giunta Pigliaru e le cui linee guida sono state approvate dallo stesso esecutivo lo scorso 6 dicembre.
Gli Ambiti Plus, nel corso dell’incontro, hanno segnalato criticità , legate all’introduzione di questa nuova misura di aiuto e sostegno a nuclei familiari in condizioni di povertà, e offerto utili indicazioni operative.
«La Regione si impegna a non escludere nessuno, anche se dobbiamo gestire una delicata fase di transizione verso un nuovo sistema con procedure e progettualità diverse rispetto al recente passato. Ma, con la collaborazione dei comuni e degli Ambiti plus, siamo pronti a far fronte a tutte le difficoltà e a raggiungere gli obiettivi prefissati, in primo luogo quello di rafforzare il tessuto sociale e favorire l’inclusione di persone che si trovano in condizioni di oggettiva difficoltà», hanno spiegato Stefania Manca, direttore generale delle Politiche sociali e Gianni Salis, capo di Gabinetto dell’assessore della Sanità Luigi Arru.
Il Reddito di inclusione sociale, è stato ricordato, integra e rafforza il Sostegno di Inclusione Attiva nazionale. Per il Reis – a parità di caratteristiche del nucleo familiare – il minimo erogabile è di 200 euro e il massimo di 500, per tutti i target previsti dalle linee guida emanate dalla Giunta regionale.
Il prossimo 23 febbraio è previsto l’incontro tra l’assessore Arru e i rappresentanti dell’Anci, con l’intento di delineare concrete soluzioni politiche per dare speditezza alle procedure.
Gli Ambiti Plus, nel corso dell’incontro, hanno segnalato criticità , legate all’introduzione di questa nuova misura di aiuto e sostegno a nuclei familiari in condizioni di povertà, e offerto utili indicazioni operative.
«La Regione si impegna a non escludere nessuno, anche se dobbiamo gestire una delicata fase di transizione verso un nuovo sistema con procedure e progettualità diverse rispetto al recente passato. Ma, con la collaborazione dei comuni e degli Ambiti plus, siamo pronti a far fronte a tutte le difficoltà e a raggiungere gli obiettivi prefissati, in primo luogo quello di rafforzare il tessuto sociale e favorire l’inclusione di persone che si trovano in condizioni di oggettiva difficoltà», hanno spiegato Stefania Manca, direttore generale delle Politiche sociali e Gianni Salis, capo di Gabinetto dell’assessore della Sanità Luigi Arru.
Il Reddito di inclusione sociale, è stato ricordato, integra e rafforza il Sostegno di Inclusione Attiva nazionale. Per il Reis – a parità di caratteristiche del nucleo familiare – il minimo erogabile è di 200 euro e il massimo di 500, per tutti i target previsti dalle linee guida emanate dalla Giunta regionale.
Il prossimo 23 febbraio è previsto l’incontro tra l’assessore Arru e i rappresentanti dell’Anci, con l’intento di delineare concrete soluzioni politiche per dare speditezza alle procedure.
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