Vertice Regione-Governo, stamane a Villa Devoto, per la verifica sullo stato di attuazione del Patto per la Sardegna.
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Si è riunito questa mattina a Villa Devoto, a Cagliari, con il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il ministro della Coesione territoriale e del Mezzogiorno Claudio De Vincenti, in qualità di referente del Governo, il Comitato di indirizzo e di controllo per la gestione del Patto per la Sardegna, che ha il compito di verificarne lo stato di attuazione. Del Comitato fanno parte rappresentanti dell’Agenzia per la coesione territoriale, del Dipartimento per le politiche di coesione e del Dipartimento per la programmazione ed il coordinamento della politica economica e per la Regione Sardegna il Direttore Generale Alessandro De Martini.
Il Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna, firmato lo scorso 29 luglio tra il presidente Francesco Pigliaru e l’allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi, prevede uno stanziamento complessivo di 2miliardi e 905 milioni di euro. Un miliardo e 509milioni provengono dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014-2020 riprogrammato per rispondere alle reali esigenze del territorio. Le altre risorse disponibili ammontano acirca un miliardo mentre i rimanenti 385milioni fanno parte di finanziamenti già assegnati.
Per l’anno in corso sono immediatamente disponibili 277,6 milioni di euro, con un profilo di spesa previsto per tutto il 2017 di circa 263milioni e 757mila euro. Il Patto prevede investimenti suddivisi in sei macro-aree tematiche: Infrastrutture; Ambiente; Sviluppo economico e produttivo; Turismo, cultura, valorizzazione delle risorse naturali; Occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione; Rafforzamento della Pubblica amministrazione.
L’accordo ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo economico-sociale della Sardegna e di migliorare la qualità dei servizi e della vita per i cittadini.
Le infrastrutture sono l’ambito in cui si concentra circa il 50% della spesa prevista per il 2017: circa 134milioni e 543mila euro, su un totale di 738 milioni 202 mila sino al 2020. Priorità va agli investimenti sull’edilizia scolastica con 63,763milioni per interventi destinati alla riqualificazione e all’ammodernamento. Con 23,5milioni si punta su potenziamento, ammodernamento tecnologico e razionalizzazione della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari. Altri 15milioni vanno al completamento e al miglioramento della rete ferroviaria della Sardegna. Quasi 20 milioni sono invece destinati alla rete stradale e ai servizi di mobilità. Per l’anno in corso sono poi finanzianti progetti in campo agricolo, universitario, delle energie rinnovabili e della mobilità elettrica con le Smart City.
Il profilo di spesa per il 2017 dedicato all’Ambiente è di circa 56milioni di euro (454 milioni e 397 mila sino al 2020), con 34 milioni rivolti agli interventi sul sistema del trattamento dei rifiuti, 14,9 milioni vanno invece alle infrastrutture idriche multisettoriali, mentre oltre 7milioni sono disponibili per l’efficientamento nella distribuzione dell’acqua per il consumo umano, per gli interventi di bonifica dei siti contaminati e per la riduzione del rischio ambientale.
Dieci milioni, equamente divisi al 50%, vanno invece alla ricerca e agli interventi a favore dello sviluppo economico e produttivo.Sono 45 i milioni previsti sino al 2020.
Lo sviluppo locale per la promozione del territorio ha a disposizione 15milioni, mentre altri 2 sono indirizzati alla salvaguardia e alla valorizzazione delle zone umide. Il totale, sino al 2020, è di 220 milioni.
I 45 milioni di tutta l’area tematica sono già disponibili per il finanziamento degli ammortizzatori sociali.
Chiude il profilo di spesa disponibile per il 2017 il rafforzamento della Pubblica amministrazione attraverso azioni di assistenza tecnica, sviluppo capacità e competenze, informazione, divulgazione, con una disponibilità di 1milione e 163mila euro su un totale di 7 milioni sino al 2020.
Il Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna, firmato lo scorso 29 luglio tra il presidente Francesco Pigliaru e l’allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi, prevede uno stanziamento complessivo di 2miliardi e 905 milioni di euro. Un miliardo e 509milioni provengono dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014-2020 riprogrammato per rispondere alle reali esigenze del territorio. Le altre risorse disponibili ammontano acirca un miliardo mentre i rimanenti 385milioni fanno parte di finanziamenti già assegnati.
Per l’anno in corso sono immediatamente disponibili 277,6 milioni di euro, con un profilo di spesa previsto per tutto il 2017 di circa 263milioni e 757mila euro. Il Patto prevede investimenti suddivisi in sei macro-aree tematiche: Infrastrutture; Ambiente; Sviluppo economico e produttivo; Turismo, cultura, valorizzazione delle risorse naturali; Occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione; Rafforzamento della Pubblica amministrazione.
L’accordo ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo economico-sociale della Sardegna e di migliorare la qualità dei servizi e della vita per i cittadini.
Le infrastrutture sono l’ambito in cui si concentra circa il 50% della spesa prevista per il 2017: circa 134milioni e 543mila euro, su un totale di 738 milioni 202 mila sino al 2020. Priorità va agli investimenti sull’edilizia scolastica con 63,763milioni per interventi destinati alla riqualificazione e all’ammodernamento. Con 23,5milioni si punta su potenziamento, ammodernamento tecnologico e razionalizzazione della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari. Altri 15milioni vanno al completamento e al miglioramento della rete ferroviaria della Sardegna. Quasi 20 milioni sono invece destinati alla rete stradale e ai servizi di mobilità. Per l’anno in corso sono poi finanzianti progetti in campo agricolo, universitario, delle energie rinnovabili e della mobilità elettrica con le Smart City.
Il profilo di spesa per il 2017 dedicato all’Ambiente è di circa 56milioni di euro (454 milioni e 397 mila sino al 2020), con 34 milioni rivolti agli interventi sul sistema del trattamento dei rifiuti, 14,9 milioni vanno invece alle infrastrutture idriche multisettoriali, mentre oltre 7milioni sono disponibili per l’efficientamento nella distribuzione dell’acqua per il consumo umano, per gli interventi di bonifica dei siti contaminati e per la riduzione del rischio ambientale.
Dieci milioni, equamente divisi al 50%, vanno invece alla ricerca e agli interventi a favore dello sviluppo economico e produttivo.Sono 45 i milioni previsti sino al 2020.
Lo sviluppo locale per la promozione del territorio ha a disposizione 15milioni, mentre altri 2 sono indirizzati alla salvaguardia e alla valorizzazione delle zone umide. Il totale, sino al 2020, è di 220 milioni.
I 45 milioni di tutta l’area tematica sono già disponibili per il finanziamento degli ammortizzatori sociali.
Chiude il profilo di spesa disponibile per il 2017 il rafforzamento della Pubblica amministrazione attraverso azioni di assistenza tecnica, sviluppo capacità e competenze, informazione, divulgazione, con una disponibilità di 1milione e 163mila euro su un totale di 7 milioni sino al 2020.
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