Gianluigi Rubiu (Udc): «Gli interventi per le campagne isolane sono insufficienti».
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«La decisione del ministro delle Politiche agricole di destinare poco più di 3 milioni e mezzo, attraverso il bando Agea, ai produttori lattiero caseari strozzati dal calo vertiginoso dei prezzi Pecorino romano, senza attuare tutte le misure strutturali, non risolverà certo la crisi delle campagne. Di più. Non contribuirà sicuramente a ridurre le eccedenze né tantomeno aumenterà il prezzo del latte o darà nuove speranze ai produttori isolani.»
Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, commenta così le risorse previste per il comparto agro-zootecnico nel pacchetto degli interventi Agea.
«Una cifra irrisoria rispetto a quanto promesso dal ministro, che si era impegnato a raddoppiare la quota destinata al Pecorino romano. Un brutto segnale per l’agricoltura sarda che lascia presagire una ripresa ancora lontana per il mondo delle campagne. La pochezza di interventi economici messi in campo palesa lo scarso peso politico dell’esecutivo isolano. La solita elemosina, che fa male il doppio perché elargita dopo le passerelle del premier Paolo Gentiloni. In questo scenario, si registra l’assenza di una strategia messa in campo dalla Giunta regionale, incapace di portare il malcontento della categoria a livello nazionale e adottare un piano che si concentri principalmente sul soddisfacimento del mercato isolano, puntando sul valore aggiunto delle produzioni sarde. Non si intravedono – conclude Gianluigi Rubiu – misure efficaci per sostenere un settore in forte crisi e ridare speranza agli imprenditori agricoli della Sardegna.»
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