I lavoratori dell’indotto dell’Area Industriale di Porto Torres potranno contare su un progetto di riconversione da 3 milioni di euro.
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Le linee guida approvate oggi dalla Giunta individuano, in particolare, cinque macro progetti che possono costituire un potenziale sbocco occupazionale.
1) Progetto Nuraghe, in fase di attuazione iniziale a cura della Syndial, che prevede un piano integrato di bonifiche dei suoli della zona industriale, usati come deposito di stoccaggio di residui industriali fino al 1982;
2) Messa in sicurezza e smantellamento degli impianti della società Vinyls, produttrice di PVC fallita nel 2015, e la gestione del depuratore consortile delle acque. Questo progetto è finanziato dal Ministero dell’Ambiente per un importo di circa 1,6 milioni di euro;
3) Piattaforma ecologica multifunzionale di riciclaggio rifiuti solidi urbani che il Comune di Porto Torres intende realizzare per la creazione di una filiera di rifiuti differenziata;
4) Parco Nazionale dell’Asinara che offre sicure potenzialità per lo sviluppo di percorsi finalizzati all’autoimprenditorialità, connessi alla conservazione, gestione e valorizzazione tanto a fini turistici che di ricerca di tipo naturalistico/ambientale;
5) Bonifiche dell’amianto in applicazione al Piano regionale (PRA) che la Regione ha adottato a fine 2014.
Per i lavoratori è previsto un percorso che comprende tre azioni: a) Individuazione dei lavoratori, profilazione e bilancio delle competenze; b) Determinazione del fabbisogno professionale espresso dalle aziende; c) Orientamento, adeguamento delle competenze e percorsi per l’autoimpiego. Per l’attuazione del progetto è previsto un mix integrato di politiche attive del lavoro, ossia percorsi formativi (anche mediante l’erogazione di voucher), incentivi per la creazione di impresa e partecipazione a progetti di utilità sociale, con indennità, rivolti a coloro che si trovano in oggettive condizioni di particolare difficoltà di reinserimento lavorativo. Il Piano di politiche attive si avvarrà di parte delle risorse rese disponibili dal Governo per le Aree di Crisi Industriale Complessa, e dovrà essere previamente comunicato al ministero del Lavoro, con l’indicazione dell’ammontare delle risorse richiesto. Il soggetto attuatore del Progetto sarà INSAR, la società in house della Regione Sardegna, che provvederà alla stesura definitiva ed all’attuazione del progetto.
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