La Dinamo tenta l’impresa contro il Monaco per entrare nelle Final Four di Champions League e nella storia del basket europeo.
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La Dinamo Banco di Sardegna tenta l’impresa contro il Monaco per entrare nelle Final Four della Champions League e nella storia del basket europeo. Questa sera, alle 20.30, affronta il match di ritorno dei quarti di finale della rassegna continentale partendo dal -11 maturato nel match dell’andata, alla Salle Gaston Mèdecin, dove il primo tempo della sfida si è concluso sul 73 a 62.
È la favola di un club di provincia nato per gioco nel cortile di una scuola dall’idea di un gruppo di studenti, cresciuto nei decenni grazie alla passione e all’impegno di uomini e giocatori che hanno dedicato energie e sacrifici perché il sogno diventasse realtà. Questo club oggi ha l’opportunità di centrare un nuovo, storico, obiettivo e di farlo davanti al proprio pubblico, donne, uomini, bambini accomunati da un’unica passione.
«Giochiamo una partita che ci riempie di orgoglio, poter giocare queste sfide è ciò che dà valore al nostro lavoro – ha spiegato alla vigilia coach Federico Pasquini in conferenza stampa -. Si lavora tanto per arrivare a match come questi e noi abbiamo lavorato duramente sette mesi per poterci giocare la qualificazione alla Final Four di Basketball Champions League. Mi immagino una situazione di estrema energia, estrema elettricità, dove sono convinto che, con il grande pubblico del PalaSerradimigni, si creerà un’atmosfera particolare. Sarà importante non pretendere tutto subito, perché se ti fai prendere dalla fretta vai in ansia e non giochi la tua pallacanestro. Bisognerà cogliere l’attimo, esattamente come fanno i pugili che continuano a picchiare e attendono il momento in cui l’avversario cede per buttarlo giù. Sono convinto che abbiamo sufficiente maturità e personalità per sapere che l’ansia e la fretta ce le dobbiamo lasciare alle spalle. Dovremo fare la nostra partita e ragionare su quello che sarà il momento favorevole, consapevoli che giochiamo contro una squadra dal grande atletismo, fisicità e presenza; una squadra che arriverà qui forte dell’annata positiva che sta disputando. Sono convinto che noi siamo pronti per questa sfida storica.»
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