La Giunta regionale ha dato il via libera alla pubblicazione online dei dati sulla gestione dei rifiuti in Sardegna.
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I dati di produzione totale e pro capite dei rifiuti urbani e di quelli sui rifiuti speciali, verranno pubblicati online nel sito della Regione. Lo ha deciso oggi, con apposita delibera, la Giunta Pigliaru, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, nel rispetto della normativa nazionale.
La legge n. 221/2015 sulla green economy, infatti, ha posto questo compito in capo all’amministrazione regionale, in modo da consentire all’organo di governo di esercitare un’azione di vigilanza sulla gestione dei rifiuti sul territorio regionale.
«La Sardegna si distingue dalla regioni centro meridionali collocandosi al 7° posto al livello nazionale, affianco alle regioni più virtuose. Cresciamo di anno in anno nella raccolta differenziata, nel riciclo e nella diminuzione complessiva dei rifiuti prodotti. Non solo siamo coerenti alle direttive europee, ma speriamo di anticipare i risultati che l’UE prevede per il 2020» ha spiegato l’assessora Spano, che oggi ha presentato in Giunta anche il 17° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna relativo al 2015. Nel documento viene confermato quanto già previsto nella redazione dell’ultimo aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti.
I dati evidenziano, in sintesi, la tendenza di un andamento decrescente della produzione dei rifiuti urbani già osservato negli anni precedenti, con un calo significativo dei rifiuti a smaltimento grazie, soprattutto, all’adozione di sistemi di gestione più efficienti anche in alcuni centri interessati da fenomeni turistici importanti.
I sardi hanno conseguito il 56% di raccolta differenziata, a livello regionale. 206 Comuni su 377 hanno superato il 65 per cento e addirittura 47, tra questi ultimi, hanno superato il 75 per cento. Alcuni centri di media dimensione interessati da notevoli flussi turistici, come Orosei e Siniscola, oltrepassano la soglia del’80 per cento. «Segnali positivi e incoraggianti – ha concluso l’assessore Spano – che ci devono ispirare per il miglioramento di altre performance, come quella del tasso di riciclaggio, oggi al 45 per cento, e che la normativa europea fissa al 50 per cento entro il 2020».
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