12 November, 2024
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Quarto appuntamento con il ciclo di seminari dedicati ai finanziamenti diretti dell’Unione Europea organizzati da Europe Direct Regione Sardegna. Il 30 marzo, alle ore 9.30, presso la Sala Eventi Secondo Piano della MEM – Mediateca del Mediterraneo, a Cagliari, si parlerà del Programma LIFE 2014-2020 Azione per l’ambiente e per il clima. L’incontro è ad accesso libero e gratuito.
LIFE ha un ruolo significativo nell’attuazione dei principali interventi legislativi dell’Unione europea in campo ambientale, quali le direttive “habitat” e “uccelli” e la direttiva quadro in materia di acque.

Il Programma Life verrà presentato dalla dott.ssa Irene Liverani di EU Core Consulting. A seguire la dott.ssa Natascia Soro presenterà le opportunità che lo Sportello Ricerca Europea di Sardegna Ricerche offre per chi intende partecipare ai bandi LIFE. Per la Parola al campione sentiremo la testimonianza vincente di Fabrizio Atzori, Direttore dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara, Ente Gestore Comune di Villasimius.

I lavori saranno introdotti e coordinati dallo Sportello Europe Direct Regione Sardegna.

 Obiettivo degli incontri è aumentare la consapevolezza delle imprese e delle PA sarde rispetto ai finanziamenti diretti dell’UE. Le imprese sarde partecipano troppo poco a questi bandi e di conseguenze ne vincono ancora meno. Europe Direct Regione Sardegna intende invertire questa tendenza attraverso tre step:

1) Ciclo di seminari We are the Champions! per garantire ai partecipanti le conoscenze base sui bandi europei.

2) Laboratorio Officina Europea che partirà a settembre 2017 dove faremo una formazione di secondo livello con approfondimenti sulle competenze chiave relativamente ai finanziamenti europei (tipologia di fondi; leggere un bando; budget; partenariato, lobbying…)

3) Info Day con esperti della Commissione Europea organizzati di volta in volta sui principali programmi di finanziamento europei. Le giornate di lavoro si terranno in Sardegna per la primavera 2018.

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Il Dicaar (dipartimento ingegneria civile, ambientale e architettura) dell’Università di Cagliari collabora con la Regione Sardegna (capofila) nel Progetto strategico Girepam (Gestione integrata delle reti ecologiche attraverso parchi e aree marine). I ricercatori guidati da Corrado Zoppi mettono a disposizione esperienze accademiche, conoscenza dei territori, supporto tecnico e scientifico. Di fatto, la sinergia con l’amministrazione regionale si rivela ottima occasione per la formazione avanzata e la collaborazione in ambito nazionale e internazionale.

Il progetto Girepam è finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale nell’ambito del Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020. Con durata triennale, ai lavori partecipano il Servizio tutela della natura e politiche forestali dell’assessorato regionale della Difesa dell’ambiente e altri quindici partner provenienti dalle cinque regioni del Programma (Sardegna, Corsica, Toscana, Liguria, Provence-Alpes-Côte d’Azur). Nell’ambito delle attività di progetto, il Dicaar supporta il partner capofila per la definizione di un modello di pianificazione integrata per le aree sottoposte a diversi istituti di tutela ambientale (parchi naturali, aree marine protette, siti della rete Natura 2000).

Il professor Zoppi – docente di Tecnica e pianificazione urbanistica e presidente della facoltà di Ingegneria dell’ateneo cagliaritano – è il responsabile scientifico per le attività di progetto e coordinatore dei ricercatori. Il gruppo di ricerca partecipa al kick-off meeting e al primo Comitato di pilotaggio, che si tengono il 29 e 30 marzo nel parco naturale di Port-Cros e Porquerolles (Provence-Alpes-Côted’Azur).

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Prosegue la stagione di prosa e danza a Carbonia, organizzata dal CeDAC/Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBACT/Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Sardegna e del Comune di Carbonia, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio da e per l’Isola.

Martedì 4 aprile, il Teatro centrale di Carbonia, dalle 20.45, ospita “I vicini” di Fausto Paravidino – Teatro Stabile di Bolzano, con Iris Fusetti, Davide Lorino, Barbara Moselli, Fausto Paravidino e Sara Putignano.

Dopo Goldoni, D’Annunzio, Pirandello, Eduardo, Pasolini, Dario Fo e Spiro Scimone, Fausto Paravidino è l’ottavo autore italiano ad essere rappresentato alla Comédie Française, per la quale nella stagione 2010 ha curato la regia del suo testo “La malattia della famiglia M”, messo in scena al Théâtre du Vieux-Colombier di Parigi con attori francesi. I suoi testi sono molto rappresentati in Europa.

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La comunità di Domusnovas non ci sta e decide di dire basta a ogni tipo di violenza, da quella che nelle scorse settimane è stata indirizzata nei confronti del sindaco e di altri cittadini con atti intimidatori, a quella nelle scuole o contro le donne.

Per sensibilizzare la comunità un gruppo di cittadini consapevoli, formato da Fabiola Barranca, Mariano Fais, Debora Fanni, Davide Aru e Anna Mameli, ha pensato ad un evento che nascesse dal basso e che coinvolgesse l’intera comunità e in particolare i giovani, per tale ragione essi si sono rivolti all’associazione APS Progetto Giovani che, con l’adesione del Comune, chiama a raccolta tutti i cittadini per un flash mob che si svolgerà in piazza Matteotti, domenica 2 aprile, in concomitanza con la Giornata mondiale della consapevolezza dell’Autismo.

«Questa scelta sottolinea che il nostro messaggio è contro ogni forma di violenza, che sia di tipo fisico, verbale o psicologico – spiega Alessio Siciliano, presidente dell’associazione organizzatrice dell’evento – nell’ultimo periodo nel nostro territorio si sono manifestati molti episodi con una preoccupante frequenza, non ultimo il triste femminicidio a Iglesias al quale poi si son susseguiti atti intimidatori contro il nostro sindaco e altri cittadini.»

«Chiudere gli occhi è come essere complici – sottolinea Siciliano – l’obiettivo del flash mob è rendere protagonista ognuno di noi nella lotta contro ogni sopruso e ogni discriminazione, coinvolgendo soprattutto i giovani che troppo spesso si rendono protagonisti di vicende violente, sia come vittime che come carnefici.»

Anche il Comune è in campo nell’evento ed il sindaco Massimo Ventura ha coinvolto tutta la Giunta che scenderà in piazza insieme ai cittadini: «Tutte le iniziative che servono a sensibilizzare il contrasto a ogni tipo di violenza vanno appoggiate e sostenute» commenta il primo cittadino, vittima nelle scorse settimane, e a pochi mesi dal suo insediamento, di un grave atto intimidatorio. «Una comunità intera non può essere ostaggio di un gesto vigliacco, noi resteremo al nostro posto e andremo avanti con il nostro lavoro», chiarisce Ventura invitando tutta la comunità a partecipare e coinvolgere soprattutto i più giovani.

L’A.P.S. Progetto Giovani che organizza la manifestazione, è un’associazione di promozione sociale operante a livello locale nel campo delle politiche giovanili, la quale si pone come obiettivo la cura a livello sociale, culturale, professionale e ludico dei giovani domusnovesi aventi un’età compresa tra i 15 ed i 35 anni.

A tale scopo, l’associazione si propone come un centro permanente di vita associativa a carattere volontario, apolitico, apartitico, asindacale, aconfessionale e senza scopo di lucro, finalizzato al coinvolgimento dell’intera popolazione giovanile del paese per operare solidalmente verso un miglioramento della condizione sociale, finanziaria e culturale dei giovani, associati e non, e delle persone vicine ad essi.

Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, l’associazione, prevede di organizzare eventi e manifestazioni culturali, sportive e musicali; corsi d’informazione e formazione sociale, culturale e professionale; attività utili al miglioramento della condizione del paese e dei suoi cittadini svantaggiati e non; attività di consultazione, sensibilizzazione e informazione verso l’amministrazione locale e tutti gli enti o i privati che operano o sono interessati ai temi relativi alla condizione giovanile.

Tali obiettivi, per quanto ambiziosi siano, sono assolutamente raggiungibili con l’aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini di Domusnovas.

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E’ di qualche giorno fa la notizia di un accordo sindacale tra la Lamborghini, uno dei marchi automobilistici più noti al mondo, e i sindacati. Tra i vari punti previsti dall’accordo quello più importante è la previsione dell’azienda di aprire un nuovo stabilimento di verniciatura in Italia che a pieno regime occuperà 200 persone. Questo comunica la Lamborghini: «Lo scenario di un nuovo stabilimento si inserisce nel piano di investimenti connessi alla produzione del SUV Lamborghini, in arrivo nel 2018. Per il terzo modello della gamma sono già in fase di completamento il nuovo stabilimento produttivo, la finizione, il centro logistico, i nuovi uffici e la pista di collaudo, per un totale di 70.000 mq. coperti. Si profila, quindi, l’ipotesi di una integrazione verticale del processo produttivo, grazie alla realizzazione dello stabilimento dedicato alla verniciatura. Lo scenario condiviso tra Azienda e Sindacato avrebbe un impatto favorevole anche in termini occupazionali:circa 200 le ulteriori assunzioni previste

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/lavoro_lamborghini2017.html .

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E’ riesplosa stamane, davanti alla sede di Cortoghiana, la protesta dei lavoratori AIAS, con l’inizio di un nuovo sciopero della fame, dopo quello attuato due settimane fa davanti alla sede centrale di viale Poetto, a Cagliari, tesa a rivendicare il pagamento delle nove mensilità arretrate ed il rispetto dei loro diritti.

A fine mattinata ci siamo recati sul luogo della protesta, dove abbiamo realizzato un’intervista con Mauro Puddu, uno dei lavoratori in sciopero della fame, già protagonista dello sciopero della fame di Cagliari con il collega Antonello Repetto.

           

 

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Sarà revisionato ed aggiornato il prezzario regionale per i lavori pubblici in Sardegna, strumento di riferimento e di indirizzo per gli operatori pubblici e privati del settore. Lo ha annunciato l’assessore regionale dei Lavori pubblici Paolo, Maninchedda. Ad occuparsene sarà un gruppo di lavoro che è stato costituito presso il Servizio dei Contratti Pubblici e dell’Osservatorio Regionale (SCO).

Gli operatori economici interessati devono trasmettere, all’indirizzo di posta elettronica prezzario@regione.sardegna.it, entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso sul sito istituzionale della Regione Sardegna, i listini prezzi aggiornati, riguardanti prodotti da utilizzare nel campo dei lavori pubblici o, in alternativa, l’indirizzo dell’eventuale sito internet di riferimento.

«La rilevazione dei prezzi elementari dei materiali sarà condotta su base statistica e la loro determinazione è desunta attraverso il calcolo del valore medio tra i prezzi di listino rilevati nel corso di specifiche indagini di mercato – spiega Paolo Maninchedda -. Per quanto concerne i prezzi elementari della mano d’opera, le tariffe adottate per operaio comune, qualificato o specializzato e il capo squadra, verranno costituite dalla media dalle tariffe tratte dalle tabelle dei contratti nazionali di categoria delle province di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari.»

Nell’elenco prezzi elementari saranno compresi quelli della manodopera, dei materiali, dei noli, dei trasporti, delle attrezzature speciali, carburanti e materiali di consumo in genere.

Al prezzario, che è articolato in tre voci (prezzi elementari, semilavorati, voci finite) dovranno attenersi, per tutte le opere finanziate dalla Regione, l’Amministrazione regionale e tutti gli altri Enti pubblici.

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Mangiando più verdure si possono prevenire tante malattie. A iniziare da alcune patologie croniche a carattere autoimmune o cardiovascolari. A rivelarlo una ricerca multidisciplinare, coordinata dal professor Germano Orrù del servizio di Biologia Molecolare dell’AOU di Cagliari, eseguita attraverso lo studio dei batteri rilevati nella placca dentale dei nostri avi. L’analisi della popolazione batterica orale ha svelato una differenza sostanziale, tra sardi attuali e quelli di 200 anni fa, per un gruppo di batteri che sono strettamente correlati con la dieta. 

Insomma, la correlazione tra ciò che mangiamo e le malattie che possiamo contrarre è forte. Una scoperta importante fatta grazie a una metodologia innovativa.  «L’estrazione del DNA della placca dentale dei nostri antenati – spiega Germano Orrù – ci consente di studiare e analizzare le informazioni che ricaviamo, senza distruggere i denti e le ossa. La comunità batterica che circonda il nostro corpo viene denominato microbiota, e nella nostra bocca è costituito da più di 800 specie batteriche differenti, l’informazione contenuta in esso, è di gran lunga maggiore rispetto a quella che si potrebbe ricavare dalle corrispettive cellule dei tessuti orali».

«Le abitudini alimentari dei sardi – dice ancora il ricercatore dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari – hanno subito un drastico cambiamento dagli anni Cinquanta in poi, determinando un’alterazione del microbiota del cavo orale. Un numero troppo elevato di batteri anaerobi fa sì che questi possono attraversare le barriere tessutali ed entrino in circolo sanguigno esponendoci a malattie come l’artrite reumatoide, o patologie come l’aterosclerosi.»

Diverse ricerche hanno dimostrato che, un’alimentazione ricca di carne incrementa il livello di questi microrganismi. Lo studio di Orrù e collaboratori ha rilevato che nelle placche dentali dei nostri antenati la percentuale di batteri anaerobi risultava molto bassa rispetto ai sardi attuali (100 volte in meno).

Il lavoro è stato svolto su reperti rinvenuti in un ossario sigillato nel Comune di Villaputzu. Le ossa sono stata catalogate tramite radiografie per stabilire l’età e, grazie ai sistemi molecolari dei laboratori dell’Aou di Cagliari è stato determinato il sesso e il profilo del microbiota. All’indagine hanno partecipato attivamente tre giovani ricercatrici, Eleonora Casula, Maria Paola Contu e Cristina Demontis.

L’obiettivo della ricerca è stato quello di raccogliere più informazioni possibili, perché comprendendo il passato si può intervenire nel presente e prevenire le malattie del futuro. «Con questa metodologia – conclude Germano Orrù – la nostra azienda diventa un punto di riferimento per lo studio anche del DNA antico». 

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I lavoratori AIAS manifesteranno per i loro diritti domani 27 marzo, davanti alla sede AIAS di Cortoghiana, pesantemente interessata dagli sviluppi della vicenda retributivi, disciplinari, giudiziari ed assistenziali.

«Non possiamo che condividere l’assunto della protesta, pur esitando nello sciopero della fame, che la dignità ed il decoro dei professionisti della salute si misura anche con il pieno riconoscimento economico del servizio reso, diritto del tutto indipendente dalle paventate difficoltà economiche se ASL, Regione, Assessorati ed istituzioni non corrispondessero quanto all’AIAS eventualmente ancora dovuto, o se i finanziamenti comunque ricevuti fossero stati diversamente amministrati», si legge in una nota del presidente IPASVI di Carbonia Iglesias Graziano Lebiu.

«Di fronte all’acclarato conflitto istituzionale con il rimpallo delle responsabilità tra terzi, siamo assolutamente preoccupati che a farne le spese, come al solito, possano essere i cittadini stretti nella morsa dell’inefficienza gestionale e del rischio di restare privi di punti di riferimento assistenziali – aggiunge Graziano Lebiu -. Saremo quindi presenti al presidio di fronte alla sede della struttura AIAS di Cortoghiana per sostenere il punto di vista infermieristico a tutela della salute del cittadino che ambisce a pieno titolo ad essere mantenuto e preso in carico ed in cura da chi ne ha le competenze, da chi riesce a mantenerle, da chi riesce a motivare ed essere motivato, da chi sia messo nelle condizioni tecniche di ben agire, nel rispetto anche dei precetti del Codice Deontologico.»

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Sabato 25 marzo l’Istituto Minerario “Asproni” di Iglesias ha ospitato due conferenze tenute dai volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga.

Una conferenza di informazione e di prevenzione agli studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni in un Istituto Superiore, si propone un unico obiettivo: illuminare i ragazzi sugli effetti reali delle droghe e sui pericoli veri che correranno qualora decidessero di farne uso.

Quale modo migliore di comunicare un simile messaggio se non attraverso la voce di un ex consumatore che, dopo aver toccato il fondo, ne è uscito e, con coraggio ed emozione, racconta la sua storia così che i giovani possano rendersi conto che le sirene dei pusher non porteranno altro che problemi a se stessi, nei rapporti con i familiari, con gli amici (quelli veri) e li attende un futuro senza prospettive e di sicuro insuccesso?

E quale riconoscimento migliore che ricevere dai ragazzi, alla fine della conferenza, una dichiarazione come: «Non ho mai provato la droga e dopo questa conferenza sono fermamente convinta che non ne farò mai uso. Ho acquisito nuove nozioni che cercherò di trasmetterle anche ad altre persone»; e un’altra testimonianza dice: «Un’esperienza molto interessante. Spero possa essere utile affinché altri ragazzi e ragazze della mia età siano in grado di decidere di vivere senza le droghe. Ho capito che la droga è una illusione e mi fa schifo».

E ancora, una docente sorpresa per l’insolita attenzione ed interesse dimostrato dagli studenti, scrive: «Ho trovato la conferenza molto interessante. È stata condotta dai relatori in modo adeguato per l’utenza a cui si riferiva. Non è stata una lezione, ma una serie di esperienze che tutti possono provare e potranno evitare nel caso si pensasse di iniziare a farle».