13 November, 2024
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Appuntamento a Sassari per i Dorian Gray e il giro di presentazioni del loro ultimo album“Moonage Mantra. La band cagliaritana sarà domani (sabato 25 marzo) all’Abetone music bar in viale Italia per una nuova serata di parole, musica e immagini dopo quelle dei mesi scorsi a Villamassargia, Nuoro, Porto Torres, Alghero e Cagliari. Si comincia alle 20.00, conduce il giornalista Giacomo Crobe.

Davide Catinari alla voce e al glockenspiel, Nico Meloni alla chitarra elettrica e Samuele Dessì alla chitarra acustica e ai cori proporranno dal vivo, in versione acustica, alcune delle nove canzoni del disco pubblicato il 10 febbraio dall’etichetta Cassavetes Connection. Con loro anche l’artista sardo Gildo Atzori con i suoi disegni dal vivo a interagire con la musica. Già parte integrante di “Sound and vision”, la performance che i Dorian Gray portano in scena dal 2013 con un illustratore di volta in volta diverso, la componente grafica ha un ruolo di primo piano anche in“Moonage Mantra; al disco, in vinile nero 180 grammi, è infatti allegato un elegante libretto di trentadue pagine con tavole originali di Ausonia, Andrea Bruno, Davide Toffolo, dello stesso Gildo Atzori e di Marino Neri che firma le copertine: tutti artisti che si sono alternati in varie repliche di “Sound and vision”.

Il programma prevede anche la visione di “La Luna negli occhi”, un breve documento video di Luca Percivale che testimonia la collaborazione di Blaine L. Reininger con i Dorian Gray in occasione di due live e della registrazione di “Quasar”, uno dei brani di “Moonage Mantra: il nome del polistrumentista, cantante e cofondatore dei Tuxedomoon spicca infatti nella lista dei musicisti ospiti che hanno contribuito alle registrazioni dell’album.  

In chiusura di serata, Davide Catinari, in conversazione con Giacomo Crobe, approfondirà i contenuti dell’album e risponderà alle domande e agli interventi del pubblico.

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E’ in programma domani, 25 marzo, a Gonnosfanadiga, una manifestazione unitaria contro le attuali proposte per il Termodinamico Solare in Sardegna, che – sostengono gli organizzatori della Consulta Ambiente Territorio Energia – «intendono trasformare centinaia di ettari di terreni agricoli o naturali in aree industriali, in totale spregio dell’ambiente, delle attività esistenti, della volontà delle comunità locali e amministrazioni, e delle pianificazioni comunali».
«Le società proponenti, infatti, impegnate in tipiche azioni di “Green Washing” (il far ritenere “verde” ciò che non lo è), non si arrendono, e guadagnano un altro probabile SÌ dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare (a questo punto, evidentemente in procinto di cambiare nome in ministero della Svendita dell’ambiente, del territorio e del mare).
Dopo Flumini Mannu, quindi, anche Gonnosfanadiga seguirà lo stesso destino e, con la conclusione dell’iter previsto per la Valutazione d’Impatto Ambientale, si affiderà l’ultima parola alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Iniziata con cinque impianti diversamente ubicati (Giave-Cossoine, Bonorva, Vallermosa, Decimoputzu-Villasor, Guspini-Gonnosfanadiga-Villacidro), la storia del Termodinamico in Sardegna ad oggi non trova la sua corretta  conclusione; rimangono infatti a tener campo i due impianti gemelli della Energo green Renewables s.r..l. ciascuno di 55 MW di potenza, passati nel 2014 a V.I.A. nazionale, e l’impianto della San Quirico Solar Power Srl da 10 MW sotto V.I.A. regionale.
E’ stata sempre forte l’avversità dei Sardi nei confronti di questi impianti, così come quella di tutti coloro che, per legge, si sono pronunciati.
Per i due impianti della Flumini Mannu Ltd e della Gonnosfanadiga Ltd i servizi tecnici della regione Sardegna hanno più volte dichiarato l’incompatibilità del progetto e l’inadeguatezza degli elaborati, mentre il Consiglio regionale ha reso esplicita la sua contrarietà con apposita Delibera.
Anche il ministero dei Beni Culturali, i Comuni, le Associazioni Ambientaliste, le Associazioni di categoria, convincendosi di quanto insostenibili fossero e siano quei progetti, hanno dichiarato la loro contrarietà. Oggi siamo tutti chiamati, Istituzioni e Cittadini – concludono gli organizzatori -, a ribadire il nostro forte NO a queste proposte inaccettabili, per questo sabato 25 marzo a Gonnosfanadiga,si terrà una  manifestazione atta a rafforzare al voce dei territori.»

L’assembramento è fissato alle ore 9.00 in Piazza della Fiera Mercato, l’avvio del corteo alle ore 10.00, con sosta in Piazza 17 Febbraio per alcuni interventi informativi e poi trasferimento a Pauli ‘e Cungiau, piana destinata (secondo le intenzioni delle multinazionali) ad accogliere il Megaimpianto di Gonnosfanadiga/Guspini/Villacidro.

 

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Doppio appuntamento domani, sabato 25 marzo, a Cagliari, con la 23ª edizione del festival “Echi lontani”, dedicato alla musica antica. Alle 17.00 nel Salone del Palazzo Siotto si svolgerà un incontro-dibattito aperto a tutti dal titolo “Stato della Musica antica in relazione con festival ed organizzazioni didattiche e di ricerca”. Tra i temi che saranno  affrontati: la definizione della musica antica, la collaborazione tra diversi festival, l’opportunità o meno di affidarsi ad agenzie per l’organizzazione delle rassegne, le collaborazioni tra festival e istituzioni musicali. Relatori saranno oltre al direttore artistico di Echi lontani, Dario Luisi, Enrico Bellei e Mariafederica Castaldo, direttori artistici rispettivamente di Grandezze & Meraviglie-Festival Musicale Estense e del Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini, due punti di riferimento in Europa per la musica antica. A moderare l’incontro sarà la musicologa Myriam Quaquero.

La serata proseguirà alle 21.00, sempre al Palazzo Siotto, con il concerto “Franz Joseph Haydn: 6 Sonate per il Clavicembalo o Forte Piano”, che vedrà sul palco Fernando De Luca (clavicembalo) e Francesco Giammarco (fortepiano).

Il festival è organizzato dall’associazione Echi lontani, in collaborazione con il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”.

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Il consigliere regionale Giovanni Satta (Gruppo Misto) ha sollecitato lo stanziamento di risorse a sostegno dell’industria sugheriera, con uno specifico emendamento al disegno di legge n. 393/S/A (legge di stabilità 2017), nel quale evidenza l’assenza strutturale di misure a sostegno di un comparto, quello della coltivazione, estrazione e lavorazione del sughero, che versa da anni, in condizioni di estrema sofferenza.

«La norma – sottolinea Giovanni Satta – prevede il sostegno economico alle imprese industriali e artigiane del settore della lavorazione del sughero, alle quali è concesso un contributo a fondo perduto di €. 3.000.000,00 per l’anno 2017, a valere sulle spese di gestione delle organizzazioni commerciali, tenuto conto del numero degli addetti, compreso i costi del personale dipendente, di gestione degli opifici per la prima lavorazione del sughero, per l’acquisto di materie prime e semilavorati e per la vendita dei prodotti. A farsi carico dell’erogazione dei contributi concessi, con specifico decreto, sarà l’assessore regionale dell’Industria, previo bando ad evidenza pubblica.»

«L’erogazione, è prevista nei limiti della spesa ritenuta ammissibile nella misura massima del 30 per cento delle spese effettivamente sostenute, nel rispetto dei limiti Comunitari e comunque non superiore a €. 500.000,00 per singola azienda – aggiunge Giovanni Satta -. L’intero comparto, abbandonato a se stesso, è passato da circa 200 aziende operanti in Sardegna negli ultimi decenni, a meno di 20, con una perdita di oltre il 60% in temine di addetti ed occupati. Le imprese che operano da decenni in questo settore, hanno fatto grandi sacrifici, conseguendo risultati di assoluta eccellenza che hanno dato lustro alla Sardegna, senza mai ricevere agevolazioni ed aiuti pubblici.»

«Ora, occorre dare speranza, per salvare centinaia di posti di lavoro ed una cultura del saper fare, tutelare e sostenere una tradizione che senza strumenti di rilancio rischia di scomparire. Necessitano – sottolinea ancora Giovanni Satta – interventi strutturali a compensazione dei maggiori costi di pulizia, per il mantenimento dei terreni e dei boschi, anche al fine di accrescerne la quantità e la qualità, occorre far leva su mirati interventi finanziari e creditizi di sostegno, mirati a contrastare la concorrenza internazionale.»

«E’ tempo, sicuramente – conclude il consigliere regionale del Gruppo Misto – che in tale settore, venga istituita, al pari di altri, un’Unità di crisi, coinvolgendo l’assessorato dell’Ambiente della Regione, le Università della Sardegna, la SFIRS, un organismo autorevole che esamini le problematiche, analizzi le criticità, individui percorsi ed azioni di sostegno, innovazione  e rilancio, produttivo ed occupazionale.»

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Questo pomeriggio, alle ore 17.30, presso i locali dell’ex Monte Granatico di Serramanna, situati in via Monte Granatico, si terrà il primo degli incontri previsti nell’ambito di un ciclo di conferenze organizzative e programmatiche itineranti aperte a tutti gli iscritti al Partito Sardo d’Azione, riferito specificatamente alle sezioni dell’ex Federazione Provinciale del Medio Campidano ed ora ricomprese in quella nuova del Sud Sardegna. L’incontro, promosso dal commissario provinciale Aurelio Fadda, vedrà anche la partecipazione del segretario nazionale Christian Solinas e di una rappresentanza della segreteria nazionale PSd’Az, e sarà l’occasione per un confronto-dibattito sull’organizzazione e l’attività del Partito, nel processo di riorganizzazione della nuova Federazione e in prospettiva delle necessarie modificazioni statutarie.

L’auspicio è la creazione di ulteriori strutture federali legate a regioni storiche quale appunto è il caso del Medio Campidano e la riattualizzazione delle differenti tematiche storiche sardiste, riferite in particolare alle molteplici problematiche del territorio, non ultima quella legata alle emergenze ambientali connesse all’annunciata realizzazione dell’impianto termodinamico Guspini-Gonnosfanadiga, che hanno determinato l’adesione del Partito dei Quattromori alla Consulta Ambiente, Territorio, Energia(ATE) tra i diversi Comitati promotori, Comuni e Associazioni Ambientaliste ed alla manifestazione di domani, 25 marzo, che partirà da Gonnosfanadiga.

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Il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) è molto critico sull’arrivo a Cagliari di altri 900 migranti, sbarcati ieri sul Molo Ichnusa dalla Siem Pilot.

«Una follia. È inaccettabile che il Governo consideri l’isola solo per farne un grande centro di accoglienza, con la complicità di una giunta regionale sottomessa e servile rispetto alle decisioni del governo. Non vogliamo che la Sardegna diventi la Cayenna dei profughi – attacca Edoardo Tocco –. Ormai siamo giunti ad un punto di non ritorno, con i sindaci e le comunità locali che si ritrovano dei profughi all’interno delle strutture senza poter fare nulla. Peraltro, è assolutamente illogico e contraddittorio portare qui persone che non vedono l’isola come destinazione, provocando tensioni che ormai sono all’ordine del giorno. E’ l’ennesima farsa del sistema dell’accoglienza. L’elevato numero di arrivi sta mettendo in seria difficoltà la gestione degli stessi profughi con il rischio legato all’ordine pubblico e al pericolo di reati – conclude il consigliere regionale di Forza Italia – che diventa una questione nodale nelle città principali della Sardegna.»

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«L’esperienza dei giorni scorsi (che si appresta ad essere rivissuta a breve) ha dato alla Sardegna l’ennesima dura lezione: il monopolio sulle rotte aeree è disastroso per i sardi ed è la negazione dell’idea stessa di continuità unità territoriale.»

Lo afferma il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa.

«Abbiamo assistito alle solite quanto inaccettabili cose che accadono ogniqualvolta c’è uno sciopero: bivacchi negli aeroporti, persone che hanno dovuto rinviare sine die interventi chirurgici o importanti appuntamenti di lavoro, studenti che hanno perso esami. Tutti problemi che chi vive in continente non ha: se non ci sono aerei c’è il treno, l’autobus o la macchina privata – aggiunge Michele Cossa -. Lo stesso deve valere anche per la Sardegna, che deve diventare zona franca degli scioperi del traffico aereo, ma a sua volta deve fare la scelta precisa di non instaurare ancora una volta situazioni di monopolio, né di Alitalia né di alcun altro vettore.»

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L’assemblea informativa mensile dei lavoratori Eurallumina si terrà lunedì 27 marzo, nella sala assemblee dello stabilimento, con inizio alle ore 10.00. Nella stessa giornata, insieme alle buste paga relative alla mensilità spettante, verrà consegnato ai lavoratori il C.U. valido come certificazione reddituale 2017. 

Visti i temi che verranno trattati, l’assemblea è riservata esclusivamente alle lavoratrici e ai lavoratori diretti Eurallumina, per le disposizioni in tema di sicurezza che prevedono che la sala venga utilizzata esclusivamente dal personale immatricolato Eurallumina e di non superare il numero stabilito dalle autorizzazioni assicurative. Il mancato rispetto di tali disposizioni, oltreché non consentire lo svolgimento in sicurezza personale e collettiva, obbligherebbe i lavoratori a spostarsi in un’altra sede esterna allo stabilimento, facendo ricorso a strutture private.

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Domenica 26 marzo, a Solarussa, presso la sala congressi dei Testimoni di Geova di viale Zerfaliu 19, si terrà l’assemblea sul tema: “Continuiamo ad amare Geova”. Nell’occasione saranno presenti i Testimoni di Geova di Carbonia, Iglesias, Sant’Antioco, Giba e Narcao.

Il tema dell’assemblea è basato sul Vangelo di Matteo 22.37. Gesù Cristo, il fondatore del cristianesimo, insegnò che dobbiamo «amare Dio con tutto il nostro cuore, tutta la nostra anima e tutta la nostra mente».

Il programma, attraverso discorsi, interviste ed esperienze metterà in risalto come possiamo dimostrare in misura più piena amore per Dio e cosa dobbiamo evitare per non farlo affievolire.

Un momento particolarmente gioioso dell’assemblea è previsto alle ore 11.35, con il discorso del battesimo. Alle ore 14.55, ci sarà il discorso conclusivo che sarà sviluppato da un rappresentante della filiale italiana dei Testimoni di Geova. E’ possibile scaricare l’intero programma dal sito jw.org .

L’assemblea inizierà alle ore 9.40 e terminerà alle ore 15.55.

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Il Fondo Ambiente Italiano della Sardegna, in coerenza con la programmazione nazionale della Fondazione, organizzerà nei giorni 25 e 26 marzo 2017 le Giornate FAI di Primavera, giunte alla  XXV Edizione, in collaborazione tra la Presidenza regionale FAI Sardegna, le Delegazioni FAI di Cagliari (con i Palazzo Viceregio, quartiere di Castello, Piazza Palazzo), Nuoro (con l’ospedale sanatoriale Cesare Zonchello) e Sassari (con il Palazzo della Provincia), e il FAI Giovani di Cagliari.

Nelle precedenti edizioni, con il fondamentale supporto della RAI e, in Sardegna, delle testate giornalistiche isolane, in primis quale Media Partner L’Unione Editoriale (con le sue testate Videolina, L’Unione Sarda, Radiolina), il FAI ha raccontato, in una maratona televisiva che rendeva l’impegno e le attività dei volontari, la bellezza e l’unicità del patrimonio culturale e architettonico della Nazione, per promuovere attivamente la partecipazione dei cittadini secondo il pluridecennale motto “Per il paesaggio, l’arte e la natura. Per sempre, per tutti”. Le Giornate FAI di Primavera sono, dunque, un appuntamento fisso che permette di accendere i riflettori su quanto del patrimonio architettonico,  ambientale, dei manufatti di pregio privati e pubblici, la Nazione possiede; in particolar modo, tale manifestazione ambisce a porre in risalto luoghi preziosi che si trovano a non essere totalmente conosciuti dalle comunità che li ospitano, non solo per incuria, ma perché, nella storia, sono stati utilizzati per scopi e finalità non concordi con la frequentazione del grande pubblico.

Il Fondo Ambiente Italiano in Sardegna aprirà alle visite luoghi che appartengono intimamente al vissuto e all’immaginario della comunità isolana. Accanto all’esperienza di visita sarà poi, in determinati siti, ampliare l’offerta attraverso convegni, manifestazioni artistiche, piccole mostre temporanee tematiche proposte grazie al contributo di istituzioni e privati sensibili al tema della fruizione dei beni culturali. Anche quest’anno, com’è naturale, saranno gli Apprendisti Ciceroni® a guidare i visitatori, coadiuvati dai volontari del FAI.