13 November, 2024
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Si accendono le polemiche dopo lo sbarco al Molo Ichnusa di Cagliari di altri 900 migranti, soccorsi in mare nei giorni scorsi durante la traversata del Mediterraneo.

Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, in una nota, sostiene che «la Sardegna si è ormai trasformata in una meta per i migranti, con l’approdo quasi incontrollato di profughi. La nostra Isola è sempre stata ospitale, è giunto però il momento di fermare questa continua incursione senza freni. Abbiamo già fatto la nostra parte».

«Nella nostra Isola gemella la quota dei migranti è ferma allo zero – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Nelle rotte attorno alla Spagna ci sono solo poche migliaia di profughi. Solo nel 2016 sono arrivati oltre 9mila migranti con la complicità di una Giunta regionale incapace di porre un freno alle scelte calate dall’alto dal Governo italiano. Scontati gli interrogativi perché ci chiediamo se il mercato dell’accoglienza sia ormai un diventato un business, con le cooperative che speculano sull’arrivo di migliaia di persone considerate in difficoltà.»

«Con l’arrivo dei migranti si provocano tensioni sociali insopportabili per la società sarda, già schiacciata da una crisi economica infinita – conclude Gianluigi Rubiu -. Sarebbe logico chiedere per ogni profugo che sbarca in Sardegna almeno tre posti di lavoro per i disoccupati isolani. L’esecutivo regionale sembra però accettare senza nessun problema l’arrivo di navi strapiene di persone disperate.»

 

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E’ stato costituito ieri, a Cagliari, il Centro Commerciale Naturale denominato “Is Mirrionis”, al quale partecipano e aderiscono le attività di impresa della Via Is Mirrionis e delle zone limitrofe. L’associazione è nata sotto l’impulso di un gruppo di commercianti della zona che hanno sentito la necessità di mettersi insieme con il fine di provare a riorganizzare la zona di loro competenza con iniziative e manifestazioni di varia natura, per cercare di far rivivere sia dal punto di vista commerciale che sociale una via di così alto rilievo.

«La zona di Is Mirrionis è ad alta vocazione commerciale da sempre – sottolinea Gian Luca Boi, neo presidente del CCN – ma, come è successo in altre zone della città, ha bisogno di un rilancio sotto diversi punti di vista. D’altronde la rivitalizzazione di una zona passa sicuramente per una rinascita delle attività di impresa che generano reddito e, quindi, maggior inclusione sociale e maggior sicurezza sulle strade. La nostra intenzione è quella di creare iniziative per rivitalizzare la nostra zona e per portare la gente a vivere le nostre attività e le nostre strade. Abbiamo presentato anche un progetto a valere sui bandi del comune di Cagliari, con la speranza che il progetto venga approvato. Ma non solo questo – conclude Gian Luca Boi -: vogliamo essere anche un riferimento per comunicare con il comune di Cagliari e portare direttamente, insieme alla Confesercenti, le nostre istanze e le nostre rivendicazioni nei tavoli decisionali.»

«Auspichiamo il maggior coinvolgimento possibile da parte degli operatori della zona – commenta il vice presidente Roberto Mocci – per dare maggior forza e impulso alle iniziative del Centro Commerciale Naturale. Bisogna essere tanti e motivati, ma le premesse sono buone.»

Il direttivo si sta occupando anche di creare un logo, con l’idea di farlo sviluppare dai bambini della scuola elementare Italo Stagno, proprio per creare il maggior coinvolgimento possibile del loro territorio. E’ composto da Gian Luca Boi (presidente), Roberto Mocci (vice presidente), Sergio Faedda (tesoriere), Maria Grazia Ligas (segretario), Carla Murdeu, Fabrizio Bonu, Alessandro Fiorina.

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«Siamo pienamente consapevoli dell’importanza dei contributi regionali alle società sportive, che servono a coprire i costi di trasferta per le competizioni fuori dal territorio isolano. Stiamo lavorando perché i contributi arrivino per tempo, purtroppo questo non è sempre possibile per vincoli normativi.»
Lo ha detto oggi il nuovo assessore regionale dello Sport Giuseppe Dessena, che ha rassicurato: «Entro la settimana prossima partiranno i mandati di pagamento, in accordo anche con l’assessore del Bilancio Raffaele Paci. La Regione è impegnata a sostenere il sistema sportivo sardo e la sua economia, e a sbloccare quanto prima la situazione».

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La comunità di Carloforte è tra le più interessate al servizio di Elisoccorso.

L’assessore Luigi Arru è intervenuto in audizione in commissione Sanità sul progetto del servizio regionale di Elisoccorso.

«La delibera sul servizio di elisoccorso è in assoluto una delle più complesse della Regione perché fissa nuovi standard sanitari per l’emergenza urgenza strettamente legati sia all’utilizzo di risorse umane altamente specializzate che all’impiego di mezzi e tecnologie di ultima generazione – ha detto Luigi Arru -. La delibera, è stata adottata a ridosso della manovra finanziaria dello scorso anno per alcune importanti ragioni: disponibilità immediata delle risorse per il bando di gara, rispetto della tempistica indicata dal nuovo codice degli appalti, risparmi di spesa derivanti da una programmazione pluriennale, verifiche di Anac per l’anti-corruzione e di Enav per la parte volo.»

«Va sottolineato – ha aggiunto l’assessore della Sanità – anche il grande lavoro del tavolo tecnico che, attraverso una serie di accurate simulazioni, ha consentito di arrivare ad un progetto che assicura la copertura efficace di tutto territorio regionale, senza penalizzare nessuna area dell’Isola, nel rispetto dei principali parametri: decollo degli elicotteri in 5 minuti, durata massima del volo di 20 minuti, trasferimento su ambulanza attrezzata all’arrivo. Tali parametri saranno rispettati sia in presenza di condizioni meteo sfavorevoli, perché le relazioni forniteci da Capitanerie di Porto e Marina Militare segnalano come altamente improbabile l’eventualità che l’elicottero non possa atterrare, che nelle ore notturne; anzi, grazie alla collaborazione con le Forze Armate e le forze dell’ordine, questa modalità di volo sarà in prospettiva ancora più sicura grazie alla sperimentazione dei visori notturni in uso ai piloti da caccia.»

Riferendosi al personale sanitario che farà parte degli equipaggi dell’elisoccorso, Luigi Arru ha annunciato che «si tratterà di specialisti dotati di formazione specifica per gli interventi di emergenza urgenza in volo, che potranno essere reclutati su base volontaria anche presso l strutture territoriali».

Nel dibattito hanno preso la parola diversi consiglieri regionali. Augusto Cherchi del Pds, che ha formulato la specifica richiesta di audizione dell’assessore sull’argomento, ha sollevato diverse criticità su organizzazione e personale. Giorgio Oppi dell’Udc e Alberto Randazzo di Forza Italia hanno definito l’audizione “tardiva” e priva di «adeguata documentazione di supporto». Edoardo Tocco (Forza Italia) ha sollecitato forme di collaborazione più strette con le autorità militari e l’Aeronautica di Decimomannu. Emilio Usula dei Rossomori, condividendo le tesi del collega Cherchi, ha lamentato la marginalizzazione della Sardegna centrale mentre Pierfranco Zanchetta, del Cps, si è soffermato sulle peculiarità del volo notturno nei collegamenti con le isole minori.

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La Pedagogia familiare® è la scienza che rappresenta l’intera rete di strumenti e processi volti a migliorare la qualità del primo micro-cosmo, la famiglia e i suoi componenti, mediante l’operato del Pedagogista Familiare, un tecnico dell’aiuto tra pubblico e privato ma anche un professionista con competenze specifiche nell’ambito della gestione delle dinamiche familiari e delle loro criticità.

Focus dei lavori del 1° Congresso Internazionale di Pedagogia familiare sarà la riflessione sulle caratteristiche e i bisogni delle famiglie del III millennio alla luce delle più recenti ricerche ma, anche, la presentazione di metodologie e interventi educativi propri della Pedagogia familiare volti a sostenere l’organizzazione del più importante, perché primario e fondamentale, contesto di socializzazione.

L’evento è organizzato dall’ANPEF, Associazione Nazionale dei Pedagogisti Familiari, fondata da Vincenza Palmieri, per promuovere e diffondere  la Scienza della Pedagogia familiare, tra teoria e strumenti per la tutela dei Diritti Umani, della Famiglia, dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Parteciperanno numerose autorità politiche nazionali ed Internazionali e prestigiosi esponenti del mondo accademico.

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«E’ di queste ora la notizia che i lavori di consegna del nuovo tratto della S.S. 195 subiranno l’ennesimo ritardo. Non solo: sembrerebbe che anche l’unica bretella, quella del CACIP, che ha consentito in questi anni di affrontare le criticità derivanti dal notevole traffico che si sviluppa nell’area della costa Sud Ovest dell’Area Metropolitana di Cagliari, non possa essere riaperta nei termini stabiliti. Infatti i lavori di ripristino, inizialmente previsti per l’11 febbraio 2017 e poi slittati al 21 aprile 2017, rischiano ora di non vedere la luce nemmeno in prossimità della stagione turistica.»

Lo denuncia Michele Cossa, consigliere regionale dei Riformatori sardi.

«Con il gruppo dei Riformatori sardi abbiamo presentato un’interrogazione urgente al presidente della Giunta regionale e all’assessore regionale ai Lavori pubblici – conclude Michele Cossa – per conoscere i motivi di questi ritardi e sapere cosa intende fare la Giunta per limitare i danni alla stagione turistica e dare certezze agli operatori e alle popolazioni, fortemente preoccupate per i disagi che si verranno a creare nel percorrere l’unica arteria stradale disponibile, cioè la vecchia S.S. 195.»

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Roberto Leardi è il nuovo presidente del Vespa Club d’Italia. Tra gli eletti nel Consiglio direttivo, per la prima volta dagli anni ’60, c’è un sardo: Giuliano Usai.

Il rinnovo degli organismi dirigenti è maturato nel corso del 68° congresso, svoltosi a Roma in sessione ordinaria e straordinaria domenica 19 marzo, con la partecipazione di oltre l’80% degli aventi diritto, ben 445 club rappresentati su 514.
L’assemblea è stata presieduta da Daniele Galvani del Vespa Club Parma coadiuvato alla segreteria da Mascia Pirolli del Vespa Club Ariccia.
L’assemblea ordinaria ha approvato la relazione del presidente, la turistica, la sportiva, la storica; i bilanci consuntivo e preventivo e la nomina dell’associazione Registro Storico Vespa quale socio onorario.
Successivamente si è aperta l’assemblea straordinaria per l’approvazione del nuovo statuto, alla presenza del notaio Germani e degli esperti incaricati dal consiglio del Vespa Club d’Italia: l’avvocato Pisani e il commercialista dottor Carestia; quest’ultimo ha illustrato le mozioni di modifica della bozza ricevute da alcuni club e spiegato quali potevano venire accolte, variando la bozza nei punti modificabili per migliorie. Lo statuto è stato approvato a maggioranza, così come il punto successivo, concernente il mandato al presidente dell’associazione a procedere alle pratiche per il riconoscimento del Vespa Club d’Italia.
Chiusa l’assemblea straordinaria, l’assemblea ha proceduto alla votazione del nuovo Consiglio che rimarrà in carica per quattro anni, che ha dato i seguenti risultati:

– Vittorio Vernazzano, voti 312
– Stefano Crociani, voti 301
– Frederik Rosso, voti 301
– Emanuele Petriglia, voti 286
– Mario Morgese, voti 285
– Enrico Martini, voti 243
– Roberto Leardi, voti 213
– Leonardo Pilati, voti 168
– Franco Benignetti, voti 152
– Giuliano Usai, voti 138
– Gianni Rigobello, voti 108
– Carlo Bozzetti, voti 107
– Luigi Frisinghelli, voti 89
– Claudio Federici, voti 66
– federico Marsilli, voti 61
– Paolo Rocelli, voti 58
– Nicola Vicino, voti 56
– Benito Signori, voti 39

Sono risultati eletti consiglieri Vittorio Vernazzano, Stefano Crociani, Frederik Rosso, Emanuele Petriglia, Mario Morgese, Enrico Martini, Roberto Leardi, Leonardo Pilati, Franco Benignetti e Giuliano Usai.

Subito dopo, l’assemblea ha proceduto alla votazione dei revisori dei conti, con candidati i signori: Jean Claude Aiazzi, Marco Benini, Roberto Cicognani, Vincenzo Emo, Pietro Giuliani, Mariano Munafò e Gianluca Zandonà.

La votazione ha dato i seguenti risultati:
– Aiazzi Jean Claude, voti 283
– Munafò Mariano, voti 202
– Emo Vincenzo, voti 180
– Giuliani Pietro, voti 141
– Zandonà Gianluca, voti 93
– Cicognani Roberto, voti 85
– Benini Marco, voti 38

I revisori dei conti eletti sono Jean Claude Aiazzi, Mariano Munafò e Vincenzo Emo.

I consiglieri e i revisori si sono riuniti e hanno nominato presidente del Vespa Club d’Italia Roberto Leardi.

 

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https://www.youtube.com/watch?v=6nUy97dCj2I

Il festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz compie, con la XXXII edizione, l’ennesimo atto di amore nei confronti del linguaggio musicale contemporaneo e del jazz in particolare, lo fa con intatto vigore e con l’atteggiamento che da sempre ha caratterizzato questa manifestazione: “La curiosità”. Come nelle edizioni precedenti, l’associazione culturale Punta Giara, organizzatrice del festival, è partita dal passato ancora presente per cercare di leggere la contemporaneità della vita di uomini e donne, con l’ambizione di scrivere nuove pagine a valore universale che, partendo dalla nostra isola, possa delineare il futuro attraverso la lente di questa straordinaria forma d’arte.

Nell’ideare, progettare e realizzare la XXXII edizione, dopo lunghe e proficue analisi, la direzione artistica ed i soci dell’Associazione Culturale Punta Giara, partendo dallo stato dei diritti civili che Amnesty International ha pubblicato recentemente, si sono resi conto di come ci si trovi davanti ad un’emergenza umanitaria di proporzioni mondiali.

Dopo le rivoluzioni sociali degli anni ’60, il mondo sembra aver compiuto un passo indietro nei confronti di ciò che parevano diritti acquisiti dell’uomo.

Infatti, come si evidenzia, mai come in quest’ultimo periodo i diritti umani stanno attraversando grandi pericoli. Le violazioni in circa 160 cosiddetti stati democratici intaccano sistematicamente molti dei diritti inalienabili: l’infanzia tradita, le violenze di genere, crimini di guerra, sparizioni forzate, torture e deportazioni di massa ne rappresentano il quadro catastrofico. Nulla avrebbe fatto pensare ad un’involuzione tale rispetto ai diritti acquisiti grazie alle rivoluzioni sociali degli anni ’60, e tutto ciò non ha lasciato insensibili i soci dell’Associazione.

Il pensiero è corso automaticamente a quei paesi che non rientrano nel cosiddetto “Occidente Civilizzato”, invece è sotto gli occhi del mondo di come le ultime elezioni negli Stati Uniti siano state condotte in maniera “discriminatoria, misogina e xenofoba”. In realtà proprio gli Stati Uniti d’America hanno segnato una delle evoluzioni sociali più importanti del millennio da poco passato.

Sembra quasi che un colpo di spugna abbia cancellato il sudore ed il sangue versato da Malcom X, Martin Luther King e da tutti gli afro-americani sacrificati sull’altare della supremazia bianca.

E’ in questo momento che ritorna con prepotenza la necessità di analizzare un caposaldo sia delle lotte per i diritti civili che dell’evoluzione della stessa musica jazz. Il pensiero si è soffermato inevitabilmente sulla suite “We Insist! Freedom Now” composta dal geniale batterista Max Roach e completata dalle parole del poeta, cantante e scrittore afro-americano Oscar Brown Jr.

Il contributo che ha dato questo lavoro ai diritti civili è sintetizzato nel punto esclamativo all’interno del titolo stesso, non più una richiesta ma una volontà che durante gli anni ’60 è diventata sempre più pressante e doverosa. Una presa di posizione non più contrattabile né procrastinabile come testimonia la storica copertina della meravigliosa, fondamentale e rivoluzionaria suite. 

E sarà proprio lo spirito di Max Roach che caratterizzerà questa edizione. Max Roach è considerato, a pieno titolo, uno degli innovatori più importanti del suo strumento e di conseguenza della musica jazz, una pietra miliare nei confronti della quale ogni musicista ha l’obbligo di confrontarsi.

Max Roach è riuscito a trasformare la batteria da semplice strumento d’accompagnamento in una macchina creativa in grado di suggerire la via da percorrere agli strumenti che fino ad allora avevano caratterizzato la composizione jazzistica. La sua capacità di trasferire lo stile bebop alla batteria ne ha fatto il padre delle moderne percussioni facendole diventare uno strumento di espressione personale.

La sua capacità tecnica, apprezzata da musicisti del calibro di Charlie Parker, Miles Davis, Eric Dolphy e Sonny Rollins fra i tanti, è andata ad unirsi alla consapevolezza politica legata sempre più alla pressante disuguaglianza sociale che purtroppo allora come oggi caratterizza l’organizzazione umana.

La XXXII edizione sarà connotata oltre che dalle percussioni e la loro evoluzione, anche da una fortissima presenza femminile.

La disuguaglianza passa anche attraverso la discriminazione sessuale e gli abusi fisici e mentali che le donne subiscono a causa di un’inesistente superiorità maschile. E’ intenzione degli organizzatori indagare l’estrema potenza creativa delle donne unita anche alla dimensione creatrice e guardare attraverso gli occhi di una figura che unisce dentro di sé infinite esistenze capaci di avvolgere e proteggere l’universo. Non solo creazione di vita ma anche creatrici di visioni artistiche, culturali e sociali. Lo sguardo delle Muse aiuterà e guiderà attraverso una profondità che riuscirà forse a destabilizzare preconcetti millenari privi di ogni fondamento.

Attraverso lo svolgimento del tema l’associazione culturale Punta Giara ritiene che, ancora una volta, il jazz possa e debba affermare la sua valenza sociale divincolandosi dalla superficialità che vorrebbe la musica l’arte solamente come puro intrattenimento per favorire la creazione di un pensiero unico, controllabile ed incapace di scegliere tra ciò che è sopraffazione e ciò che è diritto.

Ecco perché gli organizzatori, prendendo spunto dal capolavoro di uno dei musicisti più importanti della storia della musica contemporanea, si uniscono a quel grido che dice “Noi Insistiamo! Libertà Adesso”.

La conferenza stampa di presentazione della XXXII edizione del festival AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ è stata fissata per il 7 aprile 2017. Dalla stessa data, tutte le informazioni ed il programma saranno presenti sul sito ufficiale www.santannarresijazz.it . Nella stessa giornata del 7 aprile 2017, alle ore 22.00, è in programma una video-conferenza di presentazione della rassegna con New York, alla presenza dei musicisti che saranno presenti a Sant’Anna Arresi nell’edizione 2017 e con la partecipazione del direttore Greg Tate, che presenterà il progetto “We Insist! Freedom Now”.

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E’ in programma oggi, a Roma, la consegna alla “Festa Biancoblu” del Premio Italive 2016.

Con 1.436 voti, rating 4,5, la Festa Biancoblu, svoltasi allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia il 13 marzo 2016, si è classificata al primo posto nella sezione del “Premio italive 2016 – il territorio dal vivo” dedicata a “Raduni ed Eventi sportivi”.

La Festa biancoblu è «una giornata dedicata all’importanza dello sport vissuto come una grande festa. Buon cibo, spettacolo, musica e un sano tifo per la squadra del Carbonia calcio faranno rivivere lo sport nella sua più importante essenza fatta di correttezza, divertimento e sano agonismo. Le vecchie glorie del Carbonia Calcio e della tifoseria “I Briganti” insieme a tutti coloro che vorranno prendere parte ad una bellissima domenica allo stadio potranno godere di ottima compagnia, di sport e di divertimento ovvero la giusta cornice per una partita di calcio. Vivere lo sport con il giusto atteggiamento è quanto di più bello e di più civile si possa regalare a se stessi e ai piccoli ospiti che prenderanno parte a questa giornata».

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I consiglieri regionali del Partito Democratico Daniela Forma e Lorenzo Cozzolino lanciano l’allarme su una possibile chiusura temporanea del reparto di radiodiagnostica dell’Ospedale Oncocologico “Businco” di Cagliari.

«La chiusura sarebbe determinata – scrivono in una nota Daniela Forma e Lorenzo Cozzolino – da importanti lavori di ristrutturazione e messa a norma di cui certamente il reparto necessita ma che se non organizzati al meglio rischiano di creare importanti disagi al funzionamento dell’Ospedale, minandone l’efficienza e mettendo a rischio l’efficacia delle prestazioni. Non sarebbe infatti auspicabile – a nostro avviso – dirottare l’attività radiologica all’esterno, anche se a breve distanza come nel caso si facesse riferimento all’Ospedale Microcitemico o all’Ospedale Brotzu, perché l’attività dell’Ospedale Oncologico richiede risposte rapide prima e durante un intervento chirurgico che possono essere date solamente da un servizio di radiologia convenzionale interno.»

«Per queste ragioni – aggiungono Daniela Forma e Lorenzo Cozzolino – abbiamo depositato un’interpellanza indirizzata all’assessore regionale della Sanità per sapere se siano veritiere le informazioni in nostro possesso e se ritenga opportuno intervenire presso la Direzione dell’Azienda Ospedaliera Brotzu-Oncologico-Microcitemico affinché sia scongiurata la chiusura del reparto e vengano individuate soluzioni logistiche alternative tali da consentire la prosecuzione dell’attività radiologica nell’Ospedale Oncologico “Businco”.»