18 July, 2024
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«Il rapporto Legambiente ci consegna un quadro di grande interesse sulla gestione dell’acqua pubblica.» Lo dice il senatore del Partito democratico Silvio Lai.

«Colpiscono due elementi che meritano attenzione ed approfondimenti – sottolinea Silvio Lai -. Le differenze da regione a regione del gradimento dei cittadini sulla modalità di erogazione dell’acqua e sulla sua disponibilità finale nonché il tempo dei ritardi sui servizi di depurazione che hanno prodotto sanzioni e condanne da parte dell’Unione Europea. Sul primo elemento occorre da parte delle istituzioni nazionali e delle autorità di garanzia una valutazione più approfondita della situazione e delle ragioni del disagio che i cittadini manifestano. Se l’erogazione può essere locale, il diritto ad avere acqua in condizioni di sicurezza per la salute pubblica deve essere in ogni caso garantito dallo Stato.»

«Sul tema della depurazione, invece, occorre ricordare che abbiamo già agito con una norma inserita nel decreto Sud che unifica sotto un unico soggetto la gestione commissariale. In questo modo – conclude il senatore Silvio Lai – riteniamo possano essere superati i ritardi che sinora hanno creato le condizioni dell’intervento censorio dell’Unione Europea.»

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«Il Cammino di Santa Barbara è un’occasione unica di sviluppo per il Sulcis Iglesiente.» Lo sostiene Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale e consigliere comunale di minoranza a Iglesias.

Il Cammino di Santa Barbara è un itinerario di 420 chilometri, dal santuario della Madonna del Buon Cammino di Iglesias sino ai villaggi abbandonati che si aggirano tra Masua e Buggerru, passando per i gioielli ambientali attorno alla costa come Pan di Zucchero e agli incontaminati paesaggi di Perde Pibera tra Villacidro e Montevecchio.

«Il cammino di Santa Barbara può fare il miracolo – sottolinea Gianluigi Rubiu -. Non ce ne voglia la patrona dei minatori, ma questo percorso turistico, religioso e ambientale potrebbe rappresentare una carta vincente per la ripresa dell’economia in territori schiacciati da una crisi senza precedenti. Si pensi alle miniere abbandonate, un tempo risorsa inestimabile per i lavoratori, e agli stabilimenti chiusi. Si approvi subito l’emendamento da 500mila euro per dare avvio al progetto denominato Cammino di Santa Barbara. Una rotta che ripercorre il Cammino di Santiago di Compostela. Si tratta di un’opportunità unica per le strutture alberghiere e ricettive incastonate nelle aree rurali, con migliaia di escursionisti, pellegrini e amanti della cultura che approderanno nei sentieri che si prolungano nell’area.»

«L’itinerario – conclude Gianluigi Rubiu – diventerà una delle mete più ambite a livello internazionale. Il Sulcis Iglesiente ed il Medio Campidano si devono attrezzare per uno strumento che può rappresentare solo l’inizio di un nuovo sviluppo per il territorio.»

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L’assessorato degli Affari generali, personale e riforma della Regione ha indetto una selezione, per titoli e colloquio, per mobilità volontaria esterna, mediante cessione di contratto, per la copertura di due posti di dirigente nell’ambito delle politiche ambientali e un posto di dirigente nell’ambito economico-finanziario e contabilità.
Questi i requisiti richiesti:
– cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea con adeguata conoscenza della lingua italiana;
– godimento dei diritti civili e politici nello Stato di appartenenza;
– essere dirigenti a tempo indeterminato di una pubblica amministrazione, non appartenenti al sistema Regione o essere dirigenti a tempo indeterminato del soppresso Esaf attualmente in servizio presso la società Abbanoa e inquadrati a tempo indeterminato nella categoria dirigenziale del contratto collettivo del personale dirigente in Esaf alla data del trasferimento ad Abbanoa;
– diploma di laurea (DL – lauree vecchio ordinamento) o diploma appartenente a una delle classi delle lauree specialistiche (LS – Lauree specialistiche nuovo ordinamento) o diploma appartenente ad una delle classi delle lauree magistrali (LM – lauree magistrali nuovo ordinamento);
– conoscenza della lingua inglese;
– conoscenza delle applicazioni informatiche più diffuse;
– possesso del preventivo nulla osta da parte dell’Amministrazione di provenienza rilasciato ai fini della presente mobilità;
– non avere in corso misure restrittive della libertà personale, anche cautelari, e/o procedimenti penali;
– non aver riportato condanne erariali e non avere procedimenti erariali pendenti a proprio carico;
– non aver subito, nei due anni antecedenti, provvedimenti per responsabilità dirigenziale o sanzioni disciplinari superiori alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per 10 giorni;
– non incorrere in una delle cause di inconferibilità e/o incompatibilità generali.
I dirigenti interessati dovranno far pervenire le domande entro il 21 aprile 2017, esclusivamente con le seguenti modalità:
– posta elettronica certificata (pec), unicamente dall’indirizzo pec del candidato alla casella: personale@pec.regione.sardegna.it;
– tramite raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo: Assessorato degli affari generali, personale e riforma della Regione – Direzione generale dell’organizzazione e del personale, Viale Trieste n. 190, 09123 Cagliari;
– tramite consegna a mano alla Direzione al secondo piano, dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 13.00 e il martedì e mercoledì pomeriggio dalle 16.00 alle 17.00.

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L’assessore regionale del Personale, Filippo Spanu, ha firmato il decreto che riguarda la mobilità volontaria di tre dirigenti nell’ambito dell’amministrazione (quota prevista nel Piano di Reclutamento). E’ un passaggio necessario per bandire i concorsi per le figure apicali e successivamente per tutte le altre figure professionali richieste.
Il Piano del Fabbisogno, approvato dalla Giunta Pigliaru nello scorso mese di dicembre prevede 95 nuove assunzioni solo nell’amministrazione (82 tra funzionari e istruttori tecnici e amministrativi e 13 dirigenti). Gli Enti e le Agenzie regionali, sulla base degli indirizzi dell’esecutivo, devono predisporre il proprio piano triennale del fabbisogno nel rispetto delle disposizioni legislative per limitare la spesa. Nel reclutamento troverà spazio anche il personale che per anni ha svolto attività lavorativa presso le amministrazioni del Sistema Regione e in possesso dei requisiti individuati dalla legge n. 37 (norme per il superamento del precariato) approvata nello scorso mese di dicembre dal Consiglio regionale.
«Il decreto per la mobilità volontaria di tre dirigenti – spiega l’assessore Spanu – è il primo atto con il quale l’esecutivo mantiene l’impegno di aprire la Regione a nuove forze e a nuove professionalità. Iniziamo con i dirigenti, perché riteniamo che sia un ambito da rafforzare anche in vista del processo di riorganizzazione dell’apparato amministrativo che l’esecutivo a breve metterà in atto. La Giunta ritiene che quella dei concorsi sia la strada più importante e trasparente perché assicura a tutti l’opportunità di offrire un contributo per la crescita e il miglioramento complessivo dei servizi dell’amministrazione, degli enti e delle agenzie.»
Nei prossimi giorni, intanto, sempre in attuazione del programma di reclutamento, sarà pubblicato l’avviso per l’assunzione di 33 lavoratori appartenenti alle categorie protette da inquadrare nella categoria C con profilo amministrativo.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha approvato una delibera che fissa nuovi obiettivi e la riqualificazione del personale per l’Agenzia Forestas. «Il ruolo di Forestas viene ancor più definito e rilanciato – spiega l’assessore Spano -, soprattutto nell’attività di protezione civile e per la valorizzazione del sistema forestale».
In quest’ottica, vengono indicate come prioritarie l’attività di prevenzione diretta e indiretta contro gli incendi boschivi, con un ruolo di supporto nelle emergenze e nel post emergenza, l’esecuzione di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria dei territori a rischio, la sistemazione idraulico-forestale, il rimboschimento e il rinsaldamento, attività di presidio idraulico e idrogeologico. Sempre sul fronte della difesa del suolo, a Forestas è stato assegnato un programma straordinario di interventi di pulizia degli alvei fluviali da vegetazione e materiali ingombranti, su tutto il territorio regionale. Tra le nuove priorità, è rafforzato il supporto all’Unità di Progetto nelle azioni di contrasto ed eradicazione alla Peste suina africana.
«Un compito fondamentale, e per questo espressamente inserito tra gli obiettivi, è quello della riqualificazione del personale. Sulla base di quanto previsto nella legge forestale – ricorda l’assessore dell’Ambiente -, i vertici di Forestas hanno predisposto un regolamento che consenta le progressioni e di affrontare la problematica del passaggio a mansioni superiori. Questa opportunità potrà riguardare il personale con titolo di studio della scuola dell’obbligo. E’ importante poter sviluppare e certificare tutte le competenze necessarie per le attività specifiche e nuove di Forestas. In finanziaria, inoltre, – prosegue Donatella Spano -, abbiamo previsto otto milioni in più per il funzionamento dell’agenzia: sono risorse che consentiranno di organizzare ancora meglio la copertura sul territorio di tutte le attività e in particolare affrontare in maniera ottimale la prossima campagna antincendio.»
Oltre al rafforzamento degli interventi di supporto all’Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina africana, l’assessorato ha affidato a Forestas progetti pilota innovativi, come la predisposizione della cosiddetta contabilità ambientale e la valorizzazione ecosistemica di realtà economiche.

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Si terrà l’8 aprile, con inizio alle 15.30, presso il Centro Polivalente di piazza Nuccio Floris, a Oschiri, il convegno scientifico-antropologico sui gioielli della dieta sardo-mediterranea denominato “Panada di Sardegna”, terza tappa di un viaggio incominciato con le comunità di Cuglieri e Oschiri, il 2 aprile 2016 ad Assemini  con la prima tappa “Cent’annus papendi panada”, seguita dalla seconda “La via della Panada  tenutosi nella città di Cuglieri il 10 dicembre 2016.

Il convegno è organizzato dalla dott.ssa Veronica Matta, presidente dell’associazione culturale – Sa Mata, l’albero delle idee – e fondatrice de S’Iscola de sa panada – in collaborazione con la dott.ssa Maria Carmela Deidda, titolare dell’azienda agricola “Is Scalas”, l’associazione “Città di Assemini”, il dottor Roberto Pili, presidente della Comunità mondiale della Longevità” e dal gruppo “Assemini è un’altra cosa”.

“Panada di Sardegna” nasce con lo scopo di promuovere e tutelare la conoscenza della tradizionale pietanza con un dibattito scientifico ed antropologico in cui interverranno studiosi del campo antropologico,  giornalistico/gastronomico, archeologico e medico sull’antica pietanza della comunità asseminese, cuglieritana e oschirese, inclusi gli imprenditori e i produttori.

Ad introdurre e moderare gli interventi dei partecipanti e le relative discussioni, saranno Veronica Matta e Daniele Carbini. Aprirà i lavori Veronica Matta, presidente “Sa Mata, l’albero delle idee” con “La via delle panade come percorso turistico”; Roberto Pili, presidente Comunità mondiale della longevità con “I dividendi della dieta sardo-mediterranea”; Roberto Carta, coordinatore del museo archeologico ed etnografico di Oschiri con “Sa panada e il suo legame con Oschiri”; Rita Fenu, presidente Gurulis Nova con “Panadas a Cuglieri”: aspettative e prospettive nel nostro futuro; Maria Carmela Deidda, titolare dell’Agriturismo Is Scalas con “Il perché di un disciplinare sulla panada”; Stefano Mameli, segretario regionale Confartigianato Imprese Sardegna con “Valorizzazione, tutela e prospettive di mercato per la panada”Andrea Decandia, vicesindaco del comune di Oschiri con “La filiera come prospettiva di sviluppo per prodotto e territorio”; Raimondo Mandis, Slow Food Cagliari con “Radici e futuro di una grande specialità gastronomica sarda”; Alessandra Guigoni, Antropologa dell’alimentazione con “Sa panada sarda, suggestioni di storia e cultura”; Martina e Valentina Meloni, Pastificio Sa Panada con “Un’azienda di Panadas alla seconda generazione”; Daniele Carbini, Azienda Il Molino con “Il grano duro sull’importanza della filiera corta per l’antica pietanza sarda de Sa Panada”.

Saranno presenti Barbara Argiolas, neo assessore del Turismo, Artigianato e Commercio e Pierluigi Caria, neo assessore dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale. Seguirà un dibattito. La serata si concluderà con una dimostrazione e degustazione dell’arte della panada con gli esperti e gli artigiani delle tre comunità coinvolte.

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Venerdì 24 marzo la sala conferenze dell’Hotel Regina Margherita, a Cagliari, ospiterà l’assemblea regionale Cooperative di produzione e servizi, settore che vede partecipare oltre 210 attività, oltre 3mila dipendenti ed un fatturato annuo di circa 174 milioni di euro.

Il programma prevede, alle ore 10.00, l’apertura dei lavori con il presidente di Legacoop Sardegna, Claudio Atzori e la relazione introduttiva di Luigi Piano, responsabile regionale area lavoro. Alle ore 10.45 inizieranno gli interventi di Paolo Laguardia, coordinatore Mezzogiorno Legacoop produzione e servizi; Cristiano Erriu, assessore regionale degli Enti locali ed Urbanistica; Mauro Pasolini, presidente Conscoop. Concluderà i lavori Fabrizio Bolzoni, vice presidente nazionale e coordinatore Legacoop produzione e servizi.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda hanno inaugurato il primo lotto dei lavori conclusi per la messa in sicurezza del Rio San Girolamo. A nove anni dalla terribile alluvione costata la vita a quattro persone, oggi a Capoterra sono state consegnate le opere del primo di cinque interventi da foce verso monte, per un impegno complessivo di 50 milioni di euro cofinanziato dall’Unione Europea. I lavori puntano a mitigare il rischio idrogeologico nelle frazioni costiere di Capoterra e in località Poggio dei Pini, esposte a un rischio classificato con la categoria Ri4 (molto elevato) dal Piano di Assetto Idrogeologico della Regione.

«La messa in sicurezza del territorio a tutela dell’incolumità dei cittadini è uno degli obiettivi prioritari della Giunta – ha detto il presidente Pigliaru, ringraziando quanti hanno lavorato – con metodo, precisione e competenza per raggiungere questo importantissimo risultato. L’imponente intervento sul Rio San Girolamo rappresenta al meglio le nostre scelte di riformismo, che significa cercare e trovare soluzioni, razionalità, partecipazione attiva. Quando abbiamo iniziato a governare in nessuna delle zone ferite della Sardegna erano state avviate le opere di mitigazione del rischio idrogeologico. Oggi a Capoterra alcuni lavori si concludono e altri iniziano, Villagrande li ha quasi ultimati, Olbia è nel pieno delle attività di autorizzazione amministrativa e Bitti si sta confrontando sui progetti predisposti dall’Assessorato. Lavorare con determinazione per cambiare in meglio la realtà, senza propaganda, è la miglior arma contro la facile demagogia», ha aggiunto Francesco Pigliaru, sottolineando la coincidenza della conclusione dei lavori con l’approvazione, da parte della Giunta, della proposta sulla nuova legge urbanistica.

«E’ uno strumento di governo razionale e sostenibile del territorio, che abbiamo costruito sulla ricerca dell’equilibrio tra difesa dell’ambiente e prospettive di sviluppo ecosostenibile e che ora portiamo alla discussione, pronti ad ascoltare e recepire correzioni e suggerimenti. Chi come noi si è trovato a dare concretezza alla mitigazione del rischio idrogeologico – ha concluso Francesco Pigliaru -, non vuole certamente che il nostro paesaggio, prezioso da tutti i punti di vista, possa subire danni irreversibili.» 

Le opere sono state progettate per contenere un evento di piena che statisticamente si ripete ogni due secoli circa: in pratica, una volta realizzati tutti i lotti, il nuovo assetto dei corsi d’acqua consentirà di contenere, in condizioni estreme, portate analoghe a quelle eccezionali del 22 ottobre 2008. I lavori sono parzialmente iniziati a giugno del 2015, definitivamente consegnati ad aprile 2016 e conclusi nel dicembre successivo. L’alveo risagomato è lungo 1.380 metri, largo 44 (prima dei lavori era largo solo 11), con 120mila metri cubi di terra movimentata e 32mila piante messe a dimora.

«Il risultato che oggi consegniamo ai sardi dimostra che le cose possono davvero cambiare, che non dobbiamo rassegnarci alle difficoltà e che con molto impegno e grande determinazione si riesce a centrare risultati che parevano assolutamente impossibili da raggiungere – sottolinea Paolo Maninchedda -. Questa è la prima delle opere attese da nove anni: noi non abbiamo sprecato neanche un giorno e adesso con la stessa concentrazione proseguiamo con gli interventi sui prossimi lotti. Un particolare ringraziamento va al personale dell’assessorato dei Lavori pubblici che ha lavorato con grande dedizione alla realizzazione di questa opera».

I prossimi interventi prevedono: rifacimento degli attraversamenti della Statale 195 sul Rio San Girolamo e sul Rio Masone Ollastu (15 milioni e 800mila euro); secondo lotto, dagli attraversamenti sulla Statale 195 verso Monte (11,1 milioni); messa in sicurezza della diga, opere accessorie e di connessione del sistema diga al corso d’acqua.

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L’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, ha incontrato questa mattina negli uffici dell’assessorato le rappresentanze regionali delle associazioni di categoria agricola di Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri. «È stato un buon momento di confronto in cui si è fatto il punto sulle iniziative che verranno messe in campo dall’Assessorato nei prossimi due anni di legislatura e su quelle già avviate in queste prime settimane di attività – ha detto Pierluigi Caria -. La mia disponibilità a collaborare e a fare bene insieme c’è tutta. E sono pronto a raccogliere consigli e idee che puntino a risolvere le criticità che rallentano o ostacolano la crescita dell’agricoltura sarda.»

Fra gli argomenti affrontati, la crisi del prezzo del latte e i risultati portati a casa la scorsa settimana durante il faccia a faccia romano con il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina. Dai 4,1 milioni di euro finanziati dal Governo nazionale sul bando di acquisto del Pecorino romano da distribuire agli indigenti ai 14 milioni messi a disposizione dalla Regione sullo stesso tema. E poi il sostegno all’Organizzazione interprofessionale latte ovino sardo (Oilos), che proprio sul comparto ovicaprino ha e avrà il compito di governare il mercato delle produzioni casearie in rappresentanza dei diversi portatori di interessi del settore. È stato inoltre illustrato il finanziamento sul fine carriera alle pecore con una dotazione ministeriale per tutta Italia di 6milioni di euro di cui il 54% destinati alla Sardegna. L’assessore dell’Agricoltura ha poi parlato del passaggio di consegne tra Agea e Argea per la nascita dell’Organismo pagatore regionale in agricoltura.

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Alla scadenza del termine delle 14.00, gli uffici del Consiglio hanno “registrato” 597 emendamenti agli articoli della Legge di stabilità 2017, che l’Assemblea inizierà a discutere da martedì prossimo 28 marzo.

Dal punto di vista quantitativo c’è la “consueta” prevalenza di quelli provenienti dalla minoranza, ma un dato comune piuttosto significativo riguarda il numero consistente degli emendamenti “aggiuntivi”, tendenti cioè ad integrare e completare il contenuto della legge indicando anche la copertura finanziaria, sia in aumento che in diminuzione.