18 July, 2024
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L’agenzia Laore ha pubblicato un avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse alla partecipazione a un percorso formativo finalizzato ad incentivare la trasformazione e la vendita diretta di prodotti vegetali stagionali.

Il percorso è strutturato in 6 moduli didattici facoltativi e verrà realizzato tenendo conto delle richieste pervenute e compatibilmente con le disponibilità dell’Agenzia.

Possono partecipare all’iniziativa titolari, legali rappresentanti, soci, familiari collaboranti e dipendenti di imprese agricole regolarmente iscritte nei registri della Camera di Commercio.

Le manifestazioni d’interesse dovranno essere compilate in carta libera, sottoscritte con firma digitale o firma autografa e dovranno essere inoltrate entro il 17 marzo 2017, attraverso le seguenti modalità:
-a mano presso l’ufficio protocollo dell’Agenzia Laore Sardegna – in via Caprera, 8 – Cagliari, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 14.00 – nel pomeriggio del martedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00 oppure presso le sedi dell’Agenzia Laore del territorio;
– per posta, indirizzando a: “Agenzia Laore Sardegna – Servizio Sviluppo delle multifunzionalità e valorizzazione della biodiversità agricola” – via Caprera, 8 – 09100 – Cagliari;
– a mezzo posta elettronica inviata a: laoresardegna@agenzialaore.it;
– a mezzo posta elettronica certificata inviata a: protocollo.agenzia.laore@legalmail.it;

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E’ on line il form per la compilazione delle domande del bando “Aiuti alle imprese in fase di avviamento e sviluppo – Piano Sulcis”.
Potranno beneficiare delle agevolazioni le micro o piccole imprese che intendano realizzare un piano per lo sviluppo aziendale nel territorio dei comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias esclusivamente finalizzato ad aumentare la competitività dell’impresa.
I settori ammessi sono tutti i settori produttivi orientati a favorire il rilancio e lo sviluppo su nuove basi della tradizione industriale del Sulcis Iglesiente.
Gli interventi ammessi riguarderanno i piani per la creazione di impresa o lo sviluppo aziendale coperti per almeno il 25% con mezzi propri e/o finanziamenti di terzi, con le seguenti specifiche:
– imprese in forma di ditta individuale da attivare o già operanti: valore del piano compreso tra 15.000 e 150.000 euro;
– imprese costituite in forma societaria: valore del piano compreso tra 15.000 e 800.000 euro.
Gli aiuti saranno concessi sotto forma di sovvenzione a fondo perduto.
La procedura sarà valutativa a sportello, nei limiti della dotazione finanziaria.
Per informazioni sul bando contattare Invitalia – Unità di assistenza tecnica, Sviluppo progetti di impresa nel Sulcis Iglesiente, Palazzo Bellavista Monteponi – 09016 Iglesias (CI) al numero telefonico 345 8858080 o inviare una email all’indirizzo: info.sulcisincentivi@invitalia.it
Eventuali informazioni sul procedimento possono essere richieste presso l’Ufficio relazioni con il pubblico del Centro regionale di programmazione in Via Cesare Battisti snc, o tramite email all’indirizzo: crp.urp@regione.sardegna.it .

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Nel mese di gennaio 2016, a Nuxis, ignoti, previa forzatura della porta sita sulla parte retrostante del bar denominato “Acquacadda”, sono entrati nell’esercizio pubblico, dal quale hanno asportato 10 stecche di sigarette e una piccola somma di danaro in monete da 1 euro, custodite nel registratore di cassa. Hanno forzato, infine, il cassetto di una slot machine, dalla quale hanno asportato circa 600 euro. 

I carabinieri di Nuxis, intervenuti sul posto, hanno effettuato un accurato sopralluogo, nel corso del quale hanno rinvenuto alcune tracce ematiche, successivamente inviate ai laboratori del Ris di Cagliari, per gli accertamenti tecnici.

Nei giorni scorsi, il laboratorio di biologia, diretto dal tenente colonnello Mameli, al termine delle analisi, ha riscontrato la positività, il cosiddetto “Match”, con un soggetto già autore di reati simili, tale D.V., 40 anni, pregiudicato di Siliqua che, pertanto, è stato indagato in libertà per furto aggravato.

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Nello scorso mese di gennaio, a Santadi, si è verificato un incidente stradale tra una Fiat Uno e una Fiat 600, nel quale sono rimasti feriti i due conducenti e il passeggero di una delle  due auto, tutti e tre ora ristabilitisi dalle lesioni riportate.

Sul posto intervennero i carabinieri della stazione di Giba che procedettero ai rilievi di rito e, pertanto, chiesero le analisi per la verifica sull’uso di sostanze alcoliche o di sostanze stupefacenti da parte dei conducenti.

Nei giorni scorsi, all’arrivo dei risultati delle analisi, è emerso chiaramente che il più anziano dei due, un 62enne di Santadi, è stato trovato positivo all’uso delle bevande alcoliche con un valore di cinque volte e mezza superiore a quello consentito, un valore quasi da coma etilico.

Ma la sorpresa è giunta dalle analisi dell’altro conducente, un 38enne, anch’egli di Santadi, che dalle analisi è risultato positivo alla cocaina, è emerso quindi quasi un concorso di colpa nel sinistro e così i due conducenti sono stati entrambi denunciati all’autorità giudiziaria per la loro guida illegale e ad entrambi è stata ritirata la patente ed è stato posto il mezzo sotto sequestro.

L’Autorità giudiziaria è stata informata dai carabinieri di Giba.

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«La riforma del sistema sanitario sta penalizzando i territori più periferici». Lo sostiene Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, dopo la chiusura di un’ala del reparto di medicina incastonato nel Cto di Iglesias, il blocco dei ricoveri e di alcuni interventi, con i pazienti trasferiti d’urgenza al Sirai di Carbonia, per la mancanza di medici e la cronica assenza di personale in alcuni dipartimenti del presidio.

«E’ necessaria l’immediata convocazione della commissione d’inchiesta sulla Sanità, costituita dai capigruppo, con un sopralluogo all’interno della struttura per verificare le problematiche dei pazienti e dell’organico in seno al Cto di Iglesias – denuncia Gianluigi Rubiu che ha inviato una lettera all’assessore regionale della Sanità Luigi Arru -. I continui disservizi e le anomalie certificano il fallimento della riforma sanitaria e dell’azienda unica per la salute. Si sta determinando un’irrituale situazione che colpisce soprattutto le fasce deboli della popolazione. La Giunta Pigliaru, l’assessore Luigi Arru e il direttore dell’Ats Fulvio Moirano offendono e umiliano gli iglesienti, con disagi infiniti per i pazienti e i soggetti svantaggiati. Ieri si è arrivati al punto di interrompere i servizi al Cto, un punto di riferimento indispensabile per il distretto. Il presidente Pigliaru e la sua maggioranza hanno assestato un colpo basso alla sanità isolana con la fregatura della Asl unica – conclude Gianluigi Rubiu -. Una riorganizzazione che aggrava il disagio e il malessere dei pazienti, cancellando i servizi nei territori isolani più marginali. E’ un disastro senza precedenti. Faremo di tutto per evitare lo smantellamento dei presidi sanitari nel Sulcis Iglesiente.»

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E’ l’unico concorso italiano di world music. Il “Premio Andrea Parodi”, organizzato a Cagliari dall’omonima Fondazione con la direzione artistica di Elena Ledda, giunge quest’anno alla decima edizione. Lo staff è già al lavoro: il bando è on-line e numerose sono le iscrizioni già pervenute, mentre si punta ad intensificare i rapporti del festival con l’estero. In questa direzione va la presenza al Babel Med Music di Marsiglia, una delle più importanti fiere dedicate alla musiche del mondo, in programma dal 16 al 18 marzo. Il Premio Parodi sarà presente all’interno dello stand Italian World Beat, n. 110. Inoltre, a luglio sarà la volta di una trasferta nella Repubblica Ceca per il festival Colours of Ostrava.

Ricordiamo che il concorso è gratuito ed aperto ad artisti di tutto il mondo. Le domande di iscrizione dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 maggio 2017, tramite il format presente su www.fondazioneandreaparodi.it (per informazioni: fondazioneandreaparodi@gmail.com ).

Dovranno contenere:

– 2 brani (2 file mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive; indicare con quale dei due brani si intende gareggiare);

– testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani;

– curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo);

Il premio consiste in una somma in denaro erogata a copertura di tutti i costi di master class, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, per un importo massimo di 2.500 euro. Per i vincitori del Premio della critica c’è invece la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi. Inoltre, verrà offerta al vincitore l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2018 del Premio Andrea Parodi, dell“European jazz expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (SA) e in altri eventi che saranno man mano annunciati.

A questo proposito il 17 e 18 marzo ci saranno le riprese di un videoclip dei Domo Emigrantes, vincitori del Premio della critica nel 2016. Inoltre, la sera del 18 marzo, il gruppo salentino si esibirà a Portoscuso, al festival Mare e Miniere di ElenaleddaVox (che da quest’anno è partner del Premio Parodi).

La manifestazione è nata per omaggiare un grande artista come Andrea Parodi, passato dal pop d’autore con i Tazenda a un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando fra l’altro con artisti come Al Di Meola e Noa. Le precedenti edizioni sono state vinte nel 2016 dai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2015 da Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).

È possibile sostenere la Fondazione Andrea Parodi attraverso la destinazione del 5×1000 e attraverso contribuzioni in denaro. Sul sito della Fondazione si possono trovare tutte le informazioni.

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In 29 mesi di legislatura solo il 14% degli atti prodotti da Giunta e Consiglio ha riguardato le esigenze di sviluppo delle piccole imprese sarde. Infatti, sui 2.155 provvedimenti presentati da Assessori e Consiglieri solo 302 hanno contribuito alla crescita del sistema produttivo regionale.

Sono questi i dati generali, incontrovertibili e verificabili, emersi dalla presentazione della seconda edizione del “Rating della Regione Sardegna”, disponibile sul sito www.sardegnaimpresa.it, realizzato da Confartigianato Imprese Sardegna e OpenPolis, società specializzata in rilevazioni e studi.

Come negli anni passati, l’analisi ha “radiografato” gli atti di Giunta e Consiglio, prodotti nella prima metà del mandato, da marzo 2014 a fine di luglio 2016. Ben 2.155 tra delibere, proposte di legge, relazioni, interrogazioni, risoluzioni, mozioni, ordini del giorno e interpellanze; tutto è stato letto, analizzato, vagliato e valutato secondo 7 priorità che gli imprenditori avevano individuato già prima delle elezioni, quali burocrazia, fisco e costo del lavoro, credito e pagamenti, sviluppo territoriale e programmazione, istruzione e formazione, infrastrutture e trasporti e riforma dell’artigianato.

Numeri, quelli del Rapporto, che stridono con la capacità produttiva delle circa 36mila aziende artigiane (il 23% della forza produttiva sarda), che negli ultimi 12 mesi, con 3milardi e mezzo di valore aggiunto, hanno contribuito al PIL regionale per il 16%. Dal Rating, quindi, emerge una rapporto tra imprese e Giunta-Consiglio non coincidente con le necessità di cui avrebbe bisogno il sistema produttivo isolano.

«Sono dati incontrovertibili e incontestabili – ha affermato la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti, durante la presentazione questa mattina in conferenza stampa – perché sono quelli prodotti e messi a disposizione dall’Esecutivo e dalla Massima Assemblea regionale. Purtroppo, e non è una novità, in questi 2 anni e mezzo la Politica regionale è stata “sfuggente” nei confronti del nostro comparto che, quindi, è stato solo “incidentalmente” interessato dall’azione politica di Giunta e Consiglio.»

Ma nel Rapporto ci sono anche le azioni positive che Confartigianato ha voluto “premiare” come più “vicine” alle esigenze delle piccole realtà produttive, che hanno visto il coinvolgimento attivo dell’Associazione da parte della politica e che cominciano a dare i primi risultati. Gli atti che più si sono avvicinati alle esigenze degli artigiani sono stati quelli sull’internazionalizzazione delle imprese, dell’assessore Maria Grazia Piras,  sulla tutela del pane, realizzata dai consiglieri Daniela Forma e Luigi Crisponi e sulla semplificazione burocratica, a firma del presidente Francesco Pigliaru e dell’assessore Maria Grazia Piras.

Al contrario, tra le richieste delle imprese a oggi rimaste insoddisfatte le leggi sull’artigianato e sull’urbanistica (da fonti di stampa abbiamo letto che dovrebbe essere approvata questa settimana in Giunta per poi essere discussa in Consiglio e si spera anche con le associazioni Imprenditoriali) e la riforma dei Consorzi fidi (completamente da bocciare secondo Confartigianato).

«Un aspetto importante che rileviamo – ha sottolineato il segretario regionale di Confartigianato Sardegna, Stefano Mameli, nel suo intervento – è quanto spesso ci sia scollamento fra atti di programmazione condivisibili e una loro attuazione non all’altezza”. “E’ il caso, ad esempio, delle delibere di Giunta contenenti gli incentivi alle imprese ha proseguito – che hanno ricevuto un parere positivo nel rating per diversi motivi tra cui la procedura a sportello “veloce”, o perché prevedevano finanziamenti anche di piccola taglia per le piccole imprese (il cosiddetto T0)”. “Ad oggi notiamo un forte ritardo nelle procedure di istruttoria anche a distanza di 4 mesi le imprese non ne conoscono ancora gli esiti. In merito ai finanziamenti di piccola taglia (T0), la delibera è del 6 luglio 2016 e ancora oggi non è stato nemmeno pubblicato il bando. I tempi della Pubblica Amministrazione ancora una volta non sono quelli delle imprese.»

Dall’analisi generale, emerge che 1.110 atti sono stati giudicati “attinenti/coerenti con le priorità degli artigiani”. Di questi ben 784 (il 71%) sono “neutri”, ovvero che non incidono rispetto alle necessità delle imprese. Al contrario, quelli “buoni”, che incidono positivamente sulle priorità, sono risultati 302. Analisi confermata anche dai “tag” più ricorrenti. Quello relativo alle imprese risulta solo al 10° posto (presente in 127 atti) mentre quelli più frequenti sono ambiente (403 atti), “enti pubblici” (372 atti) e sanità (284 atti).

«Con certezza – ha aggiunto Maria Carmela Folchetti – sappiamo di non essere tra i primi pensieri di assessori e consiglieri, anzi siamo proprio relegati al ruolo di comprimari». Per la presidente di Confartigianato Sardegna «l’attenzione sui temi dell’artigianato è ancora insufficiente: i pochi atti favorevoli a imprese e artigianato sono sovrastati da atti “neutri e ininfluenti”, che non incidono sulla svolta che si chiede».

Ma non tutto è negativo ciò che non è stato inserito nel rating: «Tra le cose da segnalare – ha sottolineato Maria Carmela Folchetti – è soddisfacente anche l’attività che si sta realizzando sugli appalti pubblici, sulle infrastrutture e sulla programmazione territoriale. Al contrario, ancora assai deficitaria l’attività sulla formazione che necessita di un urgente intervento strutturale».

«In un contesto come quello attuale, fortemente condizionato dal dilagare dell’antipolitica – ha precisato la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – riteniamo che aver dato anche valutazioni di soddisfazione per alcuni risultati raggiunti, sia da stimolo per i nostri politici per continuare sulla strada della condivisione e dell’ascolto delle istanze del tessuto economico sardo». «In ogni caso, continueremo a lavorare nella direzione indicata da artigiani e piccoli imprenditori – ha concluso Maria Carmela Folchetti – chiedendo alla Politica, ancora una volta, un reale coinvolgimento delle nostre istanze, che sono quelle delle migliaia di piccole e piccolissime realtà che, con grande fatica e sacrifici, cercano di resistere alla crisi.»

Oltre alla valutazione sui temi che riguardano le imprese, è stata realizzata anche quella complessiva degli amministratori regionali. Come già gli scorsi anni, i risultati dello studio si sono concretizzati in una classifica virtuale che ha tenuto conto, per il presidente, gli assessori e i consiglieri, di tutti gli aspetti dell’attività istituzionale, delle ricadute che questa ha avuto sul mondo delle micro imprese.

Dei 2.155 atti analizzati (1.680 della Giunta e 475 del Consiglio), 1.110 sono quelli che sono stati rilevati come “attinenti/coerenti con le priorità degli artigiani” (52%). Di questi ben 784 (il 71%) sono stati giudicati “neutri” ovvero che non incidono rispetto alle necessità delle imprese. Al contrario, quelli “buoni”, che incidono positivamente sulle priorità, sono risultati 302 (27%). Quelli “contrari” alle necessità delle imprese artigiane sono solo il 2%.

Dal dossier emerge che, tra tutti gli atti (qualunque atto) sottoscritti come primo firmatario, l’assessore più produttivo è Donatella Spano (Ambiente) con 305 atti, il meno prolifico risulta l’ex assessore dell’Artigianato, Francesco Morandi con 39 atti. Tra i consiglieri, il più attivo è Pietro Cocco (PD) con 50 atti che lo vedono come primo firmatario mentre il meno dinamico di quelli che hanno firmato proposte, è Antonio Solinas (PD) con 9 atti.

Dal dossier emerge anche che l’assessore che ha prodotto più atti riguardanti il mondo dell’artigianato è Raffaele Paci (Programmazione) con 191 (di cui 71 pro, 108 neutri e 12 contrari).

In Consiglio, Pietro Cocco, capogruppo PD, è il Consigliere che ha messo la firma su più atti che riguardano le “7 priorità degli artigiani”: 22 atti di cui 7 pro, 15 neutri e 0 contrari. Seguono Paolo Truzzu (FDI) (10 atti di cui 5 pro, 5 neutri e 0 contrari) e Michele Cossa (Riformatori sardi) con 9 atti totali (di cui 1 pro, 8 neutri e 0 contrari). In coda, Christian Solinas (Psdaz) con 1 solo atto (tra l’altro neutro) che lo vede primo firmatario.

In Giunta, tra le priorità su cui gli artigiani hanno chiesto di intervenire, il primato va alla priorità “infrastrutture, trasporti ed energia” con ben 308 atti (73 pro, 234 neutri e 1 contro). Solo 43 (26 pro, 13 neutri e 4 contro) riguardano la “riforma dell’artigianato”.

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Una fiera che possa rinnovarsi, con un salone dedicato a nuove tecnologie e servizi per il turismo. Un’esposizione che attragga il segmento dei giovani, non solo dei vacanzieri. E’ la proposta del consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), convinto che debba essere superato il vecchio modello della Campionaria. «Si tratta di una nuova scommessa – sottolinea Edoardo Tocco – per scongiurare che fallisca anche la Fiera Internazionale della Sardegna. L’Isola non può permettersi una sconfitta del genere dal punto dell’immagine turistica. Per l’economia sarebbe un colpo devastante». Un evento che, sulla soglia della 69esima edizione, corre il rischio di chiudere.

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I consiglieri ex Sel, Daniele Cocco, Eugenio Lai e Luca Pizzuto, insieme all’eletto nelle liste dei Rossomori, Paolo Zedda, hanno costituito in Consiglio regionale il nuovo gruppo politico “Sinistra per la democrazia e il progresso” che, al livello italiano, fa riferimento al nuovo movimento “Articolo  1 – Democratici e Progressisti” promosso dagli ex Pd, Roberto Speranza ed Enrico Rossi e Arturo Scotto, già Sinistra italiana.

A guidare il nuovo raggruppamento consiliare, che conferma l’adesione al centrosinistra ed il sostegno alla Giunta Pigliaru, sarà Daniele Cocco (già capogruppo di Sel) che, nel corso della conferenza stampa di presentazione, ha illustrato le priorità di Sdp: «Vogliamo dare un spinta e un’accelerazione sui temi chiave del lavoro, della lotta alle povertà e per realizzare il master plan delle zone interne, perché tutti i cittadini sardi devono avere medesimi diritti, ad incominciare da quello alla salute, e uguali condizioni di accesso ai servizi». Daniele Cocco ha inoltre definito “irrinunciabile” il principio sancito con la legge di riforma degli Enti locali che stabilisce la cosiddetta perequazione tra i territori e i cittadini della Sardegna.

«Oggi non nasce solo un nuovo gruppo consiliare ma un nuovo percorso politico, più aperto e che porta con se le antiche battaglie per far crescere la Sardegna» ha dichiarato Eugenio Lai che ha insistito sulla disponibilità al confronto con tutte le anime del centrosinistra («vogliamo confrontarci sui temi e sui diritti per realizzare una Sardegna più equa e solidale»). Eugenio Lai ha inoltre auspicato l’approvazione entro la fine della Legislatura della nuova legge sull’istruzione.

Paolo Zedda ha spiegato la sua adesione al gruppo Sdp ed ha però confermato l’iscrizione al partito dei Rossomori («resto un indipendentista progressista») indicando come priorità di legislatura la riscrittura dello Statuto, una legge per la tutela e la salvaguardia del patrimonio immateriale della Sardegna (lingua, arte e cultura), la risoluzione della questione energetica e il Master plan per le zone interne.

Un allargamento del gruppo è stato, dunque auspicato da Luca Pizzuto (ex segretario regionale Sel) che ha parlato di raggruppamento “provvisorio” pronto al confronto con il “frastagliato mondo della sinistra in Sardegna”. Pizzuto confermando come riferimento nazionale “Articolo 1 – Movimento dei democratici e progressisti” ha precisato inoltre che “Sinistra per la democrazia e il progresso” lavora con l’obiettivo di creare nell’Isola un soggetto “autonomo e federato”.

Ha partecipato all’incontro con i giornalisti, anche il neo assessore della Cultura, Giuseppe Dessena, (indicato in Giunta dagli ex Sel di Sdp) che ha affermato di riconoscersi nella nuova compagine consiliare ed ha salutato con favore “il nuovo percorso politico” indicando come priorità nella sua azione al governo della Sardegna l’abbattimento dei livelli di dispersione scolastica.

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Con la costituzione del gruppo “Sinistra per la Democrazia e il Progresso2 cambia la “mappa” della rappresentanza consiliare delle forze politiche in Consiglio regionale.

Questa la nuova composizione dei gruppi:

Partito Democratico: Pietro Cocco (presidente), Alessandro Collu, Pietro Comandini, Lorenzo Cozzolino, Salvatore Demontis, Roberto Deriu, Daniele Forma, Gianfranco Ganau, Luigi Lotto, Gavino Manca, Giuseppe Meloni, Cesare Moriconi, Francesco Pigliaru, Rosella Pinna, Luigi Ruggeri, Franco Sabatini, Antonio Solinas, Gianmario Tendas;

Forza Italia: Pietro Pittalis (presidente), Ugo Cappellacci, Oscar Cherchi, Giuseppe Fasolino, Ignazio Locci, Antonello Peru, Alberto Randazzo, Marco Tedde, Edoardo Tocco, Stefano Tunis, Alessandra Zedda;

Gruppo Misto: Gaetano Ledda (presidente), Francesco Agus, Fabrizio Anedda, Annamaria Busia, Mario Floris, Giovanni Satta, Paolo Truzzu, Emilio Usula;

Partito dei Sardi: Gianfranco Congiu (presidente), Augusto Cherchi, Roberto Desini, Piermario Manca, Alessandro Unali;

Cristiani, popolari e socialisti: Zanchetta Pierfranco (presidente), Antonio Gaia, Raimondo Perra, Walter Piscedda;

Udc Sardegna: Gianluigi Rubiu (presidente), Alfonso Marras, Giorgio Oppi, Giuseppino Pinna;

Partito Sardo d’Azione: Angelo Carta (presidente), Marcello Orrù, Christian Solinas;

Riformatori Sardi liberaldemocratici: Attilio Dedoni (presidente), Michele Cossa, Luigi Crisponi;

Sinistra per la Democrazia e il Progresso: Daniele Cocco (presidente), Eugenio Lai, Luca Pizzuto, Paolo Zedda.