14 November, 2024
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Il comune di Cagliari ha aggiudicato in via definitiva la gara per i nuovi servizi di igiene urbana. Con determina numero 1117 del 7 marzo, completate con esito positivo le verifiche di legge relative al possesso dei requisiti, il servizio è stato assegnato al Raggruppamento Temporaneo di Concorrenti formato dalla DeVizia Transfert spa, in associazione con le società Coop L.A.T. e Econord.

Il concreto avvio delle attività è programmato per la metà del mese di aprile ed avrà una durata di sette anni. L’importo complessivo dell’affidamento è pari a circa 29.000.000,00 di euro all’anno, con un ribasso di oltre il 10% sull’importo presunto messo a base di gara.

Il nuovo servizio segnerà una svolta per la città: l’approdo al sistema di raccolta tramite il cosiddetto “porta a porta” che contribuirà in modo determinante ad innalzare il livello di differenziazione dei rifiuti.

Tante le nuove attività che prenderanno avvio nei prossimi mesi, a partire da un’intensa attività di comunicazione che accompagnerà la consegna dei contenitori per le varie frazioni di rifiuti e che fornirà agli utenti le fondamentali istruzioni per fruire al meglio del nuovo servizio.

ei prossimi mesi verranno attivati dei punti informativi dislocati per la città e prenderanno avvio una serie di iniziative tese alla sensibilizzazione sul tema dei rifiuti con la distribuzione di materiale informativo rivolto non solo alla cittadinanza ma anche a chi vive la città per ragioni lavorative oltre che per finalità turistiche e di svago.

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Gli uffici dell’Ente Parco di La Maddalena hanno pubblicato la manifestazione d’interesse rivolta a tutti gli operatori economici del settore turistico interessati alla convenzione per il rilascio delle autorizzazioni d’ingresso all’interno del perimetro del Parco Nazionale. Il rilascio delle autorizzazioni, fatta eccezione per alcune categorie di utenti, avviene dietro pagamento di un corrispettivo: l’Ente Parco, per favorire l’acquisizione preventiva delle autorizzazioni, attiva con i soggetti interessati apposite convenzioni che garantiscono la massima distribuzione sul territorio dei punti di rilascio e di informazione.

L’invito alla candidatura per la stipula del contratto di convenzione è rivolto ad associazioni, società di persone, società di capitali o altri soggetti che svolgono attività di interesse culturale, turistico e produttivo. L’operatore sarà abilitato per il periodo che va dal 1 maggio al 31 ottobre a gestire il servizio di biglietteria per il rilascio dei permessi d’ingresso nel Parco Nazionale ed eventuali altre attività che saranno concordate con l’Ente. Il Parco riconoscerà all’operatore per l’espletamento del servizio di bigliettazione una percentuale sul ricavato. Per informazioni di dettaglio si rinvia alla lettura dell’allegato 1 alla determinazione generale n. 77 del 8.03.3017.

Le domande e i documenti presentati dovranno essere sottoscritte dal legale rappresentante della società. Le manifestazioni di interesse dovranno essere recapitate a mano oppure a mezzo posta all’indirizzo: Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, Via Giulio Cesare n. 7, 07024 La Maddalena o via posta elettronica certificata all’indirizzo lamaddalenapark@pec.it .

Le candidature dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del 15 aprile 2017.

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Il neo-assessore regionale degli Affari generali e del Personale Filippo Spanu ha incontrato i rappresentanti dei dipendenti regionali, per l’esame della riorganizzazione amministrativa della Regione, la valorizzazione delle professionalità, i nuovi concorsi, la stabilizzazione dei precari, il nuovo contratto, il disegno di legge sul corpo forestale.
Filippo Spanu ha ricordato l’avvio della trattativa sul contratto bloccato dal 2009 e i passi avanti compiuti sul tema delle progressioni professionali. Tra le priorità l’esponente dell’Esecutivo ha indicato la riorganizzazione amministrativa, a partire da una complessiva rivisitazione della legge n. 1 del 1977 e la necessità di bandire subito nuove procedure concorsuali per favorire l’ingresso di forze fresche nell’amministrazione, nelle agenzie e negli enti.
Filippo Spanu si è poi soffermato sul disegno di legge che riguarda il Corpo Forestale in via di approvazione da parte della Giunta. «Entro dieci giorni – ha assicurato il neo assessore regionale degli Affari generali – il testo sarà approvato dall’Esecutivo per poi passare, dopo la sessione dedicata alla legge di stabilità, all’attenzione del Consiglio».
Nel corso dei prossimi incontri, che avranno cadenza periodica, verranno approfonditi temi specifici dell’agenda delle relazioni sindacali. «Il confronto – ha spiegato Spanu – si deve sviluppare attraverso una puntuale verifica dei risultati raggiunti e degli obiettivi ancora da conseguire. La Giunta – ha concluso facendo riferimento all’accordo sottoscritto con i sindacati lo scorso 29 settembre – intende mantenere tutti gli impegni sin qui assunti».

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Il Lazzaretto di Cagliari sabato mattina, dalle ore 9.00, ospiterà un convegno sulla sanità pubblica in Sardegna. «Il popolo sardo non può fare a meno di pretendere cure mediche di qualità». È quello che si legge nella prima parte della nota-invito degli organizzatori. «Se noi sardi perdiamo la battaglia per la difesa del Sistema Sanitario Pubblico, perderemo tutte le battaglie. Il Popolo sardo non può fare a meno dell’accesso alle cure mediche gratuite e di qualità per tutti. Invitiamo i sardi a partecipare al Convegno e ad essere parte attiva in questa lotta.»

Per questo gli organizzatori dicono No alla Riforma sul “Riordino della rete ospedaliera sarda”, secondo molti «l’alibi con cui chi governa la Sardegna, in nome dei buchi di bilancio dei quali i sardi non sono responsabili, intende ridimensionare e chiudere gli ospedali dei territori disagiati in tutta l’Isola». No anche alla soppressione dei servizi per gli ammalati cronici e ai tagli esercitati da Roma a colpi di decreti ministeriali sull’assistenza primaria.

«Difendiamo dalla minaccia di chiusura le Comunità terapeutiche e le Comunità per i percorsi alternativi alla carcerazione». Il comitato prende posizione anche sulla privatizzazione del sistema sanitario pubblico e sulla difesa del diritto inalienabile alla salute a partire dai più fragili, invitando tutto l’Indipendentismo sardo ad unirsi e ad essere in prima linea in questa lotta.

Bos si faghimos lèghere sa parte in sardu: Su Pòpulu sardu non podet fàghere a mancu de aere pro totu sas curas mèdicas gratuitas e de calidade. Cumbidemus sos sardos a partetzipare a su Cunvegnu.

Ant a pigare parte a sos traballos espertos de su setore e sa Retze Sarda Sanidade Pùblica. At a sighire una dibata. Est dovere nostru amparare, totu unidos, su deretu de sos sardos a sa Sanidade Pùblica in sos tzentros urbanos e in totu sos territòrios.

NO a sa Reforma supra “Riòrdinu de sa retze ispedalera sarda”, cun s’iscusa de mancantzias in su bilantzu, de sos cales sas sardos non sunt responsàbiles, chie guvernat sa Sardigna, cheret minimare e puru cungiare sos ispidales de sos territòrios discumbeniados.

AMPAREMUS sos ispidales importantes de Casteddu, chi puru si a servìtziu de totu sa Sardigna sunt a arriscu de serrada.

NO a sa tancadura de sos servìtzios pro sos malaidos crònicos nostros.

NO a sas astrinturas a s’assistentzia primaria impostas dae Roma a corfos de Decretos Ministeriales.

AMPAREMUS de sa minetza de serrada sas Comunidades terapeuticas e sas Comunidades pro sos impreos alternativos a sa galera.

CONTRA SA PRIVATIZATZIONE DE SU SISTEMA SANITÀRIU PÙBLICU E PRO SA DEFENSA DE SU DERETU A SA SALUDE, in particulare de sos prus disacatatos, cumbidemus totu s’Indipendentismo sardu a s’unire e a èssere in innantis a totu in custu chertu.

I lavori saranno moderati dal giornalista Ottavio Olita.

Dopo i saluti delle forze politiche di Pro s’Alternativa Natzionale, interverranno come relatori, la dott.ssa Claudia Zuncheddu; Gisella Trincas, presidente ASARP; il dottor Massimo Dadea; la dott.sa Paola Correddu; il dottor Paolo Porcella.

In rappresentanza dei comitati territoriali, interverranno inoltre rappresentanti della Rete Sarda Sanità Pubblica.

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Il comune di Cagliari anticipa il contratto collettivo nazionale di lavoro e vara l’accordo sottoscritto due giorni fa, il 6 marzo, con i sindacati ed Rsu, sulle cosiddette “ferie solidali”. Si tratta di un’importante novità introdotta dal decreto attuativo del Jobs Act (articolo 24 del D.Lgs. 151/2015), che permette ai dipendenti di uno stesso datore di lavoro di donarsi le ferie tra loro, in particolari situazioni di difficoltà.
Una bella pagina scritta dal comune di Cagliari con cui, in pratica, si da la possibilità ad ogni lavoratore di cedere gratuitamente fino a 8 giorni di ferie ad un collega per dare assistenza al figlio minore, per ragioni di cure costanti.
«L’accordo firmato con i sindacati – ha sottolineato stamane il sindaco Massimo Zedda durante la presentazione ufficiale in Municipio – va nella direzione di una estensione dei diritti di una categoria di lavoratori che negli ultimi ha subito numerose mortificazioni, anche dal punto normativo. Ma è grazie a loro che i cittadini possono fruire di numerosi servizi anche essenziali.»
A spiegare quali sono le condizioni che fanno scattare la solidarietà tra colleghi, ci ha pensato l’assessore del Personale Danilo Fadda: «Potranno beneficiare delle ferie solidali i dipendenti a tempo indeterminato, in condizione di necessità data dalla malattia del figlio minorenne (deve essere certificata da una struttura sanitaria pubblica)». Il lavoratore comunica quindi all’Amministrazione la necessità di ferie solidali e l’Amministrazione, dal canto suo, rende nota l’esigenza a tutti i dipendenti i quali volontariamente e gratuitamente, possono cedere i propri giorni di ferie. «Per essere donati, i giorni di ferie (massimo 8 all’anno), dovranno tuttavia essere maturati durante l’anno precedente».
«Le ferie solidali – ha precisato infine Danilo Fadda – non comporteranno alcun onere per le casse comunali e si basano esclusivamente sulla generosità dei dipendenti verso le difficoltà di un collega. Questo strumento perciò non poteva non trovare accoglimento.»
Sulla stessa linea anche i consiglieri Fabrizio Marcello, Giorgia Melis e Roberto Tramaloni, presidente della Commissione Personale, che ha parlato dell’opportunità di migliorare le condizioni lavorative per fare aumentare la produttività dei dipendenti, come più volte dimostrato da recenti studi.
L’istituto nasce in Francia in ricordo di un bambino malato di tumore. I colleghi del papà di Mathys, così si chiamava, aveva esaurito tutte le sue ferie e i permessi per curarlo, organizzarono una colletta dei giorni di riposo arretrati per permettergli di stare accanto al figlio fino all’ultimo dei suoi giorni.
In Italia fino ad oggi, Cagliari è il primo Comune a dar vita ad un simile accordo. Secondo i rappresentanti sindacali – presenti anche loro all’incontro con la stampa nella Sala Del Retablo al secondo piano del Palazzo Civico di via Roma – l’accordo rappresenta senza dubbio un’esperienza significativa di civiltà e di solidarietà, ma anche una “pietra miliare” nel comparto nel comparto pubblico. L’auspicio, condiviso anche dal sindaco Zedda e dall’assessore Fadda è quello che faccia da “apripista” in altre realtà lavorative.

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La conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale ha incontrato la commissione regionale per le pari opportunità.

«Solleciteremo la commissione Autonomia perché valuti lo  scorporo della doppia preferenza di genere dal disegno di legge che modifica la legge elettorale regionale, al fine di esaminare la possibilità di votare in Aula le norme della doppia preferenza, separatamente da quelle di revisione della legge che regola l’elezione del Consiglio regionale». È questo, in sintesi, l’impegno declinato dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, a conclusione dell’incontro, tenutosi questo pomeriggio in Consiglio, con la commissione regionale per le pari opportunità, guidata da Gabriella Murgia. Il presidente dell’Assemblea sarda ha inoltre accolto la proposta del capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, perché, a conclusione dell’approvazione della legge di stabilità (il cui esame in Aula inizia il prossimo mercoledì) si tenga in Consiglio una apposita seduta sulla questione femminile alla quale parteciperanno, oltreché le commissarie delle pari opportunità, anche le rappresentanti delle associazioni più rappresentative e dei centri antiviolenza dell’Isola.

La richiesta dello stralcio delle norme per la doppia preferenza, unitamente ad un iter accelerato del provvedimento, è stata avanzata con nettezza dalla presidente, Gabriella Murgia, da Elena Secci, Barbara Congiu, Maria Rosa Millelire, Lidia Fancello, Rosalba Crillisi, Paola Casula e Pietrina Pileri che, nel corso dei rispettivi interventi, hanno evidenziato l’esigua rappresentanza femminile in seno al Consiglio regionale (4 consigliere su 60 componenti) nonché l’incremento della partecipazione delle donne nel governo dei Comuni (proprio per effetto dell’introduzione della doppia preferenza di genere) insieme con la necessità di garantire la presenza delle donne sarde in Regione. «Chiediamo ai capigruppo un impegno per colmare il deficit di rappresentanza e per garantire la presenza delle donne nel Consiglio regionale – ha dichiarato Gabriella Murgia – auspichiamo dunque una norma ad hoc che testimoni la volontà politica di procedere per assicurare la rappresenta femminile nella massima assemblea sarda».

Convinto sostegno alle richieste della commissione per le pari opportunità è stato dichiarato dalle consigliere regionali presenti all’incontro, Alessandra Zedda (Fi), Rossella Pinna (Pd) e Daniela Forma (Pd) che hanno posto l’accento anche sulle scarse risorse destinate in finanziaria per il funzionamento dei centri anti violenza e sulla necessità di una più stretta collaborazione tra la commissione pari opportunità e le consigliere elette in Regione («da oggi siamo in ventiquattro e non più in quattro»).

I capigruppo Angelo Carta (Psd’Az); Pierfranco Zanchetta (Upc-Socialisti); Gianfranco Congiu (Pds); Daniele Cocco (Sel); Gianluigi Rubiu (Udc); Attilio Dedoni (Riformatori) e Pietro Pittalis (Fi), seppur con differenti sottolineature critiche, hanno ribadito la volontà di procedere con la revisione della legge elettorale regionale con l’introduzione delle norme che garantiscono il diritto alla rappresentanza femminile: doppia preferenza di genere e/o obbligo di alternanza nelle liste elettorali.  

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La Sardegna si proietta nella seconda fase dell’attuazione del progetto per lo sviluppo della rete in fibra ottica in tutto il territorio regionale. Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, con gli assessori degli Affari generali Filippo Spanu e degli Enti locali Cristiano Erriu, ha incontrato Alessio Beltrame, il capo della segreteria del ministro dello Sviluppo economico Antonello Giacomelli e i rappresentanti di Infratel Maurizio Decina (presidente), Salvo Lombardo (direttore generale) e Chicco Porcu (componente del Consiglio di amministrazione). Nel corso della riunione si è discusso dei tempi e delle modalità del prossimo bando che riguarderà 39 comuni di medie dimensioni e a cui verrà dato corso con l’imminente accordo tra Giunta e Governo. Nel bando, rivolto agli operatori privati, viene previsto di mettere a gara il completamento dell’infrastruttura nei restanti comuni a fallimento di mercato e l’affidamento della gestione dell’intera opera realizzata con il contributo dei fondi europei.
Dall’incontro è emerso che nei 17 comuni in cui i lavori sono stati conclusi, si potrà procedere da subito all’attivazione dei servizi di connettività. Infratel, nel suo sito, ha pubblicato l’avviso indirizzato ai potenziali gestori.
«Dobbiamo correre per creare una rete capillare che garantisca avanzati servizi di connettività a cittadini e imprese – ha detto l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu –. Nell’incontro di oggi abbiamo posto le basi per portare la fibra ottica in tutte le aree in cui gli operatori privati non hanno intenzione di intervenire. Abbiamo inoltre ragionato in termini molto costruttivi sulla gestione delle nuove infrastrutture. Esprimo soddisfazione per la possibilità di dare immediata operatività alle reti già pronte e collaudate-»
«Il progetto per lo sviluppo della banda ultralarga, che coinvolge in questa prima fase 313 comuni, ha una valenza strategica e si lega – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – agli altri interventi che la Giunta sta attuando per contrastare il grave fenomeno dello spopolamento e garantire ai territori nuove prospettive di sviluppo.» 
Attualmente, in base ai dati diffusi da Infratel sono 67 i cantieri attivi in Sardegna. Nel corso del mese di marzo saranno aperti ulteriori 77 cantieri, altri 32 nel prossimo mese di aprile. Entro il mese di giugno, secondo le previsioni della società in house del ministero dello Sviluppo economico, i comuni con lavori in corso per la posa della fibra ottica, saranno 200.

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Oggi, mercoledì 8 marzo, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha ricevuto la presidente di Business Europe, Emma Marcegaglia, accompagnata dal Direttore Generale Markus Beyrer.

Nel corso del colloquio, sono stati affrontati temi legati alla creazione di nuovo lavoro, alla crescita, alla competitività e al futuro dell’Europa.

Tajani e Marcegaglia hanno convenuto sull’importanza di una politica industriale europea che mobiliti e coordini tutti gli strumenti a livello nazionale ed Ue – dal completamento del mercato unico, al governo dell’economia, alle riforme, fino alla politica commerciale -, per attirare più investimenti industriali.

Entrambi hanno sottolineato che l’Europa deve mantenere la barra dritta verso una società aperta e il libero scambio basato sul rispetto di regole e concorrenza leale. Il recente accordo con il Canada è un buon esempio di partenariato economico e commerciale che crea posti di lavoro e aiuta le PMI europee, mantenendo alti standard sociali, sanitari e di sicurezza.

Per Tajani e Marcegaglia il governo dei flussi migratori passa anche da una più moderna politica di sviluppo per l’Africa. Serve una robusta diplomazia economica europea per promuovere più investimenti, anche privati, e trasferimenti di saper fare in sicurezza, infrastrutture, energie pulite, imprenditorialità, formazione e capacità amministrativa. La proposta della Commissione del fondo europeo per lo sviluppo sostenibile in Africa, che il Parlamento vuole approvare prima dell’estate, è un buon passo in questa direzione.

Si è discusso anche della necessità di una industria e di un mercato europeo della difesa per sfruttare le economie di scala e promuovere interoperabilità e ricerca comune, evitando doppioni e sovraccapacità.

Secondo il presidente del Parlamento e la Presidente di Business Europe, oggi come non mai è necessaria l’unità europea. L’Europa ha bisogno di essere cambiata non di essere indebolita. Le celebrazioni per il 60° anniversario dei Trattati di Roma non devono limitarsi ad una cerimonia formale, ma rappresentare l’occasione per rafforzare la nostra capacità di dare risposte concrete ai cittadini europei.

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I “Centristi per la Sardegna” preparano l’appuntamento elettorale amministrativo di Primavera.
Con le adesioni nei consigli comunali di Cagliari, Quartu, l’ex sindaco della terza città della Sardegna, Davide Galantuomo, Sestu, il giovane consigliere Gianluca Usai e della Città metropolitana, si inizia a radicare nel territorio il movimento politico “Centristi per la Sardegna”, emanazione del progetto nazionale “Centristi per l’Europa”, promosso da Pier Ferdinando Casini e guidato dal ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti e dal presidente della Bicamerale per gli affari Regionali ed ex ministro della funzione pubblica, Gianpiero D’Alia.

Federico Ibba, consigliere comunale del capoluogo, nominato negli scorsi mesi coordinatore regionale del movimento, annuncia oggi la presenza di liste e di candidati a sindaco nei principali centri che andranno al voto in primavera come Selargius, popoloso comune dell’area metropolitana di Cagliari ed il capoluogo di provincia di Oristano. «L’obiettivo – spiega Ibba – è quello di creare le condizioni di riaggregare gli elettori moderati e gli amministratori che credono nei valori del popolarismo europeo contribuendo a costruire una casa non preconfezionata a Roma o a Bruxelles ma che sia espressione di movimenti civici dai quali cresca una nuova classe dirigente».

«Nessuna alleanza precostituita con partiti o coalizioni che ricalcano quella del governo nazionale – aggiunge Federico Ibba -, valutiamo caso per caso il nostro sostegno privilegiando i movimenti e partiti che fanno parte della famiglia dei popolari europei ma ad una sola condizione: liste e sindaci con un forte segno di rinnovamento e discontinuità col passato.»

Federico Ibba.

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«Servizio di recupero della fauna selvatica fermo dal primo gennaio 2017. Nell’ex Provincia di Carbonia-Iglesias l’affidamento del pronto soccorso e assistenza veterinaria della fauna selvatica terrestre in difficoltà (mammiferi, uccelli, rettili e anfibi, spesso da proteggere e preservare) è in stand-by a causa delle lungaggini burocratiche scaturite dalla nascita della Provincia del Sud Sardegna. Lo stesso servizio non è operativo nemmeno nel territorio dell’ex Provincia del Medio Campidano, inglobata, insieme a Carbonia-Iglesias, nella neonata Sud Sardegna.»

A sostenerlo è Ignazio Locci, vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna.

«Il punto – aggiunge Ignazio Locci – è che le risorse certamente non mancano, visto che nel gennaio scorso è stata bandita una gara, poi andata deserta, per per l’affidamento delle mansioni di cui sopra. E oggi, quasi a metà marzo, a tre mesi dall’interruzione, l’ente non ha bandito la nuova gara d’appalto. E non si capisce per quale motivo gli uffici competenti non abbiano ancora proceduto con la gara pubblica. Si tratta di prestazioni di fondamentale importanza, che si affiancano al lavoro svolto dal Corpo Forestale, al quale ora è però lasciato l’onere di provvedere interamente alla cura e al soccorso della fauna selvatica. A questo punto – conclude il vicepresidente del Consiglio regionale -, vorremmo sapere quando il commissario Giorgio Sanna intende procedere con il bando e assicurare così un servizio indispensabile per l’intero territorio»