18 July, 2024
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Nel suo decimo anniversario, l’Amministrazione comunale di Iglesias intende organizzare l’edizione 2017 della Scuola Civica di Storia. In questa prima fase saranno raccolte le disponibilità dei relatori a tenere le lezioni. Gli interessati sono invitati a proporre un abstract della relazione che intendono tenere entro venerdì 24 marzo inviandolo alla mail: cultura@comune.iglesias.ca.it .

L’abstract della relazione dovrà contenere il titolo, ed eventualmente un testo descrittivo dei contenuti di max 1.500 battute e una indicazione di massima delle fonti che si intende utilizzare. I materiali pervenuti non saranno restituiti e saranno archiviati dall’Ufficio Cultura. Nell’organizzazione della prossima edizione della Scuola Civica l’Amministrazione comunale continuerà ad avvalersi della collaborazione volontaria della dott.ssa Grazia Villani e del dott. Sebastiano Forteleoni.

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«Abbiamo ritenuto necessaria l’apertura di una sede operativa multiservizi per non accentrare tutto in un’unica località, distante dalle zone più periferiche della provincia del Sud Sardegna. È una scelta che vuole venire incontro alle esigenze degli utenti e che non vincolerà in alcun modo il presidente e il Consiglio che saranno eletti nei prossimi mesi, i quali potranno adottare opzioni differenti: vale per questa Provincia come per tutte le altre presenti in Sardegna.»

Lo ha detto l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, poco prima del tradizionale taglio del nastro negli uffici di via Giudice Guglielmo, a Cagliari. Poi, in risposta a chi polemizza per questa scelta, ha spiegato: «Chi fomenta gli animi, mette uno contro l’altro i territori dell’intera provincia, che di fatto accorpa tre realtà omogenee ma distanti geograficamente tra di loro. Bisogna ragionare per unire i 107 Comuni che la compongono, non per dividerli ma pensando ad un assetto organizzativo in grado di rispondere alle aspettative dei cittadini».
L’assessore Erriu ha sottolineato «l’importanza della presenza del sindaco metropolitano Massimo Zedda (al fianco dell’amministratore straordinario Giorgio Sanna) perché simboleggia l’apertura della Città Metropolitana verso i territori confinanti, come è d’altronde nello spirito della legge Delrio». E poi ha ricordato che questo ente, come pure la Città Metropolitana, «ha un bilancio sano e gambe forti per camminare. E questo grazie anche alla battaglia vinta nelle scorse settimane contro lo Stato, con Anci e Cal compatte nel sostenere le istanze della Regione. Tra qualche mese, subito dopo le Amministrative, si terranno le elezioni di secondo livello che daranno la corretta rappresentanza politica ai territori delle Province».

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«La nomina ad assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio della dott.ssa Barbara Argiolas non può che determinare la rinuncia all’incarico conferito dall’amministrazione comunale di Iglesias con Determina dirigenziale n. 2534 del 2.12.2016.»

A dirlo è Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias nel Consiglio comunale di Iglesias.

«La consulente si sarebbe dovuta occupare del servizio di progettazione della “Destinazione turistica della Città di Iglesias” per un costo complessivo di euro 42.700,00 – aggiunge Valentina Pistis –. Vista la complessità del suo nuovo ruolo istituzionale Le chiediamo di rinunciare all’incarico conferito dalla Giunta Gariazzo. Ricordiamo – conclude Valentina Pistis – che i fondi stanziati per il progetto sono quelli relativi alla legge regionale 37 del 1998.»

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Giovedì 9 marzo, alle ore 21.00, al Cine-Teatro Centrale, in piazza Roma a Carbonia, terzo appuntamento con la rassegna cinematografica “Identità in Transito”, in programma sino al 19 marzo.

Questo giovedì sarà proiettato il film “Al di là delle montagne” di Zhangke Jia, con Zhao Tao, Yi Zhang, Jing Dong Liang, Zijian Dong, Sylvia Chang.

«Cina, 1999. Amici d’infanzia Liangzi e Zhang sono entrambi innamorati di Tao, la bella della città. Tao alla fine decide di sposare il ricco Zhang. Hanno presto un figlio di nome Dollar … Dalla Cina all’Australia, le vite, gli amori, le speranze e le disillusioni di una famiglia, raccontata attraverso più di due generazioni in una società in continua evoluzione.»

Il film è stato presentato al 68° Festival di Cannes. È stato selezionato per partecipare al Toronto Film Festival del 2015 e ha ricevuto il premio per la miglior sceneggiatura all’Asian Film Award.

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L’inaugurazione di una sede operativa della provincia del Sud Sardegna a Cagliari ha provocato forti reazioni, sia a livello politico, sia tra i cittadini, in particolare a Carbonia e Iglesias.

«Un nuovo pugno in faccia. Uno scippo in piena regola per il Sulcis Iglesiente, ancora una volta beffato» denuncia Gianluigi Rubiu, capogruppo Udc in Consiglio regionale, contro l’apertura del quartier generale della provincia del Sud Sardegna a Cagliari, sulla via Giudice Guglielmo, in un caseggiato concesso in comodato d’uso dalla Città metropolitana. Un distretto che ha come capoluogo Carbonia, ma con gli uffici a Cagliari.

«Si tratta di una violazione di legge consumata ai danni del Sulcis Iglesiente, con il rischio di vedersi privati ancora una volta dei servizi essenziali sul territorio – aggiunge Gianluigi Rubiu -. All’interno della provincia del Sud Sardegna gravitano la grande fetta dei centri del territorio che si racchiude tra Carbonia e Iglesias. E’ scontato che ci saremmo aspettati l’apertura della sede nell’area del Sulcis. E’ una scelta totalmente folle, visti anche i costi per mantenere la sede a Cagliari. Si corregga il tiro con il trasferimento immediato del quartier generale a Carbonia. Il Sulcis Iglesiente rivendica con forza una battaglia logica e chiara con i servizi che devono rimanere sul territorio. Le fasce tricolori sono state ancora una volta emarginate dalla scelta riguardante anche gli enti locali – conclude Gianluigi Rubiu – e si ribellano di fronte a questa decisione folle di dislocare altrove la sede della Provincia.»

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Dusko Savanovic.

La Dinamo sbanca Le Mans, 68 a 66 (primo tempo 30 a 35) e vola nei quarti di finale della Champions League. La squadra sassarese ha disputato la partita perfetta che alla vigilia le aveva chiesto il suo coach Federico Pasquini ed ha scritto un’altra pagina della sua storia sportiva, dopo il triplete di due stagioni fa, le due vittorie consecutive nella Coppa Italia e la finale di Coppa Italia di quest’anno.

Il Le Mans le ha provate tutte per cercare di ribaltare il -16 (79 a 63) subito a Sassari, ma la Dinamo è stata sempre in partita, concedendo ai francesi un massimo vantaggio di 8 punti nel primo e nel secondo quarto, ma trascinata da un monumentale Dusko Savanovic, autore di 15 punti con 3 triple nel terzo quarto in una manciata di minuti, ha tenuto sempre il passo e nel finale, quando ormai la qualificazione l’aveva in tasca, s’è tolta anche la soddisfazione di violare la Antares di Le Mans, con il punteggio di 68 a 66. Ed ora la Dinamo, dopo un avvio di stagione assai incerto, sia in campionato sia in Champions League, con gli inserimenti in corsa di David Bell, Gani Lawal e David Lighty, è una squadra vera che fa paura un po’ a tutti, anche a quella Olimpia Milano che affronterà nel prossimo turno di campionato, in programma domenica 12 marzo, alle 20.45, al PalaSerradimigni di Sassari.

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La violenza contro le donne non è accettabile a nessun livello e in nessun luogo al mondo, e la schiavitù sessuale è un abominio. La chiave per sconfiggerla è mandare a scuola sempre più bambine e donne, in tutti i paesi sia sviluppati che in via di sviluppo, dare loro un buon livello di istruzione perché dall’istruzione nasce la consapevolezza.

Questo il messaggio forte dell’avvocatessa nigeriana e professoressa universitaria Hauwa Ibrahim al convegno “Liberare le donne dalla violenza”, organizzato dall’Ufficio di informazione in Italia del Parlamento europeo insieme ad ActionAid Italia, al Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei ministri e alla Rappresentanza in Italia della Commissione europea.

«La lotta alla violenza – ha proseguito la Ibrahim – deve essere tra le priorità di oggi, di domani e degli anni a venire. Dobbiamo agire perché nessuna forma di violenza sia più tollerabile. Io sono stata in prima persona una vittima della violenza contro le donne: sono stata data in sposa all’età di 10 anni, poi quasi per caso ho ricevuto un’istruzione, sono diventata avvocato, sono riuscita ad arrivare a insegnare a Harvard e ho lavorato per salvare più di 200 ragazze da Boko Haram.»

E, sull’organizzazione terroristica attiva in Nigeria, la Ibrahim spiega: «Boko Haram è in una condizione di maggiore debolezza in questo momento perché c’è un governo credibile e un Presidente incorruttibile. Questo ci insegna una cosa: che è importante il ruolo del parlamento europeo, che ad esempio nel 2016 ha conferito il premio Sakharov a Nadia Murad e Lamiya Aji – due jazide vittime della schiavitù sessuale dell’Isis,- è importante l’attività che le molte fantastiche Ong svolgono contro la violenza sulle donne in italia e in Europa, ma è altrettanto importante che in paesi come il mio, la Nigeria, abbiamo leader e governi credibili che contrastino le nefandezze di organizzazioni quali Boko Haram».

All’incontro hanno partecipato anche le deputate del Parlamento Europeo Silvia Costa (S&D) ed Eleonora Forenza (Gue/Ngl).

Per Silvia Costa, è necessario «ricostruire un dibattito in cui la donna sia soggetto della politica e non oggetto, perché le donne sono il primo soggetto del cambiamento e solo grazie a un loro maggior coinvolgimento si potrà fare la differenza». L’eurodeputata ha ribadito che tra gli obiettivi più importanti da perseguire a livello europeo c’è la firma e la ratifica – da parte non solo di tutti gli Stati membri Ue, ma dell’Unione europea in quanto tale – della Convenzione di Istanbul, voluta dal Consiglio d’Europa per prevenire e lottare contro tutte le forme di violenza sulle donne. Purtroppo «ancora 14 stati membri non l’hanno firmata», ha sottolineato Costa, da anni impegnata a Bruxelles per la difesa dei diritti delle donne. «La protezione deve essere senza confini e non solo delle cittadine europee ma anche delle migranti e delle profughe – ha spiegato l’europarlamentare precisando che, anche in Italia – è necessario lavorare di più sulla formazione e sulla modalità con la quale applicare le leggi a tutela delle donne».

Nel suo intervento, Eleonora Forenza ha riconosciuto come il tema della violenza sulle donne abbia finalmente una definizione larga e onnicomprensiva, grazie ai grandi progressi fatti sia a livello politico che sociale.

La risposta alla violenza di genere passa anche attraverso progetti europei, come ha spiegato Livia Zoli, Capo Unità Policy e Lobby di ActionAid: «La violenza domestica è un fenomeno diffuso in tutta Europa. L’esperienza pratica ci insegna che molto spesso le donne rimangono in relazioni violente perché non dispongono di sufficiente autonomia economica per provvedere a se stesse e ai propri figli e al contempo che in una situazione di violenza spesso ci sono fattori economici di sopraffazione. Per questo ActionAid guida un consorzio europeo di organizzazioni unite nel progetto WE GO!, realizzato grazie al sostegno finanziario dell’Unione europea, che intende rafforzare i servizi di supporto per le donne vittime di violenza domestica in Europa, con particolare attenzione ai servizi offerti dai centri antiviolenza per favorire l’empowerment economico delle donne».

Simon Ovart, presidente del Comitato Nazionale UN Women Italia, ha ricordato le troppe barriere che le donne devono affrontare quotidianamente: «L’empowerment economico delle donne è necessario per una crescita equa e sostenibile. Molti paesi hanno fatto notevoli progressi, negli anni, grazie a politiche di integrazione e occupazione, ma nonostante questo la disuguaglianza di genere persiste, così come il differenziale salariale. Diversi studi di mercato hanno rivelato che le aziende con un maggior numero di donne in posizione di management hanno prestazioni migliori e una migliore reputazione».

Francesca Brezzi, presidente dell’Osservatorio Studi di Genere dell’università Roma Tre, ha ribadito la necessità di sensibilizzare al problema i figli maschi e di insegnare alle figlie a percepire i segnali precursori della violenza. «In particolare – ha osservato – la rieducazione si mette in pratica attraverso la strategia delle quattro P: promuovere, proteggere, punire e prevenire. È inoltre indispensabile dare voce alle donne vittime e reintegrarle, promuovendo al tempo stesso la riflessione da parte degli uomini».

Per Vittoria Doretti, responsabile Rete Regionale Codice Rosa-Regione Toscana, è necessario «un percorso che aiuti le vittime di tutte le discriminazioni», e occorre chiedersi cosa accade alle donne che hanno subito violenza per comprendere i rischi e i problemi della reintegrazione.

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I sindaci dei comuni di Teulada Daniele Serra e Sant’Anna Arresi Teresa Pintus denunciano il forte e non più sostenibile ritardo nei trasferimenti dallo Stato delle risorse previste dalla legge 104/90 e successive modifiche. Tali disposizioni di legge prevedono per i Comuni oberati da servitù militari dei fondi a ristoro dei disagi e dei vincoli per la presenza dei poligoni e delle esercitazioni. Risorse versate direttamente ai Comuni e da questi utilizzate per la realizzazione di opere pubbliche e politiche sociali a beneficio dell’intera comunità.

In una nota Daniele Serra e Teresa Pintus sottolineano che «gli ultimi versamenti effettuati risalgono ormai al lontano 2012 e riguardavano le annualità 2005-2009, il ritardo accumulato e quindi di 8 annualità per una cifra che ammonta a circa 3 milioni di euro per Teulada e circa 450mila euro per Sant’Anna Arresi. Risorse fresche, importanti e quanto mai utili in un periodo di forte crisi e difficoltà come quello che stiamo attraversando, che consentirebbero l’immediato avvio di opere e cantieri con indubbi benefici anche per l’occupazione».

«La problematica non è nuova e negli anni più volte è stata sollevata dai Sindaci e dalla Regione Sardegna – sottolineano Daniele Serra e Teresa Pintus –, sia attraverso l’invio di documenti ufficiali e delibere di consiglio votate all’unanimità, sia durante incontri a vari livelli, in tutte le sedi possibili. Tutte le richieste indirizzate sono rimaste inascoltate. Oltre al versamento del pregresso e alla puntualità nei pagamenti abbiamo sempre chiesto la corresponsione delle cifre per annualità e non più per quinquennio e il fatto che siano stralciate dai vincoli di bilancio affinché tali risorse siano effettivamente e facilmente programmabili e spendibili per il territorio e per le comunità con tempistiche certe. Ci preme ricordare che la tematica non può essere ritenuta oggetto di negoziazione tra le varie vertenze sulle servitù militari. Essa infatti è già disciplinata da una legge dello Stato e in quanto tale va applicata senza indugio.»

A tale proposito, ritenendo non più rinviabile la conclusione della vicenda, i sindaci di Teulada e di Sant’Anna Arresi chiederanno l’autorevole e pressante intervento della Regione Sardegna e la collaborazione delle altre comunità aventi la medesima problematica, affinché si convochi quanto prima un incontro con il ministro della Difesa per la soluzione della vertenza.

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Mare e Miniere giunge nel 2017 alla sua decima edizione, in occasione della quale è in fase di elaborazione un ricchissimo programma artistico, educativo e naturalistico, il cui obiettivo principale è ridare centralità ai luoghi legati al mare e alla cultura geomineraria del Sulcis Iglesiente, un territorio dalle radici culturali profondissime e dal fascinoso patrimonio storico ed archeologico. Seguendo la collaudata formula delle precedenti edizioni, dall’area sulcitana la rassegna si irradierà in tutta l’isola con concerti ed eventi che toccheranno località di tutta la Sardegna, coinvolgendo le comunità e richiamando per buona parte dell’anno visitatori non solo interessati a consumare il magnifico blu delle acque mediterranee, ma anche a trovare benessere psico-fisico personale e a dedicarsi alla formazione culturale.

Quest’anno sarà Portoscuso ad ospitare, nella splendida cornice della Vecchia Tonnara Su Pranu, l’anteprima dei seminari di canto condotti da Elena Ledda e Simonetta Soro che si terranno dal 16 al 19 marzo 2017. Indirizzato sia a cantanti già formati, sia a quanti desiderano per la prima volta avvicinarsi al mondo della musica popolare, lo stage prevede lezioni frontali nel corso delle quali saranno approfondite le tecniche vocali, partendo dall’apprendimento di brani della tradizione.

Ad impreziosire queste tre giornate di studio, sarà un imperdibile programma di eventi serali che si aprirà il 17 marzo, alle ore 20,00, con il doppio concerto che proporrà canti e musiche del Nord Italia, con il Duo D’Altrocanto composto da Elida Bellon e Giulia del Prete e dell’one man show del talentuoso percussionista Gigi Biolcati, ben noto per essere l’anima ritmica di Banditaliana. Ad aprire la serata sarà il Duo D’Altrocanto.  A seguire il percussionista piemontese presenterà il suo disco di debutto omonimo “Da Spunda”, un disco funambolico suonato esclusivamente da solo, accompagnando la propria voce con una pluralità di percussioni (includenti anche vassoi metallici, damigiane, giocattoli), sintetizzatori, kalimba, piano elettrico, chitarra classica, la “fast-foot” – cassetta di legno suonata a piedi nudi da lui creata – e una chitarra autocostruita con materiali di recupero, percossa da una bacchetta del ristorante cinese. Del tutto uniche le performances di “Body Percussion” e la trasformazione del ritmo del dialetto in una sorta di rap.

Il giorno seguente, il 18 marzo, alle ore 18,30, sarà la volta dei Domo Emigrantes che proporranno “Kolymbetra Musica Mediterranea” viaggio nelle musiche dell’Italia Meridionale che si snoderà dalla Campania al Salento fino a toccare la Sicilia.

Il 19 marzo alle 18,30 il duo composto da Marcello Peghin (Chitarra elettrica, chitarra sint, chitarra 10 corde lives electronics) e Mariano Piras (Oud, saz, serraggia,mandola, ghironda) proporranno la sonorizzazione dal vivo del video Giampiero Dore “Isola dalle vene d’argento”, un suggestivo viaggio in musica e immagini attraverso la Sardegna, una visione poetica e senza una meta precisa, un vagabondare tra suoni, spazi e luoghi. A seguire si terrà lo spettacolo di Danze e Musiche Orientali con la compagnia Noyeleh diretta da Marta Pisano. 

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I Riformatori sardi ancora contro la provincia del Sud Sardegna nel giorno dell’inaugurazione della sede operativa a Cagliari: «Il nuovo servizio – attacca il consigliere regionale Michele Cossa –  sarà dotato di un ufficio protocollo e una minima dotazione di uffici tecnico-amministrativi di primo orientamento alle istanze dell’utenza». Prevedibile, a questo punto, l’attivazione servizi analoghi anche nel Sarcidano, nel Medio Campidano e nel Sarrabus.

«Come dimostrano peraltro le incredibili richieste fatte dallo stesso commissario nel corso di un’imbarazzante audizione nella commissione Autonomia – aggiunge Michele Cossa – la provincia del Sud Sardegna si troverebbe sotto organico, e quindi servono soldi per nuove assunzioni. Follia pura. Anziché incentivi alle aziende vogliono continuare la politica  di sprechi, assistenzialismo e clientelismo che li caratterizza. Un insulto a tutti coloro che si guadagnano il pane tutti i giorni senza chiedere nulla a nessuno, e vengono vessati dal fisco e dall’ottusità della burocrazia. Lo spreco dei soldi dei contribuenti, insomma, non si ferma – conclude Michele Cossa -. Anzi: continua inarrestabile, con la connivenza della Regione.»