La Sispe non aderisce allo sciopero dei pediatri di famiglia proclamato dal 13 al 15 marzo.
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La Sispe, Sindacato Specialisti Pediatri, rappresentativo a livello regionale e nazionale, in relazione all’annunciata chiusura degli ambulatori dei pediatri di famiglia della regione Sardegna dal giorno 13 al giorno 15 marzo prossimi, per il blocco delle prestazioni assistenziali aggiuntive previste dal contratto regionale, attraverso il suo segretario regionale, Paolo Zandara, comunica che, pur considerando legittime le rivendicazioni dei colleghi del sindacato FIMP, considera le modalità di sciopero non congrue con le rivendicazioni.
«Il rischio è di colpire le persone più deboli, ossia i più piccoli pazienti, già penalizzati dall’incapacità dell’Amministrazione regionale, di instaurare una corretta trattativa, come da noi da tempo richiesto – spiega Paolo Zandara -. Cogliamo quindi l’occasione per affermare che i nostri ambulatori non saranno chiusi dal 13 al 15 marzo ma chiediamo contemporaneamente, per l’ennesima volta, un incontro urgente per poter esporre le nostre ragioni, convinti che si possa ottenere un onorevole risultato per questa regione, volto ad ottenere le giuste attenzioni per i pediatri e per i bambini sardi che ci onoriamo di assistere. Per focalizzare l’attenzione sul problema dell’assistenza sanitaria pediatrica – conclude Paolo Zandara – in quei giorni i pediatri eseguiranno gratuitamente le prestazioni aggiuntive nei propri ambulatori.»