13 November, 2024
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La Conferenza dei Presidenti ha adottato una mozione di risoluzione, proposta dai leader di quattro gruppi politici e dalla commissione per gli affari costituzionali, nella quale sono esposte le condizioni per l’approvazione finale da parte del Parlamento europeo di qualsiasi accordo di uscita con il Regno Unito. Il progetto di risoluzione sarà discusso e votato dal Parlamento mercoledì prossimo in Plenaria.

Nella mozione si riserva grande importanza al trattamento equo dei cittadini dell’Unione e si sottolinea la necessità che non ci sia discriminazione tra i cittadini britannici che vivono nell’UE e i cittadini UE che vivono nel Regno Unito.

Il Regno Unito deve continuare a godere di tutti i suoi diritti e a rispettare tutti gli obblighi coperti dai Trattati UE finché non lascerà l’UE, inclusi gli impegni finanziari a lungo termine dell’attuale bilancio UE, e anche qualora quest’ultimi proseguissero oltre la data di uscita. 

Il Regno Unito dovrà inoltre continuare, finché non lascerà l’UE, ad accettare le quattro libertà dell’UE (libera circolazione di persone, merci, servizi e capitali), la giurisdizione della Corte europea di Giustizia, i contributi generali al bilancio e l’adesione alla politica commerciale comune dell’UE. I deputati insistono poi sull’importanza di affrontare la questione del confine tra l’Irlanda (Eire) e l’Irlanda del Nord.

«Un’uscita ordinata è requisito assoluto e precondizione per qualsiasi partnership futura tra l’UE e il Regno Unito. Ciò non è negoziabile. Con il privilegio di appartenere all’Unione si assumono delle responsabilità e assumersi tali responsabilità significa garantire le quattro libertà. Le quattro libertà sono il collante di tutto e sono indivisibili», ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. 

Secondo i gruppi politici e la commissione per gli affari costituzionali, l’avvio da parte del Regno Unito di accordi commerciali con Paesi terzi prima dell’uscita dall’UE sarebbe contro le regole. Si aspettano inoltre una sincera collaborazione del Regno Unito nei negoziati delle politiche dell’UE finché non lascerà l’Unione. Infine, avvisano che gli accordi bilaterali tra il Regno Unito e uno o più Paesi UE, per esempio riguardanti le istituzioni finanziare con sede nel Regno Unito, costituirebbero delle violazioni ai Trattati UE.

«Per noi, è una priorità assoluta definire i diritti dei cittadini il più presto possibile. Deve essere la prima questione da affrontare nei negoziati. I cittadini non devono diventare merce di scambio», ha sottolineato Guy Verhofstadt, coordinatore sulla Brexit per il Parlamento europeo.

I deputati sono fermamente convinti che i vantaggi di essere un membro dell’UE non possano essere gli stessi di un Paese che lascia. Secondo la mozione redatta da Manfred Weber (PPE), Gianni Pittella (S&D), Guy Verhofstadt (ALDE), Philippe Lamberts e Ska Keller (Verdi) e dal presidente della commissione per gli affari costituzionali, Danuta Hübner, la relazione futura tra l’UE e il Regno Unito potrebbe essere un accordo di associazione. Tale accordo richiederebbe il rispetto costante, da parte del Regno Unito, degli standard europei in materia di ambiente, cambiamenti climatici, lotta all’evasione e elusione fiscale, concorrenza leale, commercio e politica sociale.

I deputati concordano sul fatto che i colloqui sulle eventuali disposizioni transitorie possano iniziare sulla base di piani per il futuro rapporto tra l’UE e il Regno Unito, tuttavia solo nel caso in cui siano stati compiuti buoni progressi per la procedura d’uscita. Un futuro accordo di relazione può essere concluso solamente quando il Regno Unito avrà effettivamente lasciato l’UE; un accordo transitorio non può durare più di tre anni.

 

 

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La Dinamo Banco di Sardegna tenta l’impresa contro il Monaco per entrare nelle Final Four della Champions League e nella storia del basket europeo. Questa sera, alle 20.30, affronta il match di ritorno dei quarti di finale della rassegna continentale partendo dal -11 maturato nel match dell’andata, alla Salle Gaston Mèdecin, dove il primo tempo della sfida si è concluso sul 73 a 62.

È la favola di un club di provincia nato per gioco nel cortile di una scuola dall’idea di un gruppo di studenti, cresciuto nei decenni grazie alla passione e all’impegno di uomini e giocatori che hanno dedicato energie e sacrifici perché il sogno diventasse realtà. Questo club oggi ha l’opportunità di centrare un nuovo, storico, obiettivo e di farlo davanti al proprio pubblico, donne, uomini, bambini accomunati da un’unica passione.

«Giochiamo una partita che ci riempie di orgoglio, poter giocare queste sfide è ciò che dà valore al nostro lavoro – ha spiegato alla vigilia coach Federico Pasquini in conferenza stampa -. Si lavora tanto per arrivare a match come questi e noi abbiamo lavorato duramente sette mesi per poterci giocare la qualificazione alla Final Four di Basketball Champions League. Mi immagino una situazione di estrema energia, estrema elettricità, dove sono convinto che, con il grande pubblico del PalaSerradimigni, si creerà un’atmosfera particolare. Sarà importante non pretendere tutto subito, perché se ti fai prendere dalla fretta vai in ansia e non giochi la tua pallacanestro. Bisognerà cogliere l’attimo, esattamente come fanno i pugili che continuano a picchiare e attendono il momento in cui l’avversario cede per buttarlo giù. Sono convinto che abbiamo sufficiente maturità e personalità per sapere che l’ansia e la fretta ce le dobbiamo lasciare alle spalle. Dovremo fare la nostra partita e ragionare su quello che sarà il momento favorevole, consapevoli che giochiamo contro una squadra dal grande atletismo, fisicità e presenza; una squadra che arriverà qui forte dell’annata positiva che sta disputando. Sono convinto che noi siamo pronti per questa sfida storica.»

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Il Santuario di San Gemiliano di Villanova Truschedu.

Il Santuario di San Gemiliano di Villanova Truschedu.

Una grande kermesse per mettere in vetrina le eccellenze agroalimentari del territorio. A Villanova Truschedu, piccolo Comune di 324 abitanti della provincia di Oristano, si scaldano i motori per la “Sagra degli asparagi”, in programma domenica nel centro del Barigadu. Un evento che, sotto l’egida dell’Amministrazione comunale e della pro loco con il patrocinio della Regione Sardegna, è giunto alla sesta edizione. Degustazioni, show coking, animazione per le strade del paese e una fiera delle produzioni tipiche: grandi protagonisti gli asparagi, tra le prelibatezze della tavola della Sardegna e uno dei simboli dell’economia di Villanova Truschedu, con coltivazioni che si estendono nelle campagne attorno al paese.

Non solo cibo, comunque. Perché nel corso del weekend l’intero paese si aprirà a turisti e semplici curiosi, per una giornata all’insegna delle tradizioni locali. Saranno infatti possibili, grazie all’impegno delle associazioni culturali, le visite guidate ai tesori del territorio: a partire dalle 9.30 i visitatori potranno usufruire di un servizio con guide turistiche in un percorso unico che si allunga dal nuraghe Santa Barbara al novenario di San Gemiliano sino al punto panoramico di S’Urachi. Storia e saperi che si fonderanno poi con sapori e colori del Barigadu. Non mancheranno – a partire dalle 12.30 – le degustazioni di piatti a base di asparagi accompagnati dai vini locali. Nel corso del pomeriggio, lungo le strade del centro storico si alterneranno degli stand con le produzioni di alta qualità e le creazioni dell’artigianato isolano, con il contorno dei costumi locali della tradizione contadina. Alle 17.00, un intermezzo musicale con balli in piazza con il gruppo “A ballare” di Roberto Fadda ed Emanuele Bazzoni. Nel centro sociale del paese, inoltre, aprirà i battenti una mostra della flora e della fauna della Sardegna, promossa dall’Agenzia Forestas, e si ripercorreranno le fasi dell’estrazione di oli essenziali per distillazione con l’esperto Raimondo Usai.

Il sindaco Claudio Palmas mette l’accento sulle finalità della manifestazione. «La Sagra degli asparagi – dice il primo cittadino – è diventata un appuntamento irrinunciabile per il nostro paese, ma anche per tutto il Barigadu, rappresentando una straordinaria occasione per promuovere e valorizzare le nostre tipicità. Gli asparagi si propongono come uno dei fattori trainanti della nostra economia agricola, vera spina dorsale per il rilancio del territorio.»

Specialità enogastronomiche ma anche cultura e tradizioni che si snoderanno a Villanova Truschedu: «Proprio così – conclude Claudio Palmas – si configura come uno degli eventi più importanti per il Barigadu, visto che proporremo a turisti e semplici curiosi i nostri tesori.»

PROGRAMMA DELLA SAGRA

Ore 9.30 – Visita guidata in navetta al nuraghe Santa Barbara, al Novenario di San Gemiliano e al punto panoramico di S’Urachi

Dalle 12.30 alle 14.30 – Degustazione di piatti a base di asparagi

Dalle 17.00 – Degustazione di piatti a base di asparagi e di seguito musica e balli in piazza con il gruppo “A ballare” di Roberto Fadda e Emanuele Bazzoni

Durante la giornata, presso il Centro Sociale, sarà possibile visitare la mostra della flora e della fauna della Sardegna (a cura dell’Agenzia Forestas) e conoscere le erbe aromatiche, mangerecce e officinali e le diverse preparazioni.

Dimostrazione dell’estrazione di oli essenziali per distillazione (a cura di Raimondo Usai)

Per informazioni: Cell. 388 3666200 Mail: proloco.villanovatruschedu@gmail.com

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Decolla, a Calasetta, il progetto “ADOTTA UN’AIUOLA”. 

Grazie al lavoro congiunto del Gruppo”CALASETTA CHE VORREI” e del consigliere comunale Roberto Lusci, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, oggi è possibile anche a Calasetta prendersi cura di un’area verde.

«Ringraziamo il consigliere per aver accolto e lavorato alla nostra proposta – si legge in una nota del Gruppo “CALASETTA CHE VORREI” -. E ringraziamo le attività commerciali e le associazioni che a suo tempo avevano manifestato l’interesse all’adozione perché è grazie a loro che si è resa concreta la necessità di un regolamento nel merito.»

La documentazione necessaria all’adozione è consultabile e scaricabile dal sito internet del Comune e, per chi non avesse la possibilità di scaricarla e stamparla, potrà essere ritirata presso la sede della Pro Loco, il martedì dalle 17.45 alle 19.30 e il mercoledì dalle 17.30 alle 19.30, dove sarà presente un referente del Gruppo promotore che consegnerà la modulistica, raccoglierà le domande compilate e darà tutte le informazioni.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, ha deciso ieri di costituirsi in giudizio, affiancando il ricorso intrapreso dal Consorzio di tutela del Pecorino Romano, per la difesa del marchio DOP, presso il tribunale delle imprese di Roma.

«Si tratta di un atto dovuto a salvaguardia di una delle eccellenze più importanti del nostro agroalimentare – ha detto l’assessore Pierluigi Caria -. Come Giunta abbiamo quindi deciso di sostenere ad adiuvandum il ricorso presentato dal Consorzio del Pecorino Romano Dop che punta a tutelare il nome e le produzioni del più importante formaggio ovino Dop d’Italia.»

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«La situazione all’Aias è sempre più preoccupante: è incredibile che la Regione non trovi una soluzione a a questa situazione paradossale. Comunque la si pensi non è tollerabile che centinaia di lavoratori in Sardegna non percepiscano lo stipendio per il lavoro fatto.»

Lo dice il consigliere regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.

«La Regione non può stare a guardare. Si tratta di una situazione che deve essere governata e non abbandonata a se stessa. Nell’interesse sia degli assistiti che dei lavoratori – conclude Michele Cossa –. E invece la Giunta continua a tacere.»

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La Giunta regionale, accogliendo la proposta dell’assessore degli Affari generali e Personale, Filippo Spanu, ha approvato il disegno di legge sul conferimento di incarichi dirigenziali a tempo determinato.
L’esecutivo, nelle more delle procedure concorsuali avviate la scorsa settimana, ha anche dato il via libera ai criteri richiesti dalla legge 24 del 2014 per l’attribuzione di incarichi dirigenziali a funzionari del sistema Regione in possesso dei requisiti per accedere alla qualifica dirigenziale. In questo modo si vuole far fronte a situazioni urgenti e improrogabili relative alla salvaguardia della salute, all’incolumità pubblica e alla sicurezza dei luoghi.
«La Giunta – osserva l’assessore Spanu – ribadisce l’intenzione di utilizzare l’istituto del conferimento di incarichi dirigenziali a tempo determinato per la direzione di servizi e di unità di progetto del sistema Regione. Si tratta di uno strumento che consente di assicurare la continuità dell’azione delle strutture prive di dirigenti e l’efficacia dell’azione amministrativa anche valorizzando il ricorso a professionalità e competenze non presenti nell’organico dirigenziale, da individuarsi attraverso procedure di selezione ad evidenza pubblica, Su questo punto l’Esecutivo recepisce la sentenza del Tar, che aveva stabilito la necessità di un intervento legislativo per l’introduzione di tali incarichi nell’ordinamento regionale, confermando tuttavia la volontà di impugnare il pronunciamento del Tribunale amministrativo.»
La decisione della Giunta nasce dall’esigenza di far fronte alle carenze d’organico: nel biennio 2017-2018 andranno in pensione 27 dirigenti nella sola amministrazione centrale. A fronte di una dotazione organica di 147 posizioni, i dirigenti a tempo indeterminato, attualmente 104, alla fine del 2018 saranno solo 77 (pari al 50% dell’intera dotazione dirigenziale). L’assessore del Personale ricorda che «il piano triennale del Fabbisogno, approvato dalla Giunta nello scorso mese di dicembre, nel rispetto dei limiti per le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, prevede il reclutamento di 13 dirigenti per l’amministrazione e il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale. Le nuove assunzioni, quindi, solo in parte potranno far fronte alle criticità esistenti. Pertanto, il ricorso a professionalità e competenze a tempo determinato costituisce un indispensabile strumento che si aggiunge, e non sostituisce, il reclutamento tramite la procedura dei concorsi».

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I lavoratori dell’indotto dell’Area Industriale di Porto Torres (Area di crisi complessa) potranno contare su un progetto di riconversione da 3 milioni di euro fondato sulle politiche attive del lavoro, che dovrà favorire il loro reinserimento occupazionale. Lo ha deciso la Giunta regionale approvando, nella riunione di oggi, le linee guida del progetto, proposte dell’assessora del Lavoro Virginia Mura. Il progetto approvato dall’Esecutivo va a intercettare il fabbisogno occupazionale che si attiverà, nell’arco dei prossimi 3-5 anni, con il completamento della riconversione industriale dell’area di Sassari, Alghero e Porto Torres, finalizzata a sviluppare un polo per la realizzazione di prodotti chimici eco-compatibili: si tratta di uno degli sviluppi del piano per la “Chimica Verde”, che vede impegnati Governo, Regione Sardegna, Provincia di Sassari, Comuni di Porto Torres, Sassari, Alghero, ENI (e società del suo gruppo) ed organizzazioni sindacali. I lavoratori destinatari del progetto – circa 300 unità – saranno individuati in un accordo tra Regione e organizzazioni sindacali territoriali tra coloro che hanno completato o stanno ultimando la fase di fruizione degli ammortizzatori sociali e potranno usufruire di percorsi di formazione e riqualificazione che permetteranno loro di essere occupabili nei diversi cantieri di cui, a breve, si prevede l’apertura.

Le linee guida approvate oggi dalla Giunta individuano, in particolare, cinque macro progetti che possono costituire un potenziale sbocco occupazionale.
1) Progetto Nuraghe, in fase di attuazione iniziale a cura della Syndial, che prevede un piano integrato di bonifiche dei suoli della zona industriale, usati come deposito di stoccaggio di residui industriali fino al 1982;
2) Messa in sicurezza e smantellamento degli impianti della società Vinyls, produttrice di PVC fallita nel 2015, e la gestione del depuratore consortile delle acque. Questo progetto è finanziato dal Ministero dell’Ambiente per un importo di circa 1,6 milioni di euro;
3) Piattaforma ecologica multifunzionale di riciclaggio rifiuti solidi urbani che il Comune di Porto Torres intende realizzare per la creazione di una filiera di rifiuti differenziata;
4) Parco Nazionale dell’Asinara che offre sicure potenzialità per lo sviluppo di percorsi finalizzati all’autoimprenditorialità, connessi alla conservazione, gestione e valorizzazione tanto a fini turistici che di ricerca di tipo naturalistico/ambientale;
5) Bonifiche dell’amianto in applicazione al Piano regionale (PRA) che la Regione ha adottato a fine 2014.

Per i lavoratori è previsto un percorso che comprende tre azioni: a) Individuazione dei lavoratori, profilazione e bilancio delle competenze; b) Determinazione del fabbisogno professionale espresso dalle aziende; c) Orientamento, adeguamento delle competenze e percorsi per l’autoimpiego. Per l’attuazione del progetto è previsto un mix integrato di politiche attive del lavoro, ossia percorsi formativi (anche mediante l’erogazione di voucher), incentivi per la creazione di impresa e partecipazione a progetti di utilità sociale, con indennità, rivolti a coloro che si trovano in oggettive condizioni di particolare difficoltà di reinserimento lavorativo. Il Piano di politiche attive si avvarrà di parte delle risorse rese disponibili dal Governo per le Aree di Crisi Industriale Complessa, e dovrà essere previamente comunicato al ministero del Lavoro, con l’indicazione dell’ammontare delle risorse richiesto. Il soggetto attuatore del Progetto sarà INSAR, la società in house della Regione Sardegna, che provvederà alla stesura definitiva ed all’attuazione del progetto.

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Per la promozione del prodotto editoriale sardo la Giunta regionale ha stanziato oggi, su proposta di delibera dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena, 100mila euro. “Oltre il confine” è il tema scelto quest’anno per il Salone Internazionale del Libro di Torino, declinato in “Donne della Sardegna” per lo stand isolano.
La novità di quest’anno sarà la manifestazione milanese che anticiperà di qualche settimana il Salone di Torino (18-22 maggio), dal titolo “Tempo di Libri”. Dal 19 al 23 aprile alla fiera di Milano la nuova grande fiera-mercato sarà sede di scambi nazionali e internazionali per il mondo dell’editoria. La prima edizione propone una serie di incontri, workshop e convegni, con una speciale iniziativa dedicata al tema dell’internazionalizzazione del libro, chiamata MIRC (Milan International Rights Center) che ha la finalità di far conoscere ai rights manager di tutto il mondo la produzione editoriale italiana.
«”Oltre il confine” è un tema di grande attualità – ha detto l’assessore Dessena – che consente allo strumento libro di essere protagonista e ponte tra culture per superare le barriere tra territori e comunità. Una grande occasione per gli editori sardi e una vetrina che quest’anno viene moltiplicata tra Torino e Milano.»
Sul tema scelto Giuseppe Dessena ha precisato: «Sarà un omaggio al contributo che le donne sarde hanno dato nelle battaglie culturali e di civiltà, al loro impegno scientifico e nella vita quotidiana della nostra società. Gli eventi e le attività culturali saranno concordate con l’AES e le associazioni di categoria».

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I quattro consiglieri di minoranza del comune di Giba, Learco Fois, Giacinto Granella, Mario Camboni e Roberto Zanda, hanno presentato un’interrogazione urgente al sindaco, Andrea Pisanu, sulla somministrazione dell’acqua di rete nelle mense scolastiche.

«In riferimento all’introduzione nel menù delle mense scolastiche della somministrazione dell’acqua di rete ai bambini, e di seguito agli annunci sull’argomento negli organi di stampa e nel sito del Comune “Acqua in bottiglia… No grazie”, nonché agli incontri con la commissione mensa e i genitori dei bambini – scrivo o i quattro consiglieri di minoranza – si chiede al sindaco:

  1. se non crede che, al di là degli sbandierati controlli obbligatori, quale garanzia assoluta di potabilità dell’acqua, effettuati da Abbanoa nell’impianto di depurazione e dalla Asl una volta al mese dai rubinetti, ci sia stata una superficiale quanto pericolosa sottovalutazione del problema relativo alle condizioni in cui versano le vecchie condotte idriche soggette a rotture quasi quotidiane?
  2. non pensa che, a causa di dette rotture improvvise, nella condotta vengano immesse inevitabilmente sostanze estranee come terra e probabili agenti patogeni che possono modificare sostanzialmente le caratteristiche organolettiche dell’acqua che, conseguentemente, viene rilasciata dai rubinetti di colore giallastro (vedi ultimo caso martedì 20/03/2017) e quindi, non certamente potabile?
  3. è proprio sicuro, infine, che obbligando i bambini che frequentano le mense scolastiche a bere l’acqua del rubinetto, non si possa mettere in serio pericolo la loro stessa salute per via delle cause sopra indicate?»