Per la promozione del prodotto editoriale sardo, la Giunta regionale ha stanziato oggi 100mila euro.
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Per la promozione del prodotto editoriale sardo la Giunta regionale ha stanziato oggi, su proposta di delibera dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena, 100mila euro. “Oltre il confine” è il tema scelto quest’anno per il Salone Internazionale del Libro di Torino, declinato in “Donne della Sardegna” per lo stand isolano.
La novità di quest’anno sarà la manifestazione milanese che anticiperà di qualche settimana il Salone di Torino (18-22 maggio), dal titolo “Tempo di Libri”. Dal 19 al 23 aprile alla fiera di Milano la nuova grande fiera-mercato sarà sede di scambi nazionali e internazionali per il mondo dell’editoria. La prima edizione propone una serie di incontri, workshop e convegni, con una speciale iniziativa dedicata al tema dell’internazionalizzazione del libro, chiamata MIRC (Milan International Rights Center) che ha la finalità di far conoscere ai rights manager di tutto il mondo la produzione editoriale italiana.
La novità di quest’anno sarà la manifestazione milanese che anticiperà di qualche settimana il Salone di Torino (18-22 maggio), dal titolo “Tempo di Libri”. Dal 19 al 23 aprile alla fiera di Milano la nuova grande fiera-mercato sarà sede di scambi nazionali e internazionali per il mondo dell’editoria. La prima edizione propone una serie di incontri, workshop e convegni, con una speciale iniziativa dedicata al tema dell’internazionalizzazione del libro, chiamata MIRC (Milan International Rights Center) che ha la finalità di far conoscere ai rights manager di tutto il mondo la produzione editoriale italiana.
«”Oltre il confine” è un tema di grande attualità – ha detto l’assessore Dessena – che consente allo strumento libro di essere protagonista e ponte tra culture per superare le barriere tra territori e comunità. Una grande occasione per gli editori sardi e una vetrina che quest’anno viene moltiplicata tra Torino e Milano.»
Sul tema scelto Giuseppe Dessena ha precisato: «Sarà un omaggio al contributo che le donne sarde hanno dato nelle battaglie culturali e di civiltà, al loro impegno scientifico e nella vita quotidiana della nostra società. Gli eventi e le attività culturali saranno concordate con l’AES e le associazioni di categoria».
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