19 November, 2024
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Sabato sera, a Carbonia, in via Dalmazia (fronte scuole medie) si terrà l’incontro/dibattito “Spregiudicate”, sui temi legati alla violenza di genere, organizzato dall’associazione “Luna e Sole”, con il patrocinio del CSV Sardegna Solidale e di Alta Formazione e Sviluppo.

E’ prevista la presenza di diversi relatori: Bruno Fiori, vicepresidente dell’associazione “Luna e Sole” onlus; Francesca Murgia, racconti; Valeria Loddo, Violenza assistita; Massimo Dotta, Cultura – dati e statistiche; Andrea Moi, interventi sull’abusante, Stefania Cuccu, Ritrovare gli equilibri; Marinella Canu, Dinamiche del fenomeno.

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Il Governo avvia ufficialmente a Palazzo Chigi il percorso per definire un nuovo accordo sulla finanza pubblica. A portare le ragioni della Sardegna a Roma è stato il vicepresidente della Regione Raffaele Paci che ha incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Maria Elena Boschi, il ministro agli Affari regionali Enrico Costa, il capo di Gabinetto del ministero dell’Economia e delle Finanze Roberto Garofoli e i dirigenti della Ragioneria generale dello Stato.

Le posizioni del Governo e della Regione sono in questo momento molto distanti, con la Sardegna che rivendica il diritto a tenere nelle sue casse gran parte dei 684 milioni di accantonamenti oggi previsti e il Governo che ha più volte ribadito che la situazione economica nazionale è complicata e non concede molti margini di manovra. «Di sicuro partiamo da posizioni molto distanti e il confronto di oggi (durato due ore, serrato e a tratti duro) lo conferma – dice il vicepresidente della Regione Raffaele Paci -. Ho apprezzato il fatto che, nonostante fosse solo il primo incontro, al tavolo ci fossero tutti i rappresentanti istituzionali coinvolti in modo da essere immediatamente operativi. Abbiamo rappresentato con forza le nostre ragioni e illustrato il dossier predisposto con il presidente Francesco Pigliaru che dimostra quanto la Sardegna ha bisogno di tutte le proprie entrate. Abbiamo detto al sottosegretario Boschi e al ministro Costa che non cederemo di un passo e che porteremo le nostre rivendicazioni fino in fondo. Il Governo, da parte sua, ha preso l’impegno di analizzare in tempi brevi la situazione con il Mef per dare le prime risposte alla Sardegna. Non sarà facile ottenere i risultati che vogliamo: il Governo ci ha ripetuto che la situazione economica italiana è complicata e che le richieste della Sardegna possono generare un effetto a cascata sulle altre Regioni a Statuto speciale. Noi, numeri alla mano, abbiamo ribadito che la nostra situazione è più difficile rispetto ad altre e quindi chiediamo un’attenzione maggiore, che tenga conto del nostro particolare ciclo economico. Il confronto, insomma, è stato avviato: nelle prossime settimane ci rivedremo e ci aspettiamo le prime, concrete risposte».

Pur nella certezza, certificata dalla Corte Costituzionale, che anche le Regioni a Statuto speciale debbano pagare gli accantonamenti, Raffaele Paci durante l’incontro ha sottolineato che si tratta di contributi straordinari che non possono essere incardinati come contributo fisso, cosa che di fatto sta accadendo. «Abbiamo contribuito, e in misura pesante, con 3,3 miliardi di euro in questi anni. Ora basta: continuare a pretendere il pagamento di centinaia di milioni all’anno non può essere accettato. A meno che lo Stato non abbia unilateralmente deciso di modificare il nostro Statuto stabilendo che nelle nostre casse debbano arrivare 5 decimi e non più i 7 decimi dell’Irpef previsti. Perché di questo stiamo parlando: continuare a trattenere tutti quegli accantonamenti significa versare alla Sardegna 2 decimi in meno dell’Irpef che ci spetta e dunque non rispettare lo Statuto. È chiaro che non lo permetteremo e chiediamo al Governo risposte adeguate che sono sicuro arriveranno».

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Dal 12 al 15 maggio 2017, nel Lazzaretto di Cagliari, sarà esposta al pubblico la II edizione di “Approdi Mediterranei”, progetto fotografico di Marina Patteri dedicato a Cagliari e alla sua natura attraverso scatti che descrivono l’ideale arrivo notturno in un’imprecisata città mediterranea.

In “Approdi Mediterranei” Cagliari appare in lontananza attraverso le sue luci e i suoi bagliori che fendono l’oscurità e si riflettono sulla superficie del mare presente in numerosi scatti.

«La seconda edizione di “Approdi Mediterranei” – spiega Michele Demontis, rappresentante dell’associazione culturale “La Casa di Prometeo”sarà arricchita di nuovi scatti che mostreranno ai visitatori l’area vasta di Cagliari da punti di vista insoliti o dimenticati. In tal senso una particolare attenzione sarà dedicata alle lagune e agli stagni che incorniciano la città metropolitana regalandole panorami unici e irripetibili.»

“Approdi Mediterranei” è parte del programma di avvenimenti dell’edizione 2017 di Monumenti Aperti.

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«Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore della Programmazione Raffaele Paci continuano ad inviare dossier ai ministri dell’economia per contestare l’impennata degli accantonamenti, da noi denunciata da tempo e a più riprese. Ma il governo fa regolarmente carta straccia di questi dossier. Ed è la Sardegna che paradossalmente finanzia il fondo nazionale della sanità che a sua volta ripiana le passività delle Asl delle regioni a statuto ordinario.»

Lo scrive in una nota Pietrino Fois, coordinatore regionale dei Riformatori sardi.

«I dati degli accantonamenti sono questi: nel 2014 abbiamo dato allo Stato 578 milioni, nel 2015 681, nel 2016 684. Per il 2017 – conclude Pietrino Fois – lo Stato da noi ne vuole 781: una beffa!!!»

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Dal 21 aprile al 30 luglio, i quartieri storici della città di Cagliari diventano palcoscenico di “Vita nella città – Cagliari aperta al mondo”, un progetto multidisciplinare e multiculturale prodotto da ASMED, Associazione Sarda Musica e Danza, e ideato e diretto dal regista Karim Galici. 8 laboratori aperti al pubblico, ai migranti e agli studenti, 2 giorni di spettacolo, più di 30 professionisti tra musicisti, danzatori, attori, organizzatori e docenti, 14 tra scuole e associazioni coinvolte nel territorio sono i numeri del grande evento urbano.

Il progetto è vincitore del bando MigrArti, emanato dal MiBACT (ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) e dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale) e si è classificato tra le prime 36 proposte del settore spettacolo su oltre 400 domande pervenute.

L’iniziativa verrà presentata domani mattina, alle 11.30, nel corso di una conferenza stampa che si terrà al Teatro Civico di Castello, in via Mario De Candia, a Cagliari.

Interverranno: il direttore artistico di ASMED Massimiliano Leoni, il regista Karim Galici, l’Assessore alla Cultura e Verde Pubblico del comune di Cagliari Paolo Frau, la presidente di ProMeSa Silvia Piras, la presidente de Il Sicomoro Stefania Russo, il presidente di Medio Jamaicano Associazione Culturale Momar Gaye, la coordinatrice del gruppo volontari di Save The Children Cagliari Elisa Comparetti, il presidente del Conservatorio G.P. da Palestrina Gianluca Floris, la vicepreside dell’Istituto Pertini di Cagliari Piera Deidda. 

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Dal 22 aprile al 25 giugno 2017 ritornano i consueti appuntamenti che, nel corso dei dieci week end di questi mesi accompagneranno la stagione primaverile nell’Isola.

«Rispetto alle precedenti edizioni vanno registrate alcune importanti novità – ha dichiarato il presidente della CCIAA di Nuoro, Agostino Cicalò -. Cambia innanzitutto il nome della manifestazione, da quest’anno “Primavera nel Cuore della Sardegna”, in modo da rappresentare una realtà territoriale più ampia e completa all’interno del circuito. Un’altra importante novità è rappresentata dalla crescita del numero dei paesi che entrano a far parte del circuito stesso: sono ben 23 i Comuni che hanno aderito alla manifestazione promossa dalla Camera di Commercio di Nuoro e dalla sua azienda speciale ASPEN, a testimonianza del notevole sviluppo di un evento che ha oramai catalizzato su di sé le attenzioni di un panorama sempre maggiore. Nel calendario della Primavera si aggiungono quest’anno i centri di Orosei, Torpè, Gairo e Galtellì.»

«La Regione – ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas – crede in questi progetti di comunità, che nascono dal basso, dai Comuni e dalle imprese col supporto della Camera di commercio, e trasmettono ai visitatori quello che è il valore più autentico dei nostri territori: cibo, cultura, accoglienza. I progetti integrati di destinazione sono la ricetta fondamentale per essere di supporto il turismo balneare e permettere a chi viene a visitare la Sardegna di vivere la nostra esperienza di comunità. Il passo successivo è mettere a sistema queste iniziative all’interno di una strategia regionale che dia continuità e prospettiva, avvii una collaborazione con la costa e con gli aeroporti in modo che progetti come Primavera nel Cuore della Sardegna e gli altri nati sul territorio possano diventare un motivo per venire in Sardegna anche fuori dai mesi estivi.»

«La Primavera nel Cuore della Sardegna sarà anche quest’anno un percorso nel quale i paesi partecipanti saranno pronti ad accogliere curiosi e visitatori con le loro bellezze naturali e paesaggistiche – ha proseguito Cicalò – con le loro antiche tradizioni, la loro cultura identitaria e con il ricco patrimonio enogastronomico che caratterizza il nostro territorio.»

Ancora una volta il viaggio nel Cuore della Sardegna, tra gli elementi di una natura che in Primavera si mostra in tutto il suo fascino, sarà un’esperienza indelebile, capace di attrarre turisti ai quali verranno svelati i segreti e i costumi di questa terra unica. L’evento sarà inoltre reso ancor più suggestivo dal concomitante Giro d’Italia che, nel week end del 6-7 maggio, attraverserà l’incontaminato territorio ogliastrino proprio nei giorni in cui la manifestazione andrà in scena nel centro di Urzulei.

L’attività di comunicazione promossa dall’Aspen e dalla Camera di Commercio si articola in strumenti tradizionali e strumenti innovativi, con una forte e costante presenza sul web, affiancando al sito ufficiale della manifestazione (www.cuoredellasardegna.it) i canali social (Facebook, Twitter, Instagram e Google Plus “Primavera nel Cuore della Sardegna”) attraverso i quali coinvolgere in maniera diretta i visitatori e tutti coloro che abbiano interesse a scoprire questa importante manifestazione.

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Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, celebra domani (venerdì 21 aprile) a Bono il 72° anniversario della festa della liberazione. La manifestazione, introdotta dai saluti del sindaco, Michela Sau, si svolge nei locali del cinema Rex a partire dalle 9.30 ed ha tra i protagonisti il presidente dell’associazione nazionale partigiani di Treviso, Umberto Lorenzoni, già commissario di battaglione nella divisione partigiana “Nino Nannetti”.

A conclusione degli interventi “R-esistenza, dall’unità d’Italia al 25 aprile i canti di una Italia liberata”, un progetto di Mario Incudine (voce e chitarre) con Antonio Vasta (fisarmonica, organetto e zampogna) e Emanuele Rinella (percussioni).

Partecipano gli studenti del Liceo Scientifico “Segni”, dell’Istituto Tecnico “Fermi” e le terze classi dell’Istituto Comprensivo statale di Bono.

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“Frontex, fase embrionale di un esercito comunitario?”. Sarà il tema del convegno in programma domani, a partire dalle 18.00, nella sala della Stazione marittima incastonata nel porto di Cagliari. Durante l’incontro, promosso dai consiglieri regionali Edoardo Tocco e Oscar Cherchi (FI), si svilupperà un dibattito su problematiche e soluzioni legate all’arrivo dei profughi in Sardegna, tentando di elaborare un progetto a breve e lungo termine per la Sardegna, con particolare attenzione per Cagliari e hinterland, ormai uniche porte d’ingresso d’Europa, sottoposte senza sosta alle forti pressioni dei flussi migratori. Non solo. Sarà portata avanti la proposta di apertura di un centro Frontex (Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera) nel porto di Cagliari.

All’assise parteciperanno il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, Emilio Floris (componente della commissione Nato in senato), l’europarlamentare Salvatore Cicu, il prefetto vicario Carolina Bellantoni, i rappresentanti della Questura e della Guardia di Finanza, Umberto Oppus (direttore generale dell’Anci), Paolo Cabianca (Uil Polizia), il segretario regionale del Siulp Salvatore Deidda e Andrea Lai (segretario Uil).

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, lancia l’allarme sul servizio di emergenza nella provincia di Iglesias Carbonia che «continua a destare forti preoccupazioni per il taglio delle risorse per le attività del 118, che l’assessorato della Sanità sta operando attraverso la decurtazione dei fondi per il volontariato».

«I volontari, pur con risorse ormai ridotte al lumicino, riescono a sopperire e sostituire la voragine determinata dalla sanità pubblica, che si rivela sempre più carente e lacunosa – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Riteniamo assurdo che si metta in discussione il ruolo svolto sinora dalle associazioni di volontariato, con il mancato rinnovo delle intese per la programmazione dei servizi di soccorso. L’accordo quadro regionale che regolava i rapporti tra l’ azienda sanitaria locale e le associazioni di volontariato sparse sul territorio, una ventina di sodalizi con un esercito di volontari – scrive Gianluigi Rubiu in un’interpellanza urgente -, è scaduto da tempo e la convenzione risulta prorogata sino a giugno. Sinora c’è stato un silenzio assordante alle richieste di sostegno degli stati generali del 118. Si tenga presente che l’universo del volontariato svolge è diventato un punto di riferimento sul territorio. C’è ora l’incognita legata al decollo della stagione estiva, con le autoambulanze che si troverebbero a stazionare nelle spiagge del territorio. Senza una strategia, con risorse sufficienti a porre rimedio all’inadeguatezza dei mezzi, sarebbe impossibile mettere in cantiere i servizi del 118. Auspichiamo un intervento dell’assessore Luigi Arru – conclude Gianluigi Rubiu – per mettere fine alle incertezze e garantire le risorse adeguate per l’attività di emergenza nel distretto sulcitano.»

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Dopo Alberto Fois (Genti Noa) e Massimo Melis (Sant’Antioco Attiva), a Sant’Antioco c’è ufficialmente un terzo candidato a sindaco per le elezioni amministrative in programma il prossimo 11 giugno. E’ Ignazio Locci, esponente di Forza Italia, vicepresidente di minoranza del Consiglio regionale. Ignazio Locci inizierà il suo tour elettorale per le vie della città con i candidati consigliere della lista “Nautica, Edilizia e Turismo”, sabato 22 aprile, a partire dalle 11.00, presso i palazzi di via Rinascita, fronte campo sportivo. Il secondo comizio è previsto alle 17.30, in via Matteotti, fronte palazzoni Area. Il tour si chiuderà nel cuore del centro storico cittadino, in piazza De Gasperi, alle 19.30.

Tre comizi (ne seguiranno degli altri) in un’unica giornata. Il candidato sindaco Ignazio Locci illustrerà le linee principali del Piano di lavoro per i prossimi cinque anni di amministrazione.

«I comizi pubblici – spiega Ignazio Locci – saranno anche l’occasione per incontrare i cittadini e dialogare con loro, allo scopo di costruire la Sant’Antioco che tutti noi vogliamo».

Nei prossimi giorni dovrebbe chiudersi la cerchia dei candidati a sindaco. All’appello manca almeno un quarto candidato, quello che dovrebbe guidare la lista dell’attuale maggioranza, che non sarà sicuramente il sindaco Mario Corongiu che sta concludendo la seconda consiliatura consecutiva, il limite massimo concesso dal Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali – decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Da tempo circola il nome del vicesindaco ed assessore del Turismo, Cultura e Spettacolo Marco Massa ma, al momento, non c’è ancora niente di ufficiale.