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Lunga audizione, questa mattina in Quinta Commissione, dell’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria, per un bilancio dei suoi primi 40 giorni alla guida dell’assessorato e per conoscere le priorità da affrontare nel prossimo biennio.
«L’obiettivo della Giunta – ha detto Pierluigi Caria – è quello di rilanciare l’agricoltura puntando su attività produttive che tengano conto delle potenzialità dei territori e consentano a chi investe nella terra di avere una giusta remunerazione. Tutto questo senza trascurare le tante emergenze che stanno colpendo duramente il mondo delle campagne.»
Caria ha illustrato alla Commissione lo stato dell’arte del Piano di sviluppo rurale 2014-2020: «Entro giugno saranno pubblicati i bandi relativi alle misure più importanti – ha annunciato l’assessore – entro il 10 maggio saranno invece pronti i decreti per le misure 4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole”, 4.2 “Trasformazione, commercializzazione e sviluppo di prodotti agricoli”. Nei primi giorni di maggio, infine, renderemo pubblici gli elenchi delle domande pervenute all’assessorato sul bando 6.1 per gli aiuti all’avviamento di imprese di giovani agricoltori. Non tutte le domande potranno essere finanziate, stiamo valutando la possibilità di intervenire con un secondo bando».
L’assessore ha ventilato la possibilità di arrivare a una rimodulazione dell’intero impianto del Psr: «Lo decideremo insieme al Consiglio – ha affermato Pierluigi Caria – questo però potrà avvenire solo dopo aver pubblicato tutti i bandi e ottenuto il benestare della Commissione europea. In autunno saremo in grado di capire meglio come muoverci». Intanto, la spendita delle risorse del nuovo Psr va avanti: Nei primi mesi del 2017 sono stati spesi circa 60 milioni di euro, mentre dal gennaio 2016 al 7 aprile 2017 le erogazioni per le varie misure arrivano a 160 milioni di euro. «Abbiamo una buona capacità di spendita – ha sottolineato Caria – la Sardegna ha la migliore performance dietro il Veneto e le province autonome di Trento e Bolzano».
L’assessore ha poi risposto alle sollecitazioni arrivate dai consiglieri di maggioranza e opposizione toccando vari argomenti: situazione dei dipendenti Ara, Gal, marchio di qualità per i pani tipici, attuazione delle leggi regionali sui distretti, organismo pagatore regionale, prezzo del latte.
Sul primo punto, Caria ha detto che le ipotesi in campo sono due: stabilizzazione del personale in base alla normativa vigente o creazione di una società in house. «In ogni caso bisognerà trovare una soluzione – ha rimarcato l’assessore dell’Agricoltura – non ci sarà aggravio di costi per le casse regionali. Ogni anno Laore trasferisce all’Ara 16 milioni di euro per lo svolgimento delle sue funzioni. Il nostro obiettivo è quello di una riorganizzazione complessiva della governance del mondo agricolo eliminando sovrapposizioni e aree grigie. Tra un mese avremo un quadro più chiaro».
Sui marchi di qualità e i distretti, l’assessore ha assicurato l’impegno dell’assessorato: «Stiamo lavorando a una mappatura dei territori per capire come intervenire in termini di innovazione. A breve pubblicheremo i bandi per la misura 16.1. L’idea è quella di coinvolgere produttori, università e associazioni e puntare su 10-15 settori da promuovere e valorizzare».
Sui Gal, per i quali il Psr mette a disposizione 69 milioni di euro, Caria ha ricordato i problemi nati con l’esclusione di due gruppi di sviluppo locale (Anglona- Romangia e Sarrabus-Gerrei) dai bandi 2014-2020. «Proveremo a rimodulare il Psr in accordo con Bruxelles – ha detto Pierluigi Caria – non possiamo farlo oggi. L’assessorato è consapevole del ruolo importante ricoperto dai Gal, a settembre la situazione sarà più chiara. Oggi si finanziano 15 Gal, contiamo di recuperare anche i due esclusi».
Su Argea, Caria ha annunciato che la nascita dell’organismo pagatore regionale non comporterà la chiusura dei servizi né il trasferimento del personale. «Entro l’anno sarà completata la procedura per l’accreditamento di Argea presso il Ministero – ha assicurato Caria – a gennaio 2018 contiamo di partire con la sperimentazione delle prime piattaforme per arrivare a essere operativi entro il mese di ottobre».
L’assessore, rispondendo alle domande dei componenti la Commissione, si è poi soffermato sullo stato di attuazione delle disposizioni contenute nella legge finanziaria 2017 che stanziano 14 milioni di euro per l’acquisto delle eccedenze di pecorino romano: «Abbiamo incontrato nei giorni scorsi i rappresentanti di Oilos – ha concluso Pierluigi Caria – a loro abbiamo chiesto di indicare un percorso che consenta di rendere più remunerativo il prodotto. La Regione non stabilisce il prezzo del latte ma può intervenire per rimettere in equilibrio il sistema. I 14 milioni di euro stanziati non possono essere utilizzati solo per l’acquisto delle scorte di formaggio ma hanno come obiettivo primario il sostegno e la salvaguardia dei pastori».
Insieme alla Commissione, l’assessore ha concordato un nuovo incontro per parlare di Pesca, settore per il quale sono stati da poco pubblicati 15 bandi con una dotazione finanziaria di circa 25 milioni di euro.