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Per il terzo appuntamento di “Hangar”, nuovo spazio di sperimentazione performativa, visiva, sonora, letteraria e poetica, Industrie Stirner ospiterà sabato 22 aprile al MayMask di via Giardini 149, a Cagliari, il progetto “Concrete Noise” di HBOL e ETNOPSYCHIC.
Improvvisazioni sonore “ritual industrial” risultato della fusione di due territori di ricerca espressiva e sperimentale del collettivo-etichetta musicale Trasponsonic
I loro concerti sono rari, veri e propri rituali di improvvisazione e teatro musicale, un viaggio a ritroso nel tempo alla ricerca delle origini, tra istinti arcaici e decadenza post-industriale. Assistere a una loro esibizione dal vivo è un’occasione unica e imperdibile. Per il terzo appuntamento, Hangar, la nuova produzione delle Industrie Stirner (Arnaldo Pontis aka magnetica ars lab e Roberto Belli aka nihilNONorgan), laboratorio di idee e di ricerca espressiva in collaborazione con la galleria d’arte e spazio culturale MayMask, ospita sabato 22 aprile, alle ore 20.30, i due progetti HBOL (Mirko Santoru e Laura Dem) e Etnopsychic Trip Project (Andrej Porcu), figli del collettivo-etichetta musicale Trasponsonic di Macomer, la cui fusione vedrà la performance dal vivo di improvvisazioni sonore “ritual industrial” dal titolo “Concrete Noise”. Nessuna produzione discografica pianificata in studio ma solo registrazioni live di pure liturgie di produzione sonora, alla costante ricerca del suono primordiale partorito dall’isola perduta d’Occidente: la Sardegna. Come quello catturato nella grotta di Nasprias nei dintorni di Macomer o nella sacra e magica cornice di Tamuli, il più importante sito archeologico del Marghine, al centro della Sardegna. Live ancestrali che hanno visto la collaborazione di Simon Balestrazzi, figura di spicco della scena post-industrial nazionale. Derive cosmiche e musica della terra nella sua forma più primitiva, che riscalda, e tocca le corde più recondite. Suoni persi nel tempo di una cultura millenaria, sogni, voci, visioni. Un viaggio etno-psichico, sonico, tribale, ancestrale, notturno. Alla ricerca profonda di sé e dei luoghi degli antenati.