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Su proposta dell’assessore delle Sanità e Politiche sociali, Luigi Arru, la Giunta regionale ha stanziato 518mila euro per rafforzare le politiche di supporto alla famiglia e alla genitorialità. Si tratta delle risorse trasferite dal Dipartimento per le politiche della famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, che ogni anno procede alla ripartizione tra le Regioni del fondo specificamente creato.
Gli stanziamenti sono per il triennio 2014-2016 e verranno trasferiti in questo anno: 148mila per il 2014, altrettanti per il 2015 e 222 mila per il 2016.
Su proposta dell’assessore delle Sanità e Politiche sociali, Luigi Arru, lo stanziamento del 2014 dovrà coprire interventi a favore delle famiglie e delle responsabilità genitoriali che abbiano carattere innovativo rispetto a quanto fatto in passato, mentre i 148mila del 2015 e i 222mila del 2016 saranno utilizzati per azioni a favore della natalità.
«Il problema delle nascite, insieme a quello dell’invecchiamento della popolazione, ha assunto in Sardegna proporzioni preoccupanti, tanto da collocare la nostra regione all’ultimo posto in Italia, come evidenziano i recenti dati pubblicati dall’ISTAT – sostiene l’assessore Arru -. La fecondità, già fortemente negativa a livello nazionale (1,34 figli per donna), in Sardegna è scesa addirittura ad 1,07 figli per donna. È evidente come sia oramai pressante attuare una politica d’interventi strutturati a favore della genitorialità e della natalità, in una regione in cui il numero dei sardi nell’ultimo anno è diminuito di altre 5.400 unità (con una popolazione al 31/12/2016 di 1.654.000 abitanti), gli over 65 anni rappresentano ormai il 22,1% della popolazione e i bambini soltanto l’11%.»
Nel mettere la famiglia al centro, per Luigi Arru occorre passare da una «strategia di welfare riparativa ad una preventiva e promozionale. Per fare ciò, vogliamo utilizzare le risorse disponibili e mettere in campo nuovi strumenti di sostegno e d’inclusione, indirizzati in particolar modo alle giovani coppie, che costituiscono il futuro di questa società e sulle quali tutti siamo chiamati a investire oggi, per poter dare soluzione non solo alle evidenti problematiche della denatalità, ma anche provare a risolvere quelle dello spopolamento e dell’invecchiamento della popolazione».
La Regione dovrà cofinanziare le attività dei progetti che verranno realizzati con almeno il 20% del finanziamento assegnato, anche attraverso la valorizzazione di risorse umane, beni e servizi messi a disposizione per la realizzazione degli interventi.
Le azioni regionali finanziate dalle risorse del Fondo per le politiche della famiglia sono individuate e realizzate in accordo con le autonomie locali e per questo, su indicazione dell’assessore, la Direzione generale delle politiche sociali sottoscriverà un’apposita convenzione con l’Anci Sardegna, nella quale verranno specificate le attività programmate, gli obiettivi e i tempi di realizzazione.