19 November, 2024
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Il Consiglio regionale della Sardegna ha voluto ricordare, a 26 anni di distanza, la tragedia della Moby Prince in cui morirono 141 persone, con due manifestazioni: l’intitolazione di una piazza alla memoria delle vittime, davanti al porto di Cagliari, ed una semplice cerimonia nell’Aula consiliare cui hanno partecipato, fra gli altri, anche il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sen. Silvio Lai ed il presidente dell’Associazione 10 aprile-familiari vittime Moby Prince Luchino Chessa.

Nel suo intervento il sen. Silvio Lai ha ricordato che «dalla prima fase del lavoro della Commissione, basato sulla lettura degli atti del processo, l’audizione di numerosi esperti e l’esame di nuove testimonianze, emerge uno scenario della vicenda molto più grande  e complesso, con elementi di verità diversi dalla verità giudiziaria che ci è stata consegnata dai tribunali».

«Fra questi – ha proseguito il presidente della Commissione – i più importanti riguardano la condotta della Moby Prince, che tentò disperatamente di evitare l’impatto con la petroliera, e del suo equipaggio che attivò corrette procedure per mettere in salvo in passeggeri: una ricostruzione significativamente diversa da quella ufficiale secondo la quale lo scontro sarebbe stato causato, almeno in parte, da una nave senza governo.»

Il sen. Silvio Lai, inoltre, ha annunciato che la seconda parte del lavoro della Commissione sarà concentrato sull’analisi di alcuni altri elementi come il luogo di provenienza della petroliera, le caratteristiche del carico che aveva a bordo e le motivazioni del suo smantellamento dopo la tragedia. «Con l’obiettivo comune – ha concluso – di diradare il mistero che ancora avvolge la tragedia, senza accontentarsi di una verità basata sull’incidente e l’errore umano, dimenticando l’eroismo dell’equipaggio e degli stessi passeggeri».

Un altro componente della Commissione, il sen. Luciano Uras, ha affermato che dall’esame degli atti «emergono fatti e circostanze che cambiano sia lo scenario che gli esiti della vicenda Moby Prince, rispetto alla quale la verità giudiziaria copre responsabilità, nasconde e distorce i dati reali -. In particolare – ha aggiunto Uras – è incomprensibile che l’assoluta mancanza di soccorsi abbia lasciato morire 140 persone senza nemmeno un tentativo di salvarle, se non quando la nave era già completamente distrutta dal fuoco».

A nome dei familiari delle vittime il presidente dell’Associazione Luchino Chessa ha raccontato tutta la sua emozione ma anche la sua rabbia «per una giustizia senza una verità diversa da quella dei tribunali che parla di incidente, di una nebbia improvvisa e di un comandante distratto». «Ora – ha detto ancora – grazie al lavoro della Commissione si comincia a capire qualcosa di più, dopo 20 anni di silenzio nei quali siamo rimasti soli con la nostra determinazione perché nessuno si è occupato di noi e della nostra sofferenza».

Durante la cerimonia svoltasi in Consiglio regionale è stato proiettato il documentario “Buonasera, Moby Prince”, realizzato dal giornalista Paolo Mastino della sede Rai della Sardegna, in collaborazione con la sede della Toscana.

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Il Collegio provinciale Ipasvi di Carbonia Iglesias ha rivolto oggi un appello al ministero della Salute sul caso Aias.

«E’ di ieri la conferma che il ministero dell’Interno, in risposta ad una interrogazione parlamentare dell’on. Francesco Sanna, abbia attestato che “i lavoratori Aias Sardegna senza stipendio possono rivalersi sui committenti, avendo il sottosegretario al Ministero del Lavoro Franca Biondelli, a nome del Governo, chiarito che tali azioni dei lavoratori sono pienamente legittime, come ha anche deciso il Consiglio di Stato”. – scrive Graziano Lebiu, presidente Ipasvi Carbonia Iglesias -.

Per il ruolo di garanzia conferitoci dalla legge a tutela dei diritti dei cittadini costituzionalmente protetti di cui all’art. 32, dobbiamo necessariamente scindere la sfera sindacale da quella istituzionale del nostro Collegio, e plaudendo ad una soluzione positiva per gli operatori interessati che possono attivare il ricorso all’art. 1676 del Codice Civile, siamo a porre la vs. attenzione sulla concreta preoccupazione che la possibile crisi gestionale dell’Aias non possa non avere serie ripercussioni sull’assistenza ai disabili gravi e alle loro famiglie, che della comunicazione del sottosegretario all’Interno on. Biondelli non saprebbero come poterla spendere.

Di fronte all’acclarato conflitto istituzionale con il rimpallo delle responsabilità tra terzi, non possiamo non chiederci se i cittadini della comunità del Sulcis Iglesiente saranno i primi a farne le spese, stretti nella morsa dell’inefficienza gestionale, dell’inadeguato ruolo della politica e del rischio di restare privi di punti di riferimento assistenziali.

Siamo quindi a condividere le preoccupazione del punto di vista infermieristico a tutela della salute del cittadino che ambisce a pieno titolo ad essere mantenuto e preso in carico ed in cura da chi ne ha le competenze, da chi riesce a mantenerle, da chi riesce a motivare ed essere motivato, da chi sia messo nelle condizioni professionali di ben agire.

Preoccupati per i cittadini e disabili gravi se verrà meno il diritto alla continuità assistenziale da parte di una sanità privata ma convenzionata e accreditata capace di amministrare i cospicui e ricorrenti fondi pubblici ad essa destinata per farsene carico, capace di pianificare soprattutto nei momenti di difficoltà economica, capace di tenere unita e motivata la dotazione organica per superare le criticità a vantaggio dei più deboli.

Per questo motivo, siamo a chiederVi di valutare di verificare se, oltre all’acclarato blocco delle retribuzioni:

a) vi siano difficoltà nel mantenimento degli impegni economici verso terzi per tutto quanto necessita all’assistito, dall’approvvigionamento dei farmaci alla fornitura dei pasti, dal domestico alberghiero alle utenze di acqua luce gas carburanti, mezzi, assistenza tecniche, presidi medico chirurgici, altro;

b) se i licenziamenti disciplinari e volontari e le sospensioni dal servizio di cui si ha contezza possano ridurre sino a comprometterlo il corretto rapporto operatori-assistiti nelle 24 ore e la qualità delle prestazioni attese e da rendere.

Per cittadini, per gli assistiti e per le loro famiglie, ci preme di evitare qualsiasi eventuale conseguenza a subire le misure della deriva della vicenda in oggetto, della disorganizzazione, della penuria di personale, dei livelli di assistenza se tendenti al ribasso, delle deduzioni di potenziali illeciti, del clima lavorativo tendente al malessere.

Al professionista infermiere è sempre chiesto, giustamente, un comportamento il più possibile proattivo. Oggi è il Collegio Ipasvi Carbonia Iglesias a sollecitare anche il ministero della Salute, se del caso, a non ritardare ulteriormente la percezione dei problemi e dei cambiamenti in atto e prossimi venturi nel campo dell’assistenza ai disabili gravi nel Sulcis Iglesiente al fine di consentire anche allo scrivente e ad altre istituzioni di pianificare le azioni opportune in tempo utile a mantenere per il cittadino il più alto livello di assistenza possibile e per i professionisti che se ne prendono cura la certezza delle giuste condizioni lavorative e professionali.

Ancora un sentito ringraziamento agli infermieri – conclude Graziano Lebiu -, ai professionisti della salute e ai lavoratori per il prezioso ed insostituibile servizio in favore del disabili gravi in carico alle strutture Aias soprattutto in questa fase di massima difficoltà»

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Bernardo Mereu.

Scambio di gagliardetti e consegna della bandiera dei Quattro mori. Il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau ha salutato così,  questa mattina nella sala capigruppo,  gli atleti e i dirigenti in partenza per il “Torneo delle regioni di Calcio” che si terrà da domani in Trentino Alto Adige. La delegazione sarda è composta da 110 persone, di cui 80 atleti e 30 tecnici.

A salutare il presidente del Consiglio c’erano i rappresentanti delle categorie giovanissimi, allievi, juniores e le atlete delle squadre femminili; il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio Gianni Cadoni, il vicepresidente Roberto Desini, il commissario tecnico Bernardo Mereu. Il presidente del Consiglio Ganau, dopo aver sottolineato l’importanza di manifestazioni di questo genere per le giovani generazioni, ha consegnato al presidente Gianni Cadoni la bandiera dei Quattro mori che – ha detto Ganau – «sventolerà ancora una volta anche in Trentino a testimonianza del grande valore dello sport sardo».      

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L’assessorato regionale del Lavoro ha modificato il bando di selezione per il conferimento di incarichi a docenti da impiegare nei corsi di insegnamento dell’italiano come seconda lingua nell’ambito del Piano regionale di formazione civico linguistica per i cittadini di paesi terzi.

Le domande dovranno pervenire entro ore 12.00 del 21 aprile 2017 attraverso una delle seguenti modalità:
– tramite Pec all’indirizzo: lavoro@pec.regione.sardegna.it
– tramite raccomandata A/R e/o consegna a mano all’indirizzo: Assessorato del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale – Servizio coesione sociale – Via S. Simone, 60 – 09122 Cagliari.

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Torna a Carloforte, nel week end di Pasqua da sabato 15 a lunedì 17 aprile prossimi, la rassegna “Carloforte isola del gusto”. Per il secondo anno consecutivo la cittadina tabarkina ospiterà la manifestazione che mira alla valorizzazione della cultura e degli antichi sapori del territorio, le archeoricette che faranno rivivere le atmosfere e le abitudini alimentari di diversi secoli fa.

Undici ristoranti locali proporranno originali menu storici che si potranno degustare ad un prezzo promozionale, sia a pranzo che a cena. La novità di quest’anno è che sarà possibile anche votare i piatti per scegliere il menu più gustoso e che più rappresenta la storia della gastronomia locale. A giudicare le ricette ci sarà anche una giuria tecnica composta da Edoardo Raspelli, conduttore di Melaverde, Roberto Giacobbo, conduttore di Vojager e dai giornalisti enogastronomici Gilberto Arru e Sara Colonna. La rassegna darà spazio anche alle bellezze di Carloforte e dell’isola di San Pietro: sono sette gli itinerari, tra natura e cultura, a cui sarà possibile partecipare, per tutto il week-end. Trekking tra piccoli sentieri immersi nel verde per raggiungere Cala Vinagra o la splendida baia di Cala Fico, i luoghi dove vivevano i tonnnarotti o visitare l’Oasi Lipu attraversando le saline. E ancora sarà possibile ripercorrere il vecchio sentiero dei minatori, tra falesie a strapiombo sul mare e panorami mozzafiato, o sorseggiare un aperitivo al tramonto in una delle località più belle dell’isola. Spazio anche al trekking urbano con itinerari alla scoperta di uno dei borghi più belli d’Italia tra i caratteristici caruggi, le antiche tombe fenicio-puniche e piccole chiesette medievali. Per le famiglie anche una passeggiata con giochi e laboratori dedicati ai bambini per conoscere l’antica storia della cittadina come dei veri esploratori. Nel fine settimana di Pasqua sull’isola sarà anche possibile visitare il Museo Torre San Vittorio (raggiungibile anche a bordo di un trenino) e il Museo civico Casa del duca che rimarranno aperti.

In occasione della rassegna la Delcomar attuerà tariffe promozionali per raggiungere l’isola di San Pietro: Portovesme – Carloforte A/R 4 euro a passeggero e Calasetta – Carloforte A/R 3,5 euro a passeggero. Il programma completo della rassegna è consultabile sul sito www.carloforteisoladelgusto.it

Ristoranti aderenti:

Ristorante Da Vittorio, corso Battellieri 11 – Tel. 0781/855200

Osteria della Tonnara Corso Battellieri 36 – Tel 0781/855734

Pomata Bistrot Via Dante 46 –  Tel. 0781/1855361

Ristorante A Ciapeletta via Roma 30 Carloforte – Cell. +39 329/9607362

Ristorante Da Nicolo – Corso Cavour 32, Carloforte – 0781/857179

Jose Carioca – Via Castello 6, Carloforte – Tel. 0781/857022

Trattoria Enoteca 035 – Il Grappolo Corso Cavour 68 – Tel. 0781/854463

Ristorante Le due palme – Corso Battellieri 25, Carloforte – Tel. 0781/854912

Ristorante A’ Galaia – Via Don Nicolò Segni 36, Carloforte Tel. 0781/872152

La Bottega dell’isola – Via Gramsci 57, Carloforte – Tel. 0781 853148

Ristorante Primo maggio  – Strada Punta Tonnare snc, Carloforte – Tel. 0781/850098.

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Trasferta ostica per la Sulcispes Sant’Antioco, che sarà impegnata in casa della vice capolista Uri nella 5ª giornata di ritorno della “Poule A” del campionato di serie D di basket maschile. Messo in cascina il terzo posto solitario dopo il successo sulla Scuola Basket Cagliari, Cavassa e compagni ora guardano alla piazza d’onore: per ottenerla sarebbe necessario battere gli uomini di Pianura con uno scarto superiore ai 6 punti.

«Il successo ottenuto sulla Scuola Basket ci permette di andare a Uri con un pizzico di serenità in più – dice coach Paolo Massidda, che assisterà all’incontro dalla tribuna a causa dell’espulsione rimediata sabato scorso – purtroppo, a causa di vari problemi, saremo costretti a presentarci all’impegno un po’ rimaneggiati, ma faremo comunque del nostro meglio per portare a casa altri due punti.»

Nell’ultimo turno la formazione allenata da Pianura ha domato il San Salvatore per 79-65. Decisivi i 21 punti del pivot Marco Rolando, giocatore chiave della squadra con importanti trascorsi in Serie A e B. Dopo i 5 successi consecutivi maturati in apertura di girone (compresa quella per 52 a 58 nella gara d’andata giocata al PalaGiacomoCabras), Uri ha leggermente rallentato la propria marcia, facendosi sorprendere in casa da Nuoro e in trasferta dalla Scuola Basket Cagliari.

«Hanno un po’ sporcato il ruolino di marcia  – aggiunge Paolo Massidda – ma rimangono comunque una signora squadra. Non a caso occupano il secondo posto in classifica. Hanno, proprio come noi, dei lunghi di particolare impatto fisico, per cui, rispetto ad altre gare, gli accoppiamenti difensivi saranno più immediati. Per provare a ottenere un risultato positivo sarà fondamentale mettere in campo la stessa energia difensiva vista sabato contro la Scuola Basket.»

Palla a due sabato 8 aprile, alle 18.00, alla Palestra Comunale di Uri. Gli arbitri designati sono Alessio Secchi di Sorso e Alessandro Spissu di Alghero.

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L’ultimo episodio risale a ieri, quando al depuratore di Buddusò è arrivata una quantità importante di sostanze anomale, biancastre e riconducibili a scarti di lavorazione dell’industria lattiero casearia. Uno scarico anomalo che si aggiunge ad altri dello stesso genere che Abbanoa continua a combattere. Come quello di due settimane fa al depuratore di Benetutti, quando durante lo svolgimento delle normali attività in impianto si è assistito all’ingresso di sostanze che da subito sono risultate riconducibili per odore e colore a scarti di lavorazione delle carni: ben più di una ipotesi, poi confermata dai risultati delle analisi analitiche. Quello in ingresso era sangue.

L’ingresso di questi scarichi nei depuratori va ad impattare negativamente sul processo di depurazione costringendo il Gestore ad adeguare i parametri operativi per garantire uno scarico a norma nell’ambiente, con notevoli sforzi (anche di carattere economico).

Quanto accaduto a Buddusò ieri, il secondo episodio nel giro di due settimane, ha per esempio interessato in maniera considerevole la sezione dei pretrattamenti, la vasca di equalizzazione (all’interno delle quale viene reso omogeneo la qualità del refluo) e la sezione di ossidazione (altra vasca nella quale viene abbattuto il carico organico). Anche qui, considerato quello che stava accadendo, Abbanoa ha immediatamente aumentato tutti i trattamenti utili per abbattere il maggior carico organico.

E’ stata incisiva l’azione di lotta agli scarichi abusivi e ai conferimenti illegittimi nei depuratori avvenuta nel 2016 e nei primi mesi del 2017. Dal 2010 Abbanoa ha censito 6.166 attività produttive; eseguito 2.746 ispezioni; effettuato 497 controlli sulla qualità dei reflui, presentato 754 denunce. Individuata la ditta che ha sversato i reflui anomali, l’irregolarità viene infatti comunicata alle autorità competenti. In alcuni casi si è arrivati alla chiusura dello scarico con richiesta di revoca dell’autorizzazione sino alla realizzazione delle opere di pretrattamento o loro manutenzione, richieste all’atto del rilascio del parere di competenza Abbanoa.

Mamoiada, Settimo San Pietro, San Gavino Monreale, Thiesi, Carbonia, Ilbono, Lanusei, Dorgali, Terralba, Tempio Pausania sono tra i Comuni interessati più volte da arrivi di reflui anomali, ai quale sono seguite le segnalazioni alle autorità competenti. Quello degli scarichi anomali da attività produttive è un fenomeno che interessa tutta la Sardegna e che può variare a seconda del periodo: la raccolta delle olive per gli scarichi oleosi derivanti dalla molitura; i reflui da macellazione nei periodi di maggior consumo di carne, come possono essere il Natale o la Pasqua. Danni agli impianti e all’attività di depurazione sono stati causati anche dagli scarichi di oli minerali (oli di macchina) o dagli idrocarburi  liberamente rilasciati nelle fognature (relativi per esempio ai lavaggi delle cisterne dei condomini) oppure, ancora, dai residui di vernici (carrozzerie).

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Amadori è una delle maggiori aziende italiane operative nel settore agroalimentare con oltre un miliardo di euro di fatturato e 7mila dipendenti. Nata 40 anni fa ha fondato il suo successo sulla gestione completa della filiera avicola: l’allevamento, la macellazione, il confezionamento, la distribuzione… che le permette di offrire alti standard qualitativi.

Molte sono le sedi e gli stabilimenti operativi in Italia e per cui è sempre alla ricerca di personale. «Le persone che lavorano con noi sono la nostra forza e la nostra principale risorsa!» Questo il messaggio che l’azienda trasmette a chi voglia candidarsi a lavorare nella propria azienda.

Le professionalità ricercate al momento…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/lavoro_amadori.html)

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Il presidente del Servizio Regionale Sardegna e il vice presidente Nazionale del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) salutano con soddisfazione i provvedimenti della Giunta regionale per l’avvio del servizio di Elisoccorso regionale.

«Come Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna abbiamo apprezzato e colto l’importanza del passaggio epocale con cui la Giunta regionale ha provveduto allo stanziamento dei fondi ed all’avvio delle procedure di gara per l’affidamento del Servizio di Elisoccorso Regionale, una scelta politica strategica e lungimirante sinora mai intrapresa – dice Carlo Taccori, presidente del Servizio Regionale Sardegna Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico –. Una scelta che ha finalmente indirizzato il sistema di emergenza isolano verso uno standard operativo che il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) conosce bene grazie all’impegno quotidiano presso le realtà nazionali in cui l’Elisoccorso del Sistema Sanitario Regionale è al servizio della comunità e che abbiamo sempre cercato di sostenere anche per la Sardegna sin dai primi servizi sperimentali, effettuati con la nostra collaborazione già dal 2000.

Il modello di Elisoccorso che conosciamo, applicato in tutte le Regioni Italiane e che auspichiamo si concretizzi presto anche in Sardegna, è per i cittadini della nostra regione e per il sistema di emergenza urgenza un elemento cardine dell’organizzazione sanitaria regionale nel suo complesso.

In Sardegna serve un servizio di Elisoccorso efficiente, lo impone l’Europa e lo dice anche il buon senso. Finalmente si darà forma alle risposte alle esigenze dei sardi con la pubblicazione del bando.

Le tre basi, collocate all’interno dei tre maggiori aeroporti dell’Isola Cagliari Elmas ed Alghero Fertilia e Olbia Costa Smeralda – conclude Carlo Taccori -, sono le uniche soluzioni che al momento garantiscono il supporto logistico e funzionale necessario ad un avvio immediato del servizio ed alla piena operatività del personale tecnico e sanitario coinvolto.»

«L’elisoccorso vanta esperienze trentennali nel panorama italiano, un modello di eccellenza apprezzato a livello mondiale per l’integrazione delle competenze degli operatori coinvolti e per le capacità operative espresse – aggiunge Alessandro Molinu, vice presidente nazionale del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico –. È importante partire subito, sarà poi lo storico operativo a consentire di cucire nel tempo un modello perfettamente rispondente alle esigenze del territorio regionale. È davanti agli occhi di tutti che la Sardegna in questo momento è il fanalino di coda ma con davanti la grande possibilità di colmare istantaneamente un vuoto che dura da troppo tempo.

Personalmente da sardo e da vice presidente nazionale del Soccorso Alpino – conclude Alessandro Molinu – non posso che auspicare un sostegno trasversale da parte di tutte le forze politiche affinché questo prezioso servizio salvavita venga messo a disposizione di tutti i cittadini sardi in tempi brevi.»

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Ruba 300 euro dall’auto di un imprenditore, ripreso dalle telecamere di videosorveglianza viene individuato e denunciato. Ieri, a conclusione delle indagini, i carabinieri di Carbonia hanno denunciato in stato di libertà per furto, F.S,, pluripregiudicato di Carbonia, 55 anni.

L’uomo, alle 4.00 di ieri mattina, a Carbonia ha fatto il giro delle auto parcheggiate e, dopo aver verificato l’apertura/chiusura di parecchie di esse, si è introdotto nell’autovettura di grossa cilindrata di proprietà di un imprenditore, lasciata inavvertitamente aperta. Dopo aver rovistato al suo interno, ha trovato la somma di 300 euro in danaro contante.

Il furto è stato interamente ripreso dalle telecamere dell’impianto di video sorveglianza di alcune abitazioni delle vicinanze ed è grazie alle riprese video che i carabinieri della stazione, dopo averle immediatamente visionate, hanno riconosciuto la loro vecchia conoscenza, che è stato denunciato. Dei soldi rubati, non è stata trovata traccia.