L’intervento del presidente del Parlamento europeo sulla Brexit e sulla Siria
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Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha parlato con i giornalisti dei drammatici eventi accaduti in Siria, della discussione tenutasi in plenaria questa mattina e del voto sull’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.
Con più di 500 voti a favore è stata approvata una risoluzione che esprime chiaramente l’orientamento del Parlamento in vista delle prossime trattative.
Antonio Tajani ha fatto la seguente dichiarazione:
Sulla Siria:
«Permettetemi innanzitutto di esprimere la forte condanna da parte del Parlamento europeo dell’orribile attacco chimico in Siria. Quasi 100 persone sono morte, molti di loro sono bambini. Diverse centinaia sono feriti. Voglio esprimere le condoglianze del Parlamento europeo alle vittime, alle loro famiglie e a tutto il popolo siriano.
L’uso di armi chimiche è in sé una barbarità, ma il suo utilizzo contro bambini innocenti oltrepassa ogni limite. Questo non è solo un altro attacco contro il popolo siriano. È una ferita aperta per tutta l’umanità.
Oggi non possiamo limitarci alla retorica. È il momento di essere uniti e agire.
Stamattina, ho parlato con l’Alto Rappresentante Federica Mogherini per esprimere il forte sostegno del Parlamento per il suo lavoro e per la Conferenza sulla Siria che si sta svolgendo oggi a Bruxelles.
Invito i nostri Stati membri ad agire con determinazione – in collaborazione con la comunità internazionale – per porre fine a questo conflitto. Dobbiamo ottenere l’accesso immediato agli aiuti umanitari in Siria. Sosteniamo gli sforzi delle Nazioni Unite verso il raggiungimento della pace e della stabilità, anche al fine di avviare la ricostruzione e ridare una speranza.
L’uso di armi chimiche è un crimine contro l´umanità. I responsabili devono essere identificati e consegnati alla giustizia.»
Sulla Brexit:
«A seguito di un aperto dibattito, in cui sono stati espressi diversi punti di vista, una larga maggioranza di 516 voti ha approvato la risoluzione che definisce chiaramente la posizione iniziale del Parlamento europeo sulla Brexit. Il messaggio del Parlamento è chiaro: gli interessi dei nostri cittadini sono la nostra assoluta priorità.
Un’uscita ordinata, condotta in buona fede e in piena trasparenza, è sia nell’interesse dell’UE che del Regno Unito. È un requisito fondamentale e una condizione preesistente per qualsiasi potenziale partenariato tra UE e Gran Bretagna.
Come rappresentanti direttamente eletti da milioni di cittadini europei segnati dall’uscita del Regno Unito, abbiamo il dovere di difendere i loro diritti.
Questi studenti, lavoratori e famiglie, alcuni dei quali hanno trascorso tutta la loro vita in un altro paese dell’UE, meritano assoluta certezza sul loro futuro.
Una costante cooperazione con il Regno Unito in materia di difesa, polizia, intelligence e giustizia rappresenta un interesse comune. Il terrorismo non conosce confini e non viene influenzato dalla Brexit. La sicurezza dei nostri cittadini deve essere sempre la priorità.
Dobbiamo lavorare per preservare i risultati positivi dell’Accordo del Venerdì Santo.
Vorrei chiarire che, mentre il Consiglio definisce i parametri e la Commissione svolge i negoziati, il Parlamento deve essere colui che stabilisce un possibile accordo.
Invito pertanto il Consiglio e la Commissione a prendere attentamente nota della nostra posizione; tutte e tre le istituzioni dovranno lavorare insieme.»