18 November, 2024
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Collages, ritaglio, pittura con acquerelli, stoffe, carta, decorazione di cartamodelli e l’Art Déco di due grandi artiste sarde del Novecento. Lo IED di Cagliari apre per la prima volta le porte ai bambini dai 3 ai 5 anni con il laboratorio “Moda e artigianato – workshop ispirato alle sorelle Coroneo” per trasmettere ai “piccoli designer” in erba i segreti dell’arte applicata. Un percorso creativo, formativo e ludico che si terrà nel 3° circolo didattico “Santa Maria” di Olbia e si articolerà intorno a specifiche tematiche progettuali, finalizzato alla conoscenza del patrimonio culturale dell’isola nella convinzione che si possano sin dalla tenera età porre le basi di una forte identità, ma anche una opportunità per dare libero sfogo all’immaginazione dei bambini e per sviluppare le loro potenzialità creative e coltivare il talento artistico.

Promossa, in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design di Cagliari, dalla scuola dell’infanzia olbiese, l’iniziativa parte da uno sfondo progettuale che prende in esame la storia delle cagliaritane Giuseppina e Albina Coroneo, straordinarie protagoniste del design e dell’espressione artistica del XX secolo.

Il corso vedrà il coinvolgimento di centoquindici bambini dell’asilo, divisi in cinque gruppi, e si articolerà in due fasi. Nella prima verranno presentate le due artiste sarde attraverso una storia affascinante, che narra la vita e le loro opere. I contenuti del racconto avvicineranno così i bambini all’arte e all’artigianato che ha promosso nel mondo lo stile sardo. A questi temi apparentemente complessi si inserirà successivamente una sapiente mediazione didattica con l’intervento di esperti competenti dell’Istituto Europeo di Design: Cristiana Arangino, docente IED di disegno tecnico per il fashion design, e la direttrice IED Cagliari Monica Scanu.

Attraverso la manipolazione di carta, cartoncino, stoffe, tessuti, passamanerie, fili di lana, bottoni, colla, vinavil, pitture, colori e cartamodelli giganti, i bambini si cimenteranno nel taglio delle stoffe per creare abiti e giocare con i vari elementi decorativi da applicare, accompagnati in questo viaggio fantastico dai professionisti IED e dalle maestre della scuola. L’abito quindi come parte fondamentale del processo creativo: un foglio bianco da “pasticciare” (e decorare) con il linguaggio della propria fantasia, ispirandosi a delle grandi e sensibili artiste-artigiane della Sardegna che conquistarono la scena nazionale con i semplici manufatti di ago e filo ed una singolare abilità nel creare figure di carta e stoffa e racconti sorprendenti, facendo uso dei materiali di recupero. Un suggestivo e stimolante ambiente di apprendimento in cui «offrire ai bambini modelli di vita e di arte, semplici e raffinati come le due artiste cagliaritane, una scoperta per me folgorante», sottolinea la coordinatrice della Scuola d’Infanzia Santa Maria di Olbia, Chiara Firinaiu.

Un laboratorio emotivo ed esperenziale che esplora l’universo delle affascinanti protagoniste del quadro delle arti applicate italiane del Novecento le cui opere si ispirano al mondo spensierato della quotidianità femminile e domestica, così come della cultura e della tradizione sarda, ma anche a un mondo non più di sole bambole, ma di vecchiaia e sofferenza che ha perso la leggerezza infantile, come i pupazzi umani, tragici e commoventi, delle sorelle Coroneo.

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Si terrà venerdì 7 aprile, alle ore 21.00, nei locali della Fabbrica del Cinema in piazza Sergio Usai, nella Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia, l’anteprima territoriale del nuovo film del regista sardo Peter Marcias dal titolo “Silenzi e Parole”.

Dopo il grande successo de “La Nostra Quarantena”, presentato in anteprima sempre a Carbonia lo scorso ottobre 2015, Marcias decide di indagare una relazione quasi impossibile, in apparenza forzata ma in realtà con molti più legami di quanto si possa pensare.

Le attività dell’associazione ARC, che da anni si batte in Sardegna per i diritti delle persone appartenenti alla comunità LGBTQI, anche attraverso un calendario di iniziative di 40 giorni denominato Queeresima e la Quaresima i Frati Cappuccini del convento di Sant’Ignazio che, invece, attraverso la preghiera e l’aiuto concreto, tutti i giorni sostengono famiglie intere e persone che hanno perso la fiducia in loro stessi e nel prossimo, avvicinandoli a Dio attraverso il silenzio.

Sacro e Profano si mescolano per definire un nuovo campo di interpretazione dove l’unità è data dalla novità di una società e Chiesa rinnovate, alla ricerca di un dialogo, di un impegno quotidiano al fianco di chi ha bisogno di ascolto e di voce.

Alla serata sarà presente il regista che introdurrà il film e si intratterrà a dialogare con il pubblico al termine della proiezione.

 

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A seguito dell’approvazione, in via preliminare, della delibera che stabilisce le linee guida per l’applicazione del Reis, l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ieri pomeriggio ha incontrato nella sede dell’assessorato, il Tavolo per l’Alleanza contro le povertà e l’Anci.
Nel corso dell’incontro è stato deciso di far funzionare nei tempi più brevi e con le migliori modalità lo strumento del Reis, favorendo la collaborazione fra competenze, attraverso un sistema informativo che garantisca la trasparenza e la condivisione di un catalogo delle buone pratiche.
Il presidente dell’Anci, Emiliano Deiana, ha sottolineato la necessità che la fase di transizione sia gestita dai Comuni, aprendo a una prospettiva di revisione globale delle politiche sociali; Fabio Meloni, portavoce dell’Alleanza, ha dichiarato soddisfazione per il confronto con la Regione, auspicando che continui al fine di sviluppare una misura efficace.

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Sulla vertenza Aias interviene anche Michele Cossa, consigliere regionale dei Riformatori sardi.

«L’assessore della Sanità Luigi Arru riferisca in aula sula situazione dell’AIAS: non è accettabile che i lavoratori siano costretti allo sciopero della fame per ottenere lo stipendio che si sono guadagnati – dice Michele Cossa -. La situazione è paradossale, e non può andare avanti a lungo. Le famiglie dei lavoratori sono allo stremo, e il servizio nei confronti degli assistiti ne risente pesantemente. L’assessore della Sanità – conclude Michele Cossa – spieghi nel dettaglio all’Assemblea regionale lo stato delle cose e quali sono le prospettive per i dipendenti e per i pazienti, che rischiano da un momento all’altro di trovarsi abbandonati.»

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Il sindaco di Teulada, Daniele Serra, in una nota «esprime preoccupazione per il perdurare della situazione di stallo venutasi a creare con riferimento alla vertenza dei lavoratori dell’Aias che da oltre nove mesi non percepiscono lo stipendio».

«Nel manifestare la totale solidarietà e l’appoggio ai lavoratori che chiedono solo il rispetto dei loro diritti e che nonostante tutto hanno comunque garantito il servizio, auspichiamo una rapida e definitiva soluzione della vicenda che ridia decoro e dignità ad un settore particolarmente delicato quale l’assistenza alle persone in difficoltà – aggiunge Daniele Serra -. Teulada non ha una sede Aias in paese, ma diversi sono gli operatori che svolgono la propria opera nei comuni vicini così come diversi sono gli utenti e i soggetti assistiti.»

«Mi chiedo, in tale complicata situazione, come possano sentirsi i lavoratori e con quale entusiasmo possano alzarsi la mattina per andare a lavoro, così come mi chiedo quanto possano stare tranquilli i soggetti assistiti e le loro famiglie poiché questa momento complicato rischia inevitabilmente di andare a scapito della qualità del servizio prestato. Nella speranza che quanto prima si trovi la soluzione alla problematica – conclude Daniele Serra – rivolgo un appello a chiunque abbia voce in capitolo, affinché faccia il possibile per un ritorno alla normalità.»

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L’UE dovrebbe introdurre un sistema di certificazione unico per l’olio di palma che entra nel mercato UE ed eliminare progressivamente l’utilizzo di oli vegetali entro il 2020, dicono i deputati in una risoluzione approvata stamane.

L’obiettivo è contrastare l’impatto non sostenibile della produzione dell’olio di palma che porta alla deforestazione e al degrado dell’habitat, in particolare nel sud-est asiatico. 

«Vogliamo un dibattito aperto con per avere una produzione di olio di palma sostenibile, senza abbattere foreste e con condizioni dignitose per quanto riguarda i diritti umani – ha dichiarato la relatrice Kateřina Konečná (GUE/NGL, CZ) -. Questa è la prima relazione del Parlamento europeo su questo tema e spetta alla Commissione come sostenerla – ha aggiunto Kateřina Konečná -. Non possiamo ignorare il problema della deforestazione, che minaccia l’accordo globale COP21 sui cambiamenti climatici e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.»

La relazione è stata approvata con 640 voti favorevoli, 18 contrari e 28 astensioni.

I deputati hanno fatto notare che il 46% dell’olio di palma importato dall’UE è utilizzato per produrre biocarburanti che richiedono l’uso di circa un milione di ettari di suolo tropicale.

Inoltre, hanno chiesto alla Commissione di prendere misure per eliminare progressivamente l’uso di oli vegetali, incluso l’olio di palma, usati come componente dei biocarburanti che sono causa di deforestazione, possibilmente entro il 2020.

I deputati hanno evidenziato l’esistenza di diversi schemi, su base volontaria, per promuovere la coltivazione sostenibile dell’olio di palma. Per questo chiedono un sistema unico di certificazione per garantire che solo l’olio di palma sostenibile entri nel mercato UE.

Si chiede inoltre di introdurre criteri di sostenibilità per l’olio di palma e per i prodotti che lo contengono che entrano nel mercato UE. La Commissione dovrebbe migliorare la tracciabilità dell’olio di palma importato nell’UE e dovrebbe considerare l’applicazione di differenti dazi che riflettano accuratamente i costi reali, almeno finché non verrà applicato lo schema unico di certificazione.

Inoltre, gran parte della produzione globale di olio di palma viola i diritti fondamentali dell’uomo e gli adeguati standard sociali. Il lavoro minorile è frequentemente utilizzato e sono presenti diversi conflitti per l’uso della terra tra comunità locali, autoctone e i possessori delle concessioni legate all’olio di palma.

Secondo Coldiretti, negli ultimi dieci anni le importazioni in Italia di olio di palma sono triplicate (+212%) e nel 2015 hanno raggiunto il quantitativo di oltre 1,6 miliardi di chili. Nella stessa analisi, si evidenzia che per la prima volta c’è stato un calo del 10% nei primi sette mesi del 2016 rispetto all’anno precedente.

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La convocazione del Consiglio regionale per l’esame della vertenza Aias è salutata con grande soddisfazione dai consiglieri regionali del gruppo Sinistra per la Democrazia e il Progresso che l’avevano sollecitato a più riprese durante le sedute consiliari della scorsa settimana.

«Esprimiamo grande soddisfazione per questo passaggio – affermano i consiglieri Daniele Cocco, Luca Pizzuto, Eugenio Lai e Paolo Zedda – ed auspichiamo che la spinosa questione possa essere risolta con l’aiuto e la collaborazione di tutti gli attori di questa vicenda. Occorre non abbassare la guardia e fare in modo che l’Assemblea legislativa sarda non perda mai di vista i diritti e la dignità di tutti i lavoratori sardi, delle loro famiglie e di un servizio fondamentale che essi svolgono nell’interesse dei più deboli.»

 

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La vertenza Aias approda all’esame del Consiglio regionale che si riunirà martedì 11 aprile, alle ore 16.00, convocato su decisione della conferenza dei capigruppo, svoltasi sotto la presidenza di Gianfranco Ganau.

Il dibattito nella conferenza dei capigruppo è stato acceso. L’opposizione ha chiesto, infatti, che prima di arrivare in aula ci fosse un passaggio in commissione per sentire nuovamente l’assessore regionale e l’azienda. Un ulteriore chiarimento – hanno detto Alessandra Zedda (FI) e Gianluigi Rubiu (Udc) prima della seduta in Consiglio regionale. Di parere opposto la maggioranza che ha chiesto, invece, l’immediata convocazione dell’assessore regionale in Consiglio regionale, senza nessun passaggio preventivo nel parlamentino competente.

Luca Pizzuto (Sinistra per la Democrazia e il Progresso) ha sostenuto che la situazione è talmente grave che c’è necessità che il Consiglio regionale dia un chiaro orientamento politico. Anche il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha chiesto l’inserimento dell’argomento nell’ordine del giorno della prossima seduta senza passare prima in commissione.

Il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni ha ribadito più volte formalmente al presidente del Consiglio, l’acquisizione di tutti i dati sulla vicenda da parte dell’assessorato della Sanità. «Abbiamo necessità – ha detto Attilio Dedoni – di avere dati certi e scritti su cui discutere».

Il presidente del Consiglio regionale, dopo aver assicurato che inoltrerà formale richiesta all’assessorato per l’acquisizione di tutti i dati necessari al dibattito sulla vertenza Aias, ha messo ai voti la proposta. I capigruppo dovevano votare se convocare prima la commissione Sanità e poi il Consiglio, oppure convocare immediatamente il Consiglio. Con 32 voti a 26 è stata votata la proposta di convocare subito il Consiglio.

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Emamuela Rubiu 2

Emanuela Rubiu ci ha ripensato, ha ritirato le dimissioni che aveva protocollato mercoledì scorso e resta assessore della Cultura, Turismo e Spettacolo della Giunta comunale di Carbonia guidata dal sindaco Paola Massidda. La decisione è maturata dopo un lungo colloquio con il sindaco che fin dal primo momento aveva auspicato di poter arrivare ad un chiarimento e quindi ad un ripensamento, con conseguente ritiro delle dimissioni.

La Giunta Massidda resta composta da sei assessori. Rispetto alla composizione iniziale ha un assessore in meno, dopo le dimissioni dell’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera e dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia Locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai e il sindaco Paolo Massidda).

 

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“Moby Prince: a ventisei anni dalla tragedia” è il tema dell’incontro organizzato dalle ore 11.00 di venerdì 7 aprile nell’Aula consiliare del Consiglio regionale. Sarà l’occasione per ricordare le vittime del disastro avvenuto il 10 aprile del 1991 nella rada del porto di Livorno e per fare il punto, a tanti anni di distanza, sulle inchieste che tentano di chiarire le cause della collisione tra il traghetto e la petroliera Agip Abruzzo.

Aprirà i lavori, dopo i saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau. E’ prevista la proiezione del documentario “Buonasera, Moby Prince” di Paolo Mastino, giornalista del Tg Rai Sardegna.

Interverranno: Luchino Chessa, presidente dell’Associazione 10 Aprile – Familiari vittime Moby Prince, il senatore Silvio Lai, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta e i senatori Emilio Floris e Luciano Uras, componenti della commissione d’inchiesta.