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La consegna del Premio a Mario Aru.
L’intervento di Mario Aru.
L’intervento di Salvatore Cherchi.
Si è svolta venerdì 31 marzo, nella Sala Branca del Municipio di Iglesias, la cerimonia per la consegna alla Cantina Aru di Mario Aru del Premio Iglesias che produce, che il Rotary Club di Iglesias attribuisce ogni anno, dal 1997, senza volere fare classifiche, con motivazioni di volta in volta diverse, ad un’azienda del territorio distintasi per spirito imprenditoriale o per capacità di sviluppo, valorizzazione dell’occupazione, iniziativa, innovazione.
Quest’anno il Rotary Club di Iglesias ha voluto dare un duplice segnale.
La commissione aggiudicatrice ha deciso di premiare la Cantina Aru, oltre che per i grandi meriti di Mario Aru, per lanciare il messaggio “Ripartiamo dalla terra”, indicando che la riscoperta di antichi mestieri come la lavorazione della terra e l’elaborazione dei suoi frutti può davvero significare una nuova strada per lo sviluppo dell’area dell’Iglesiente.
Il Rotary Club ha però voluto anche riprendere il discorso generale delle possibilità di sviluppo del territorio, che era stato l’argomento che aveva accompagnato per moltissimi anni le cerimonie di consegna del Premio, ed ha quindi invitato il coordinatore per l’attuazione del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi a fare il punto sulla situazione e sulle prospettive offerte dal Piano.
La cerimonia, è stata aperta dal presidente del Rotary Club, Marco Slavik, che ha ceduto subito il microfono al Sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, che si è complimentato con Mario Aru e si è soffermato sulle prospettive di sviluppo dell’attività vitivinicola, una volta molto sviluppata nell’iglesiente e poi andata piano piano ad esaurirsi.
Salvatore Cherchi, nel suo intervento, ha dato innanzitutto notizia di alcuni importanti risultati già raggiunti dal Piano Sulcis, pur non ancora a regime: 81 domande ricevute per le nuove imprese (massimale 800mila euro), di cui 39 già accolte e 56 domande per le piccole-medie imprese esistenti (massimale 150 mila euro), di cui 19 già accettate. Dopo aver sottolineato l’impatto complessivo (670 milioni di euro di contributi) che il Piano, «pur non potendo essere un toccasana» dovrebbe avere sul territorio, Salvatore Cherchi ha illustrato in dettaglio alcune iniziative che il Piano ha già sostenuto, evidenziando in particolare, fra le altre, le attività per le bonifiche ed il progetto della società cooperativa “I tre solchi” (che ben si raccorda con il messaggio per la riscoperta della terra), ma ha anche dovuto sottolineare che, come purtroppo succede assai spesso, l’avviamento dei diversi bandi previsti dal Piano soffre dei rallentamenti dovuti a lungaggini burocratiche sovente poco comprensibili.
Dopo aver dato brevemente la parola a Giampaolo Collu, della FDG, l’azienda alla quale era stato assegnato il Premio lo scorso anno, l’ing. Slavik ha consegnato a Mario Aru la targa che, creata come ogni anno dall’artista iglesiente (nonché Past President del Rotary Club di Iglesias) Stefano Cherchi, costituisce da sempre il riconoscimento dato all’azienda alla quale viene attribuito il Premio.
Mario Aru ha evidenziato che con l’impegno, il coraggio e la costante applicazione, si possono raggiungere risultati importanti come la medaglia d’argento ottenuta al concorso enologico internazionale “Grenaches du monde”.