Sabato 8 aprile per le Anteprime del Cabudanne de sos poetas, a Seneghe verrà presentato il film-documentario “Lunàdigas”.
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Nei paesi anglofoni le chiamano children-free o no-mamas. Sono le donne che non hanno avuto o hanno scelto di non avere figli. Una realtà molto diffusa nel mondo occidentale ma di cui si è detto e scritto pochissimo. A questa realtà e a queste donne Marilisa Piga e Nicoletta Nesler, già autrici di alcuni documentari per la serie “Storie Vere” di Rai Tre, hanno scelto di dedicare il loro film-documentario “Lunàdigas”, storie e ritratti intimi di tante donne (sarde e non solo) e di diverse età, accomunate dalla scelta di non generare figli. L’opera, di estrema attualità, sarà presentata e proiettata sabato 8 aprile, alle ore 19.00, nella Sala della Biblioteca comunale di Seneghe, alla presenza delle autrici. Un appuntamento inserito all’interno delle attività che si realizzano nel corso dell’anno come Anteprime del Cabudanne de sos poetas, in collaborazione con la Biblioteca comunale di Seneghe, il Sistema Bibliotecario del Montiferru e il Comune di Seneghe. L’iniziativa si inserisce all’interno di quattro appuntamenti dedicati al tema “Donne protagoniste”. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti.
Tra complicità, abbandono senza riserve a confidarsi, condividere e raccontarsi, le interlocutrici di “Lunàdigas” si sono lasciate coinvolgere in una serie di interviste senza alcuna ritrosia. Dopo anni di silenzio e di pregiudizi, le autrici sentono che è giunto il momento di parlare, di combattere lo stigma, e di raccontare con grande sincerità le ragioni più intime, spesso indicibili o a volte scomode, che si celano dietro la scelta di non procreare. Una scelta forte, imposta a volte dalle circostanze o dalle avversità. «L’idea di dedicarlo alle donne senza figli era arrivata all’improvviso, quasi come un fulmine a ciel sereno nel settembre del 2008. In Sardegna, dove l’intuizione è nata, il mese di settembre lo chiamano cabudanne, capodanno. È l’inizio della rinascita», spiegano le autrici. Si riparte allora dal Cabudanne de sos poetas, a Seneghe.
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