Silvio Lai (Pd): «Sardegna esclusa anche nel decreto 2017 sul tonno rosso. Intervenga la Regione, in gioco ci sono milioni di euro».
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«Il nuovo decreto sul tonno rosso non ha recepito la richiesta che proveniva dalla pesca artigianale e neanche la risoluzione approvata dal Parlamento europeo. Nessuna nuova quota, questo significa che regioni come la Sardegna e la Liguria continuano ad essere escluse dalla ripartizione a livello nazionale e a rischiare pesanti sanzioni nella pesca occasionale. È una decisione sbagliata per la quale la responsabilità politica nel dicastero va al sottosegretario Castiglione che ha le deleghe. La battaglia non è persa, non demordiamo e continuiamo a lavorare per aumentare le tonnellate di tonno rosso pescabile e consentire anche ai pescatori sardi e liguri di ottenere le quote nel 2018. Serve, dunque, un’azione coordinata di tutte le istituzioni, anche quelle locali. Alla giunta della Regione Sardegna chiediamo di riprendere il lavoro avviato dalla Falchi e sospeso, e di intervenire sin da subito nei confronti del Governo per sostenere quanto diciamo da tempo sulla questione tonno rosso: l’Italia faccia quello che hanno già fatto nazioni come la Spagna e la Francia, apra all’incremento delle quote ed inserisca anche i pescatori di regioni fino ad oggi ingiustamente esclusi.»
Lo afferma in una nota il senatore del Partito democratico Silvio Lai che ricorda gli interventi e le proposte formulate in questi anni per porre rimedio alla situazione attuale.
«Recentemente la nostra proposta di emendamento al Decreto Milleproroghe aveva superato l’esame di ammissibilità in commissione Senato – aggiunge Silvio Lai -. La modifica prevedeva di destinare il 18% dell’aumento di 550 tonnellate previsto dall’UE ad una nuova categoria: quella dei pescatori artigianali di Sardegna e Liguria. L’emendamento non è però arrivato ad essere inserito nel testo definitivo del Milleproroghe per il diniego del responsabile pesca al ministero ed ora dunque questa battaglia deve continuare. È essenziale però che la Regione si attivi di nuovo nei confronti del governo e solleciti le modifiche necessarie ad attuare la risoluzione UE che rende giustizia alla Sardegna. Modifiche che dovrebbero riguardare anche l’accesso alla cosiddetta pesca accidentale che ad oggi rimane anch’essa preclusa ai piccoli pescatori ma continua ad andare a beneficio di chi già detiene le quote.»
«Noi – conclude Silvio Lai – siamo disponibili sin da ora a fare la nostra parte ma è necessario che anche la Regione intervenga a tutela dei nostri pescatori.»
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