22 November, 2024
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13 caseifici della Sardegna, sabato e domenica, si aprono ai visitatori e agli studenti delle scuole in una due giorni ricchissima di iniziative.

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I caseifici della Sardegna si aprono ai visitatori e agli studenti delle scuole in una due giorni ricchissima di iniziative che si terranno nei 13 punti di trasformazione, sparsi per tutta l’Isola, che aderiscono alla seconda rassegna “Caseifici aperti”, organizzata dal 20 al 21 maggio dal Consorzio di tutela del Pecorino romano Dop.
L’appuntamento è stato presentato oggi nella sala biblioteca dell’assessorato dell’Agricoltura a Cagliari dall’assessore Pierluigi Caria, dal presidente del Consorzio di Tutela del Pecorino romano, Salvatore Palitta, dal presidente dell’Organizzazione interprofessionale latte ovino sardo e della Coop. di Nurri, Salvatore Pala, e dai presidenti della Coop. Sa Costera di Anela, Leonardo Tilocca, e Antonello Argiolas dell’azienda lattiero casearia di Dolianova.
«Partiamo dai giovani, che andranno a visitare e a conoscere i luoghi dove si produce una delle migliori eccellenze dell’agroalimentare sardo. Apriamo una finestra sui diversi passaggi della lavorazione del latte con un percorso in cui viene garantita soprattutto la qualità dei formaggi». Lo ha detto l’assessore Pierluigi Caria che ha poi aggiunto: «In questo momento abbiamo consapevolezza della situazione che sta affrontando il comparto e come Regione stiamo facendo la nostra parte coinvolgendo il Ministero, le associazioni di categoria agricole e l’Oilos nel trovare le giuste soluzioni per evitare le crisi cicliche che investono l’ovicaprino sardo e soprattutto i produttori primari: i pastori». L’assessore ha poi ricordato il ruolo da leader che gioca la Sardegna con il 65% delle produzioni ovicaprine nazionali e il valore che hanno questo genere di iniziative per “educare i ragazzi a gusti e sapori nuovi”.
«Faremo conoscere i processi di produzione e il nostro livello di crescita tecnologica e di qualità dei prodotti, salvaguardando la tipicità dei formaggi». Così Salvatore Palitta che ha poi spiegato: «Abbiamo l’obiettivo di valorizzare il gusto di questa Dop, proponendola a nuovi consumatori: ecco perché a Caseifici aperti si terranno momenti di cucina e degustazione in cui i piatti della tradizione saranno presentati con i nostri pecorini. Fra i progetti più importanti per la promozione nei mercati Nord americani e dell’UE – ha osservato Palitta – abbiamo quello costruito insieme alle altre due Dop (Pecorino sardo e Fiore sardo) con 3 milioni stanziati dalla Regione e 1 milione cofinanziato dai Consorzi di tutela».
I 13 stabilimenti che si potranno visitare sabato e domenica prossimi sono: Lait latteria Ittiri; La Concordia di Pattada; Unione Pastori di Nurri; Armentizia Moderna di Guspini; Sa Costera di Anela; San Pasquale di Nulvi; Op Agriexport di Chilivani-Ozieri; Foi di Macomer; SardaFormaggi di Buddusò; Argiolas Formaggi di Dolianova; Formaggi Aresu di Donori; Lacesa di Birori; Allevatori di Mores.

La commissione regio
La Conferenza perman

giampaolo.cirronis@gmail.com

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