Dopo 8 anni riapre la mensa all’interno dello stabilimento dell’Eurallumina.
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Dopo 8 anni riapre la mensa all’interno dello stabilimento dell’Eurallumina. E’ un nuovo segnale di vita che si inserisce come tappa di avvicinamento al traguardo del pieno rilancio produttivo cui aspirano i lavoratori che da anni portano avanti la battaglia per il lavoro.
Nel marzo del 2009, quando vennero spenti gli impianti di produzione dell’Eurallumina, quasi tutti i lavori in appalto ed i servizi annessi alla conduzione dello stabilimento, subirono un completo ridimensionamento. Tra i servizi più importanti, vi era quello dell’erogazione dei pasti e l’allora gestore, ritenendolo non più economicamente remunerativo, chiuse la mensa il 31 marzo dello stesso mese.
In quel servizio operavano alcune decine di lavoratrici e lavoratori, alcune di esse in attività dalla sua apertura, altre assunte più recentemente, ma tutte/i allontanate/i da quello che ritenevano ormai un posto di lavoro stabile, garantito, dignitoso, professionalmente qualificato.
Anche per loro ebbe inizio il periodo degli ammortizzatori sociali che poi, con il passare degli anni, sono andati ad esaurirsi, lasciando chi non aveva raggiunto i requisiti pensionistici (e tra loro anche chi prematuramente scomparsa), senza nessuna forma di sostegno, il baratro della disoccupazione assoluta.
I lavoratori Eurallumina che hanno continuato nelle loro attività, chi con la permanenza totale e/o parziale, gli altri nei turni di rotazione di manutenzione degli impianti, hanno mantenuto il diritto al pasto, recandosi nella vicina struttura della mensa consortile, sino al 2014, quando anche quel servizio, divenuto antieconomico, venne chiuso, causando altri licenziamenti, con relativo ricorso ad ammortizzatori sociali, nel frattempo ridotti come tempistica ai minimi storici.
I lavoratori Eurallumina hanno dovuto così fare ricorso al fai da te, a strutture private di Portoscuso e Paringianu.
«Tra pochi giorni quello che sembrava un capitolo chiuso – si legge in una nota della RSU Eurallumina – a smentire chi ha continuato a dipingere l’Eurallumina una fabbrica chiusa e non “tecnicamente ferma” come produzione, ma vissuta ogni giorno da circa cento lavori diretti e con altrettante significative quote di lavoratori degli appalti (30/40), che giornalmente transitano dai cancelli d’ingresso, fornendo il loro apporto per il miglior mantenimento dello stabilimento e la gestione di impianti importantissimi, per l’ambiente e la sicurezza, rivedrà la luce.»
«La riapertura della mensa è una scommessa sul futuro, dovuta “alla volonta” aziendale di investire importanti risorse nella sua ristrutturazione, nell’adeguamento alle nuove norme in materia igienica, ambientale e di sicurezza, affinché “il diritto al pasto” venga esercitato in locali dotati di sevizi adeguati e comfort – aggiunge la nota della RSU Eurallumina –. 7 posti di lavoro riconquistati, tra loro 6 donne, con la “nostra lotta” a favore della comunità, in controtendenza ai costanti licenziamenti in tutti i comparti. Ricadute importanti anche sui fornitori e l’indotto collegato. Solidarietà reale e non fittizia.»
Per dare il giusto significato ed inaugurare il nuovo servizio, l’assemblea generale informativa mensile si svolgerà straordinariamente martedì 23 maggio, alle 9.30, nei locali della mensa aziendale.
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