Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil chiedono alla Regione e alla politica sarda tempi celeri per la nuova discarica della Portovesme srl.
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Stamane si è svolto un incontro delle segreterie Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil con la direzione aziendale sulle problematiche della Portovesme srl, legate ai tempi autorizzativi per la realizzazione della nuova discarica di Genna Luas.
«Nella riunione – si legge in una nota delle segreterie territoriali e dei rappresentanti della RSU Garau, D’Orso e Sini – sono emerse le preoccupazioni riguardo l’esito della Conferenza dei Servizi dello scorso 18 maggio in cui si avviava l’iter autorizzativo per la costruzione della nuova discarica di Gennaluas. Tali preoccupazioni emergono in quanto non sono ancora chiare le motivazioni che hanno portato ad una chiusura della Conferenza dei Servizi con un nulla di fatto, per cui a tutt’oggi, e chissà per quanto tempo ancora, non si conosce il contenuto del verbale finale. Preso atto che le tempistiche si stanno dilatando nonostante gli impegni assunti dalla Giunta regionale riguardo la certezza temporale dell’iter autorizzativo, la società Portovesme srl in una lettera indirizzata al presidente Pigliaru dichiara che è imminente la procedura di fermata degli impianti di produzione.»
«La nostra preoccupazione è rivolta verso le lavoratrici e i lavoratori che potrebbero perdere il posto di lavoro – aggiungono le segreterie territoriali e la RSU – e ci stupisce l’atteggiamento di alcuni enti coinvolti nell’iter autorizzativo che con poca cura dei danni sociali che potrebbero arrecare non prendono nella dovuta considerazione questo elemento. Riteniamo che il fattore tempo non sia una variabile indipendente, chiediamo alla Giunta regionale e alla Politica sarda di farsi garanti affinché i tempi di conclusione dell’iter autorizzativo siano conformi alle esigente produttive, rispettoso delle leggi e delle norme in materia.»
«In mancanza di risposte adeguate – concludono le segreterie territoriali e la RSU – si attiveranno tutte le forme di mobilitazione sino al raggiungimento del risultato auspicato.»
«Alle parole devono seguire i fatti – ha detto questa sera Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente -. Cioè gli Enti devono svolgere i procedimenti nel pieno rispetto delle normative ma nei tempi necessari per garantire certezza del diritto delle aziende e dei lavoratori! E, in questo caso – conclude Roberto Puddu -, di quasi tremila buste paga tra diretti, appalti e indotto territoriale.»
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