19 November, 2024
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Anche la Sardegna partecipa all’Open day per la tutela delle fragilità sociali (#sipuofare), con un evento in programma domani mattina, a Oristano, nella la sala consiliare della Provincia, in via senatore Carboni s.n.

L’Open day per la tutela delle fragilità sociali, si terrà contestualmente in 61 città italiane. Nell’occasione verrà presentata la 14ª Guida per il cittadino, dedicata a “Dopo di noi, amministratore di sostegno, gli strumenti per sostenere le fragilità sociali”, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato con 13 associazioni dei consumatori (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori).

Un tema sociale importante sul quale l’Open day cercherà di fare informazione e far conoscere gli strumenti che sono a disposizione dei cittadini: strumenti poco conosciuti anche tra i diretti interessati.

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Seconda e ultima sessione didattica, nel week end a Nuoro, per i corsi invernali di jazz edizione numero quattordici: appuntamento alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” domani pomeriggio (sabato 27 maggio), dalle 15.00 alle 19.00, e domenica, dalle 10.00 alle 19.00 (con una pausa per il pranzo). In cattedra, come sempre, Francesca Corrias (per le lezioni di canto), Massimo Carboni (sassofono), Giovanni Sanna Passino (tromba), Salvatore Spano (pianoforte), Angelo Lazzeri (chitarra), Salvatore Maltana (contrabbasso e basso elettrico), Gianni Filindeu (batteria) e il responsabile artistico dei corsi Giovanni Agostino Frassetto (teoria, arrangiamento, composizione e flauto le sue materie di insegnamento).

Per allievi e docenti in programma anche una parentesi extra didattica tra le due giornate di lezioni: domani sera (sabato), dalle 21,30, jam session a S’Iscopile, il locale in via Brusco Onnis.

Va così in archivio un’edizione in formato “ridotto” dei corsi invernali di jazz, che l’Assessorato alla Cultura del comune di Nuoro e l’Ente Musicale di Nuoro, pur con le minori disponibilità finanziarie rispetto agli anni passati, hanno voluto comunque garantire, con l’impegno di trovare le risorse adeguate per poter tornare alla programmazione abituale già dall’anno venturo.

 

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Carbonia-Porto Rotondo, sfida del secondo turno dei play-off della “Coppa Promozione” tra le perdenti del primo turno (il Carbonia ha perso 1 a 0 in casa con il Guspini Terralba, il Porto Rotondo ha perso ugualmente in casa 2 a 0 con il Sorso 1930), si giocherà domenica, alle ore 17.00, sul campo comunale di Ghilarza. La formula prevede una partita unica. Se i tempi regolamentari dovessero terminare in parità, sono previsti due tempi supplementari di 15 minuti ciascuno. In caso di ulteriore parità, a decidere saranno i calci di rigore. La vincente chiuderà la “Coppa Promozione” al terzo posto, la perdente al quarto posto della graduatoria finale per i ripescaggi in Eccellenza.

Guspini Terralba-Sorso 1930, finale per l’assegnazione del primo e del secondo posto, tra le vincenti delle partite del primo turno, si disputerà in contemporanea, sabato alle ore 17.00, sul campo comunale “Scalarba” di Macomer. Anche in questo caso, la formula prevede una partita unica. Se i tempi regolamentari dovessero terminare in parità, sono previsti due tempi supplementari di 15 minuti ciascuno. In caso di ulteriore parità, a decidere saranno i calci di rigore. La vincente chiuderà la “Coppa Promozione” al primo posto, la perdente al secondo posto della graduatoria finale per i ripescaggi in Eccellenza.

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E’ in un clima di ritrovata fiducia che la Sulcispes Sant’Antioco si affaccia alla semifinale contro la corazzata Coral Alghero. I due successi consecutivi che hanno permesso di ribaltare la serie contro Nuoro hanno dato nuovo smalto ai lagunari, più che mai determinati a veder cara la pelle: «Dopo la sconfitta in gara 1 dei quarti è scattato qualcosa – dice il presidente Salvatore Ingrande – sia a Nuoro che nella bella del PalaGiacomoCabras la squadra ha mostrato una faccia completamente diversa. Il recupero degli infortunati ci ha sicuramente dato una marcia in più, ma credo che sia scattato qualcosa soprattutto a livello mentale. I ragazzi, infatti, hanno messo in campo quella cattiveria agonistica e quella voglia di vincere che non sempre li aveva accompagnati nel corso della stagione. Si è trattato di un segnale importante, sicuramente gradito da tutta la società, che non ha smesso di stare accanto alla squadra nemmeno nei momenti più complicati».

Sabato sera, al PalaManchia, gli uomini di Paolo Massidda cercheranno di proseguire sulla stessa lunghezza d’onda. Alghero può contare su autentici lussi per la categoria come Salvatore, Brembilla e Bonalume, ma i precedenti dimostrano che la Sulcispes può giocarsela: «Ricordo la sfida della Poule A – aggiunge il massimo dirigente antiochense – perdemmo di 12 (66-54 il finale, era il 12 marzo, ndr) dopo aver giocato punto a punto per larghi tratti in una gara che affrontammo con diversi elementi in condizioni fisiche precarie. Andremo ad Alghero a giocarcela al meglio delle nostre possibilità, consapevoli del nostro valore ma al tempo stesso sereni e privi di qualunque tipo di pressione. La squadra ci crede, è fortemente motivata e sono certo che sabato sera uscirà dal campo dopo aver dato l’anima».  

Palla a due sabato 27 maggio, alle 18.15 al PalaManchia di Alghero (SS), arbitri Giuseppe Demontis di Ozieri e Nicola Saddi di Quartu Sant’Elena. La gara verrà trasmessa in diretta streaming sul canale Youtube ufficiale della Sulcispes Basket.

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Il segretario generale Cisl del Sulcis Iglesiente Fabio Enne e il responsabile del dipartimento Industria Massimo Cara, hanno chiesto un incontro urgente alla Sider Alloys, la società che sta trattando l’acquisizione dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme.

«Considerato il perdurare dell’incertezza relativa alla sperata ripresa produttiva dello stabilimento ex Alcoa, anche in considerazione delle inadeguate rassicurazioni da parte delle Istituzioni interessate alla vicenda – scrivono Fabio Enne e Massimo Cara -, ritenendo ormai superati  tutti i  limiti di attesa sugli esiti positivi della vertenza, crediamo opportuno inviare una richiesta di incontro con la Vostra Società per informazioni circa:

  • Piano Industriale Sider Alloys, che risulta essere ufficialmente presentato presso il Mise, ma del quale non si conosce nessun elemento.
  • Vostri intenti di carattere industriale per la ripartenza degli Impianti.

La motivazione che ci spinge ad incontrarvi è strettamente legata alla situazione di grave crisi economica ed occupazionale, oltre ad assumere l’aspetto per il raggiungimento di una celere definizione della vertenza, che a noi appare poco soddisfacente nella gestione politica rispetto alle aspettative dei lavoratori e dell’intero Territorio.

Confidando in un vostro positivo riscontro, restiamo in attesa per concordare data e luogo di incontro.»

«Se la nostra azione per il comparto industriale è stata concentrata soprattutto nei confronti dei Governi Nazionale e Regionale, con l’obiettivo di mantenere nel nostro Territorio le sue produzioni, iniziando dalla filiera di alluminio e dello zinco, questo non significa, l’avere accettato, o, dovere accettare tutte le nefandezze che nella giostra istituzionale si stanno compiendo ai danni di una intera collettività – scrivono in una nota Fabio Enne e Massimo Cara -. Non è certamente liberatorio per noi riproporre i dubbi già espressi 2 anni fa, circa l’incapacità o la celata volontà politica che ha deciso il declino dell’intera industria territoriale.

Ci siamo proposti, e ancora ne siamo convinti, soggetto propulsivo per una economia diversificata, abbiamo realizzato e presentato proposte di rilancio produttivo chiedendo alla politica attenzioni marcate sull’edilizia, turismo, commercio, pesca, artigianato, agroalimentare. La risposta è ancora il NULLA, con stupore leggiamo di chi vuole considerare l’attività del Governo Nazionale e Regionale, altamente significativa, anzi, la più importante azione di politica industriale, soltanto perché da Bruxelles, oggi, con anni di ritardo, si inizia a rivedere qualcosa dal punto di vista energetico. Quasi come se fosse una regalia, omettendo nel considerare che i ritardi vergognosi nel mettere mano sul sistema energetico sono stati la causa della chiusura dei nostri stabilimenti industriali. Siamo ancora con le fabbriche chiuse, siamo ancora senza interventi infrastrutturali, nei servizi, e restiamo fermi anche rispetto ad uno sviluppo economico adeguato alle caratteristiche del territorio. Soprattutto siamo ancora portatori di circa 40mila disoccupati.»

«Nel proseguire a non farci incantare dal ministro di turno, ricordiamo che sul sistema energetico e quindi sulle regole del mercato elettrico, è sempre il governo italiano che deve realizzare concretamente un sistema competitivo con il resto del mondo – sottolineano ancora Fabio Enne e Massimo Cara -. Fino a quando ogni buon presupposto non si concretizza in legge sia da parte del Governo che da parte dell’Autorità per l’Energia, in buona sostanza resteremo nella medesima situazione per responsabilità di chi non ha mai realizzato una efficace programmazione industriale. Nel frattempo, è speculare l’azione di Governo regionale che abbondando di inefficienza, anche nelle questioni autorizzative, di competenza regionale, riesce a minare la continuità produttiva di altre fabbriche come la Portovesme srl.»

«Siamo stanchi di registrare impegni disattesi, siamo infastiditi nel vedere sempre più lontani i presupposti di ripresa produttiva nelle vertenze come quella della ex Alcoa, e non solo, che sono sempre state caratterizzate da false illusioni e per le quali non si ha il coraggio di iniziare una discussione concreta sulla reale possibilità di ripresa produttiva. Siamo altresì stanchi di avere interlocutori che non danno la possibilità alla ripresa economica di questo territorio, neppure su tutti gli altri settori d’ intervento. Per traguardare i nostri obiettivi di rivitalizzazione economica siamo costretti ad intervenire in maniera determinata contro l’inerzia delle istituzioni. Ci attiveremo sul fronte propedeutico allo sviluppo economico sul turismo, dei servizi, infrastrutturale, dell’agroindustria ma vogliamo che emergano una volta per tutte – concludono Fabio Enne e Massimo Cara -, anche tutte le difficoltà che ostacolano la ripresa del comparto industriale, e nel caso specifico dell’alluminio abbiamo già inoltrato una richiesta d’incontro all’unico soggetto interessato all’acquisto dello stabilimento Ex Alcoa, la Sider Alloys.»

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Regione ed imprese a confronto sui temi dell’export, oggi a Sassari, grazie all’evento organizzato dall’assessorato dell’Industria e presieduto dall’assessore Maria Grazia Piras, per fare il punto sulle numerose iniziative legate al Programma Triennale di Internazionalizzazione varato due anni fa per una dotazione finanziaria di 16 milioni di euro. I bandi, destinati a imprese singole, associate e Associazioni di categoria, hanno avuto un ottimo riscontro con la partecipazione di decine di aziende e la spendita di tutte le risorse disponibili. Stesso discorso per l’Export Lab, il percorso formativo intrapreso da 44 imprese isolane, 24 della provincia di Cagliari e 20 della provincia di Sassari, che si è concluso di recente con le prime esperienze maturate all’estero dai partecipanti ai seminari e ai corsi di formazione. «Siamo soddisfatti, finalmente abbiamo a che fare con bandi chiari e obiettivi concreti», è stato questo il commento unanime degli imprenditori che hanno partecipato all’incontro odierno.
«Il bilancio dei primi due anni del Programma di Internazionalizzazione è straordinario e i risultati sono andati ben oltre le nostre aspettative. Per questo motivo abbiamo deciso di mettere a disposizione altri 6 milioni per nuovi bandi e nuove azioni a sostegno delle imprese e, soprattutto, delle reti di imprese – ha commentato l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras -. C’è chi ha già partecipato a eventi fieristici a Londra e San Pietroburgo, o a importanti incontri B2B a Casablanca e Tokyo, oppure ha stretto relazioni commerciali con grandi aziende iraniane e francesi», ha ricordato l’assessore riferendosi ai risultati dell’Export Lab. «Siamo orgogliosi delle imprese sarde che si aprono al mondo, che hanno deciso di uscire dal confine isolano o, addirittura, da quello più ristretto, a volte territoriale e locale. Si tratta di un variegato tessuto imprenditoriale che non si è arreso alla crisi e ha maturato la convinzione che senza un vero progetto di internazionalizzazione non possono esserci sviluppo e crescita economica. Per superare il limite regionale bisogna puntare sull’eccellenza dei prodotti e sulle reti. Il primo aspetto non si discute, la Sardegna è terra di eccellenze – ha detto l’assessore – ma sul secondo possiamo fare di più, con la consapevolezza che l’unione fa davvero la forza, soprattutto all’estero».
Nel corso dell’incontro, l’assessore Piras ha consegnato gli attestati di partecipazione ai rappresentanti delle imprese che hanno aderito all’Export Lab per la formazione di export manager e consulenti d’azienda specializzati nella fase dell’Internazionalizzazione. La prossima settimana, giovedì 1 giugno alle 10.30, si svolgerà un evento analogo a Cagliari, nella sala anfiteatro di via Roma. Sono state invitate le imprese che hanno partecipato ai bandi e alle iniziative inserite nel Programma di Internazionalizzazione. Sarà un’occasione ulteriore per raccogliere suggerimenti e proposte avanzate dalle aziende in vista della pubblicazione dei nuovi bandi.

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Il Partito democratico ha ritrovato l’unità lunedì scorso, ad Arborea, nella prima Assemblea regionale che ha proclamato il segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca e i 160 delegati, eletti alle primarie del 30 aprile.

Nella sala Congressi dell’Horse Country, oltre agli eletti, era presente una folta delegazione di rappresentanti del partito nelle istituzioni locali e nazionali, ex dirigenti, esponenti del Consiglio e della Giunta regionale.

«Il Pd – ha detto il neo segretario – deve ritrovare lo spirito di coesione per essere più forte e competitivo nello scenario politico. E’ necessario aprire il partito, di renderlo più inclusivo, favorendo il dialogo nei territori e potenziando la presenza dei Circoli. Solo in questo modo possiamo recuperare la distanza con l’elettorato e contrastare le derive populiste.»

«Il Pd ha dimostrato di essere l’unico partito in grado di favorire una reale partecipazione alla vita democratica ma – ha aggiunto Giuseppe Luigi Cucca – deve ritrovare la sua vocazione popolare rivolgendosi innanzitutto ai giovani, a quella fascia di elettori che negli ultimi anni si sono allontanati e a chi è distante perché non ha fiducia nel PD e non crede nella politica.»

L’Assemblea all’unanimità ha eletto presidente Laura Pulga, ex sindaco di Quartucciu ed ex assessore del Bilancio e Personale della provincia di Cagliari, e vicepresidenti l’ex sindaco di Oristano Guido Tendas e l’ex consigliere regionale Dino Pusceddu.

Oggi sono stati ufficializzati i 70 componenti eletti nella nuova Direzione regionale: Claudio Atzori, Francesca Barracciu, Antonio Biancu, Gino Cadeddu, Verdiana Canu, Gianni Carbini, Orlando Carcangiu, Carlo Carta, Luciano Casula, Aldo Deiana, Caterina Deidda, Patrizia Desole, Paolo Fanni, Tonino Loi, Annamaria Manca, Luigi Mastino, Luca Mereu, Nicola Montaldo, Giovanni Moro, Michela Mura, Rosanna Mura, Chicco Porcu, Giovanni Maria Sciretti, Monica Spanedda, Mirko Vacca, Lino Zedda, Gavino Zirattu, Carlo Balloi, Alessandro Bianchi, Alma Cardi, Maddalena Corda, Salvatore Corona, Franco Corosu, Alessandro D’Avanzo, Monica Fois, Carla Fundoni, Alberta Grudina, Tatiana Isoni, Giovanni Ligios, Marina Madeddu, Pietro Morittu, Domenico Murgioni, Antonio Orgiana, Laura Picasso Pisano, Anita Pili, Roberto Pili, Cinzia Porceddu, Antonio Spano, Claudio Trogu, Stefania Atzei, Barbara Cadeddu, Giulio Calvisi, Davide Carta, Licia Cau, Nino Cogoni, Sabina Contu, Massimo Cossu, Giuseppina Demurtas, Marinella Grosso, Sandra Mancosu, Giusy Marrosu, Roberto Martani, Carla Medau, Francesco Melis, Stefano Piras, Fabrizio Rodin, Renato Soru, Giuseppe Tinnirello, Rossano Vacca, Andrea Viola.

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Due serate dense di musica per ripercorrere la figura di Domenico Zipoli, il gesuita missionario che aiutò il popolo Guaranì a sviluppare il suo eccezionale talento musicale.

Il progetto si chiama “Jesuita non cantat (?)”, e ad organizzarlo è il LabOs (“Laboratorio organi storici” del Conservatorio) con la collaborazione del dipartimento di Musica antica del Conservatorio di Cagliari, e la Comunità dei Gesuiti, che con l’iniziativa puntano a raccogliere fondi da destinare al recupero dell’organo storico della chiesa cagliaritana di San Michele.

Il primo appuntamento è in programma domani, venerdì 26 maggio, alle 21.00, proprio nella Chiesa di San Michele (via Azuni) dove si svolgerà una serata intitolata “O fillus cantai”.

Dopo l’introduzione del musicologo Roberto Milleddu, che parlerà dei padri gesuiti e dei canti devozionali e la Sardegna, la classe d’organo del Conservatorio del maestro Angelo Castaldo (composta da Gian Walter Ledda, Monika Ruth Vida, Fabrizia Lobina, Sara Pirroni e Simona Laterza), Luigi P. Delogu (canto fermo) e il coro “Stella Splendens” di Belvì, diretto da Gigi Oliva, proporranno un concerto capace di ricreare uno scenario musicale antico ed affascinante.

Il progetto si concluderà venerdì 9 giugno, sempre nella Chiesa di San Michele, con una serata dal titolo “Zipoli l’italiano”.

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Il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, ha presentato un’interpellanza all’assessore delle Politiche sociali del comune di Iglesias, Clorinda Forte, sulla gestione dei profughi e dell’accoglienza sul territorio comunale.

Valentina Pistis chiede di conoscere la modalità di gestione del welfare nel comune di Iglesias e quali sono le forme di collaborazione nella rete istituzionale locale e/o la presenza di forme di collaborazione tra i settori interni del Comune; quante e dove sono allocate le strutture che ospitano i migranti; chi gestisce le strutture; quanti sono i migranti a Iglesias; quanti sono transitati fino ad oggi e quanti hanno visto riconosciuto il diritto di asilo; dove si trovano quelli che, alla scadenza del periodo di accoglienza, sono riconosciuti irregolari e se sono stati rimpatriati; quali sono le politiche di integrazione messe in campo finora dalla Regione e dal Comune e qual è la natura di progetti locali per l’inclusione e l’integrazione dei cittadini stranieri; qual è la tipologia dei servizi erogati alla cittadinanza straniera; e, infine, qual è la spesa e da chi è sostenuta.

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Il presidente della regione Francesco Pigliaru e l’assessore degli Affari Generali, Filippo Spanu, sono intervenuti in relazione alle criticità per la Sardegna legate agli accorpamenti delle Camere di Commercio. Il governatore Pigliaru ha scritto al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ed al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. «L’ipotesi di accorpare la Camera di Commercio di Nuoro a quella di Sassari – sottolinea Francesco Pigliaru nella lettera – avrebbe effetti negativi per i territori interessati. In particolare il Nuorese, che già versa in condizioni di disagio economico, sociale e infrastrutturale, vedrebbe venir meno la presenza di un ente che costituisce un importante punto di riferimento per il tessuto produttivo e imprenditoriale e che risulta sotto tutti gli aspetti, in particolare quelli relativi ai dati di equilibrio economico patrimoniale, tra i 10 più virtuosi d’Italia».

Francesco Pigliaru osserva che «la Camera di Commercio nuorese possiede tutti i requisiti previsti dalla legge per mantenere l’autonomia, rispondendo al criterio specifico previsto espressamente dall’articolo 1 comma 3 della legge 56 del 2014, ovvero il criterio di mantenimento della sede nei territori montani delle regioni insulari privi di adeguate infrastrutture e di collegamenti pubblici, stradali e ferroviari».

«In base a quanto stabilisce la legge – conclude il presidente Pigliaru – è, dunque, necessario prevedere l’istituzione di tre Camere in Sardegna: Cagliari, Sassari (ente frontaliero) e Nuoro (ente isolano montano), con accorpamento di Oristano secondo la volontà espressa dal territorio.»

L’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, che ha partecipato a Roma alla Conferenza Stato-Regioni, commenta così l’esito dei lavori odierni: «La mancata intesa – spiega Filippo Spanu – è arrivata al termine di un’interlocuzione tra il presidente Pigliaru e il Governo. Abbiamo difeso le legittime istanze dei nostri territori e in particolare del Nuorese. La proposta di revoca del decreto del ministro dello Sviluppo economico concernente l’istituzione della nuova “Camera di commercio di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia orientale” avrebbe avuto ripercussioni negative per il sistema delle Camere di Commercio della Sardegna e non sarebbe stata in linea con le disposizioni di legge. È positivo che la Conferenza Stato-Regioni non abbia dato l’intesa».