19 November, 2024
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«La Giunta porti in Aula la nuova legge urbanistica, per far ripartire il settore delle costruzioni». Lo ha detto stamane Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, in occasione della mobilitazione dei lavoratori edili che sono scesi in piazza per manifestare contro i troppi lacci che soffocano il settore. «Si parta – sottolinea Gianluigi Rubiu – da una legge urbanistica che possa incrociare le richieste delle imprese e delle associazioni confederali. L’impianto della normativa deve riuscire a trainare nuovi investimenti per le infrastrutture ed il recupero urbano. Non solo. Auspichiamo che il provvedimento della giunta non possa ingessare il territorio mettendo un freno agli interventi di ammodernamento urbano, ma preveda interventi orientati alla massima apertura nel rispetto delle peculiarità ambientali. Unica soluzione per superare le difficoltà del comparto, con la chiusura di oltre 30mila imprese solo in Sardegna – conclude Gianluigi Rubiu – è un nuovo disegno sull’edilizia, mettendo da parte le visioni contrapposte delle fazioni politiche e incentrando la legge su un modello di sviluppo per la nostra Isola. Il settore delle costruzioni è in grado di risollevare l’economia della Sardegna, con nuove opportunità per realizzare il massimo dell’occupazione e sbloccare i contratti fermi da anni».

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La Donna dell’anno: una sarda sul podio del premio internazionale

 

 

 

 

 

La sarda Alessandra Farris, creatrice della start up IntendiMe, è una delle tre finaliste del Premio internazionale “La Donna dell’anno” dedicato al “dovere”: tre donne straordinarie – impegnate in progetti umanitari e di sviluppo in diversi Paesi del mondo – sul podio a Saint-Vincent.

Fino al 31 maggio il pubblico potrà votare on line per assegnare il Premio Popolarità.

– Alessandra Farris nasce da genitori sordi e crea la start up IntendiMe, un innovativo sistema rivelatore di suoni che consente ai non udenti di superare la loro “disabilità invisibile”.

– Il medico Monika Hauser dedica tutta la sua vita a curare e sostenere le donne vittime di violenza sessuale nei conflitti di tutto il mondo e si batte affinché le politiche europee contrastino questa pratica bellica e includano lo stupro in guerra nelle motivazioni che danno diritto all’asilo.

– La biologa Karina Atkinson sottrae all’agricoltura industriale intensiva un’area del Paraguay ricca di biodiversità in via di estinzione, creando la riserva naturale protetta di Laguna Blanca, meta di studiosi da tutto il mondo e fonte di reddito e sviluppo per la popolazione locale.

Il 31 maggio a Saint-Vincent sarà proclamata la vincitrice del 19° Premio Internazionale “La Donna dell’Anno”, promosso dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta, con il patrocinio della Camera dei Deputati e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con il Comune di Saint-Vincent e il Soroptimist International Club Valle d’Aosta, e con il magazine femminile Donna Moderna in qualità di media partner.

«Il compito della Giuria non è stato facile, perché le candidature sono tutte meritevoli e raccontano storie di donne coraggiose che si sono spese per gli altri – dichiara il Presidente del Consiglio regionale della Valle d’Aosta Andrea Rosset -. Le finaliste incarnano perfettamente il tema scelto per l’edizione di quest’anno: il dovere. Hanno fatto del dovere un valore morale, da mettere a servizio del prossimo per abbattere barriere, per promuovere i diritti umani, per valorizzare uno sviluppo sostenibile

Il “dovere” di Gandhi al centro del Premio.

Il riconoscimento, istituito nel 1998 con l’intento di valorizzare il ruolo delle donne nella società, nella cultura, nel mondo del lavoro, nella politica, nella comunicazione, nelle arti e nello spettacolo, si ispira quest’anno alla frase di Gandhi «La vera fonte dei diritti è il dovere». “Dovere” inteso come valore etico e capacità di dare forma a progetti di convivenza civile, economici e sociali, a sostegno dei diritti umani fondamentali, concetti di grande attualità sulla scena nazionale e mondiale, strettamente legati ai temi dell’accoglienza, dalla solidarietà, della crescita sociale, della convivenza civile.

Tre riconoscimenti a sostegno dei progetti delle finaliste

Le tre finaliste sono state selezionate dalla giuria del Premio tra 23 nomi proposti da ONG, enti e associazioni di tutto il mondo. Mercoledì 31 maggio, al Centro Congressi del Gran Hôtel Billia di Saint-Vincent, riceveranno ciascuna uno dei tre premi previsti dagli organizzatori: il primo premio “La Donna dell’Anno” del valore di 20mila euro, il Premio Popolarità di 15mila euro, e un terzo premio da 10mila euro, somme che dovranno essere spese interamente per la realizzazione o il completamento dei progetti umanitari e di sviluppo per i quali le vincitrici sono state selezionate.

Il Premio Soroptimist Valle d’Aosta

Il Soroptimist International Club Valle d’Aosta ha attribuito il proprio riconoscimento di 2mila 500 euro a Elisabetta Rossi, cardiologa che da oltre dieci anni nel Corno d’Africa, particolarmente in Eritrea, dirige progetti di cooperazione ospedaliera, soprattutto finalizzati alla prevenzione e alla cura della cardiopatia reumatica, al trattamento della malnutrizione e, più in generale, al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.

Dal 3 maggio il voto on line

Mentre i nomi della prima e della terza classificata saranno indicati dalla giuria nel corso della cerimonia, il Premio Popolarità sarà scelto dal pubblico del web di tutto il mondo attraverso una consultazione on line che prenderà il via mercoledì 3 maggio sul sito del Consiglio regionale della Valle d’Aosta (per votare: www.consiglio.vda.it/app/donnadellanno). Nel caso in cui dovesse coincidere con il Premio “La Donna dell’Anno”, il Premio Popolarità sarà assegnato alla seconda finalista più votata dal pubblico.

Una targa “speciale” Donna Moderna

Durante la cerimonia di premiazione, una targa speciale sarà assegnata a una delle tre finaliste dal direttore del settimanale Donna Moderna, media partner del Premio. «Il magazine Donna Moderna ogni settimana racconta la storia di una donna speciale, che nel piccolo della sua quotidianità o nello spazio della sua professione ha fatto qualcosa di straordinario per gli altri – spiega il direttore Annalisa Monfreda. – Proprio per questo motivo, sentiamo il Premio internazionale “La Donna dell’Anno” particolarmente affine al nostro brand

Le premiate nelle edizioni precedenti

I personaggi femminili che saranno premiati quest’anno si aggiungono a una lunga lista di donne straordinarie selezionate nelle passate edizioni: la giornalista congolese Caddy Adzuba Furaha, la deputata curda Leyla Zana, il medico Chiara Castellani, la delegata dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati Alessandra Morelli, l’attivista yazida che si batte contro i crimini dell’Isis Nadia Murad (vincitrice edizione 2016).

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Una riunione straordinaria del Consiglio per discutere la mozione che impegna il presidente e la Giunta regionale ad «attivare immediatamente tutti gli strumenti legislativi, amministrativi e finanziari necessari a risolvere le cause di illegittimità che coinvolgono l’affidamento in house providing della gestione del servizio idrico integrato».

È questa la richiesta formalizzata da ventisette consiglieri regionali, appartenenti a tutti i gruppi rappresentati in seno all’assemblea sarda ad eccezione del gruppo del Partito dei sardi, con la sottoscrizione del documento (primo firmatario Antonio Gaia, Upc) che segue i pareri dell’Agcm (autorità garante per la concorrenza ed il mercato) e dell’Anac (autorità nazionale anticorruzione) sollecitati a suoi tempo da un terzo dei consiglieri regionali della Sardegna sulla illegittimità dell’affidamento in house providing del servizio idrico integrato ad Abbanoa spa.

In particolare, i consiglieri regionali contestano la sproporzione del numero delle azioni Abbanoa detenute dalla Regione sarda (circa il 68%) in rapporto a quelle detenute da Egas (ente di governo dell’ambito Sardegna) che non consentono all’ente concedente (Egas) di nominare o revocare i vertici direttivi di Abbanoa, né di esercitare nel concreto il cosiddetto controllo analogo, così come invece è prescritto per l’affidamento in house.

La segnalazione trasmessa all’autorità garante del mercato e dell’anticorruzione nel giugno 2016 ha trovato riscontro il 13 febbraio 2017 nel parere di Anac che ha comunicato l’avvio del procedimento di vigilanza nei confronti di Egas, Regione e Abbanoa, nonché in quello di Agcm (27 febbraio 2017) che ha ritenuto che la disciplina del controllo analogo in vigore, abbia mostrato di non consentire ad Egas l’effettivo esercizio del controllo sulla società di gestione Abbanoa.

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La commissione Sanità, presieduta da Raimondo Perra (Psi) ha proseguito il ciclo di audizioni sugli atti aziendali con l’intervento del direttore dell’azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari Giorgio Sorrentino. Sono state invece rinviate alla prossima settimana le audizioni con i responsabili dell’azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari e dell’azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, entrambi assenti per inderogabili impegni professionali.

Per quanto riguarda l’azienda mista di Cagliari, Sorrentino ha dichiarato che «l’atto aziendale ci serve come il pane, è lo strumento fondamentale per organizzare in modo razionale ed efficiente una azienda che si è sviluppata in maniera disordinata». «L’atto – ha aggiunto – deve però contenere anche margini di flessibilità perché, ad esempio, il problema della riduzione delle strutture complesse (se ne ipotizzano 21 rispetto alle 40 figure apicali attuali) non può essere risolto in modo matematico ma nel quadro di una logica legata sia alla caratteristiche delle varie strutture che alla specificità dell’azienda mista, chiamata a svolgere anche attività di didattica e ricerca in ambito universitario».

Dal punto di vista della dotazione di risorse l’azienda cagliaritana è, secondo Sorrentino, «sottofinanziata per due ordini di motivi: da un lato sostiene spese straordinarie molto consistenti per l’acquisto di farmaci innovativi (15 milioni extra solo per quelli contro l’epatite di tipo c ) e, dall’altro, svolge funzioni prive di remunerazione come nel settore psichiatrico». «Altro dato strutturale su cui occorre intervenire – ha detto ancora Sorrentino – è quello del personale che, con una età media di 55 anni ed una quota del 40% che per vari motivi non può essere impiegata nelle turnazioni, costituisce oggettivamente un fattore di sofferenza».

Una parte significativa della relazione del direttore dell’azienda mista di Cagliari è stata dedicata alla logistica. Entro la fine di giugno, ha annunciato Sorrentino, “contiamo di far partire il trasferimento di molte strutture dal San Giovanni di Dio al policlinico di Monserrato, una operazione complessa che durerà parecchie settimane ma, una volta completata, permetterà di migliorare efficienza e qualità del servizio”. La realizzazione del nuovo blocco R, sempre del complesso di Monserrato, è invece bloccata da una complessa controversia giudiziaria che, di fatto, sta bloccando un investimento di 40 milioni. Il direttore ha ricordato che una prima sentenza favorevole del Tar Sardegna è stata poi totalmente ribaltata dal Consiglio di Stato, ed ora se ne sta valutando l’impugnazione. «Impossibile prevedere i tempi – ha commentato – ma sicuramente passeranno molti mesi».

Nel successivo dibattito hanno preso la parola diversi consiglieri regionali: hanno parlato Edoardo Tocco e Mariano Contu di Forza Italia, Luigi Ruggeri e Lorenzo Cozzolino del Pd, Augusto Cherchi del Pds, Giorgio Oppi dell’Udc ed Emilio Usula del Misto-Rossomori.

Giorgio Sorrentino.

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I capigruppo del Consiglio regionale hanno incontrato in tarda mattinata i sindacati degli edili al termine della manifestazione di protesta sotto il palazzo di via Roma. All’incontro,  al quale hanno preso parte i segretari generali di Cgil e Uil Michele Carrus e Francesca Ticca e quelli di categoria Giovanni Matta (Filca-Cisl), Enrico Cordeddu (Fillea-Cgil) e Marco Foddai (Feneal-Uil) erano presenti il vicepresidente del Consiglio regionale Eugenio Lai (Sdp), Alessandra Zedda (Forza Italia), Gianluigi Rubiu (Udc), Michele Cossa (Riformatori), Angelo Carta (Psd’Az), Roberto Deriu (Pd), Pierfranco Zanchetta (Cps) e Paolo Truzzu (FdI).

I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito ai capigruppo le ragioni della protesta. «L’edilizia è il settore che ha subito più di tutti gli effetti negativi della crisi – hanno detto i segretari di categoria Matta, Cordeddu e Foddai – dal 2008 a oggi il settore ha perso circa 30.000 posti di lavoro, 5.000 imprese hanno chiuso i battenti. E’ necessario un cambio di rotta con interventi normativi ed economici per il rilancio del settore».

I sindacati hanno sollecitato lo sblocco immediato dei fondi già disponibili per le infrastrutture e l’approvazione rapida della nuova legge urbanistica da parte del Consiglio regionale, strumento che consentirebbe di liberare ingenti risorse per gli investimenti. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto inoltre l’intervento della Regione presso il Governo nazionale per la modifica delle norme in materia di previdenza e sicurezza sul lavoro (pensione a 60 anni per gli edili, riconoscimento del lavoro usurante).

Istanze accolte da tutti gli esponenti politici di maggioranza e opposizione presenti all’incontro che hanno espresso solidarietà ai lavoratori scesi oggi in piazza. Il vicepresidente del Consiglio regionale Eugenio Lai ha annunciato ai sindacati la presentazione di un ordine del giorno unitario nella prossima seduta del Consiglio regionale a sostegno della vertenza degli edili. Nel documento si chiederà alla Giunta un’accelerazione sulle procedure di spesa delle risorse già disponibili e il recupero dei fondi da destinare ai cantieri comunali per l’occupazione. Nell’ordine del giorno, sarà inserita anche la richiesta di  monitoraggio della legge regionale sulla semplificazione amministrativa (L.R. 24 del 2016) la cui effettiva applicazione garantirebbe lo sblocco di numerose pratiche attualmente ferme negli uffici regionali e comunali.

I capigruppo chiederanno inoltre al presidente della Quarta Commissione  di calendarizzare al più presto l’esame del disegno di legge della Giunta sull’Urbanistica. Accogliendo la proposta del vice capogruppo del Partito democratico Roberto Deriu, i capigruppo proveranno infine ad elaborare una proposta di legge nazionale per intervenire su alcune questioni previdenziali e di sicurezza sul lavoro.

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«Un altro detenuto, un italiano originario di Olbia di 43 anni, suicida a Sassari.»

A dichiararlo è il segretario generale aggiunto dell’OSAPP – Domenico Nicotra – che nel rendere nota la notizia, pone l’attenzione sulla inaccettabilità che simili criticità possano accadere in strutture nuove come quella di Sassari.

«Una struttura quella di Sassari – aggiunge Domenico Nicotra -, in cui l’Amministrazione Penitenziaria ha investito molto in termini di risorse finanziarie ed evidentemente allo stato delle cose forse è arrivato il momento di investire su quadri dirigenziali e direttivi. Per tale motivo facciamo appello, conclude il sindacalista dell’OSAPP, al Provveditore e al Capo del DAP per valutare l’avvicendamento del Direttore e del Comandante del Reparto.»

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Emergenza siccità, crisi del comparto sughericolo, vertenza Ara, procedura autorizzativa della nuova discarica della Portovesme srl.

Sono questi gli argomenti affrontati ieri sera dalla Commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale che ha sentito in audizione gli assessori dell’agricoltura e dell’ambiente Pierluigi Caria e Donatella Spano.

Rispondendo alle sollecitazioni del presidente della Commissione Luigi Lotto che ha segnalato la forti difficoltà di alcuni territori come la Nurra (dove l’irrigazione dei campi rischia di essere sospesa dal mese di agosto) e le crescenti difficoltà dei Comuni pressati dalle continue richieste di pastori e agricoltori per la dichiarazione dello stato di calamità naturale, l’assessore ha assicurato l’impegno della Giunta: «Stiamo monitorando la situazione e mettendo a punto tutti gli atti per richiedere al Governo il riconoscimento dello stato di calamità naturale – ha detto Pierluigi Caria – tra gelate e scarse precipitazioni ci sono tutte le condizioni per sostenere la richiesta. Sappiamo che il Fondo nazionale non dispone di grandi risorse, eventualmente potranno essere integrate con interventi regionali».

Sulla situazione particolare del Consorzio di Bonifica della Nurra, l’assessore ha annunciato che la Regione, dopo gli incontri tecnici della scorsa settimana, conta di reperire circa 20 milioni di metri cubi d’acqua da pozzi e reflui che saranno messi a disposizione degli agricoltori.

Sulla situazione del comparto sughericolo, Pierluigi Caria ha illustrato alla Commissione l’attività svolta dall’Agenzia Agris per la lotta ai lepidotteri che in questi ultimi anni stanno infestando i boschi della Sardegna. «Siamo intervenuti su 21,500 ettari di sugherete con una dotazione finanziaria di 1,4 milioni di euro. Alcuni territori, purtroppo, sono rimasti fuori. Questo è dipeso dal ritardo con il quale è stata approvata la Legge Finanziaria. Contiamo di inserire le zone escluse nel programma di disinfestazione del prossimo anno».

L’assessore ha poi ribadito la volontà della Regione di investire sul comparto: «Il sughero è stato e deve continuare ad essere un settore strategico della nostra economia – ha affermato Pierluigi Caria – nel Psr ci sono diverse misure dedicate al comparto, le risorse ammontano a circa 25 milioni di euro. In alcuni casi, con il cofinanziamento dei privati, i denari stanziati fungeranno da moltiplicatore. Alcuni bandi del Psr sono stati già pubblicati, altri sono in via di definizione, contiamo di sbloccare al più presto tutte le risorse disponibili.»

L’Associazione regionale degli allevatori avrà presto a disposizione le risorse per il pagamento degli stipendi arretrati ai propri dipendenti. La Regione ha infatti trasferito all’Agenzia Laore i finanziamenti destinati alle attività di Ara. Nei prossimi giorni Ara provvederà ai pagamenti di sua competenza.

Diversa invece la situazione sulle procedure per la stabilizzazione dei lavoratori che da diversi lustri vivono una difficile condizione di precariato nonostante una legge del 2009 abbia previsto il loro inserimento nella pianta organica di Laore.

«Abbiamo fatto diversi incontri con i sindacati – ha sottolineato Pierluigi Caria – c’è la necessità di un approfondimento che stiamo facendo insieme all’assessore al personale Filippo Spanu. Il 1° giugno incontreremo i sindacati ai quali verrà presentata una proposta per arrivare ad una soluzione condivisa.»  

La Commissione proseguendo la sua attività di monitoraggio sull’iter autorizzativo della nuova discarica per gli scarti di lavorazione dello stabilimento del Sulcis ha convocato l’assessore all’Ambiente Donatello Spano per fare il punto sulla situazione.

«Dopo la Conferenza dei Servizi del 18 maggio scorso – ha detto Donatella Spano – siamo in attesa dei pareri del Ministero dei Beni Culturali che non ha partecipato alla Conferenza e alla nota del Genio Civile che ha esposto oralmente la sua posizione ma ha chiesto di precisare per iscritto le due deduzioni. Una volta arrivati i pareri invieremo alla società la richiesta di integrazioni al progetto per la nuova discarica. Contiamo di farlo entro la prossima settimana.»

Sui tempi dell’iter autorizzativo hanno espresso forti preoccupazioni i consiglieri Cesare Moriconi (Pd) e Gianluigi Rubiu (Udc) per i quali uno slittamento dei tempi oltre il mese di giugno provocherà inevitabilmente l’interruzione dell’attività produttiva con conseguenze imprevedibili sul fronte occupazionale. Preoccupazione condivisa anche dal presidente della Commissione Luigi Lotto: «Nessuno chiede di forzare i tempi ma tutti devono svolgere il proprio ruolo con senso di responsabilità. Serve uno sforzo da parte di tutti, il tema è delicato e va trattato con la massima attenzione per i risvolti economici e sociali della vicenda. La Regione può aiutare le parti a trovare una soluzione. Se c’è la possibilità si facciano i salti mortali per evitare ulteriori lungaggini».

L’assessore Spano ha garantito il massimo impegno della Regione: «C’è la massima attenzione da parte nostra, i servizi dell’assessorato stanno seguendo la pratica giorno per giorno con continui contatti con tutti i soggetti interessati per il rispetto della tempistica. La questione è delicata e, alla luce degli ultimi avvenimenti, c’è bisogno della massima attenzione. Tutto deve essere fatto nel pieno rispetto delle norme. Gli aspetti che riguardano tutela della salute e dell’ambiente devono essere scrupolosamente valutati. Chi deve prendere le decisioni finali deve essere messo nelle condizioni di non commettere errori».  

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Una versione speciale di “Vere e sacrosante” per sostenere la causa delle adozioni. Domenica 28 maggio, alle ore 21.00, al Teatro Massimo di Cagliari, tornano in scena le LucidoSottile con tutta la loro irriverente comicità, in uno spettacolo scritto diretto ed interpretato da Tiziana Troja e Michela Sale Musio, e proposto in una edizione speciale realizzata per l’Associazione Genitori Adottati. Il costo del biglietto è di 15 euro. Parte del ricavato sarà utilizzato all’associazione per sostenere la campagna di sensibilizzazione “Incontriamo l’adozione”. I biglietti per “Vere e sacrosante: tutte le verità, tanto da non crederci… anche sulle adozioni” sono disponibili al botteghino del Teatro Massimo oppure contattando AGA – Associazione Genitori Adottati – sostegno adozioni Sardegna Onlus al numero 347-2660888 o via mail all’indirizzo info@agaonline.org.

Con questa edizione speciale di “Vere e sacrosante”, senza rinunciare al loro consueto stile comico ed irriverente, Tiziana Troja e Michela Sale Musio metteranno in evidenza le ipocrisie e le incongruenze dei giorni nostri, provocando il pubblico con ironia e senza censure anche sulla realtà adottiva. E in scena non mancheranno i personaggi di Tanya e Mara, le due supertecnologiche ragazze dei sobborghi cagliaritani, ormai diventate popolarissime grazie ai video diffusi dalle autrici su Facebook.

L’Associazione AGA – Associazione Genitori Adottati – sostegno adozioni Sardegna – Onlus, è nata nel 2009 a Cagliari dal desiderio di alcune coppie che, durante il loro percorso adottivo, hanno sentito l’esigenza di condividere le diverse esperienze e ha come obiettivo principe la diffusione di una corretta “cultura dell’adozione”, sensibilizzando tutti coloro che non hanno esperienza diretta di adozione e, in particolare, chi fa parte a vario titolo delle diverse agenzie educative. L’arte ed il teatro sono considerati validissimi  strumenti  per  veicolare questo messaggio e stimolare riflessioni sul tema dell’adozione ed integrazione.

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Sardegna Ricerche ha pubblicato il bando “Programma di ricerca e sviluppo – Settore Aerospazio della S3 regionale” che, come previsto anche dalla Strategia di specializzazione intelligente (S3) della Regione Sardegna, mira ad agevolare la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo nel settore dell’aerospazio.
I progetti, definiti in base a uno studio di fattibilità esistente al momento della presentazione della domanda, dovranno riguardare attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale svolte in Sardegna.
I progetti dovranno:
– avere durata non superiore a 36 mesi
– avere un contributo alla spesa non inferiore a € 500.000 e non superiore a € 2.500.000
– essere avviati dopo la stipula della convenzione.
Le imprese possono partecipare anche in forma aggregata, sia con altre imprese che con organismi di ricerca (università, centri di ricerca pubblici e privati). Nel caso in cui nel gruppo siano presenti organismi di ricerca, il relativo team di progetto deve operare attraverso una stabile organizzazione in Sardegna.
Le priorità tematiche e gli ambiti tecnologici del programma sono i seguenti:
a) piattaforme unmanned (droni) e payload (sensori) per applicazioni civili e duali;
b) monitoraggio dello spazio;
c) monitoraggio ambientale e del territorio basato su tecnologie satellitari;
d) dispositivi elettronici analogico-digitali a microonde, dispositivi meteorologici non a contatto, caratterizzazione di materiali alle altissime temperature e materiali attivi per la fotonica.
Le domande di ammissione devono essere compilate esclusivamente online, secondo le modalità previste dal bando e accedendo al sistema informatico della Regione Sardegna Sipes al seguente indirizzo: http://bandi.regione.sardegna.it/sipes/login.xhtml .
Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 29 maggio 2017 e fino alle ore 12:00 del 4 settembre 2017.
Il programma prevede una procedura valutativa a graduatoria.
Il bando è il primo di una serie di iniziative che mirano ad attuare l’azione 1.2.2 del PO FESR Sardegna 2014-2020.
Tale azione ha l’obiettivo di sostenere e incrementare la propensione delle imprese del territorio a investire in attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
L’obiettivo viene raggiunto rafforzando i rapporti di collaborazione tra gli attori del sistema regionale della ricerca e sostenendo lo sviluppo di prodotti, processi e servizi innovativi.

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L’estate è in arrivo, Moby aumenta le partenze da e per la Sardegna con prezzi a partire da 39 euro per un passeggero (tutto incluso). La Compagnia della Balena Blu a partire da oggi incrementa ulteriormente la sua offerta grazie a tre rotte che dalla Penisola portano a Olbia, città considerata la porta della Costa Smeralda, e dalla quale è possibile girare tutta l’Isola, da nord a sud, per ammirare le bellezze del territorio a 360 gradi.

Da oggi parte la linea Genova-Olbia, disponibile fino al prossimo 30 ottobre con corse notturne, alle quali verranno aggiunte ulteriori partenze mattutine nei periodi più richiesti dell’estate. A bordo delle navi Moby Otta e Moby Drea che operano su questa linea, si può approfittare dello speciale trattamento V-Class, che riserva servizi raffinati per una traversata esclusiva, tra i quali la colazione al ristorante o servita direttamente in cabina.

Dal 1 giugno sarà operativa anche la tratta più veloce per arrivare in Sardegna. Con la Piombino-Olbia, infatti, in poche ore è possibile raggiungere l’Isola a bordo della Moby Aki e della Moby Wonder, fino al prossimo 17 settembre.

La Livorno-Olbia, linea operativa tutto l’anno, sarà potenziata da maggio fino alla fine di settembre con corse diurne, (andata mattutina e ritorno pomeridiana). Con Moby Aki e Moby Wonder fino a 4 partenze al giorno.