Sabato 20 domenica 21 maggio Santadi partecipa per la prima volta a Monumenti Aperti.
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Sabato 20 domenica 21 maggio Santadi partecipa per la prima volta a Monumenti Aperti.
ll sindaco Elio Sundas spiega che «con entusiasmo e convinzione il comune di Santadi ha deliberato l’adesione alla manifestazione Monumenti Aperti, che con l’edizione 2017 ci vedrà impegnati per la prima volta a mettere in mostra le nostre peculiarità storiche, culturali e ambientali. Abbiamo sposato in pieno la filosofia dell’evento anche perché presuppone il coinvolgimento delle scuole e quindi dei ragazzi che svolgeranno un ruolo da protagonisti accompagnando i visitatori, ed avranno così loro stessi modo di conoscere meglio i vari “Monumenti” e fare poi da messaggeri anche dopo. Un concetto che mi piace sottolineare è che così operando si sviluppa e si diffonde maggiormente quella consapevolezza tra i cittadini, che è alla base di una crescita culturale e sociale di cui c’è estremo bisogno».
Questi i monumenti aperti: il Museo Civico Archeologico di Santadi che custodisce i reperti provenienti dai principali siti archeologici del Basso Sulcis in un’esposizione organizzata secondo la successione cronologica delle diverse civiltà. L’Area archeologica di Pani Loriga una vasta collina ricoperta di olivastri secolari che racconta cinquemila anni di storia, dalla necropoli neolitica a domus de janas al nuraghe Diana, le oltre 150 sepolture fenicie indagate, la fase punica, con la necropoli ipogeica ma soprattutto l’architettura urbana, dove l’assenza di sovrapposizioni edilizie ha conservato in condizioni eccezionali le strutture murarie di una città che dominava l’entroterra e il mare. Con un percorso naturalistico da trekking non impegnativo si raggiunge la Tomba dei giganti di Barrancu Mannu, nota anche come Sa fraigada, la cui copertura della camera e la tecnica muraria a filari di massi sbozzati indicano, in mancanza di scavi, una datazione ipotetica alle fasi inoltrate del Bronzo medio (1400-1300 a.C.). Visitabili anche Sa Domu ‘e Paxi: due ex edifici rurali,contigui, con corte comune e loggiato; l’Ex Carcere costruito nei primi anni del Novecento che è stato sede di carcere mandamentale fino al 1999 e il Museo delle bambole che è ospitato nell’abitazione privata di proprietà di colei che ha allestito il museo. La collezione che conta oltre 1500 pezzi, provenienti da tutto il mondo, ebbe inizio nel 1966 ed è costituita da bambole vestite nei costumi tipici dei luoghi di provenienza.
Santadi aderisce a Gusta la città con sedici attività ricettive e di ristorazione che aprono nelle giornate di Monumenti Aperti affinché la partecipazione alla Manifestazione sia più piacevole e godibile.
I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato pomeriggio, dalle 16.00 alle 20.00, e domenica, dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 16.00 dalle 20.00.
Nell’Area archeologica di Pani Loriga e alla Tomba dei Giganti di Barrancu Mannu le visite guidate avranno i seguenti orari 10.00/11.30 e 15.30/17.00 .
Alla Cantina Santadi e alla Latteria Sociale Santadi si potrà accedere su prenotazione.