20 November, 2024
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Il Cagliari non è ancora sazio. Nonostante la salvezza fosse ormai acquisita, contro un avversario assetato di punti come l’Empoli, la squadra di Massimo Rastelli ha disputato una grande partita, chiudendo i conti già nel primo tempo, con tre splendidi goal di Marco Sau e Diego Farias, quest’ultimo autore di una doppietta.

Per oltre un’ora è stato un Cagliari brillantissimo, capace di dare spettacolo puro grazie ai suoi attaccanti letteralmente scatenati. L’Empoli, nonostante avesse assoluto bisogno di fare risultato per respingere i tentativi di rimonta del Crotone, vittorioso anche oggi sull’Udinese (nelle ultime sette giornate la squadra di Davide Nicola è quella che conquistato più punti di tutte, 17, alla pari dello straordinario Napoli di Maurizio Sarri che oggi ha espugnato l’Olimpico di Torino con un clamoroso 5 a 0) è stato letteralmente travolto dal Cagliari nei primi 45′ e s’è svegliato troppo tardi, realizzando due goal nel finale.

 

«Nel primo tempo abbiamo mostrato azioni in velocità e trame ficcanti, segnando tre gol e chiudendo la pratica – ha commentato a fine partita Massimo Rastelli -. Poi nei minuti finali si è persa lucidità in difesa, un po’ per il caldo, un po’ perché alcuni giocatori come Farias e Joao Pedro non sono ancora al top, lo stesso Borriello pur avendo giocato bene non era brillantissimo. L’Empoli non aveva niente da perdere, si è lanciato in avanti ed ha accorciato le distanze. Però abbiamo avuto altre tre-quattro occasioni nitidissime per arrotondare. Il risultato non fa una piega.»

«Dobbiamo onorare la maglia e rispettare società e tifosi sino all’ultimo. Siamo grandi professionisti, l’abbiamo dimostrato oggi e l’anno scorso. Daremo il massimo – ha concluso Massimo Rastelli – poi se gli avversari saranno più bravi, complimenti a loro.»

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La Dinamo Banco di Sardegna ha fallito una grande occasione per pareggiare la serie dei quarti di finale dei play-off scudetto con la Dolomiti Energia che con la vittoria di questa sera (74 a 68, primo tempo 30 a 28) si è portata in vantaggio 2 a 0, compiendo un grosso passo avanti verso la qualificazione alle semifinali. Ora la Dinamo non può più fallire, la serie si sposta a Sassari, dove i biancoblu cercheranno di ribaltare la situazione, per arrivare alla bella che, se raggiunta, verrebbe disputata a Trento.

Nel primo quarto i biancoblu si sono portati avanti con una partenza sprint, nel secondo quarto invece sono stati i padroni di casa a chiudere avanti di misura condotti dal duo Sutton-Craft. Il secondo tempo è una danza infinita, Trevor Lacey e David Bell hanno trascinato la Dinamo fino al +9 con una serie di triple ma la squadra biancoblu ha subito la reazione bianconera che ha riportato il punteggio in equilibrio alla fine del terzo quarto: 54 a 56.

Nell’ultimo quarto la partita è andata avanti ancora a lungo punto a punto, ma lo spunto decisivo è stato della squadra trentina che è riuscita a trovare il break con Sutton e Craft ed ha chiuso sul 74 a 68.

Dolomiti Energia 74- Dinamo Sassari 68

Parziali: 12-14; 18-14; 24-28; 20-12.

Progressivi: 12-14; 30-28; 54-56; 74-68.

Dolomiti Energia: Sutton 17, Bernardi, Craft 9, Forray 11, Flaccadori 7, Lovisotto, Gomes 11, Hogue 12, Lechtaler, Shields 7. Coach. Maurizio Buscaglia.

Dinamo Sassari: Bell 17, Lacey 16, Devecchi, D’Ercole, Sacchetti 2, Lydeka 4, Savanovic 11, Carter 9,  Stipcevic 7, Lawal 2, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

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Una donna uccisa ogni tre giorni: si tratta di uno degli ultimi dati diffusi nelle scorse settimane, ma che definisce un quadro nazionale sempre più allarmante. Un fenomeno, quello del femminicidio, che rappresenta il gesto estremo di un sommerso della violenza che riempie le prime pagine di cronaca, e che ancora, nonostante l’evidente complessità del fenomeno, viene definito con termini come “raptus” ed attribuito spesso, nella diffusione mediatica, alla “follia” di un momento.

Un anno, quello del 2016, che ha visto il mobilitarsi delle istituzioni, l’apertura di tavoli di confronto, approfondendo la tematica con gli operatori coinvolti, come avvenuto per i Centri Ascolto per Uomini autori di violenza, una cui rappresentanza è stata ricevuta a Roma, a Palazzo Montecitorio. Parlarne ed ancora parlarne, dunque, per trovare strumenti atti ad arginare un fenomeno che porta i numeri di un conflitto.

Il CAM (Centro Ascolto Uomini Maltrattanti) Nord Sardegna, che da anni porta avanti la sua battaglia per fornire risposte e strumenti in termini di prevenzione, attraverso la presa in carico degli uomini autori di violenza, pone nuovamente degli interrogativi e dopo il convegno del 19 novembre che ha visto assegnatogli il primato nazionale insieme al Mos (Movimento omosessuale sardo), con la firma di un protocollo che estenda il lavoro contro la violenza domestica alle coppie LGBT, torna a far sentire la propria voce e lo fa con ben due convegni dal titolo “Fondamentale cambio di paradigma nel contrasto alla violenza di genere – Perché aiutare gli uomini”, che si terranno rispettivamente a Nuoro ed Oristano, il 18 ed il 19 maggio dalle ore 16.00 alle ore 19.30: «Due serate che vogliono mettere in evidenza come la presa in carico dell’uomo che agisce violenza rappresenta solo una parte delle strategie di contrasto alla violenza domestica e che non va perso di vista l’obiettivo primario di una programmazione efficace di interventi necessari, in ambito penale, sociale e individuale per far fronte al fenomeno nella sua totalità«.

A parlare è la presidente del CAM Nord Sardegna, la dott.ssa Nicoletta Malesa, che aggiunge: «Strategie che dovrebbero prevedere un’integrazione di provvedimenti legislativi e di tutti quegli atti che delineino gli interventi dei tribunali, delle forze di polizia e di tutto il sistema giudiziario». Da qui la necessità di un incontro che porti ad uno stesso tavolo relatori nazionali, come il Primo Dirigente della PS, la dott.ssa Maria Carla Bocchino del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della PS, e locali, come il Primo Dirigente della Polizia di Stato – dirigente divisione Polizia Anticrimine della Questura, il dott. Domenico Nicola Chierico per Nuoro e il dott. Giuseppe Scrivo per Oristano, ed ancora seppur proveniente da ambiti differenti, la vice caporedattrice del TGR Rai Sardegna, la dott.ssa Flavia Corda. Solo alcuni dei nomi che si alterneranno durante la due giorni di convegni, figure accomunate per ruoli e competenze.

Insieme per creare un’opportunità di confronto tra enti, istituzioni, professionisti, associazioni e operatori impegnati nel settore dell’assistenza alla persona in genere, attraverso un impegno che getti le basi di un lavoro congiunto per portare a risultati concreti, scopo precipuo del “fare rete”.

L’evento è patrocinato dalla ASL di Nuoro e di Oristano, dalla F.I.D.A.P.A. (sezione di Oristano), dalla Commissione Pari Opportunità del comune di San Gavino Monreale e dal Centro Studi per la Legalità, la Sicurezza e la Giustizia.

Relatori saranno la dott.ssa Gesuina Cherchi, la dott.ssa Maria Carla Bocchino, il dott. Domenico Nicola Chierico, il dott. Giorgio Bocciarelli, il dott. Francesco Lai, la dott.ssa Flavia Corda, il dott. Gianfranco Pitzalis, il dott. Giuseppe Scrivo, la dott.ssa Marianna Chessa e il dott. Andrea Moi.

I lavori saranno moderati dalla dott.ssa Nicoletta Malesa.

Porteranno i saluti istituzionali il dott. Mariano Meloni e la dott.ssa Pupa Tarantini.

Sarà presente il vincitore del premio Eleonora d’Arborea, l’autore Alessandro Cadelano.

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Grande affluenza di pubblico anche per l’ultima giornata del Porto Cervo Wine & Food Festival: tantissima gente ha affollato il Conference Center dell’hotel Cervo per conoscere da vicino le eccellenze enogastronomiche protagoniste dell’evento che da nove anni porta in Costa Smeralda le migliori produzioni sarde e nazionali. La rassegna è stata organizzata da Marriott Costa Smeralda, che gestisce gli hotel di proprietà della Qatar Holding. Tre giorni di degustazioni e dibattiti incentrati sulle proprietà benefiche del cibo e del vino, tra curiosità e momenti di intrattenimento di alto profilo. Sabato sera, al termine della cena di gala riservata ai produttori nel ristorante dell’hotel Cala di Volpe, la star della musica Jazz & Soul, Mario Biondi, ha saputo stupire il pubblico presente con un’esibizione ricca di passione, inventiva e talento.

Negli ultimi anni, in Sardegna, sono state fatte alcune importanti scoperte archeologiche che hanno consentito di riscrivere la storia del vino in Europa. Gianni Bacchetta, direttore dell’Orto botanico di Cagliari e professore dell’Università di Cagliari, questa mattina nel giardino del Conference Center di Porto Cervo, ha spiegato il percorso scientifico che sta consentendo di svelare, uno dopo l’altro, tutti i segreti della viticoltura nell’isola. Una storia lunga 4.500 anni. «Nei pressi di Santadi sono stati ritrovati dei vinaccioli databili al 2500 A.C. – ha raccontato Bacchetta – mentre lungo il corso del Tirso, nel villaggio nuragico di Sa Osa, sono emersi dei pozzi in cui erano perfettamente conservati dei beni alimentari risalenti al 1400 A.C: vi erano noci, meloni, carne di cervo, e due tipi di uva: malvasia e vernaccia». Il vino era una bevanda diffusa nella Mezzaluna fertile già nel 6000 Avanti Cristo. Poco dopo raggiunse le sponde del Mediterraneo orientale ma in Europa arrivò molto tempo dopo. Il torchio più antico finora ritrovato nel Continente europeo è stato scoperto proprio in Sardegna, a Monastir, e risale al nono secolo Avanti Cristo. «Di fatto, i nuragici avevano già sviluppato queste capacità prima di qualsiasi altro popolo europeo. Ora però siamo a conoscenza di nuove ritrovamenti che ci consentono di retrodatare ulteriormente questa scoperta». Secondo il professore dell’Università di Cagliari, i nuragici hanno saputo coltivare il vitigno del Cannonau per primi e poi sono riusciti a esportarlo fuori dall’isola, da dove si è poi diffuso in varie zone dell’Europa. Bacchetta è a capo del progetto scientifico che sta analizzando le peculiarità genetiche degli vitigni nuragici. «L’obiettivo è quello di riprodurre lo stesso vitigno, e quindi lo stesso vino, che si produceva 4 mila anni fa».

Altro protagonista della mattinata del Porto Cervo Wine & Food Festival è stato Giuseppe Carrus, giornalista e referente del Gambero Rosso: «Per troppo tempo le aziende vitivinicole isolane hanno dato grande risalto ai singoli brand, alle etichette e ai loro nomi, relegando la loro zona di provenienza in diciture oscure, minuscole, quasi illeggibili e certamente ignorate. Questo è accaduto per decenni. La Sardegna, intesa come luogo di produzione di grandi vini, di fatto non è abbastanza riconosciuta. Già dagli anni ’80 avrebbe potuto valorizzare le sue caratteristiche derivanti dall’estrema varietà delle condizioni climatiche, invece si è preferito puntare tutto sulle denominazioni commerciali».

Uno dei momenti più partecipati del Festival è stato quello dedicato alla cucina dei centenari. Ai fornelli dello show cooking organizzato nel giardino del Conference Center, due chef di fama internazionale: il giapponese Hiro e il cuoco di Samassi Alberto Sanna. Entrambi hanno proposto piatti che rappresentano gli elementi caratterizzanti della Sardegna e di Okinawa. Due isole in cui si vive più a lungo rispetto alla media mondiale e che, proprio in ragione di questo, sono inserite a pieno titolo nell’elenco delle “terre dei centenari”. Durante l’esibizione culinaria, gli chef hanno proposto il matrimonio tra i prodotti della terra del mare: gamberi marinati crudi con un tocco di sapore dato dalla rapa rossa, per Chef Hiro; rotolo di semola al nero di seppia mantecato al merluzzo con gel di pomodoro camona, per Alberto Sanna. Materie prime semplici e genuine che, assieme ad uno stile di vita sereno, rappresentano uno degli elementi chiave della longevità.

Nel pomeriggio, il giornalista di Rai Due Bruno Gambacorta ha intervistato Clara e Gigi Padovani, saggisti, autori del libro “Tiramisù – storia, curiosità, interpretazioni del dolce italiano più amato”, una divertente diatriba sull’origine di questo goloso dessert.

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Il primo turno dei play-off della Coppa Primavera tra Carbonia e Guspini Terralba si giocherà in partita unica domenica 21 maggio allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. E’ questo il responso scaturito dalle partite dell’ultima giornata della stagione regolare che hanno visto le due squadre travolgere con punteggi eclatanti il Bari Sardo e l’Arbus, rispettivamente per 6 a 1 e 5 a 0. Il Carbonia di Andrea Marongiu ha chiuso così con un punto di vantaggio sul Guspini Terralba di Sebastiano Pinna ed avrà così il prezioso vantaggio, oltre che di giocare in casa, di poter contare su due risultati su tre, perché qualora sia i tempi regolamentari sia quelli supplementari dovessero concludersi in parità, a passare il turno sarebbe il Carbonia che disputerebbe la finale per la determinazione della graduatoria della Coppa Primavera utile per i ripescaggi, contro la vincente dello scontro tra la seconda e la terza del girone B, rispettivamente il Porto Rotondo e il Sorso 1930 che ha scavalcato proprio oggi l’Ozierese 1926, battuta per 3 a 2 a Porto Rotondo, una squadra peraltro già sicura del secondo posto. Nel girone B la squadra già promossa è lo Stintino.

La partita odierna con il Bari Sardo per il Carbonia si è messa subito nel verso giusto, grazie al goal di Stefano Demontis, realizzato direttamente da calcio d’angolo, dopo poco più di un minuto di gioco. Ha poi raddoppiato Momo Cosa, abile a sfruttare un’azione confusa nell’area ospite, e Stefano Demontis ha triplicato con una grande botta angolatissima in bello stile dalla media distanza.

Nella ripresa il Carbonia ha continuato a macinare gioco ed ha segnato ancora con Momo Cosa, alla doppietta personale, mentre Stefano Demontis ha firmato addirittura il tris personale su calcio di rigore assegnato per un fallo su Daniele Contu (da segnalare che il portiere ospite non ha neanche accennato ad opporsi al tiro dal dischetto).

Nel finale è arrivato un goal del Bari Sardo e, infine, il giovane Fabrizio Casu ha messo il sigillo personale sul risultato definitivo di 6 a 1.

L’ultima giornata, come accade ormai da anni, ha registrato un’autentica valanga di goal, ben 47 in 8 partite, alla media di quasi 6 a partita.

In coda alla classifica le posizioni si sono definite con la salvezza del Quartu 2000 che ha battuto la Tharros per 5 a 1 e l’ha raggiunta a quota 36, mentre ha perso in casa, un po’ a sorpresa, la Frassinetti Elmas con il Carloforte, impostosi per 5 a 3, risultato che è valso alla brillante squadra di Tony Poma il sesto posto finale, con 44 punti, alle spalle del Sant’Elena (4°), vittorioso per 4 a 3 ad Assemini con la San Marco, e del Seulo 2010 (5°), passato per 2 a 1 al Monteponi di Iglesias.

Domenica prossima Frassinetti Elmas e Bari Sardo si contenderanno l’ultimo posto utile per il prossimo campionato di Promozione, a Elmas. Qualora sia i tempi regolamentari sia quelli supplementari dovessero terminare in parità, a retrocedere sarebbe il Bari Sardo.

Il Samassi, già promosso matematicamente da due giornate, ha travolto il Siliqua per 6 a 2, mentre nell’anticipo di ieri il Selargius aveva superato di misura, per 2 a 1, la già retrocessa Villacidrese.

 

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La scorsa notte, alle ore 2.00, sulla nave Giuseppe Sa della Moby, durante la navigazione da Piombino a Olbia si è sviluppato un principio di incendio nel garage del ponte numero 3, causato da un corto circuito generato da un autoarticolato imbarcato, prontamente domato grazie alla preparazione dell’equipaggio, che ha attivato immediatamente l’impianto fisso antincendio co2. Ne dà comunicazione l’ufficio stampa di Onorato Armatori.

Non è stato registrato alcun danno ai passeggeri, così come a tutti gli altri mezzi imbarcati.

La nave ha regolarmente attraccato attorno alle ore 6.00, al porto di Olbia, arrivando con i propri motori, sotto la sorveglianza dell’autorità marittima. Tutti i passeggeri ed i mezzi sono già sbarcati, ad eccezione di quello su cui si è verificato il corto circuito.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che stanno portando avanti gli accertamenti previsti.

Una ditta specializzata è intervenuta per ripristinare l’impianto co2 e verificare gli eventuali lievi danni, in modo da consentire alla nave di rientrare in linea il prima possibile, dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni.

A bordo erano presenti 11 autisti, 82 passeggeri, 34 camper, 1 auto, 10 articolati, 1 furgone e 7 semirimorchi.

Questa sera, la partenza da Olbia per Piombino verrà effettuata regolarmente da un’altra unità già presente nel porto di Olbia.

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L’ASD Scuola Volley Solki Sant’Antioco sta organizzando per fine agosto il 15° torneo di beach volley “Giacomo Cabras”.

Quest’anno gli organizzatori (Filippo Mocci, amico di Giacomo; Francesco Granara, amico di Giacomo e giocatore della VBA/Olimpia Sant’Antioco; e Tore Cabras, papà di Giacomo e presidente dell’associazione sportiva di Pallavolo Scuola Volley Solki Sant’Antioco) hanno deciso di prendersi uno stimolo in più, cercando di aiutare quei ragazzi che, come ha fatto Giacomo, stanno passando parte del loro tempo a combattere la malattia, quel tempo che in ospedale sembra fermarsi e non passare più. Vogliono aiutarli a far passare quel tempo un po’ più velocemente e magari uscendo da quell’ospedale con un sorriso in più.

Il torneo si svolgerà l’ultimo week end di agosto 2017 (25, 26 e 27), sarà aperto a tutti, professionisti e amatori, con la formula classica del torneo di beach volley che si sviluppa con un tabellone vincenti/perdenti a 16 squadre miste, composte da un minimo 4 giocatori ad un massimo di 8 giocatori, la quota di iscrizione è di € 40,00 a squadra, assicurando ad ogni squadra minimo 2 gare da disputare.

Il campo da gioco sarà uno, installato sulla spiaggia di Maladroxia, fronte bar. Il torneo sarà in notturna, con inizio delle partite alle ore 19.00.

Le semifinali e le finali saranno invece giocate al meglio dei 3 set.

In occasione delle premiazioni saranno ospiti alcuni personaggi che hanno fatto la storia della pallavolo in Sardegna e alcuni personaggi (sardi) dello spettacolo che accompagneranno gli organizzatori nei giorni successivi a donare i regali ai ragazzi dell’ospedale Microcitemico di Cagliari.

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Si conclude questo pomeriggio la stagione regolare del campionato di Promozione regionale. Il Carbonia di Andrea Marongiu ospita il Bari Sardo e deve assolutamente vincere per centrare quel secondo posto che gli consentirebbe di affrontare il Guspini Terralba sul proprio campo nel primo turno dei play-off della Coppa Primavera che potrebbe aprire le porte dell’Eccellenza regionale con un ripescaggio. Il vantaggio del fattore campo sulla carta è molto rilevante, perché il play-off verrà disputato in partita unica e, nel caso di parità sia al termine die tempi regolamentari sia di quelli supplementari, ad andare avanti sarebbe la squadra meglio classificata al termine delle 30 giornate di campionato. Il Guspini Terralba di Sebastiano Pinna gioca in casa contro l’Arbus, squadra che, contrariamente al Bari Sardo che è impegnato nella lotta per la salvezza diretta, è ormai demotivata e non dovrebbe costituire un ostacolo insormontabile.

Sugli altri campi c’è grande interesse nella lotta per la salvezza, nella quale sono ancora impegnate la Frassinetti Elmas che ospita il Carloforte, Quartu 2000 e Tharros, impegnate nello scontro diretto. Completano il programma dell’ultima giornata le partite San Marco – Sant’Elena Quartu, Monteponi Iglesias – Seulo 2010 e Samassi – Siliqua. Nell’anticipo disputato ieri, il Selargius ha superato la già retrocessa Villacidrese con il punteggio di 2 a 1.

Si conclude oggi anche il girone B del campionato di Prima categoria, nel quale tutto è già deciso sia in testa sia in coda.

Promossa l’Andromeda di Siurgus Donigala, sono retrocesse Guasila, Seui Arcueri e Tratalias (quest’ultima s’è ritirata prima dell’inizio del campionato).

Queste le partite in programma oggi: Fermassenti – Cortoghiana, Libertas Barumini – Atletico Narcao, Sadali – Europa 2008 Domusnovas, Atletico Villaperuccio – Gergei, Senorbì – Gonnosfanadiga, Villamassargia – Seui Arcueri e, infine, Andromeda – Virtus Villamar.

 

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Il Cagliari ospita l’Empoli (fischio d’inizio alle ore 15.00, dirige Maurizio Mariani di Roma) a caccia di altri punti per migliorare la sua già brillante classifica, nella terz’ultima giornata del girone di ritorno del campionato di serie A.

L’Empoli arriva al Sant’Elia assetato di punti per respingere gli ultimi assalti del Crotone e, a questo punto, non può permettersi passi falsi se vuole centrare il traguardo della salvezza. Massimo Rastelli alla vigilia ha assicurato che il Cagliari che andrà in campo sarà una squadra più che motivata. «Giochiamo in casa, davanti al nostro pubblico, e vogliamo raccogliere quanti più punti possibile in queste ultime tre partite che restano da qui alla fine del campionato. Certamente affronteremo una compagine affamata di punti, che gioca per la sopravvivenza e ha conquistato 10 punti nelle ultime cinque gare, andando a vincere a Milano e a Firenze. Noi ci metteremo il massimo impegno e la determinazione e la cattiveria necessarie ad ogni partita. Daremo l’anima per portare a casa la vittoria».

«Forse rispetto all’anno scorso l’Empoli ha perso un po’ di qualità, ma gioca un bel calcio, propositivo, senza cambiare mai atteggiamento. È organizzatissimo, tiene alta la difesa e viene a pressarti. Una squadra – ha concluso Massimo Rastelli – che merita grande rispetto.»

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CasaPound interviene in merito alla conversione dell’ex carcere di Iglesias in centro per il rimpatrio di immigrati. Presente con una sua delegazione al sit-in tenutosi di fronte la struttura, ha rilasciato nelle ore successive la seguente nota.

«E’ assurdo che, dopo la conversione dell’ex scuola penitenziaria di Monastir in centro d’accoglienza, il Governo voglia trasformare un altro stabile pubblico in un centro destinato a immigrati – afferma CasaPound – fin troppe risorse economiche sono state e continuano ad essere impiegate per l’accoglienza di immigrati che alla fine non ricevono nemmeno lo status di ‘rifugiato’: è un affronto per i troppo sardi in situazioni economiche precarie cui non viene assicurata la stessa assistenza sociale riservata agli ‘ospiti’ di questi centri.»

«Ci chiediamo che fine abbia fatto il presidente Pigliaru – prosegue CasaPound – che dopo i toni duri con in cui fingeva di contestare l’allora Governo Renzi per il superamento della quota di arrivi destinata alla nostra isola, si è eclissato accettando passivamente migliaia di sbarchi.»

«Ci chiediamo chi sarà il beneficiario dei maxi appalti derivanti sia dalla messa a norma della struttura, sia da quelli successivi per l’accoglienza – conclude CasaPound – continueremo a manifestare il nostro dissenso nei confronti di queste politiche d’accoglienza scellerate scendendo in piazza al fianco dei cittadini tutte le volte che sarà necessario per fermare questa ignobile tratta di esseri umani.»