19 November, 2024
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I carabinieri dell’Unità Navale d’altura CC 707 dislocata a Sant’Antioco hanno denunciato in stato di libertà per furto e ricettazione un pregiudicato di Sant’Antioco, P.P., di 61 anni.

Al termine di un’attività investigativa condotta nell’ambito della marineria locale, il comandante della motovedetta ha ottenuto dall’Autorità giudiziaria di poter effettuare una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo, in quanto vi erano fondati sospetti che lo stesso potesse essere l’autore di un furto effettuato su una barca ormeggiata, di un imprenditore veneziano che si trovava ricoverato in ospedale, e che la refurtiva fosse ancora detenuta nella sua abitazione.

Nel corso dell’attività sono stati ritrovati la borsa degli attrezzi, una tanica per la benzina ed attrezzatura varia di carattere meccanico rubati sulla barca ed inoltre è stato rinvenuto un motore fuoribordo Evinrude (matr. B13073) da 9,5 CV di potenza, del quale l’indagato non ha prodotto documenti attestanti la proprietà e non ha giustificato concretamente la detenzione, che è stato sottoposto a sequestro ed affidato in custodia giudiziaria. Sono ancora in corso gli accertamenti tesi a risalire alla proprietà.

Sulla spiaggia di Sa Barra, inoltre, nel corso di un servizio di perlustrazione costiera automontata alternativa all’attività nautica, i militari hanno rinvenuto un natante da diporto in vetroresina, della lunghezza di 4 metri, asportato nello scorso mese di aprile ad un diportista di Sant’Antioco, al quale, previo riconoscimento, è stato restituito.

L’Autorità giudiziaria, informata dal personale dell’Unità navale, ha avvito le indagini.

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La situazione dei lavoratori “ex utilizzo” e la loro prosecuzione con i cosiddetti “cantieri verdi” è stata al centro dei lavori della Seconda commissione che questa mattina ha svolto l’audizione dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, ed ha ricevuto una delegazione dei 389 lavoratori, impiegati in 88 Comuni della Sardegna (113 lavoratori in provincia di Nuoro, 104 nel Sulcis, 61 ad Oristano, 63 nel Medio Campidano, 35 a Cagliari, 8 a Sassari, 4 in Ogliastra e 1 in Gallura).

L’assessore Virginia Mura ha confermato lo stanziamento di 4,5 milioni di euro da destinare ai Comuni che ne fanno richiesta ed ha ricordato che con l’approvazione della legge di stabilità oltre agli Enti locali anche le aziende sanitarie potranno predisporre e attuare i progetti per l’impiego dei cosiddetti lavoratori “ex utilizzo” attraverso i cantieri verdi. Virginia Mura ha quindi precisato che sono in corso interlocuzioni con l’assessore della Sanità per procedere in tempi rapidi, in accordo con il manager dell’Ats, all’attivazione dei cantieri verdi in seno all’azienda unica.

Sui fondi a disposizione per l’impiego dei lavoratori “ex utilizzo” nei Comuni il presidente della commissione, Gavino Manca, facendo sintesi anche delle osservazioni avanzate dai consiglieri Pietro Cocco (Pd), Gianmario Tendas (Pd), Rossella Pinna (Pd), Gianluigi Rubiu (Udc) ed Attilio Dedoni (Riformatori sardi), ha ribadito l’impegno per incrementare di un milione di euro lo stanziamento iniziale di 4.5 milioni destinato ai Comuni («così da assicurare la copertura finanziaria per un anno di impiego dei 389 lavoratori ») ed ha rivolto l’invito all’assessore, che lo ha accolto, perché sia garantito un tempestivo monitoraggio della situazione con l’invio di una comunicazione urgente agli 88 Comuni finalizzata ad avere contezza di quanti, tra gli enti interessati, confermeranno i cantieri verdi e il conseguente impiego dei 389 “ex utilizzo”.

I consiglieri regionali intervenuti e gli stessi rappresentati dei lavoratori non hanno mancato di sottolineare le disparità di trattamento che si registrano tra coloro che sono chiamati al lavoro direttamente dalle amministrazioni comunali e quelli che prestano la loro opera per il tramite delle cooperative. A questi ultimi, la retribuzione verrebbe decurtata, in media, di circa il 30% e verrebbe così meno la soglia minima di reddito prevista, pari a 700 euro al mese per ciascun lavoratore. A ciò si aggiunga che il termine entro il quale i Comuni potranno procedere alla presa in carico diretta degli “ex utilizzo” è fissato per il 23 giugno 2017.

L’altra rilevante criticità è rappresentata dalla non univoca interpretazione delle norme circa l’obbligo di inserire nel bilancio degli enti interessati i costi del personale interamente coperti dagli stanziamenti della Regione (è questo il caso per l’impiego degli “ex utilizzo”).

«La commissione e l’assessore – ha dichiarato a conclusione dei lavori il presidente Gavino Manca – hanno quindi assunto l’ulteriore impegno di predisporre in tempi compatibilmente rapidi nuove norme che regolino la materia e che consentano di definire un chiaro, corretto e trasparente percorso amministrativo e finanziario per l’impiego dei lavoratori “ex utilizzo”.»

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Il capogruppo del Partito dei Sardi Fabio Usai ha presentato una mozione su quella che definisce «la disastrosa situazione politica all’interno della maggioranza al comune di Carbonia» e ne pretende una discussione immediata.

«La negativa evoluzione dei rapporti all’interno della Giunta Massidda, con le dimissioni dell’assessore Carla Mario, suggeriscono una riflessione che merita di essere condivisa – sottolinea Fabio Usai -: oltreché assessore, l’ex esponente della Giunta è stata anche uno dei consiglieri del movimento tra i più apprezzati e votati raccogliendo diverse centinaia di preferenze personali. Il suo allontanamento dalla gestione amministrativa produce quindi un allarmante scollamento tra una nutrita rappresentanza dei cittadini e un certo modo di fare politica che è stato rinnegato in rapida sequenza dai diversi esponenti ormai ex della Giunta dimissionari. A farne le spese – conclude Fabio Usai – sono ovviamente i cittadini e la città che ormai è allo sbando.»

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È iniziata ieri con l’illustrazione delle due proposte di legge presente dal gruppo dei Riformatori sardi in commissione Autonomia l’esame delle proposte di legge per contrastare lo spopolamento delle zone interne.

«Si tratta di un tema strategico – ha affermato Michele Cossa – e per questo abbiamo elaborato ben due proposte di legge.»

La prima (n. 309) mira a rimuovere alcuni importanti ostacoli alla permanenza delle persone e delle attività produttive nei centri maggiormente colpiti dallo spopolamento.

Anzitutto, si propone di cambiare le quote di riparazione del fondo unico degli enti locali, che puniscono proprio le zone che si stanno spopolando (dove perciò minori sono gli introiti derivanti da IMU, TASI e TARI) a vantaggio delle aree urbane e dei centri costiere, dove sono molto numerose le seconde case. Altri interventi vedono a introdurre finanziamenti specifici per il mantenimento di un accettabile livello di servizi sanitari e scolastici; un agevole passaggio di proprietà degli immobili abbandonati (terreni e case) e al recupero e la riqualificazione dei centri storici.

La seconda (n. 407) sul “turismo residenziale” è rivoluzionaria e ha invece l’obiettivo di far crescere in modo consistente il PIL della Sardegna e in particolare delle zone interne attraverso una serie di misure di vantaggio in termini di rimborsi fiscali. L’attrattività di un territorio dipende infatti dalla sua capacità di offrire prospettive economiche e occupazionali a chi ci vive. Ecco perché pensiamo che sia indispensabile adottare misure che siano in grado di incidere efficacemente e in modo strutturale sul PIL, e che pertanto sia necessario andare oltre misure che leniscano il problema nel breve periodo.

La proposta di legge mira al tempo stesso ad arginare lo spopolamento e a favorire la crescita del PIL, soprattutto, nelle aree a maggiore rischio. Usando uno strumento di tipo non assistenziale, che non si presta ad essere piegato a logiche clientelari e di sperimentata efficacia: la leva fiscale.

In estrema sintesi, ci siamo chiesti: per quale motivo la Sardegna, raggiungibile da tutta Europa in due o tre ore di volo e le cui caratteristiche ambientali e climatiche sono ideali, non può diventare un forte polo di attrazione per i pensionati ad alto reddito? Per intenderci, quei pensionati – molti dei quali italiani –  che trascorrono otto mesi e un giorno in Portogallo  per godere dei benefici fiscali offerti da quel Paese, che sta realizzando tassi di crescita invidiabili. Offrendo vantaggi fiscali crescenti in relazione alla località scelta (fino al 60% di rimborso IRPEF per chi si trasferisce in comuni con meno di duemila abitanti a più di trenta chilometri da una delle maggiori conurbazioni dell’Isola) si potrebbe raggiungere nel giro di qualche anno un incremento di circa 100mila abitanti, dotati di un reddito di 40 o 50mila euro l’anno. Un ulteriore effetto positivo privilegiando chi acquista o prende in affitto uno dei 261.120 immobili liberi (di cui 14.652 nella sola Ogliastra) esistenti in Sardegna. Si pensi alle ricadute solo in termini di lavoro per i piccoli artigiani e di riqualificazione del patrimonio abitativo sardo.

L’impatto sul PIL della Sardegna, e in particolare delle zone interne, sarebbe consistente e si autofinanzierebbe: le maggiori spese della Regione  per i rimborsi IRPEF e per l’incremento della spesa sanitaria (non ci sfugge cosa comporta il fatto che si tratta comunque di persone ci una certa età) sarebbero ampiamente coperte e incrementate grazie all’aumento degli introiti derivanti da Irpef, Irap e IVA.

E’ uno dei tasselli di quella idea di “Sardegna No Tax” che attraverso una serie di iniziative legislative stiamo componendo. Con l’obiettivo di ribaltare finalmente quel piano inclinato che sta spopolando e impoverendo economicamente e spiritualmente la nostra Isola, portarla ad essere economicamente autosufficiente e porre fine alle umilianti trattative con lo Stato per ottenere più risorse .

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Primo appuntamento, questo fine settimana a Nuoro, con i corsi invernali di jazz, quest’anno alla loro edizione numero quattordici: un’edizione “in formato ridotto” per ragioni di budget, con due soli cicli di lezioni, invece dei cinque/sei incontri solitamente distribuiti tra marzo e maggio. Pur con le minori disponibilità finanziarie, l’assessorato della Cultura del comune di Nuoro e l’Ente Musicale di Nuoro hanno voluto comunque garantire lo svolgimento dell’iniziativa, con l’impegno e l’auspicio di trovare le risorse adeguate per tornare già dall’anno prossimo alla programmazione abituale.

Sabato 13 (dalle 15.00 alle 19.00) e domenica 14 (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00) la Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” apre dunque le sue aule per la prima sessione didattica. A condurre le lezioni il ben collaudato corpo docente che conta tra le sue file alcuni dei migliori jazzisti sardi: Francesca Corrias (per le lezioni di canto), Massimo Carboni (sassofono), Giovanni Sanna Passino (tromba), Salvatore Spano (pianoforte), Angelo Lazzeri (chitarra), Salvatore Maltana (contrabbasso e basso elettrico), Gianni Filindeu (batteria) e il responsabile artistico dei corsi, Giovanni Agostino Frassetto (teoria, arrangiamento, composizione e flauto le sue materie di insegnamento).

 

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E’ stato identificato grazie alle impronte digitali un minorenne autore di un furto a San Giovanni Suergiu.

Nello scorso mese di luglio, ignoti ladri in pieno giorno, tra le 12.45 e le 13.30, senza alcuna effrazione, si introdussero nell’abitazione di una coppia di pensionati di San Giovanni Suergiu, accedendo da una finestra lasciata casualmente aperta, asportando dalla stanza da letto vari monili in oro ed argento, per un importo complessivo superiore ai 1.000 euro.

Alla ricezione della denuncia da parte dei locali carabinieri, si recò sul posto il personale specializzato dell’aliquota operativa della Compagnia dei carabinieri di Carbonia che procedette al sopralluogo e ai rilievi sul luogo del reato, rinvenendo alcune impronte ritenute utili che sono state inviate al RIS di Cagliari, sezione dattiloscopia investigativa che, con l’utilizzo del sistema AFIS hanno trovato la corrispondenza com le impronte di un minorenne di etnia ROM residente in un campo nomadi della Provincia, il quale evidentemente in trasferta nel Sulcis (dove è nato), aveva pensato di procurarsi qualche soldo.

Vista la certa corrispondenza delle impronte trovate grazie ai laboratori del RIS di Cagliari, che hanno inviato ai carabinieri di San Giovanni Suergiu una dettagliata relazione tecnica, il minore è stato denunciato per furto aggravato.

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L’aula magna della facoltà di Medicina – Cittadella universitaria, Monserrato – ha ospitato nei giorni scorsi Sara Gerini. L’evento, curato dal presidente del corso di laurea in Scienze motorie e sportive, Andrea Loviselli, con interventi dei docenti-pedagogisti, Manola Bacchis e Massimiliano Zonza, sui temi “Lo sport è vita” e “Specialità nello sport”. L’incontro ha coniugato una straordinaria storia umana e sportiva con le attenzioni e la formazione degli studenti dell’ateneo di Cagliari.

“Campionessa nello sport e nella vita” è stata la cornice dell’incontro. Sara Gerini è sorda oralista dalla nascita. Il suo appello a favore dell’abbattimento delle barriere ha avuto venti milioni di clic. Unica sarda a vestire la maglia della nazionale di pallavolo, gioca un mondiale, vince l’argento agli Europei in Turchia nel 2011, approda al beach volley e viene eletta, tra udenti e non udenti, miglior giocatrice sarda. Miete successi anche nel beach tennis, disciplina di cui è istruttrice. Originaria di Carbonia, 37 anni, Sara ha parlato il 3 marzo scorso, Giornata dell’udito, nell’aula dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati. A seguire, è stata madrina al Ferrara film festival: il primo completamente accessibile ai sordi. Per gli studenti un racconto affascinante ed istruttivo. Elementi chiave di una donna forte, dentro e fuori, semplicità e tenacia. La famiglia quale pilastro fondamentale, la scuola indispensabile per un percorso di ricerca dell’equilibrio psicofisico e sociale. «Lo sport è parte della mia vita. Un episodio? Ricordo un cartone animato degli anni ’80. Si chiamava “Schira e Milo campioni della pallavolo”».

All’incontro coordinato dal professor Loviselli, oltre ai docenti, ha preso parte anche la  madre di Sara: tenace quanto la figlia nell’educarla e nell’insegnarle il linguaggio parlato con metodi logopedici. «Un risultato eccellente. Sara sfida se stessa e gli altri per il raggiungimento di vittorie con valori puri, compete con fair play, cerca soluzioni ed alternative. Vanno promosse e sostenute le potenzialità e i valori dell’individuo, senza negare i limiti ma mettendo in evidenza le capacità che ognuno possiede» è il messaggio rilanciato dagli specialisti.

Con la pallavolo, gioco di squadra vincente, quale riferimento gli studenti hanno assistito rapiti alla lezione di Sara Gerini. Il mantra? “Se devo sbagliare e perdere devo farlo in piedi”. E non solo. «Quando lo sport annulla le barriere, fa vincere il dolore e ti insegna a vivere» ha rilanciato la campionessa. Dalla platea interesse, partecipazione e condivisione. Più tanti selfie con Sara. In breve, una mattinata costruttiva e utile: «Per il futuro lavorativo, magari da allenatori, gli allievi del nostro corso triennale hanno constatato che – spiega Andrea Loviselli – uno dei primi gradini, nello sport e nella vita, riguarda la comprensione e la rilevanza dell’umanizzazione».

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Massimo Melis, candidato a sindaco della lista Sant’Antioco Attiva, ha ufficializzato la lista dei 16 candidati (9 di genere maschile e 7 di genere femminile) alla carica di consigliere comunale per le elezioni amministrative in programma l’11 giugno. Ne fanno parte tre consiglieri uscenti: Luca Cabras e Valerio Lecca, eletti insieme a Massimo Melis cinque anni fa nella lista “Impegno” che vinse le elezioni, e usciti dalla maggioranza a metà giugno 2015; e Salvatore Massa, candidato a sindaco con la “Lista Torello Massa” nel 2012, con la quale ottenne 1.247 voti.

Gli altri 13 candidati sono: Maria Tiziana Cinquemani, Ilaria Frau, Massimo Giamminelli, Marco Locci, Enrico Marangoni, Daniela Mazzarisi, Michele Mileddu, Filippo Mura, Daniela Pinna, Barbara Piras, Maria Gabriella Piras, Antonio Pittau ed Annarella Zedda.

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Parte da Cagliari un omaggio al grande Galep. Il Centro internazionale del Fumetto promuove due iniziative in occasione dei cento anni dalla nascita di Aurelio Galleppini, il disegnatore e pittore di origine sarda, dalla cui matita è nata la saga di uno dei più amati fumetti italiani: Tex Willer, serie che disegnò dal primo numero, uscito il 30 settembre del 1948, fino al 1994, anno della sua scomparsa.

Con la prima, organizzata in collaborazione con la Fondazione Umberto e Margherita e la Fondazione Istituti Riuniti di Ricovero Minorile Onlus, si ripercorrono le tracce del lavoro lasciate nel capoluogo isolano, dove visse a lungo, dall’artista nato nel 1917 a Casale di Pari, una frazione del comune di Civitella Paganico, in provincia di Grosseto, da genitori di Iglesias. Sabato e domenica (13 e 14 maggio), nell’ambito della ventunesima edizione di Monumenti aperti, la manifestazione dedicata alla promozione e valorizzazione dei beni culturali di Cagliari e di altri comuni sardi (più di cinquanta ogni anno), sono in programma delle visite guidate alla chiesa di Santa Lucia, annessa ai locali della scuola Umberto e Margherita in via Martini, nel quartiere storico di Castello, dove sono conservati due dipinti attribuiti a Galleppini: realizzati tra il 1945 e il 1947 (e dotati di cornici originali e coeve), raffigurano Santa Caterina di Labouré che distribuisce la medaglia miracolosa e Le martiri di Arras. A illustrare le opere ai visitatori – con ingresso il sabato dalle 15.30 alle 19.30, la domenica dalle 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30 – saranno gli alunni della quarta elementare dell’istituto scolastico del quartiere Castello. L’iniziativa è pensata non solo per valorizzare l’opera di Galleppini pittore, ma anche per sollecitare presso le istituzioni competenti il restauro di altri preziosi affreschi a soggetto religioso, realizzati dall’artista alla fine del 1947 nella Cappella dell’Istituto San Vincenzo de’ Paoli, in viale San Vincenzo.

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La riorganizzazione del Corpo forestale è stata al centro delle audizioni dei sindacati in commissione Autonomia del Consiglio regionale.

«Una riforma necessaria che però va corretta e migliorata in alcuni punti qualificanti per riaffermare la centralità del Corpo forestale regionale e proiettarla nel futuro.»

Questa, in sintesi, la posizione espressa dalle organizzazioni sindacali confederali e autonome alla commissione Autonomia presieduta da Francesco Agus che ha all’ordine del giorno il Dl 416 “Nuove norme sull’ordinamento e il funzionamento del Corpo forestale e di vigilanza ambientale”.

Per i rappresentati dei lavoratori, in particolare, il disegno di legge 416 parte da premesse sostanzialmente condivisibili rispetto alle quali però, nel testo, non si indicano strumenti concreti di intervento. Restano quindi importanti questioni ancora aperte come la contrattazione fra le parti, lo svecchiamento del personale (che ha una età media anagrafica di oltre 50 anni) attraverso la programmazione triennale dei concorsi, le differenze di trattamento tecnico-giuridico fra il personale del Corpo ed il sistema Regione e fra gli operatori sardi e quelli delle altre Regioni a Statuto Speciale.

I sindacati, che hanno consegnato alla commissione memorie scritte con analisi di dettaglio del testo corredate da proposte di integrazione o modifica, hanno poi richiamato l’attenzione della commissione sul modello di riorganizzazione interna contenuto nella legge. Un modello che, a loro giudizio, presenta carenze significative per quanto riguarda la collocazione delle basi sul territorio, il profilo dei comandanti ed un meccanismo di rotazione del personale nelle diverse aree che andrebbe a discapito del principio della “territorialità”.

Tale principio, per i sindacati, è una delle componenti essenziali della specificità del corpo che, in situazioni ordinarie ma soprattutto di emergenza, deve essere formato da unità che conoscono il territorio in tutti i suoi aspetti geografici, ambientali, produttivi e culturali, anche grazie ad uno stretto legame con le comunità locali.