Questa mattina è stato compiuto un passo avanti nella vertenza dei lavoratori ex Ati Ifras. La Giunta, con gli assessori degli Affari Generali Filippo Spanu, del Lavoro Virginia Mura, degli Enti Locali Cristiano Erriu e dell’Industria Maria Grazia Piras ed i rappresentanti di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, UilTucs, Ugl, Fismic, Usb hanno sottoscritto un verbale di accordo che è il primo significativo risultato del lungo lavoro svolto in questi mesi dal Tavolo partenariale. Nel documento vengono indicati tutti i punti oggetto del confronto, le attività svolte, i risultati raggiunti e gli obiettivi ancora da conseguire.
In particolare occorre affrontare e gestire la fase di transizione fino alla conclusione della procedura ad evidenza pubblica attraverso cui verrà individuato il soggetto imprenditoriale al quale sarà affidato il nuovo Piano del “Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna”. L’esecutivo, attraverso quattro distinte delibere, ha individuato le attività rivolte all’assunzione a termine dei lavoratori nella società in house Igea, negli enti locali e negli enti pubblici che hanno manifestato interesse.
La Direzione Generale dell’assessorato del Lavoro ha certificato l’elenco dei lavoratori per i quali, in base alla legge regionale 34 del 2016, si deve procedere all’assunzione a tempo determinato.
La società in house Igea ha pubblicato il bando rivolto agli operai e quello rivolto a ingegneri e amministrativi per l’assunzione a tempo determinato. Con la delibera della Giunta dello scorso 13 gennaio è stato approvato il nuovo budget della società che potrà assumere a tempo determinato fino a 118 persone. I bandi dovranno portare all’individuazione dei lavoratori selezionati entro il 15 giugno 2017. Il Tavolo partenariale ha concordato che il contratto da applicare ai lavoratori sarà quello attualmente previsto per i lavoratori della società Igea.
La Giunta ha definito e successivamente integrato il catalogo dei progetti presentati dagli enti pubblici (comuni, province e consorzi) che dovranno stipulare una convenzione con l’Aspal. A seguito dell’approvazione della legge di Stabilità per l’anno 2017 sono stata stanziate le risorse finanziarie necessarie a garantire la realizzazione degli interventi proposti. L’Aspal procederà alla stipula della convenzione con i primi enti locali, pronti per l’avvio dei progetti, entro il 30 maggio 2017. Il Tavolo partenariale ha concordato che il contratto da applicare ai lavoratori sarà quello applicato per i servizi similari presso i medesimi enti locali.
L’iter prevede anche che, preliminarmente, il bacino occupazionale, attualmente di circa cinquecento unità, sia ridotto numericamente il più possibile, attraverso un piano di accompagnamento alla pensione e all’esodo per i lavoratori che ne fanno richiesta, elaborato dalla società in house Insar per conto della Giunta regionale. Anche in questo caso, in seguito all’approvazione della legge di Stabilità per il 2017, sono state stanziate le risorse necessarie a garantire l’attuazione delle misure indicate. L’Insar ha già pubblicato un preavviso per la manifestazione di interesse dei lavoratori all’esodo e renderà pubblico l’avviso, con procedura a sportello, il prossimo 15 maggio. Lo sportello sarà operativo entro dieci giorni dalla pubblicazione.
Con questa procedura deve essere individuato il soggetto che realizzerà il piano di intervento nell’ambito del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna. L’Aspal ha pubblicato l’avviso di pre-informazione per l’indizione della gara a procedura ristretta. Sono state raccolte le manifestazioni di interesse.
In considerazione della valenza strategica del Parco Geominerario della Sardegna e per rafforzare il progetto Giunta e organizzazioni sindacali hanno concordato di sottoscrivere, entro 90 giorni dal presente accordo, un’intesa generale tra le parti pubbliche e private interessate e in particolare il Consorzio del Parco, i Comuni, le Unioni dei Comuni e le Province, il partenariato economico e sociale.
Il Tavolo partenariale deve formulare proposte per verificare l’applicazione degli interventi finalizzati a garantire, nel corso dell’anno, la continuità reddituale dei lavoratori.
Tali proposte saranno valutate dall’Aspal che fornirà la necessaria assistenza tecnica. Il piano deve essere condiviso dal Tavolo entro il 25 maggio 2017.
Il gruppo di lavoro, che ha operato in questi mesi, si riunirà periodicamente per garantire il monitoraggio dell’accordo per iniziativa della Giunta o su richiesta motivata dei sindacati.
E sono quattro!!! Dopo Arianna Vinci, Riccardo Cireddu, Emanuela Rubiu (dimissioni poi rientrate), oggi si è dimessa l’assessore della Pubblica Istruzione, Politiche Giovanili e Sport, Carla Mario. In poco più di 10 mesi (si insediò il 5 luglio dello scorso anno), la Giunta a 5 Stelle guidata dal sindaco Paola Massidda, dunque, ha perso un altro pezzo, sicuramente uno dei più “pesanti”, non foss’altro perché Carla Mario era uno dei tre assessori nominati dopo l’elezione a consigliere comunale (gli altri sono il vicesindaco ed assessore del Territorio, Ambiente, Servizi di Pubblica Utilità, Manutenzioni (So.Mi.Ca), Patrimonio, Urbanistica e Lavori Pubblici, Gian Luca Lai, e l’assessore degli Affari generali, Personale, Formazione, Decentramento, Trasparenza amministrativa, Paola Argiolas), peraltro la più votata della lista del Movimento 5 Stelle alle elezioni del 5 giugno 2016, con 359 preferenze. Essendosi dimessa da consigliere comunale, come recita il Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali che prevede l’incompatibilità tra l’incarico di assessore e quello di consigliere nei Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, con le dimissioni da assessore Carla Mario perde qualsiasi ruolo a meno di un anno dalla sua elezione a consigliere comunale e ritorna al suo lavoro di docente di ruolo a tempo pieno.
Quello che ormai si può definire come un vero e proprio stillicidio delle dimissioni, ebbe inizio il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo l’insediamento della Giunta, con l’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera; proseguì con le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia Locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017 e non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai ed il sindaco Paola Massidda); il 30 marzo è stata la volta dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, le cui dimissioni sono poi rientrate dopo un colloquio chiarificatore con il sindaco Paola Massidda. Agli inizi del mese di novembre 2016, inoltre, si era dimesso il presidente della commissione Lavori pubblici Mauro Uccheddu (sostituito il 10 novembre 2016 da Angelo Rosas); oggi sono arrivate le dimissioni di Carla Mario, 53 anni, alla prima esperienza in politica come tutti gli altri componenti della Giunta Massidda e tutti i 15 consiglieri comunali del gruppo di maggioranza.
Appare evidente quanto la situazione sia divenuta quantomeno imbarazzante. A Carbonia come nel resto del Sulcis Iglesiente, non si ricorda un caso analogo, con le dimissioni di un così elevato numero di assessori in meno di un anno di attività amministrativa.
Dopo la trionfale vittoria elettorale di poco meno di un anno fa, il Movimento 5 Stelle, al di là di qualche difficoltà iniziale legata soprattutto alla prevedibile inesperienza, si trova di fronte al primo vero e proprio scoglio politico della sua ancora breve esperienza alla guida del comune di Carbonia. Che amministrare la città, in particolare in questo momento storico, non sarebbe stato facile, era scontato fin dall’inizio e dopo l’entusiasmo iniziale, evidentemente, se ne sono resi conto per primi coloro che sono stati chiamati a far parte della Giunta Massidda, al punto da defilarsi, uno dopo l’altro, per ragioni diverse ma, dal punto di vista politico, poco comprensibili.
Quando si accetta un incarico delicato ed indubbiamente difficile qual è quello di assessore in un Comune come Carbonia, pur se inesperti, si dovrebbe avere coscienza di quello che sarà l’impegno da onorare in cinque anni di consiliatura. Un’eccezione ci può stare, due cominciano ad essere troppe, tre o quattro diventano un caso politico.
Nel Movimento 5 Stelle, ad iniziare dal sindaco Paola Massidda, non possono negare che queste ripetute dimissioni costituiscono un problema, anche perché i problemi della città sono tali e tanti che avrebbero bisogno di una Giunta al completo e compatta sugli obiettivi da raggiungere. Così come sono innegabili anche le difficoltà incontrate nel trovare personalità disposte a farsi coinvolgere nell’amministrazione della città, sia in prima battuta la scorsa estate, sia successivamente per la sostituzione degli assessori dimissionari.
La prima Giunta Massidda presentata il 5 luglio 2016 ha perso tre assessori su sette (il quarto dimissionario, Emanuela Rubiu, ha poi ritirato le dimissioni).
Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha inviato una lettera al prefetto di Cagliari Giuliana Perrotta e al ministro dell’Interno Marco Minniti sull’emergenza migranti nel territorio del Sulcis Iglesiente.
«La situazione delle strutture sui territori è ormai oltre la saturazione e l’apertura di nuovi centri genera complessità difficilmente gestibili. La casa circondariale ospiterà inizialmente 100 profughi diventando così uno dei poli per l’accoglienza dei fuggiaschi. Il rischio è che possa essere solo l’inizio di un’ulteriore invasione senza fine – scrive Gianluigi Rubiu -. Pur comprendendo le motivazioni sull’ospitalità dei migranti è indubbio rimarcare come il fenomeno sul territorio stia diventando esplosivo ed incontrollabile, con un peso insostenibile per un’area che già peraltro è in grandissima sofferenza economica ed occupazionale. Auspichiamo un incontro urgente con i rappresentanti del consiglio comunale di Iglesias e con una delegazione del mondo associativo. La città di Iglesias, al pari degli altri centri isolani, ha sopportato con enorme equilibrio questa improvvisa ed inaspettata invasione, tant’è che i momenti di forte tensione sono stati solo occasionali. Resta però la preoccupazione per l’ennesima decisione calata dall’alto, senza nessuna concertazione con gli enti locali del distretto del Sulcis Iglesiente. Le smentite ufficiali sono sconfessate dai fatti, con l’ex carcere pronto ad essere riaperto a disposizione dei migranti.»
«Nessuna discriminazione, ma è inutilenegare che questa situazione avrà dei riflessi pesantissimi sul mondo del lavoro e sulle assistenze sociali. Le risorse a disposizione dei Comuni sono sempre meno, per una economia che ristagna da anni e per una drastica diminuzione dei trasferimenti statali agli enti locali. Si continuano a subire ondate migratorie senza alcun criterio – conclude Gianluigi Rubiu -, pur sapendo che questi disperati, catapultati in Sardegna in unadelle terre più povere, non potranno certo avere una vita tranquilla e rischiano di finire nell’esercito dei soggetti delinquenziali e illusi dal guadagno facile.»
«Il bando riservato ai lavoratori ex Ati-Ifras pubblicato da Igea per la formazione di una graduatoria per l’assunzione a tempo pieno e determinato di diverse figure professionali, non risolve il problema occupazionale e non ci lascia per nulla tranquilli. A fronte, infatti, di un bacino di circa 500 lavoratori, ad oggi si prevede l’assunzione a tempo determinato di 120 maestranze. Peraltro a conclusione di una procedura che durerà ancora qualche mese. Per tutti gli altri ex Ati-Ifras non vi sono prospettive, se non la Naspi, che certamente non può bastare.»
Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, vicepresidente del Consiglio regionale.
«Nel frattempo, sul fronte dei Comuni (altri soggetti autorizzati a farsi carico di figure professionali provenienti da Ati-Ifras) tutto tace e non risulta alcuna presa in carico di forza lavoro – aggiunge Ignazio Locci -. Insomma, tutti i timori che avevamo espresso mesi fa, si stanno rivelando fondati. Non vi è da parte della Giunta una vera e propria strategia per uscire dal pantano causato dalla risoluzione avventata della convenzione con Ati-Ifras. Anche perché il problema non è soltanto l’assenza di certezze occupazionali per 500 sardi. In ballo ci sono anche i progetti di manutenzione del verde pubblico e dei siti archeologici che fino al dicembre scorso erano a cura di Ati-Ifras.»
«I lavoratori non si fidano: le procedure messe in campo da parte della Regione sollevano perplessità e inducono a sospettare che le assunzioni privilegino soltanto gli “amici”. Resta fuori un plotone di oltre 300 operai. La Giunta – conclude Ignazio Locci – sveltisca i procedimenti e assicuri certezze occupazionali per tutti.»
Venerdì 12, a partire dalle ore 18.00, nei locali del Lazzaretto di Cagliari si terrà l’inaugurazione della seconda edizione della mostra di “Approdi Mediterranei” il progetto fotografico di Marina Federica Patteri dedicato a Cagliari e alla sua natura.
Il progetto, ispirato dall’amore dell’autrice per il sud Sardegna, descrive la città da una prospettiva inusuale: le luci e i bagliori dell’abitato incastonati nella natura circostante. Una natura in prevalenza rivierasca a acquatica. L’idea del progetto è quella di accompagnare il visitatore in un ideale percorso di avvicinamento alla città che appare riflessa sulle superfici acquatiche che la circondano o si staglia all’orizzonte tra confusi bagliori.
La seconda edizione offrirà nuovi scatti che proseguiranno l’opera di descrizione della città da punti di osservazione sconosciuti ai più. La mostra è stata inserita nell’edizione 2017 di Monumenti aperti.
La mostra, il cui allestimento verrà curato da Francesca Puddu, sarà aperta ai visitatori fino alla sera di domenica 14 Maggio.
Nel 1942 ad Alba, un paesino in provincia di Cuneo, in Piemonte, Pietro Ferrero aprì un piccolo laboratorio dove si preparavano prodotti alimentari di dolciumi utilizzando le nocciole, ingrediente che diverrà molto importante per tutta la produzione dolciaria a cominciare dal primo prodotto, la pasta gianduia. Grazie all’enorme successo ottenuto, Pietro Ferrero decise di ingrandire il laboratorio e di far conoscere i suoi prodotti anche al resto d’Italia, nasce così l’azienda dolciaria più famosa al mondo, la Ferrero. Negli anni ’50 i suoi prodotti vengono esportati anche all’estero, così Ferrero decide di aprire il suo primo stabilimento fuori dall’Italia e precisamente a Stadtallendorf in Germania. Tra i vari prodotti creati dalla Ferrero quello più conosciuto e più apprezzato a livello internazione è sicuramente la Nutella.
Ferrero è sempre alla ricerca di giovani diplomati e laureati in Italia e all’estero. Chi è interessato a lavorare presso…
Il Sulcis Iglesiente in Sardegna ha l’età media più elevata: 47,2 anni.
La popolazione della Sardegna è in caduta libera. Nel 2050 passerà dagli attuali 1.658.138 abitanti a 1.365.896. In questo stesso arco di tempo, gli over 65 passeranno dai 366.681 di oggi a oltre 553.070 (incidendo per il 40,5% del totale). L’aumento sarà di circa 186.389 unità. In base a queste previsioni demografiche, elaborate dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna sui più recenti dati Istat, l’età media nell’Isola si alzerà, portandosi da 46 anni ai 54,1 anni, contro una media italiana (prevista) di 50,1 anni.
A oggi la nostra regione, con circa 46 anni, registra una delle età medie più alte in Italia (a livello nazionale è di 44,7 anni): la prima è la Liguria con 48,7, seguita da Friuli-Venezia Giulia (46,9 anni) e Toscana (46,5 anni). Quella più “giovane” è la Campania, con 42,1 anni di media. Su un totale di oltre un milione e 600mila abitanti, gli over 65 sardi incidono per il 22,1%, quasi in linea con la media nazionale di 22,0%.
A livello provinciale, l’età media più alta la troviamo a Carbonia Iglesias e a Oristano con 47,2 anni; segue il Medio Campidano con 46,5 e Nuoro con 45,7. A livello nazionale la provincia più vecchia è quella di Savona con 48,8 anni di media seguita da Genova (48,6 anni). Vengono poi Trieste (48,6 anni), Ferrara (48,5 anni), Biella (48,4 anni), Alessandria, Imperia e La Spezia, tutte con 48,2 anni.
Classifica rispettata anche per gli “anziani”. La provincia con più over 65 è Oristano, con il 24,8% di anziani equivalenti a 40.134 persone. Segue sempre Carbonia Iglesias con il 23,8% (30.252 anziani) e il Medio Campidano con il 23,4% (23.449 anziani). A livello nazionale comanda sempre Savona (28,7%), seguita da Trieste (28,6%) e Genova (28,4%).
«I dati ci mostrano una situazione di progressivo invecchiamento della popolazione sarda – commenta Paola Montis, presidente ANAP Pensionati Confartigianato Sardegna – accompagnata anche da una crescita dell’incidenza delle demenze senili e delle disabilità. Per questoè sempre più necessario sostenere e accompagnare, attraverso percorsi studiati ad hoc, non solo coloro che sono affetti in prima persona da disturbi cognitivi, ma anche chi si occupa quotidianamente della loro assistenza, a partire dai familiari.»
I dati del ministero della Salute riportati dalla Corte dei Conti (gli ultimi disponibili sono relativi al 2015) permettono un approfondimento sull’assistenza territoriale agli anziani: in Sardegna, ogni mille abitanti, si contano 0,43 posti equivalenti residenziali in strutture che erogano assistenza ai disabili.
I posti equivalenti semiresidenziali in strutture che erogano assistenza ai disabili sono in media 0,25 ogni mille residenti sardi (tredicesimo posto in classifica).
Il tasso di mortalità nazionale per malattie del sistema nervoso e disturbi psichici e comportamentali è di 25,8 ogni 10.000 abitanti mentre in Sardegna (18ª in Italia) la media è di 29,6 ogni 10mila abitanti, con i valori più alti in Valle d’Aosta (39,4/10.000 abitanti), Liguria (30,3/10.000 abitanti) e Veneto (30,2/10.000 abitanti).
600mila euro all’Ats per dare attuazione al “Piano di profilassi vaccinale obbligatoria contro la febbre catarrale degli ovini sierotipo 1 e sierotipo 4”. La proposta presentata dall’assessore della Sanità, Luigi Arru e approvata dalla Giunta, prevede la ripartizione delle risorse, imputate alle singole ASSL in base alla consistenza del patrimonio ovino, al numero di aziende con allevamenti ovini e alle specifiche attività di vaccinazione previste per il sierotipo 4 della blue tongue.
Luigi Arru ha ricordato i positivi risultati ottenuti dal 2014 al 2016 con la vaccinazione di massa contro il sierotipo 1 della blue tongue (SBTV1), che ha consentito la protezione del patrimonio zootecnico, controllando totalmente l’impatto della malattia in termini di mortalità degli animali e di danno alle produzioni e ha consentito la riduzione della circolazione virale favorendo la movimentazione intra ed extra regione dei capi cosiddetti di specie sensibili al virus. «A partire dallo scorso mese di novembre -ha spiegato Luigi Arru – è stata confermata sul territorio regionale la circolazione virale anche del sierotipo 4 della blue tongue (SBTV4), che ha interessato alcuni territori della Sardegna nord-orientale. Lo scorso marzo è stato adottato il Piano di profilassi vaccinale obbligatoria contro la febbre catarrale degli ovini sierotipo 1 e sierotipo 4 per quest’anno, con un programma vaccinale rivolto soltanto ai capi non vaccinati lo scorso anno e alle rimonte della specie ovina. La vaccinazione contro SBTV1 consentirà di mantenere un’immunità di popolazione necessaria a proteggere il patrimonio zootecnico, evitando così i danni diretti derivanti dalla malattia e contribuirà a ridurre il rischio di epidemie a causa della circolazione virale.»
Il programma di vaccinazione prevede che nelle aziende i cui capi ovini sono stati sottoposti a vaccinazione per SBTV1 nell’anno 2016, solo i capi da rimonta dovranno essere vaccinati entro il mese di ottobre con una doppia somministrazione di vaccino. Negli allevamenti ovini, i cui animali non sono stati vaccinati nel 2016, al fine di conseguire una sufficiente immunità di gregge, sarà necessario vaccinare, oltre i capi da rimonta, anche i capi adulti.
Nelle aree in cui è stata rilevata la circolazione del sierotipo 4 della blue tongue (SBTV4), per arrivare ad una adeguata e rapida copertura immunitaria, i Servizi veterinari dovranno procedere prioritariamente e in maniera intensiva alla immunizzazione di almeno tutti gli ovini di tutte le classi di età allevati all’interno di un raggio di 20 Km attorno alle aziende con positività per SBTV4 presenti sul territorio e di quelle confermate focolaio di malattia per lo stesso sierotipo.
E’ stato presentato questa mattina, nella sala conferenze della Torre Civica, un fine settimana di cultura e tradizioni, a Carbonia, che comprende la 3ª edizione di Primavera Sulcitana e la 14ª edizione di Monumenti Aperti. Hanno partecipato alla conferenza stampa, il sindaco Paola Massidda; gli assessori delle Attività produttive Mauro Manca e della Cultura Emanuela Rubiu; il presidente ed il responsabile della comunicazione dell’associazione Primavera Sulcitana, Alessia Littarru ed Ivan Scarpa; e, infine, il vicepresidente dell’associazione Imago Mundi, organizzatrice di Monumenti aperti, Massimiliano Messina. Presenti, inoltre, una ventina di alunni della scuola primaria che parteciperanno a Monumenti aperti come volontari, e rappresentanti di numerose associazioni di volontariato coinvolti ugualmente nell’organizzazione di Monumenti aperti.
“Dai Nuragici ai giorni nostri” è il tema della seconda tappa in programma a Carbonia della rassegna itinerante Primavera Sulcitana 2017. La manifestazione dedicata alla promozione e valorizzazione del Sulcis Iglesiente, è contraddistinta da un corposo calendario di appuntamenti incentrato sulle tradizioni, bellezze storiche e naturalistiche le eccellenze del mondo dell’enogastronomia e artigianato del territorio.
«Il tema comune a tutte le sei tappe (Iglesias 6 e 7 maggio, Carbonia 13 e 14, Teulada 20 e 21, Sant’Anna Arresi 17 e 18 giugno, Calasetta 24 e 25 e Carloforte 26, 27 e 28 giugno) – spiega Alessia Littarru, presidente dell’Associazione Primavera Sulcitana – è quello di mettere in evidenza la specificità e le eccellenze di ciascun centro, infatti come per Iglesias si sono evidenziate le origini medioevali della città, per Carbonia si vuole sottolineare il grande patrimonio archeologico del territorio.»
In questo secondo week end la cittadina mineraria si trasforma in una grande vetrina a cielo aperto per mettere in mostra le specialità della produzione enogastronomica di qualità, il lavoro di artigiani raffinati oppure il percorso botanico di piante officinali allestito nei negozi del centro, a cura dell’associazione “Il Centro Rinasce” (associazione dei commercianti del centro cittadino). Ma i piatti forti di queste 48 ore a Carbonia, sono la storia, la sua cultura sempre più apprezzata grazie ai vari siti come quello di Monte Sirai, il Museo di Villa Sulcis, l’area archeologica di Cannas di Sotto ed altri che saranno accessibili ai turisti e visitatori grazie anche alla concomitante manifestazione di Monumenti Aperti.
Questi gli eventi inseriti nella due giorni di Monumenti aperti.
Torre Civica Sala 1° piano
Mostra cartografia storica del territorio di Carbonia precedente alla fondazione della città e Mostra progetti e modellini costruzioni tipiche di Carbonia, a cura dell’Istituto ITS “G.M. Angioy” .
Campanile Chiesa San Ponziano
Mostra presepe ospitata all’interno del campanile della Chiesa di San Ponziano.
Nel Campanile della Chiesa San Ponziano, al piano terra, verrà riaperto il “sacello” con all’interno un altare dedicato ai caduti sul lavoro, utilizzato fino ad una quarantina d’anni fa per il sacramento del battesimo. Sarà possibile vedere anche un antico tabernacolo ristrutturato con diverse reliquie.
Museo del Carbone: Sala Argani 2 Grande Miniera di Serbariu
Strumenti e ricordi: la casa e l’albergo operaio.
VI edizione della mostra Strumenti e Ricordi, dedicata alla ricostruzione dei luoghi riservati al riposo e alla famiglia.
Ospedale Civile
Mostra fotografica permanente al piano terra dell’Ospedale Sirai.
All’interno del Servizio Psichiatrico visita alla mostra di fotografie e disegni dei pazienti.
Sabato alle 17.00
Rappresentazione teatrale del gruppo Teatro Albeschida. “Anime inquiete… boh” a cura di Claudio Moica.
Museo PaleoAmbientiSulcitani “E. Martel” (PAS)
Mostra permanente di Anna Saba “Camera Obscura”
Falso similitudini pensate, cercate e create.
Museo PaleoAmbientiSulcitani “E. Martel” (PAS)
Mostra permanente “Un bosco di alberi bianchi” di Nicola Filia.
Casa del Mutilato
All’interno della Casa del Mutilato è stata allestita una mostra fotografica storica che racconta la realizzazione del Monumento dei Caduti situato in Piazza Rinascita e dalla posa della prima pietra della Casa sino ai giorni nostri.
Spazio Ex-Di’ Memorie in Movimento La Fabbrica del Cinema – Palazzina Ex Direzione Amministrativa della Miniera
Progetto EX-3DI’. Presentazione del progetto di ricostruzione digitale degli spazi dell’ex direzione mineraria, finalizzato al recupero ed alla conservazione della memoria storica attraverso le moderne tecnologie di modellazione digitale e Realtà Virtuale.
Mostra Macchine del Cinema (provenienti in parte dal fondo Oreste e Leandro Coni e in parte da donazioni di privati cittadini) costituita da una selezione delle più importanti tipologie di apparati di foto cine-ottica, tra cui 3 lanterne magiche di inizio ‘900, una serie di proiettori cinematografici formato 8mm, Super 8mm e 16mm, alcune moviole e cineprese dagli anni ‘50 agli anni ‘70.
Mostra fotografica “Apparizioni” del fotografo Mimmo Caruso: un’antologia dell’artista in una ventina di scatti che, tra scorci urbani e paesaggi naturalistici, delineano una Sardegna inedita e metafisica.
Sezione di Storia locale SBIS – Grande Miniera di Serbariu
Mostra “Dal documento al libro”.
Il materiale documentario strumento per l’elaborazione di libri e tesi di laurea.
Bacu Abis – sede Circoscrizione
Mostra documentaria e cartografica “La centrale termica di Bacu Abis”.
Un progetto ambizioso a cura della Sezione di Storia locale SBIS
Museo del Carbone Sala Docce (Grande Miniera di Serbariu)
Mostra fotografica “Nero carbone” di Alessandro Spiga
Medau Sa Grutta (Cannas di Sotto)
Nelle sale espositive del Medau Sa Grutta verrà allestita l’esposizione “Due pesi e due misure: alla scoperta degli antichi strumenti di misura della nostra tradizione, de su strexu ‘e fenu ed altro ancora”.
A cura dell’Istituto Comprensivo “S. Satta”
I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle ore 16,00 alle ore 20,00 e la domenica dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 20,00.
Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode.
Le visite alle chiese verranno sospese durante le funzioni religiose.
È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti.
In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.
Sarà disponibile, per raggiungere alcuni siti, il pulmino dell’Associazione “GIRASOLE”.
Partenza da Piazza Roma presso il gazebo della stessa associazione, che fornirà tutte le informazioni utili
Ritornando a Primavera Sulcitana, uno spettacolo di sicura suggestione sarà quello della “fusione di lame nuragiche” messo in scena della coop. “Gli ultimi nuragici” con Andrea Loddo di Lanusei (costumista e attore del recente film Nuraghes). Il noto artista ci farà fare un salto nel passato facendoci rivivere la civiltà nuragica con la creazione dei bronzetti e lame in diretta realizzate con la fusione a fuoco. Relatore dell’esibizione Pierluigi Montalbano (Scrittore, studioso di archeologia, presidente dell’Associazione culturale Honebù di Cagliari e direttore del “Quotidiano on-line di storia e archeologia”).
Alla due giorni non potevano mancare anche le “Food” con un grande ristorante all’aperto con 200 posti a sedere e che porterà in tavola le specialità dello Chef Tony Porseo e il pesce fritto di Henry’s Friend.
«Carbonia in queste due giornate con Primavera Sulcitana e Monumenti Aperti, apre le porte ai suoi gioielli – osserva Mauro Manca, assessore comunale delle Attività produttive – il turismo è sempre più il nostro punto di forza e, grazie all’impegno di tutti, siamo pronti a far conoscere le nostre bellezze.»
La manifestazione è organizzata dall’Associazione Culturale “Primavera Sulcitana” con il patrocinio dei comuni di Iglesias, Carbonia, Teulada, Sant’Anna Arresi, Calasetta, Carloforte e la collaborazione degli sponsor Tirrenia, Moby, Zedda & Piras ed Ichnusa.
La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto sotto la direzione del presidente Francesco Pigliaru, sentita la proposta dello stesso Presidente, ha deciso di rinnovare la delega per l’attuazione del Piano di Rilancio del Nuorese all’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu che ha seguito sin dall’inizio, nel precedente ruolo di capo di Gabinetto della Presidenza, l’iter dell’importante intervento. E’ stato inoltre confermato il gruppo di lavoro che ha operato nel corso di tutto il processo di definizione del Piano. Nei prossimi giorni verranno presentati a Nuoro i primi progetti immediatamente finanziabili. Approvato inoltre un piano speditivo di laminazione statica preventivo dell’invaso della diga di Maccheronis sul rio Posada, nel comune di Torpè.
E’ stata rinnovata la convenzione tra Regione e Agenzia delle Entrate nazionale per la gestione dell’Irap e dell’addizionale Irpef per il 2017. L’assessore Raffaele Paci, che ha presentato la delibera, ha ricordato che dal prossimo anno entrambe le partite dovrebbero essere gestite dall’Ase, l’Agenzia sarda delle entrate, per la quale è già in piedi la manifestazione d’interesse per l’individuazione del direttore generale. La procedura in questa prima fase è interna al personale regionale ma, nel caso in cui andasse deserta, la manifestazione d’interesse sarà portata all’esterno.
Ulteriori risorse, pari a 4,1 milioni di euro per il triennio 2017-2019, saranno destinate all’acquisto di autobus da assegnare alle aziende di trasporto pubblico regionale e locale che non avevano usufruito della prima tranche di finanziamento finalizzata a eliminare i mezzi più vecchi e inquinanti. Lo ha stabilito la Giunta su proposta dell’assessore Massimo Deiana, ripartendo i fondi del Ministero delle Infrastrutture finalizzati al rinnovo e alla riqualificazione del parco macchine per i servizi di TPL. Specificamente saranno previsti nei bus i seguenti equipaggiamenti aggiuntivi: dispositivi per la validazione elettronica a bordo compatibili con lo standard definito dalla Regione; strumenti per il rilevamento della posizione durante la corsa; sistemi motorizzati per sollevamento e trattenuta delle carrozzine a bordo.
Su proposta dell’assessora Donatella Spano è stato approvato l’atto di indirizzo sul calcolo della percentuale di raccolta differenziata in Sardegna in recepimento delle ultime disposizioni del ministero dell’Ambiente. In merito, i Comuni sardi e le loro forme associative hanno ricevuto una specifica formazione per l’utilizzo del Sistema informativo regionale ambientale (SIRA) da parte dei competenti uffici dell’Assessorato e del Catasto dei rifiuti. Accolta inoltre la richiesta di subentro, nell’integrale rispetto delle prescrizioni, della Società Contourglobal Sarda Srl nel progetto di un Impianto fotovoltaico a Uta, per incorporazione della precedente Società Soluxia e subentro nella titolarità dell’impianto.
E’ stato approvato, su proposta dell’assessore Pierluigi Caria, il Piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche del comune di Oniferi.
È stato sostituito, come proposto dall’assessore Paolo Maninchedda, un componente dell’UTR (Unità tecnica regionale per i lavori pubblici), indicando Sergio De Benedictis, responsabile del Genio Civile di Sassari. La Giunta ha poi dichiarato l’assenza dell’interesse pubblico dei due progetti di finanza presentati per la riqualificazione, l’ampliamento e la gestione del porto di Alghero, ribadendo però il permanere dell’interesse dell’amministrazione regionale alla promozione, in particolare nel comparto della nautica diportistica, delle iniziative di finanza di progetto che assicurino, oltre al coinvolgimento di capitali privati nella realizzazione delle infrastrutture pubbliche, l’attivazione di modelli gestionali positivi nei rapporti con il tessuto produttivo, locale e regionale.
Con delibera proposta dall’assessore Virginia Mura, la Giunta ha dato attuazione all’attività di programmazione unitaria sul Fondo Sociale Europeo 2014-2020, svolta dalla Cabina di Regia regionale, aggiornando l’assegnazione delle risorse finanziarie alle diverse azioni del Programma. L’intervento ha l’obiettivo di imprimere una ulteriore accelerazione alla spesa delle risorse, in vista della prima verifica intermedia da parte degli organismi di controllo, prevista per la fine del 2018.
La Giunta ha deliberato il recepimento dell’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome sulle linee guida per il controllo ufficiale sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano, sui mangimi e sul benessere animale. Ciò comporterà una revisione del Piano Regionale dei controlli ufficiali sugli alimenti, la redazione di un manuale e di procedure operative aggiornate. Approvata l’assegnazione alle Aziende sanitarie di risorse a copertura del disavanzo 2015, la ricognizione del patrimonio immobiliare e mobiliare, dei rapporti giuridici attivi e passivi e dei rapporti di lavoro in essere delle ex ASL: le dotazioni organiche rilevate dovranno essere usate come base di riferimento per procedere alla omogeneizzazione dei modelli organizzativi, del trattamento normativo ed economico dei dipendenti e alla rivisitazione dei livelli salariali. A seguito della ridefinizione degli assetti organizzativi, le Aziende potranno procedere alla redazione dei piani di fabbisogno del personale.