19 November, 2024
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Il ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan ha firmato il decreto che quantifica i parametri per l’erogazione del contributo ai Comuni maggiormente oberati da servitù militari. Lo annuncia il presidente della Regione Francesco Pigliaru, in una lettera inviata questo pomeriggio ai sindaci dei Comuni interessati e al presidente dell’Anci regionale, in cui spiega di averne ricevuto oggi comunicazione formale.

«La Difesa, come da notizie forniteci, stima di poter chiudere tutte le procedure per il trasferimento delle risorse alle Regioni nel tempo di un mese – aggiunge Francesco Pigliaru, che cita l’incontro dello scorso 13 aprile. In quell’occasione, ricorda il Presidente – abbiamo condiviso la necessità di una nostra costante interlocuzione in materia di incidenza della presenza militare nell’Isola, con particolare riferimento alla questione legata ai contributi. È una notizia che stavamo attendendo e il percorso amministrativo non è ancora concluso. Rinnovo, pertanto l’impegno della Presidenza a voler seguire costantemente anche gli ultimi passaggi procedurali.» 

La lettera si chiude ricordando ai Sindaci che è necessario, da parte delle amministrazioni, elaborare ed inviare alla Presidenza la programmazione degli interventi che si intendono avviare utilizzando tali risorse che, come prevede la normativa, «devono essere destinate alla realizzazione di opere pubbliche e servizi sociali nei Comuni».

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Marco Massa è il candidato a sindaco della lista “Insieme per Sant’Antioco” per le elezioni amministrative del prossimo 11 giugno. Nella consiliatura che volge al termine, ha ricoperto l’incarico di vicesindaco ed assessore con deleghe al Turismo, Cultura e Spettacolo nella Giunta guidata da Mario Corongiu.

La lista di 16 candidati alla carica di consigliere comunale, comprende 10 candidati di genere maschile e 6 candidati di genere femminile. Tra i candidati vi sono il sindaco uscente Mario Corongiu e due assessori uscenti, Mariella Piredda e Giovanni Cammilleri. Vi sono anche altri due ex assessori, Lucia Pittau (componente della Giunta di Eusegio Baghino), e Paolo Franco Garau, già assessore sia nella prima Giunta di Mario Corongiu, sia nella seconda, dalla quale si è dimesso il 1° ottobre 2015 per fare posto a Daniela Ibba e consentire così alla Giunta di rispettare le quote rosa.

Questo l’elenco completo dei 16 candidati alla carica di consigliere comunale: Francesca Culurgioni, Danilo Crastus, Giovanni Cammilleri, Francesca Mulas, Lucia Pittau, Lino Longu, Paolo Franco Garau, Mario Corongiu, Fernando Volta, Marta Concas, Roberto Lai, Isabella Federico, Enzo Ligas, Bruno Lecca, Mariella Piredda, Tommaso Ennas.

 

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Il comune di Iglesias dice «No all’eventuale utilizzo dell’ex carcere come Centro permanente per il rimpatrio dei migranti».

«In merito alle notizie apparse in queste ore sui media regionali – si legge in una nota dell’ufficio stampa del comune di Iglesias -, si comunica che a questa Amministrazione Comunale non è pervenuta alcuna comunicazione circa l’eventuale utilizzo della struttura dell’ex carcere di Iglesias come Centro permanente per il rimpatrio dei migranti (Cpr).»

«In ogni caso – aggiunge la nota -, qualora la suddetta notizia si confermi quale decisione del Ministero dell’Interno, si chiarisce, in maniera inequivocabile, che questa Amministrazione Comunale è fermamente CONTRARIA a questo progetto. Questo perché la solidarietà vera e concreta si attua non ghettizzando i migranti ma mettendo in atto un progetto di solidarietà, di accoglienza e di integrazione sia umana che sociale – conclude la nota dell’ufficio stampa del comune di Iglesias -, così come avviene, per esempio, con il progetto SPRAR, attivato dalla nostra Amministrazione.»

 

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Le prescrizioni antincendi per il prossimo triennio sono state approvate oggi dalla Giunta, su proposta dell’assessora dell’Ambiente Donatella Spano.
L’applicazione sarà immediata, a partire dalla pubblicazione sul Buras, e verrà subito avviata la campagna di informazione rivolta a tutti i cittadini e ai soggetti interessati. La Protezione civile la farà sia direttamente che attraverso le associazioni di volontariato e il Corpo forestale, presente con le stazioni in tutta l’Isola.
Quest’anno saranno coinvolte anche le associazioni di categoria agricole, l’associazione regionale allevatori e l’Ordine dei dottori agronomi e forestali nonché le strutture turistico-ricettive, per favorire la conoscenza tra gli iscritti.
Le prescrizioni sono un documento composto di 31 articoli e cinque allegati, tra cui il prontuario delle sanzioni amministrative e le 26 zone di allerta in cui è stato suddivisa la regione.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, ha approvato i criteri di assegnazione ed erogazione dei contributi a favore dei Comuni per il salvamento a mare.

«Per la stagione balneare 2017 abbiamo confermato la cifra dello scorso anno di 800mila euro, cioè le risorse che abbiamo raddoppiato nel 2016 rispetto all’anno precedente con fondi regionali, appunto per accrescere le garanzie di sicurezza della popolazione – spiega Donatella Spano -. Puntiamo a ottimizzare il livello di risposta del Sistema regionale di protezione civile, sia in ottica di sicurezza che di maggiore fruibilità degli arenili.»
I contributi saranno erogati con un’anticipazione pari al 70 per cento dell’importo di contributo concesso. Quello minimo è fissato per 5mila euro. Possono fare richiesta di ammissione al contributo tutte le Amministrazioni comunali costiere della Sardegna, anche in forma associata, interessate ad attuare il “programma di salvamento a mare” nelle spiagge libere di competenza adibite alla balneazione, con finalità di prevenzione e tutela della incolumità dei bagnanti durante la stagione estiva.
Essenziali i tempi: i Comuni hanno dieci giorni di tempo per presentare la richiesta compilando l’apposita modulistica presente sul sito istituzionale e inviandola tramite posta elettronica (pres.protezione.civile@pec.regione.sardegna.it).

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I consiglieri regionali del Gruppo “ART. 1 Sinistra Democrazia e Progresso” hanno depositato la settimana scorsa in Consiglio regionale un’interrogazione sulla realizzazione di un insediamento turistico ricettivo denominato “Progetto di riqualificazione urbanistica, edilizia e ambientale”, nella borgata di Torregrande del comune di Oristano. Il progetto, presentato dalla società IVI Petrolifera Spa, è legato alla riconversione di un sito di circa 13 ettari, contiguo ai 100 ettari della pineta di Torregrande, attualmente considerato “sito inquinato” (in cui fino agli anni novanta la società proponente gestiva un attività industriale di lavorazione petroli grezzi e successivamente trattamento rifiuti pericolosi) e si sostanzia nella costruzione di un complesso ricettivo di circa 800 posti letto con la contestuale richiesta di concessione di quasi l’intera area circostante di bosco.

«Di tale operazione, che ha già pressoché terminato il proprio iter presso il Consiglio comunale a Oristano ed è attualmente all’esame dei competenti Uffici Regionali – scrivono in una nota i consiglieri regionali di Art.1 – Sinistra per la Democrazia e il Progresso Daniele Cocco, Luca Pizzuto, Eugenio Lai e Paolo Zedda –, preoccupa il paventato rischio di uso esclusivo del bene pubblico a fini privati e l’eccessivo consumo di suolo e di volumetrie turistiche a favore di grandi imprese esterne, a discapito della diffusa piccola imprenditoria sarda, anche considerando che la zona di interesse rappresenta l’ultimo vero polmone verde retrodunale delle coste oristanesi e, in quanto tale, un “bene comune” a tutti gli effetti in quanto appartenente a un neoecosistema ambientale complesso che si configura come autonomo “sistema vivente”.»

I consiglieri ritengono sia necessario che anche la Giunta regionale, nel rispetto delle proprie prerogative e di quelle degli altri enti coinvolti, si interessi alla questione con l’obiettivo della necessaria salvaguardia dell’ambiente, dell’imprenditoria locale e soprattutto dei diritti dei cittadini.

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Nel giorno della Grande Vittoria a 72 anni dalla Vittoria sul Nazismo (9 maggio 1945 – 9 maggio 2017) con la caduta di Berlino a cui seguì la capitolazione del Giappone (2 settembre 1945), a segnare la fine della II Guerra Mondiale, la comunità immigrata proveniente da tutti i paesi ex URSS, con un’iniziativa spontanea e molto sentita, ha ricordato nella giornata odierna a Cagliari in Piazza Yenne e domenica scorsa al Bastione di Saint Remy, la resistenza eroica dei popoli durante la II Guerra Mondiale, e onorato il sacrificio dei combattenti, di tutti i perseguitatati, internati, torturati, sterminati nei campi di concentramento, di tutti gli uomini e le donne che hanno sofferto, patito, combattuto e sacrificato la propria vita per la libertà di tutti i popoli del mondo.

Tanti momenti di commozione, con i ritratti dei nonni che hanno combattuto quella guerra, mostrati con orgoglio, ma certo con qualche lacrima agli occhi, e il canto corale di alcune delle canzoni che hanno segnato quella epoca, tra le quali la celeberrima “Katiusha”. Un bellissimo momento di riflessione, tristezza e festa insieme. 

Il 9 maggio* è Festa Nazionale nella gran parte dei paesi ex sovietici, e rappresenta una data importante non solo per le nazioni alleate vincitrici della II Guerra Mondiale, ma per tutti i popoli del mondo.

Questa la dichiarazione del Consolato onorario bielorusso: «Nonostante tutti gli avvenimenti di portata storica che hanno cambiato il mondo in questi decenni, il 9 Maggio, il Giorno della Vittoria, rimane nella coscienza di tutti come una data insostituibile, di grande importanza, con l’augurio che le lezioni della storia piena di avvenimenti così drammatici non vengano mai dimenticati dalle future generazioni. Un grazie a tutti coloro che in maniera spontanea ma molto sentita, anche se lontano da casa, hanno voluto ricordare questa importante data nella storia dell’umanità». 

*: Vittoria in Europa: i documenti della capitolazione, stabilivano che la cessazione delle ostilità della Germania dovesse avvenire alle 23.01 CET dell’8 maggio 1945. Gli Stati Uniti, dichiarano l’8 maggio il giorno della vittoria in Europa, in Francia l’8 maggio è festa nazionale. Essendo l’Unione Sovietica ad est, il fuso orario di Mosca è più avanti, di conseguenza la resa della Germania per quel paese avviene il 9 maggio, per questo motivo il Giorno della Vittoria viene proclamato il 9 maggio.

 

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Oltre 200 delegati da 30 paesi, in rappresentanza di tutti i continenti, riuniti a Cagliari per confrontarsi sul ruolo delle tecnologie per rispondere alla domanda di più energia e minor inquinamento. Un compromesso possibile. Anzi obbligato secondo gli esperti presenti all’8ª Conferenza sulle tecnologie del carbone pulito, organizzata a Cagliari da Iea Clean Coal Centre e Sotacarbo.

I lavori sono stati aperti dal saluto del presidente della Regione Francesco Pigliaru, che ha salutato con soddisfazione la scelta di ospitare la conferenza in Sardegna, «unica regione italiana ad estrarre carbone nell’ultimo secolo». Il presidente della Giunta, nonché presidente della Commissione Enve (Ambiente, clima, energia) del Comitato europeo delle Regioni, ha illustrato in sintesi la politica energetica regionale e il ruolo della Sotacarbo e dell’Università di Cagliari e di Sassari nello sviluppo delle nuove tecnologie in questo settore.

L’intervento del presidente Pigliaru era stato preceduto da quelli del padrone di casa Alessandro Lanza: «Prima Sotacarbo si occupava solo di carbone, adesso i tempi sono cambiati e anche la nostra ricerca si è aperta a tutte le fonti di energia a basso contenuto di carbonio». Cambiamento in linea con la trasformazione di un settore in piena transizione tra fossili e rinnovabili. Evoluzione ben evidenziata dal capo delle politiche energetiche dell’Agenzia Internazionale dell’Energia Jean Francois Gagné: «Per il terzo anno di fila le emissioni di CO2 non crescono. Un fatto senza precedenti, determinato dal calo dei fossili e da una crescita delle rinnovabili che è andata al di là delle migliori aspettative. Questo andamento rappresenta la prova che tutte le forme di produzione di energia hanno possibilità di crescere se sostenute dalle giuste scelte della politica».

Ashok Ganesan, direttore di Ge Power, ha sottolineato come il problema energia riguardi tutto il mondo ma in modo diverso. E anche le risposte da dare al problema non sono così scontate: «Due miliardi di persone nel mondo hanno energia insufficiente, un miliardo non ne ha. Questo è lo scenario su cui dovrebbero basarsi le politiche energetiche nazionali, pensando al problema su scala globale. Ad esempio ci sono ottime ragioni, sia ambientali che economiche, per migliorare l’efficienza delle centrali più inquinanti: recuperare il 5,5% di efficienza, si traduce in una riduzione delle emissioni dell’11%. Per capirsi: è come se sparissero dalle strade 250 milioni di vetture. Forse vale la pena prestare attenzione a quelle centrali, anziché tenerle in attività sino a esaurimento».

La Conferenza, che prevede tre sessioni in simultanea dalle 9.00 del mattino alle 18.30, si concluderà venerdì prossimo con la visita a Carbonia al Centro ricerche Sotacarbo e al museo del carbone, seguita nel pomeriggio da quella alla centrale Enel di Portovesme.

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Per il secondo anno il Consorzio Turistico per l’Iglesiente, l’associazione di promozione turistica, nata a settembre del 2015, di cui è socio onorario il comune di Iglesias, il prossimo 25 maggio incontrerà il territorio, nella conferenza “Terre del Sud Ovest”. L’evento sarà occasione per parlare di turismo e delle scelte che un territorio e gli operatori presenti possono intraprendere per creare un sistema integrato di offerta turistica in chiave sostenibile.

Sarà un pomeriggio di confronto fra imprese, associazionismo ed istituzioni, allo scopo di individuare le radici dell’identità territoriale ed utilizzarle come leva per lo sviluppo economico, un richiamo turistico specifico ed identificante, per riscoprire i tesori e le peculiarità nel contesto geografico e culturale che li ha prodotti ed alimentati nel tempo.

“Destinazione Turistica”, “Cammino di Santa Barbara”, “Crocieristi”, “Siti Minerari”, “Enogastronomia”, sono gli argomenti caratterizzanti degli ultimi anni e sono i punti di forza individuati – secondo il Consorzio Turistico per l’Iglesiente – su cui basare azioni comuni e intensa partecipazione, con la volontà di fare sistema per valorizzare un territorio che comprende numerosi comuni, e proporre assieme, storia, arte, cultura, ambiente, attività produttive, artigianali e peculiarità enogastronomiche.

«Pensiamo che la presenza di tante realtà diverse, di sindaci e amministratori, di moltissimi rappresentanti ed operatori delle realtà produttive e della associazioni locali, potrà essere il frutto di un lavoro proficuo che rappresenterà un esempio di concreta sinergia tra pubblico e privato – si legge nella nota di presentazione della conferenza annuale “Terre del Sud Ovest” – . Ora si tratta di consolidare un percorso intrapreso, per dare ancora maggiore centralità a questa iniziativa in modo da consentire al territorio di farsi conoscere e di diventare sempre più volano di crescita, sviluppo, occupazione. Il Consorzio poi, crede nell’importanza di mettere sempre le persone al centro delle iniziative. Non solo i turisti, ma anche quelle che lavorano costantemente e con passione tutti i giorni dietro agli account di promozione che sponsorizzano anche a livello promo-commerciale un Territorio pieno di attrattive turistiche.»

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La Giunta regionale, su proposta del presidente Francesco Pigliaru di concerto con gli assessori degli Affari Generali Filippo Spanu, degli Enti Locali Cristiano Erriu, dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda e della Sanità Luigi Arru, ha approvato la delibera che istituisce la Direzione generale “Centrale Regionale di Committenza”.
La nuova Direzione sarà sottoposta al potere di indirizzo del presidente della Regione. L’esecutivo, in questo modo, vuole integrare le funzioni e valorizzare il ruolo della Centrale Regionale puntando su una soluzione organizzativa più adeguata all’intera Amministrazione e agli Enti locali, con la concreta possibilità di realizzare virtuose forme di risparmio.
L’obiettivo è quello di creare un nuovo modello organizzativo più razionale ed efficace che, in base alle differenti e diversificate specializzazioni e competenze, svolga il ruolo di “soggetto aggregatore regionale”.
La Centrale Regionale di Committenza è il punto di riferimento per quanto riguarda i processi di acquisto di forniture e servizi e si occupa di programmare l’attività negoziale di tutta l’amministrazione, di aggiudicare appalti di lavori e servizi di ingegneria e architettura e di forniture e servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
La struttura è utile anche per le stazioni appaltanti e per le centrali di committenza (ad esempio le Unioni di Comuni) che non siano qualificate o lo siano solo per limitati valori.
L’intero servizio, grazie alle nuove tecnologie, è in costante evoluzione e assicura attività i particolarmente qualificate.
Le funzioni della Centrale acquistano rilevanza e significato anche in relazione allo sviluppo dell’attuale piattaforma telematica regionale di negoziazione. Il nuovo apparato tecnologico potrà favorire il ricorso all’approvvigionamento elettronico e l’ottimale gestione delle procedure di acquisizione di forniture, lavori, servizi di ingegneria e architettura, in un sistema integrato e di confronto diretto con l’Osservatorio regionale dei contratti pubblici.