19 November, 2024
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La formazione delle vecchie glorie della Nuorese ha vinto il “1° Memorial Emilio Fenu”, organizzata dall’associazione Vecchie Glorie del Carbonia allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. I verdeazzurri hanno superato le vecchie glorie biancoblu del Carbonia con il punteggio di 3 a 1, reti di Giovanni Deiana, Antonello Perra e Sergio Branca per la Nuorese, Alessandro Zaccolo per il Carbonia. Sul rendimento della squadra biancoblu hanno inciso alcune assenze, tra le quali quella di Floriano Congiu, presente ma non in condizione di scendere in campo per un’indisposizione fisica.

Al di là dell’aspetto tecnico, che pure ha offerto alcuni scampoli di bel gioco e qualche giocata della classe antica dei protagonisti di tanti campionati di serie D e serie C2, è stata una giornata di festa, nel ricordo di Emilio Fenu, tecnico e uomo stimatissimo sia a Carbonia, dove ha vissuto e trascorso lunga parte della sua carriera, sia a Nuoro, dove ha avuto un’esperienza alla guida della squadra barbaricina.

Emilio Fenu era nato a Decimoputzu il 20 dicembre 1924. Orfano di padre, nel 1939 giunse a Carbonia, dove si adattò a svolgere svariate attività lavorative. Aveva una grandissima passione per il calcio e nel 1940 l’allora allenatore del Carbonia Roberto Orani, lo tesserò per la società biancoblu. Dal ’43 al ’48, giocò in prima squadra i vari campionati regionali e uno nella serie C a girone unico. Il suo ruolo era quello di centravanti, ma nel suo destino c’era la panchina, nella veste di allenatore. Nel 1947 venne inserito come tecnico del settore giovanile del Carbonia, dove rimase sino al 59, vincendo ogni anno il campionato allievi o quello juniores.
Tra i giovani da lui “allevati” e arrivati in prima squadra, Ravot, Santoru, Putzolu, Corona, Podda. Nel 1956 acquisì il patentino da allenatore di terza categoria e di istruttore Nagc (giovani calciatori) (tra i suoi compagni di corso, c’era Manlio Scopigno). Nel 1958 venne promosso al grado superiore e poi a quello di prima categoria. Guidò la squadra mineraria nel campionato di serie C 1959/60, l’anno successivo in serie D, per molte stagioni allenò il Bosa, per passare poi al Sant’Antioco, alla Nuorese e al Guspini, fece da osservatore al Cagliari collaborando con Luisito Suarez. Si dedicò per diversi anni al settore giovanile nella veste di selezionatore e per alcune stagioni anche dei dilettanti e delle rappresentative locali dal 1947 al 1960, dispensando le sue conoscenze ai ragazzi del Gonnesa e della Sguotti. L’ultima sua apparizione su una panchina importante è stata quella con la Sguotti ai primi anni ’90, e concluse definitivamente la sua lunga carriera, tornando alle origini, al Rosmarino, con Giovanissimi ed Esordienti.

Educatore vero, Emilio Fenu metteva al primo posto il comportamento e l’educazione, prima ancora del gesto tecnico, nell’insegnamento del quale era unanimemente definito un maestro. Sino agli ultimi anni, mantenne il peso forma dei suoi 20 anni, stakanovista della preparazione atletica, percorreva chilometri nella pineta di Rosmarino e per le strade della città, era conosciuto e salutato da tutti, ormai non più di corsa ma ad un passo talmente veloce, da dare punti a parecchi giovani.

Emilio Fenu ha dato un esempio di quella che dovrebbe essere la vita di uno sportivo. Negli ultimi tempi la salute che cominciava a fare le bizze, essendo celibe e senza figli, lo convinse a ritirarsi nell’istituto per anziani di Iglesias, dove ogni tanto qualche suo ex allievo andava a trovarlo, sino alla sua scomparsa avvenuta il 5 settembre 2003.

Emilio Fenu è stato ricordato prima dell’inizio della partita, con un minuto di raccoglimento, e durante le premiazioni, svoltesi nel primo pomeriggio, al termine del pranzo, organizzato nel centro sportivo di Medadeddu.

Il presidente del Carbonia promosso in serie D nel 1978 e in C2 nel 1982, Elvio Verniani, ha premiato Pasquale Catte calciatore e presidente della Nuorese complessivamente per alcuni decenni e Gianni Mannai ha consegnato un trofeo a Paolo Demarcus, valoroso centrocampista della Nuorese e della Torres, oggi in campo nonostante la condizione fisica non lo sorregga come ai tempi in cui spesso dominava a centrocampo con un dinamismo, oltre che con qualità tecniche, fuori dal comune. Antonio Mura, infine, ha consegnato una targa e una coppa a Salvatore Picconi (fratello di Franco, mediano del Carbonia in C2), capitano delle vecchie glorie della Nuorese, per la vittoria nel “1° Memorial Emilio Fenu”.

Pubblichiamo un ricco album fotografico della giornata, con un’intervista a Pasquale Catte,

                                                                    

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Nuovo attentato contro un amministratore locale, la scorsa notte è stata bruciata l’auto del sindaco di Villacidro Marta Cabriolu, una Ford Fiesta parcheggiata nei pressi della sua abitazione, in via della Libertà. L’atto criminale è stato compiuto 24 ore dopo l’intimidazione messa in atto contro il sindaco di Siniscola, al quale è stata inviata una busta contenente quattro cartucce.

La scorsa notte, a Villacidro, i vicini si sono accorti dell’incendio, hanno dato l’allarme e sono intervenuti per spegnere le fiamme. Sul posto sono arrivati i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Villacidro ed i vigili del fuoco di Sanluri. I carabinieri, coordinati dal capitano Valerio Cadeddu, hanno avviato le indagini.

Marta Cabriolu ha dichiarato di essere sottoposta da mesi ad attacchi di ogni genere ma di non avere alcuna intenzione di fare passi indietro e di voler continuare a combattere.

Il sindaco di Villacidro ha ricevuto numerosi attestati di solidarietà, tra i quali quello del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau.

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C’è tempo fino al 15 giugno 2017 per iscriversi alla quarta edizione del concorso enologico “Wine and Sardinia”. L’iniziativa è promossa Pro Loco di Sorgono, quale organismo ufficialmente autorizzato dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ed è aperta a tutte le aziende vitivinicole presenti sul territorio della Sardegna.

Possono partecipare i produttori singoli e associati, le aziende industriali e commerciali con sede in Sardegna e sono ammessi i vini a denominazione d’origine controllata (D.O.C. e D.O.C.G.), ad indicazione geografica tipica (I.G.T.),  i vini spumanti a denominazione d’origine controllata (D.O.C. e D.O.C.G.), ad indicazione geografica tipica (I.G.T.) e i vini spumanti di qualità (D.O.C. e D.O.C.G.), prodotti in Sardegna.

Nei prossimi giorni, verranno comunicati i nomi della Giuria di qualità che sovrintenderà le operazioni a cui, chi vorrà, potrà assistere il 7, 8 e 9 luglio prossimi nel Teatro comunale di Sorgono.

Come di consueto, le premiazioni si terranno a Sorgono, nel prossimo mese di ottobre, nell’ambito del quarto Salone dei vini sardi “Wine and Sardinia” in concomitanza con le manifestazioni dell’“Autunno in Barbagia”.

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Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, ha ufficializzato ieri la nomina dell’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, alla presidenza dell’Autorità Portuale di Cagliari, divenuta, dopo la riforma, Authority unica della Sardegna. La nomina di Massimo Deiana era ampiamente prevista.

Nato a Cagliari nel 1962, Massimo Deiana è professore ordinario di Diritto della Navigazione presso l’Università degli Studi di Cagliari. È stato preside della Facoltà di Giurisprudenza. Avvocato, è stato consulente dell’assessorato regionale dei Trasporti, componente della Commissione Paritetica Stato-Regione per l’APQ (Accordo di Programma Quadro) sui trasporti esterni e la continuità territoriale. Consulente scientifico dell’ENAC in materia di continuità territoriale e consulente dell’Autorità Portuale di Cagliari e di Olbia.

Ricordiamo che Massimo Deiana nel mese di novembre del 2011 presentò ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna, contro la nomina alla presidenza dell’Autorità Portuale di Cagliari del senatore Piergiorgio Massidda, chiamando in causa anche il ministero delle Infrastrutture che la decise, l’Autorità portuale di Cagliari, la Regione Sardegna, la Camera di Commercio di Cagliari, la provincia di Cagliari ed i comuni di Cagliari, Capoterra e Sarroch, ritenuti tutti responsabili di aver violato le procedure, nominando una persona priva della comprovata esperienza e quindi dei requisiti richiesti dalla legge.

Il Tribunale Amministrativo Regionale, in prima istanza, aveva rigettato il ricorso di Massimo Deiana che non si è dato però per vinto ed ha ricorso ulteriormente al Consiglio di Stato, che il 26 settembre 2013 ha emesso la sentenza, annullando la nomina di Piergiorgio Massidda alla presidenza dell’Autorità portuale di Cagliari.

Da allora l’Autorità Portuale è rimasta senza presidente, retta da un commissario straordinario, il comandante della Capitaneria di porto di Cagliari, dal 13 dicembre 2011 il capitano di vascello Vincenzo Di Marco, al quale il 3 settembre 2015 è subentrato il capitano di vascello Roberto Isidori.

Dopo la nomina a presidente dell’Autorità portuale unica della Sardegna, Massimo Deiana lascerà quella di assessore regionale dei Trasporti, incarico che rimetterà nelle mani del governatore Francesco Pigliaru che a breve dovrà nominare il sostituto.

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Accogliere, creare, scambiare, condividere, partecipare, sperimentare linguaggi innovativi. Riparte la rassegna interdisciplinare di danza, teatro, arte circense, musica e poesia “Sulle Orme – Il Mediterraneo, Il Corpo, Il Viaggio”, nata per promuovere i giovani artisti emergenti all’interno di un sistema di scambio generazionale con autori coreografi e registi di rilevante fama nazionale e internazionale, e favorire loro un percorso creativo attraverso le residenze artistiche dove possano sviluppare e rendere visibili i propri progetti multidisciplinari in trasformazione, in un dialogo continuo fra il corpo, la collettività e i luoghi urbani della periferia, riconfigurati come spazi per l’arte. Terza edizione che vede un calendario ben nutrito di dodici appuntamenti, risultato del grande impegno di Tersicorea, l’associazione culturale cagliaritana diretta da Simonetta Pusceddu che al 1989 sostiene e promuove il dialogo tra artisti, territorio e patrimonio culturale. Dal 28 maggio a novembre pièce sperimentali e progetti di danza, teatro, arte circense, clownerie, musica, poesia e installazioni di video arte. Settanta gli artisti in arrivo nel capoluogo sardo, provenienti da Italia, Francia, Spagna, Egitto, Germania. Sei gli spazi urbani ed extra urbani coinvolti tra Cagliari e Selargius: Teatro Comunale Piccolo Auditorium; Spazio teatrale T.off; Cartec – Cava d’Arte Contemporanea/Giardini Pubblici; Villa Satta, sede dello IED Cagliari (Istituto Europeo di Design); Casa Collu e Chiesa San Giuliano; e ancora gli spazi all’aperto come piazze, giardini, cortili. Luoghi di grande fascino della nostra storia che tracciano il percorso per un nuovo viaggio attraverso il corpo: potente, intimo, spirituale, ironico, fiabesco, drammatico, tra luci e ombre, nei territori sconosciuti dell’animo umano.

Domenica 28 maggio apre la rassegna “Trust”, Premio alla migliore scrittura coreografica Cortoindanza 2016, della compagnia ConTrust Collective (Italia), al Teatro T.off (Cagliari), alle 21.00. Quando il corpo può liberarsi ed essere preso in consegna da qualcun altro? Malwina Stepien, coreografa e danzatrice, indaga il tema della fiducia, un sentimento ambiguo, cercato da sempre ma da cui si è totalmente all’oscuro. Un viaggio dinamico attraverso lo spazio ignoto, in cui si fa un passo avanti e subito uno indietro. Interpreti danzatori: Martin Angiuli, Malwina Stepien, Alberto Cissello. L’11 giugno, sempre al T.off, la creazione “Mefisto” di e con Elien Rodarel (Monaco di Baviera/Germania). Progetto multidisciplinare tra la danza, il circo, la musica e il teatro, in cui la forma tradizionale del cabaret viene trasformata e riadattata; il 26 giugno al Teatro Piccolo Auditorium di Cagliari va in scena alle 21.00 “Inri” della compagnia torinese Zerogrammi (Italia). Un progetto per due danzatori (e coreografi), Stefano Mazzotta ed Emanuele Sciannamea, la cui intera drammaturgia ruota intorno al tema della pratica della fede nella religione cattolica. Personaggi dai colori grotteschi, paradossali, improbabili, si muovono in un percorso che simula quello della liturgia.

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L’assessore regionale dell’Agricoltura Pierluigi Caria ha inaugurato ieri una nuova condotta idrica di 25 km che consentirà di irrigare mille ettari di terre trasportando l’acqua dalla diga del Liscia nei territori di Arzachena, Olbia e Sant’Antonio di Gallura. L’opera costituisce anche un contributo per le azioni antincendio d’estate, grazie alla costruzione delle vasche di raccolta. L’opera, finanziata dalla Regione con 3,3 milioni di euro. All’inaugurazione erano presenti anche il presidente e del direttore del Consorzio di Bonifica della Gallura, Marco Marrone e Giosuè Brundu, da numerosi amministratori comunali e regionali del territorio.
«Si tratta di un intervento fondamentale per il miglioramento delle produzioni agricole e zootecniche, per la prevenzione degli incendi e quindi per la lotta allo spopolamento delle campagne in zone storicamente abitate come queste, con i tipici stazzi galluresi – ha detto l’assessore Pierluigi Caria -. La Regione ha disponibili 30milioni di euro, del Fondo di sviluppo e coesione, dedicati proprio all’infrastrutturazione idrica delle campagne di tutta la Sardegna. Fondi importanti che ci permetteranno innanzitutto di riammodernare le reti e ridurre le enormi perdite, ma anche di dare risposte non più rimandabili a tante aziende agricole che ancora oggi non hanno l’acqua. L’irrigazione dei campi – ha aggiunto Pierluigi Caria – rappresenta, infatti,quel salto di qualità che permette ad agricoltori e pastori di programmare le semine e di fare impresa con tecniche moderne, innovative e quindi produttive. Tutela del territorio, turismo green, valorizzazione ambientale e agroalimentare passano sempre più spesso dall’infrastrutturazione dell’agro. Quest’opera lo dimostra ed è nostro obiettivo proseguire su tale strada in collaborazione con le amministrazioni comunali, le associazioni di categoria agricole e i diversi portatori di interesse con cui studieremo i migliori interventi.» 

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Nuovo sbarco di 20 migranti, all’alba di oggi, sulla costa di Sant’Antioco. Intorno alle 7.00, sono giunte alla Centrale operativa della Compagnia dei carabinieri di Carbonia diverse segnalazioni da parte di privati cittadini, abitanti nelle zone costiere di Sant’Antioco, che hanno riferito della presenza di una ventina di migranti  e di più sbarchi, avvenuti tutti sulla costa rocciosa presso il villaggio “I Ciclopi”, nelle campagne di Sant’Antioco.

Sono stati inviati immediatamente sul posto i carabinieri della locale stazione e quelli delle stazioni di Giba e Tratalias in supporto, che alle 8.45 circa, vicino al villaggio “I Ciclopi” hanno rintracciato 12 cittadini extracomunitari di nazionalità algerina, tutti maggiorenni e di sesso maschile, in buone condizioni di salute.

Le ricerche degli altri migranti, segnalati dalle varie telefonate, hanno dato in un primo momento esito negativo, pertanto è stato chiesto l’appoggio di un elicottero dell’11° Elinucleo carabinieri di Cagliari Elmas e, successivamente, grazie all’ausilio del velivolo A 109 Nexus CC 46, alle 10.30, in una zona di campagna del comune di Calasetta, località Brico Scarperino, personale dell’Arma del carabinieri di Sant’Antioco e Giba, su segnalazione dell’elicottero che stazionava in hovering sulla località ove si erano fermati, hanno rintracciato ulteriori 8 cittadini extracomunitari di nazionalità algerina, tutti maggiorenni e di sesso maschile, in buone condizioni di salute, anch’essi sbarcati in mattinata lungo la costa antiochense.

I migranti sono stati trattenuti sul posto sino alle 13.20, in attesa di essere trasferiti con il mezzo della società convenzionata e con la scorta del personale della Pubblica Sicurezza di Carbonia, alla struttura d’accoglienza.

Successivamente, lungo la costa, nelle rocce ubicate nei presso del Villaggio “I Ciclopi” e del Villaggio “Polifemo”, sono stati individuati due natanti in legno di circa 8 metri, uno con motore fuoribordo, che, stante l’impossibilità da parte dei carabinieri di procedere al loro recupero, sono stati segnalati alla Capitaneria di porto di Sant’Antioco, per eventuali incombenze di competenza. Dell’accaduto, i carabinieri di Sant’Antioco hanno informato l’autorità giudiziaria.

Le fotografie allegate sono state scattate dal velivolo A 109 Nexus CC 46 dell’11° Elinucleo carabinieri di Cagliari Elmas.

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I primi progetti del Piano di rilancio del Nuorese, promosso dalla Giunta guidata da Francesco Pigliaru, raggiungono il traguardo. Si tratta di 8 proposte finanziabili in tempi molto brevi. I progetti sono stati esaminati oggi a Nuoro, nella sede della Provincia, dalla Cabina di Regia guidata dall’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu. Le idee progettuali, che hanno superato prima la fase di valutazione affidata al gruppo tecnico interassessoriale, e ora la verifica della Cabina di Regia, riguardano i settori manifatturiero, agroalimentare, ambiente, cultura ed istruzione.
“Visit Nuorese” per il marketing e la promozione del territorio, presentato dalla Confesercenti con la Provincia quale soggetto attuatore; il ‘Progetto sulla nuova organizzazione scolastica’ per gli istituti di secondo grado proposto dalla Provincia per ridurre la dispersione, incrementare le competenze, migliorare gli spazi e l’accoglienza dei pendolari nella città di Nuoro; ‘Distretto del marmo’ presentato dalla Confindustria della Sardegna Centrale con l’Unione dei comuni della Valle di Cedrino quale soggetto attuatore. Obiettivo è migliorare la competitività delle imprese, ridurre l’impatto ambientale dell’attività estrattiva e formare i lavoratori; ‘Ecosistema ospitale’ a cura dell’Unione dei comuni del Montalbo per far conoscere e promuovere il territorio del Nuorese-Baronie; ‘Strade del vino Cannonau’ con il museo Man soggetto attuatore e l’Associazione strade del vino quale proponente, il cui obiettivo è richiamare flussi turistici nelle aree interne in periodi in cui le presenze si riducono; ‘Biquà’, progetto di formazione, a regia regionale, che riguarda l’ambito delle biblioteche; il ‘Progetto per il rilancio del nuorese’ prevede la formazione nel campo culturale; l”Airport museum box’ promosso dal comune di Orani e dal museo museo Nivola prevede l’installazione di box digitali nei principali scali aerei della Sardegna. La finalità è quella di promuovere l’offerta culturale del museo delle Maschere di Mamoiada, del Man di Nuoro e del museo Nivola a Orani.
«Dai progetti – ha dichiarato l’assessore Filippo Spanu – emergono le linee che da sin dall’inizio di questo percorso erano state indicate dai territori come prioritarie. Il risultato di oggi è il frutto di un lavoro serio di selezione. Da questi primi progetti passeremo prestissimo alle altre proposte, valutate positivamente, che richiedono ulteriori puntualizzazioni. La Giunta non dimentica il nuorese e lo ha dimostrato difendendo in questi giorni le legittime ragioni della Camera di Commercio di Nuoro. Il presidente Pigliaru, anche in questa circostanza, ha mostrato grande attenzione affinché le istituzioni che sono l’architrave dei territori vengano mantenute.»
Il finanziamento per i primi progetti supera i 15 milioni di euro. Per realizzare il Piano di Rilancio del Nuorese sono stati stanziati 55 milioni di euro.
Dalla Cabina di Regia i progetti passano ora al tavolo della Programmazione unitaria per l’assegnazione delle risorse. A seguire, ma con tempi molto stretti, la delibera della Giunta e la sottoscrizione degli accordi di programma che precede la concreta realizzazione degli interventi previsti nell’ambito del Piano di Rilancio del Nuorese.
Il sindaco Andrea Soddu ha presentato oggi alla Cabina di Regia il progetto per l’Area Vasta di Nuoro che sarà finanziato nell’ambito del Piano. Nei prossimi giorni il progetto sarà esaminato dal gruppo di valutazione.

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«L’attuale situazione finanziaria nella quale versano le Province sarde e la Città Metropolitana di Cagliari, necessita di una riflessione e di una conseguente azione politica». Lo sostiene l’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu.
«Le grida d’allarme – aggiunge Cristiano Erriu – e gli appelli lanciati dall’amministratore straordinario e dai dirigenti della Provincia di Oristano, unitamente alla mobilitazione di sindacati e dipendenti della Provincia di Nuoro, sono del tutto fondati. L’esito referendario del 4 dicembre scorso, che ha prodotto come risultato il mantenimento del livello provinciale su tutto il territorio nazionale e quindi anche in Sardegna, ha avuto come conseguenza la necessità di ripensare ai tagli imposti dallo Stato. La Regione Sardegna ha fatto la sua parte e con un grandissimo sforzo garantisce le risorse, a cominciare dal Fondo Unico da 600 milioni di euro: siamo la prima regione in Italia per risorse investite a favore delle autonomie locali. Nello specifico, per le Province garantiamo oltre 50 milioni di euro all’anno.» 
L’assessore Erriu ricorda che «è di pochi mesi fa la battaglia che la Giunta regionale, di fianco al sistema delle autonomie locali sarde, ha condotto in sede di Conferenza unificata per vedere riconosciute alle Province sarde ed alla Città Metropolitana di Cagliari le risorse che lo Stato stava per attribuire alle Province delle regioni ordinarie, escludendo i nostri enti locali intermedi. Questa prima battaglia, grazie alla collaborazione tra Giunta, parlamentari sardi ed enti locali, è stata vinta. Oggi però ci troviamo a dover ribadire con altrettanta forza e determinazione un principio di equità: le Province sarde e la Città Metropolitana hanno contribuito – e continuano a farlo – al risanamento della finanza pubblica statale e, per questa ragione, i finanziamenti che in questi giorni il parlamento ha in discussione di stanziare devono essere riconosciuti anche ai nostri enti locali. Tanto più che non è ancora realizzato il processo di regionalizzazione della finanza locale, che pure è stato avviato. Mi riferisco al fatto che è all’esame della Camera dei deputati la conversione del D.L. n. 50/2017 (“Misure urgenti in materia finanziaria a favore degli enti locali”), che ripristina parte dei finanziamenti ordinari per le Province delle Regioni a Statuto ordinario per lo svolgimento delle funzioni fondamentali. Le stesse funzioni che vengono garantite quotidianamente anche dalle nostre Province. Inoltre, lo stesso D.L. prevede finanziamenti ad hoc per le attività di manutenzione delle reti viarie provinciali. È tra l’altro all’esame del Parlamento un emendamento che prevede il raddoppio dello stanziamento: ebbene, anche in questo caso le Province sarde sono escluse.»
«La Regione Sardegna e i suoi rappresentanti in Parlamento non possono tollerare questo ulteriore scippo ai danni delle Province sarde e, quindi, dei cittadini che usufruiscono di servizi in materia di istruzione, viabilità, ambiente e trasporto di studenti con disabilità. L’Amministrazione regionale, anche per il 2017, ha fatto ampiamente la sua parte e sta garantendo i finanziamenti necessari. Ulteriori valutazioni si stanno opportunamente facendo in sede di conferenza permanente Regione-enti locali nel riparto delle risorse tra Unioni dei Comuni e Province. Tuttavia, non è pensabile che sia ancora a carico del solo bilancio regionale, e dunque di tutti i cittadini sardi, il sostenimento di questo gravoso onere. Il mio vuole essere un appello soprattutto ai parlamentari sardi. Se tutti siamo posti di fronte alla necessità, come abbiamo sempre fatto, di contribuire in modo equo e proporzionale al risanamento della finanza statale – conclude l’assessore Cristiano Erriu -, allo stesso modo riteniamo risponda a un principio di giustizia dover partecipare anche alla ripartizione delle risorse.»

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Chiude in bellezza la XXI edizione nell’isola di “Monumenti Aperti“, il quinto e ultimo weekend della manifestazione in Sardegna conta numeri esagerati. Sono quattro i comuni che entrano nel circuito della manifestazione per la prima volta: Castiadas, che oltre al mare vuole dare risalto al territorio e alle bellezze storiche di cui è ricco; Orani, che tra gli altri beni aprirà anche il noto Museo Nivola; Uta, comune di una delle poche oasi WWf protette in Sardegna, conta su un palcoscenico naturale senza eguali; e Villamar che aderisce per la prima volta con l’intento di far conoscere ad una platea più ampia i beni culturali e paesaggistici del territorio.

Gli altri 15 comuni dell’ultimo weekend sardo sono già parte della rete di Monumenti Aperti, alcuni comuni confermano la loro adesione alla manifestazione da ormai tanti anni: Arbus, Buggerru, Carloforte, Guspini, Olbia, Porto Torres, Quartu Sant’Elena, San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco, Sardara, Serdiana, Siddi, Thiesi, Villacidro, Villasimius.

Oltre agli oltre 200 monumenti, molti dei quali non sempre aperti al pubblico, in ogni comune saranno numerose le iniziative speciali che faranno da corollario alla manifestazione locale. Tante anche le attività commerciali e ricreative che aderiscono alla manifestazione con “Gusta la città”.

“Monumenti Aperti” chiude il tour isolano con l’ultimo fine settimana di maggio, ma da appuntamento in autunno alla prima edizione di “Monumenti Aperti” a Ferrara, in programma per il 14 e 15 ottobre 2017.