Primo incontro, ieri a Sassari, negli uffici della Regione, della componente sarda del Gruppo di Coordinamento e Controllo per l’Area di crisi industriale complessa di Porto Torres.
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Primo incontro, ieri a Sassari, negli uffici della Regione, della componente sarda del Gruppo di Coordinamento e Controllo per l’Area di crisi industriale complessa di Porto Torres ricomprendente i Comuni di Porto Torres e Sassari, insediatosi a Roma due settimane fa. All’incontro, presieduto dall’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, hanno partecipato il commissario della Provincia di Sassari, l’assessore della Programmazione del comune di Sassari, il sindaco di Porto Torres, i vertici del Consorzio Industriale, unitamente alla Direzione Generale dell’assessorato e alla SFIRS.
«Il territorio, in tutte le sue espressioni – ha detto l’assessore Piras -, deve giocare un ruolo importante e da protagonista nella predisposizione dei progetti che poi dovranno essere presentati e successivamente concordati con il ministero dello Sviluppo Economico, Invitalia e gli altri ministeri competenti affinché siano poste le basi per un rilancio del sistema produttivo ed economico dell’intero Nord Sardegna.»
«Occorre disegnare proposte e iniziative mirate che rispondano alle potenzialità e alla vocazione del territorio, dall’agroalimentare all’innovazione passando per la bio-economy e la circular economy, verso la quale l’interesse degli enti locali è in aumento – ha aggiunto Maria Grazia Piras -. Ci sono settori che possono crescere e all’interno di questi bisogna lavorare per far sì che le misure finanziarie previste dall’area di crisi vadano nella giusta direzione e, soprattutto, creino sviluppo e quindi occupazione. Siamo in una prima fase di ascolto, una fase importante nella quale il coinvolgimento delle amministrazioni e delle istituzioni locali è fondamentale. L’assessorato dell’Industria, in costante raccordo con il Mise, sta seguendo passo dopo passo l’iter previsto dalla legge. Continueremo a confrontarci con tutti i soggetti interessati, a partire dalle associazioni di categoria e sindacali, che incontreremo nei prossimi giorni insieme a Invitalia, perché l’obiettivo dev’essere comune: cioè, la predisposizione di progetti imprenditoriali seri e concreti per un vasto programma di riconversione industriale. Dobbiamo accelerare i tempi – ha concluso l’assessore regionale dell’Industria – perché l’iter dovrà essere chiuso entro tre mesi»
Il riconoscimento dell’area di crisi complessa del nord Sardegna è stato decretato nell’ottobre dello scorso anno e nel programma di interventi, tra l’altro, sono previste anche le azioni di bonifica e di risanamento del territorio, in particolare nell’area dell’ex Petrolchimico.
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